Tra i film porno che avevo iniziato a farle vedere mentre scopavamo, andavano per la maggiore il genere threesome, due uomini e una donna; non volevo pensasse che mi sarebbe piaciuto scopare con due donne, anche se era vero, oppure un duo lesbo.
L’opera di convincimento procedeva a grandi passi, fino al giorno in cui le mandai in chat il link di un locale, a una quarantina di chilometri, dove si poteva assistere a spettacoli di lap dance, burlesque e, in serate dedicate, si poteva praticare sesso a tre o quattro (niente orge però,) voyeurismo, glory hole.
“Perché mi hai mandato quel sito?” Il tono era interrogativo, ma solo per una formalità, in realtà la sua curiosità era maggiore di quanto volesse dimostrare.
“Perché penso potrebbe piacere a tutti e due, anche solo andarci per vedere cosa succede, senza nessun tipo di obbligo né forzature” qualcosa dovevo pur raccontarle per convincerla, poi una volta là saremmo stati a vedere cosa sarebbe successo…
“È garantita la privacy, la sicurezza, l’igiene e la correttezza degli ospiti che altrimenti vengono allontanati per non turbare il divertimento di nessuno, tutto scritto in un regolamento che è pressoché identico in tanti altri locali di cui ho visitato i siti”
PERò Non era affatto convinta, sembrava contrariata e finì col rivelarsi pure incazzata
“Va bene, allora d’accordo, facciamo come vuoi tu, però sei una merda e questa non te la perdono” ma accettò; in fin dei conti non la stavo mica minacciando, poteva pure dire di no, ma non lo aveva fatto, cosa avreste pensato al posto mio?
Eravamo arrivati poco dolo le 23.00, lei strafica come al solito, sui suoi tacchi 12, il vestito nero lungo attillato con la schiena scoperta e uno spacco che ad ogni passo lasciava intravvedere la coscia quasi fino all’anca. Una volta dentro, dopo esserci ambientati un attimo tra e luci soffuse, cominciammo a capire le dinamiche tra le persone presenti: i singoli, solo uomini, in cerca della scopata facile, le coppie a caccia di singoli o di altre coppie con cui scambiarsi i partner, quelli senza speranza che non avrebbero combinato nulla e sarebbero tornati a casa a farsi l’ennesima sega, alcuni palesemente gay o palesemente lesbiche.
Non tardammo ad attirare l‘attenzione di molti dei presenti, io tutto sommano non male, nel mio metro e novanta, fisico slanciato, le una tra le migliori fighe presenti e ce ne erano alcune, due in particolare, veramente belle.
Iniziarono a girarci intorno dei singoli, e mi ritrovai ad esaminarli sforzandomi di pensare ai gusti di Francesca, dovevo essere io a scegliere, visto che lei fin da appena saliti in macchia per arrivare qui, si era dimostrata quasi impassibile. Dopo qualche parola scambiata con i primi due che si erano avvicinati, scartati perché troppo basso uno e con troppa panza l’altro, adocchiai al bancone un tipo più o meno della mia corporatura che indossava una maschera a coprirgli parte del volto, la cosa m’immaginai che avrebbe potuto intrigare Francesca, magari sbloccandola un po’. Ci avvicinammo al loto opposto del bancone
“Aspettami un attimo” la lasciai ì e mi avvicinai all’uomo
“Buonasera, stai aspettando qualcuno?
“Dipende, voi? vi ho visti entrare mi siete sembrati nuovi del posto, cercate qualcosa in particolare?”
“Vorrei far provare qualcosa di insolito alla mia compagna…”
“Insolito quanto?”
“Se posso essere franco, diciamo che sto cercando due uomini che la scopino senza ritegno… insomma che la violentino… troppo estremo?”
“Qui di troppo non c’è mai nulla, né troppo estremo né troppo soft, dipende da quello che uno cerca, ne ho viste di ogni”
“Bene, quindi potresti essere interessato?”
“Certo, poi la tua compagna è una gran figa, chi si tirerebbe indietro. Lei è d’accordo?”
“Un po’ restia a dire il vero, ma ha accettato, quindi acconsentirà. Conosci qualcun altro qui dentro”
“Si, vedi il tipo la nell’angolo? È capitato di partecipare a una mezza orgia e c’era anche lui, mi sembra il tipo che non si tira indietro”
“Una mezza orgia…”
“Già non eravamo in tanti come altre volte, ma non fu qui in questo locale. Se vuoi ci parlo io e gli spiego la situazione.”
“Si d’accordo”
“Allora accompagna la tua donna laggiù, a metà corridoio trovi un separè, se il tipo è d’accordo ti raggiungiamo tra due minuti”
Affare fatto, prima di quanto potessi immaginare ed iniziavo già ad eccitarmi.
“Cosa vi siete detti?” chiese Francesca appena fui di nuovo da lei.
“Vieni, tra un attimo capirai” Tenendola per mano la guidai attraverso al sala, sotto gli sguardi di molti dei presenti, uomini e donne che avevano assistito all’accordo sancito con l’altro uomo e che avevano capito cosa sarebbe successo, e mi diressi verso il corridoio indicato, Varcata la tenda ci trovammo in una saletta con un grande divano e due poltrone nere, luci basse ma con dei tagli che passandoci davanti regalavano squarci nella quella penombra, immaginai dei corpi nudi che ci passavano davanti e le loro forme esaltate dal contrasto tra oscurità e luce. Restammo fermi al centro della stanza, Francesca con le spalle alla porta, le baciai una guancia.
“Resta qui in piedi” feci qualche passo indietro e mi misi in poltrona, davanti a quella bellissima donna che continuava a guardarmi un po’ incazzata, ma ormai la conoscevo, anche intrigata da quella situazione e probabilmente aveva già iniziato ad eccitarsi…



Entrambe le possibilità sono valide: in entrambi i casi, se ci pensi, riemerge la nostra morale cattolica (anche se non…
Sono arrivato ad un bivio: - lasciare evolvere gli eventi fino al degrado delle mogli, quindi dare ai mariti solo…
Wow, sei arrivato già al quarto capitolo: fantastico, posso chiederti perchè ti sei bloccato? Forse con l'evolvere della storia diventa…
Molto bello
scusa, al quarto sono bloccato!