Ricetta eros per una sera indimenticabile
Ingredienti:
– La musica proposta a volume basso o una compilation soft a piacere
– Alcune candele profumate
– Del lubrificante intimo adatto anche al massaggio col profumo che il vostro Lui predilige
– Due asciugamani di lino, uno asciutto e uno sempre inumidito di acqua fredda
– Un tappetino da pavimento
– Qualche profilattico per donna
– Un guanto di lattice
– Un fazzoletto nero
Attirate il vostro amore in una stanza buia e fatelo sedere in mezzo all’ambiente. Assicuratevi di non essere disturbati almeno per un’ora.
Fate partire la musica, poi recatevi da lui e baciatelo al buio, cominciate solo dalle labbra, indugiate sul contorno, leccatele delicatamente e bagnatele di saliva poi, col fiato, aspirate fino ad asciugarle; ricominciate il gioco, poi catturate la sua lingua e giocateci, come fosse un piccolo pene.
Quando sarà ben eccitato, mollatelo nel buio e accendete una a una le candele, con lentezza esasperante.
Fate in modo che ogni vostro movimento sia sensuale e chinatevi in maniera che la veste che avrete scelto si alzi maliziosamente sulle vostre cosce e che la scollatura metta in evidenza i vostri seni.
Avvicinatevi a lui e sussurrateli di non fare niente, assolutamente niente.
Spogliatelo lentamente e completamente nudo.
Allontanatevi di nuovo, spogliatevi voi, adesso, ma senza mosse o spogliarelli, svestitevi proprio come fareste se lui non ci fosse.
Ignoratelo!
Se c’è uno specchio tanto meglio… civettate, controllatevi, assaporatevi, come fareste nell’intimità della vostra cameretta.
Quando sarete del tutto nude, sistemate gli abiti accuratamente, attardandovi per farlo impazzire.
Tornate da lui.
Baciatelo ancora ma più aggressivamente, questa volta.
Fatelo distendere e ignorate completamente il suo cazzo, soprattutto con le mani.
Mettetevi in piedi e lasciate cadere sulla sua pancia e sul petto alcune gocce d’olio intimo, lubrificante e profumato.
Salitegli sopra, petto contro petto e gambe contro gambe.
Dovete pesargli, sopra.
Poi restate immobili, lasciando che l’olio si espanda tra i vostri corpi.
Ora appoggiate i gomiti sul tappeto e anche le punte dei piedi.
Allentate la pressione e iniziate a muovervi delicatamente, in maniera semicircolare su di lui: ancheggiate leggermente.
Da questo momento in poi, il vostro movimento base, come fosse una danza sensuale, dovrà essere sempre una specie di spira sinuosa, accennata con tutto il corpo: parte dalla testa, dalla radice del collo e, formando una specie di piccola “esse” nello spazio, scende inarcandovi la schiena, fino a spegnersi tra le anche, all’altezza del vostro pube.
Muovetevi sempre a scatti, lenti o veloci, a seconda che siate su di lui o che vi mostriate nella stanza, alla luce delle candele.
Ora voi siete bellissime… ricordatelo bene.
Buttate nei rifiuti tutti luoghi comuni, le taglie forti e quelle deboli e le misure del reggipetto.
Adesso voi siete una macchina per eccitare. E’ ciò che farete (e non come siete fatte) la droga del vostro amante.
Muovetevi su di lui, strisciategli sopra, sfioratelo, e non vi preoccupate di strapazzargli il membro, anche se eretto.
Massaggiatelo con tutto il corpo, le spalle, i seni, la pancia, le anche.
Se siete abbastanza “atletiche” potete ripetere le stesse operazioni, dopo, ma voltate di schiena.
Poggiatevi su di lui senza esagerare e, spingendovi sui talloni, massaggiatelo con le natiche, la schiena e l’interno delle cosce.
Dopo, alzatevi e lasciatelo solo, con l’ordine, sussurrato, di non toccarsi: Lui oggi è vostro!
Fingete di risistemare le cose, spostate le candele, trovate una scusa per muovervi davanti ai suoi occhi stupiti e, aiutandovi col ritmo della musica, continuate a disegnare le spire col vostro corpo.
Tornate da lui e sedetegli accanto, all’altezza dei fianchi.
Bendatelo col fazzoletto nero.
Con una mano formate una coppa sotto la sacca dello scroto e tenetela ben ferma, con decisione, per infondergli calore.
Intanto con l’altra mano, aperta a ventaglio, carezzategli il basso ventre, fino alla radice del pene, senza mai salire più sopra, però.
Quando vedrete che inizia a rispondere alle vostre carezze, che il cazzo comincia a svettare e lui tende ad arcuarsi, involontariamente, sulla schiena, prendete rapidamente la tovaglia, umida e fredda, e ponetela sulla sacca che contiene le palle, facendolo sussultare.
Non rispondete alle sue domande né alle sue preghiere, non fermatevi, non lo rassicurate… ignoratelo!
Ripetete l’operazione, col caldo e col freddo, sulla radice dei suoi genitali.
Dopo un po’ di patimenti, accostate il viso alla zona erogena: non toccate il cazzo con le dita ma alitateci sopra con la bocca.
Dopo qualche minuto di spasimi, baciatelo proprio sul glande, sia che il suo pene sembri come circonciso, sia che abbia la testa ricoperta dalla pelle tesa del prepuzio, ma senza introdurvi il cazzo nella bocca… adoperate solo un continuo e perverso gioco di labbra. Solo la lingua, instancabile, esplorerà, a piccoli guizzi ogni rotondità e ogni anfratto, cercando di infiltrarsi nei più inaccessibili meati.
Adesso fate voltare il vostro uomo e fate in modo che si metta a quattro zampe, come un cagnolino, sul tappeto.
Voi adesso starete in piedi.
Aprite le gambe e mettetevi a cavalcioni su di lui, con la faccia rivolta verso i piedi.
Sedetegli sopra, appoggiandovi con le gambe molto aperte ma senza pesargli eccessivamente.
Fate in modo che si senta in vostro possesso, però.
Premete un poco e allargatevi perchè senta, nell’incavo della schiena, il calore e l’umidità delle grandi labbra spalancate.
Adesso che siete perfettamente in posizione, carezzategli le natiche con delicatezza e poi somministrategli piccoli schiaffetti, come se voleste confortarlo.
In effetti, subito dopo, lo fustigherete senza violenza ma, con decisione, servendovi dello straccio bagnato.
Colpi dati per gioco, ma decisi e mortificanti e, se accenna a ribellarsi, premetegli sopra con il pube, per farlo star buono.
Dopo una giusta dose di fustigate, scendete da cavalcioni e sbendatelo.
Lasciate che vi veda mentre organizzate, con una specie di rilassata professionalità, il gioco successivo.
Prendete la bustina con il profilattico da donna, apritela e sfilatelo davanti ai suoi occhi, poi ritornate al suo fianco e mettevi in ginocchio.
Posate il profilattico sulla sua schiena e, intanto, calzate sulla sinistra il guanto monouso.
Bagnatevi le mani con un poco d’olio e, aiutandovi, con le dita ungetegli le natiche e il pene.
Con la mano guantata gli carezzerete i glutei, scendendo sempre più giù, tra le sue cosce, fino a prendergli tra le mani le palle e il cazzo, tirando da sotto.
Quando l’asta sarà ritta e possente, prendetegliela nella mano destra con e cominciate a mungerlo a scatti, con movimenti sempre più decisi.
Continuate questa sega spietata senza fermarvi e sempre in maniera molto meccanica.
Intanto, con la sinistra, spingetevi fin dove la vostra fantasia e la sua tolleranza vi permettono, continuando sempre a carezzare il sedere, scendendogli costantemente sotto il corpo.
Salite e scendete tra le sue chiappe e cercate di infilargli una o due dita, delicatamente, nello sfintere.
Fermatevi solo se le sue rimostranze diventano inaccettabili, altrimenti insistete e spingete, fino a quando il buco diventa rilassato e le dita lo penetreranno fino in fondo all’ano, agevolmente.
Quando vi renderete conto che è allo spasimo e sta per raggiungere il piacere, rapidamente, uscitegli dal culo e, con la sinistra, piazzate il preservativo, a mo’ di secchiello, sotto il glande, facendo molta attenzione al momento in cui inizia la sborrata.
Bloccate la mano che masturba, tutta verso l’alto, verso la radice, lasciando la parte anteriore del cazzo libera di sfogarsi e di staffilare nell’aria, ripetutamente.
Mentre viene, abbarbicatevi ai suoi fianchi e tenetevi a lui, delicatamente, ma con decisione, non lasciatelo finché non si sarà, evidentemente, calmato.
Ora, mostrategli tutto lo sperma che avete raccolto dal suo scroto e poi… consegnatevi nelle sue mani. Adesso tocca a lui, mentre voi assaporate i profumi e i sapori di questa esperienza carnale.
Ora sarete voi, invece, a stendervi sul tappetino, mentre il vostro lui si riprende.
Di nuovo incuranti della sua presenza, stendetevi supine e, davanti ai suoi occhi, siate più porche che mai, infilandovi il profilattico riempito da poco, ancora caldo di lui, nella vagina.
Iniziate a masturbarvi, con le ginocchia piegate e la figa molto aperta e vedrete che, appena sarete pronte per venire a vostra volta, l’uomo, che avrete invitato al vostro banchetto d’amore, non resisterà e, saltandovi addosso, si metterà a chiavarvi come un ossesso, inzuppando il suo cazzo, nuovamente duro, nel liquido mare della sua precedente sborrata.
Fate buon gioco, dolci ancelle.
Mamma mia ruben, mamma mia... Ti prego, scrivimi a gioiliad1985[at]gmail.com , mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze…
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?