ALL’ANFINTEATRO FLAVIO.
Or t’ergi solo e silenzioso
nel centro della mia città;
tu,sì fiero e sì maestoso,
per Verus e Priscus libertà.
Di risi e sangue rigoglioso
nel mentre la vita se ne va,
per voler di popol bramoso
di morte e di mostruosità.
Di Tito sì fosti ‘l bel riso
che non fosti pe’i gladiatori
ch’a te volgean cupo viso:
schiavi e della mort’attori,
scultori del tuo marm’intriso
d’odio,di sangue e di dolori.
( Dedicata all’Anfiteatro Flavio,simbolo della mia città )
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono