AMARE E’ UN PIACERE, SE NON GODI CHE PIACERE E’?
1′ CAPITOLO
Il racconto
Karina – Ma una volta vi va di scopare con un uomo?-
Lella – Che fai ci tradisci senza dirci niente ?-
Sara – Si, si tanto santarellina e poi è la più troia! –
Tutte e tre le ragazze risero donandosi sguardi intriganti.
S – Alleno raccontaci no? –
K – Lo sapevo che andava a finire così –
Questa volta la risata aumentò di volume, Sara e Lella inoltre continuavano a incitare l’amica,
volevano sapere e naturalmente senza dimenticare i particolari più piccanti.
Le tre ragazze si trovavano dentro il lettone rivestite solamente dalle coperte.
I sorrisi i gli schiamazzi occupavano la stanza,fuori era freddo, dentro il letto stavano una attaccata all’altra,le loro pelli si toccavano e si riscaldavano e la cosa più bella e che domani era domenica.
K- Ero all’università e stavo facendo un esame, l’assistente che mi interrogava non faceva altro che guardare dentro la mia scollatura’
L – Brutta troia, guarda cosa si fa per avere un trenta-
K ‘ Beh,cosa c’è di male, lo fanno tutte,insomma dicevo: lui mi fissava quindi visto che oltre a guardarmi mi stava facendo domande facili gli ho passato un bigliettino con il numero del mio cellulare.-
S ‘ Beh, questo si che è da troia –
K ‘E’ vero ma era così dolce con me, non ho saputo resistere. Trenta. Si proprio trenta ma dopo un paio d’ore ecco che il mio cell squilla. Era lui si sta un pochino a chiacchiera, poi gli dico che devo chiudere perché voglio andare a mangiare. Gli fo, vado da McDonald’s, e lui mi dice: perché non andiamo insieme a mangiare una pizza,conosco’ –
L- Si,si dicono tutti così poi dopo pochi minuti tirano fuori il loro pivellino e vogliono scopare.-
Ridendo.
S- Porci,gli uomini sono porci,dei bei porcellini rosa con un manico duro-
K- La troia poi sarei io eh?insomma non mi volete far finire. Mi offre la cena, si parla del più e del meno e intanto mi fissa sempre i seni.
Quando saliamo in macchina gli passo la mano sulla patta dei pantaloni,non ci volevo credere era duro come un sasso. Diventa rosso fuoco. Perché non si va da te? Gli domando. Lui mi fa: no ti va di andare in albergo?-
L- L’ho detto io che era un porco, o ha la moglie o ha la ragazza e intanto ti vuole scopare. ‘
K- A me non me ne fregava niente, ne avevo voglia anch’io, quindi si va in albergo e lo spoglio, non è bello ma esce un pisellone tozzo, tengo tra le mani e lo coccolo come un bambino.-
Il racconto eccita le tre ragazze .
K- Che fai Sara ti masturbi?-
Esce un piccolo muggito dalla bocca della ragazzina
S- Si, te continua a raccontare.-
Lella avvicinò la mano sulla coscia della amica per aiutarla nel regalarle piacere.
K- No, no così non va bene,quella a essere coccolata dovrei essere io.-
L- va bene allora te continua a raccontare e ognuna pensa alla propria cicalina-
Karina riprese il racconto, ora anche Lella si mise a giocare con la sua cicalina come a lei piaceva dire, sfiorandosi le labbra che si stavano inumidendo.
Sara invece era alle prese con il tentennare il suo sesso e la narratrice si accarezzava i folti peli pubici. Le tre ragazzette si guardavano ormai totalmente eccitate , le loro mani giocavano con i rispettivi sessi. Le loro dita si muovevano lentamente e si impregnavano di piacere.
K- quindi mi spoglia mi bacia da per tutto con foga sembrava impazzito, quindi mi scopa, che bello che è stato aveva il pisellone duro, da dietro me lo sbatteva forte, dopo poco ho urlato di piacere e mentre godevo lui mi sbatteva sempre più forte’
S- Mi fai bagnare tutta-
L- Continua dai non si sarà fermato lì vero?-
Oltre ai commenti fuori uscivano anche dolci gemiti ormai da tutte e tre le bocche.
Karina aveva iniziato a sospirare di più e a raccontare di meno.
K- Ha goduto così sbattendomi da dietro’
Poi ‘glielo ritirato su con un bel bocchino lento,lento’
Nella stanza per un secondo tutto tacque, ormai i tre sessi erano gonfi di piacere umidi e desiderosi di arrivare all’ orgasmo.
Lella aveva smesso di masturbarsi ,si era avvicinata a Sara, fece scivolare la testa lungo il suo corpo fino a trovare la mano di essa che menava il proprio sesso.
Con la lingua leccava sia i diti della compagna che le labbra di questa ultima completamente bagnate.
Sara divaricando ancora di più le gambe facilitava l’inserimento della lingua che la esplorava lungo tutto il suo taglio e si soffermava di tanto in tanto sul clitoride eccitato.
Questo lecca lecca che l’amica gli donava la stava facendo godere ,ora anche karina si era messa a coccolarle i seni sia con le mani che con la bocca.
Sara era ormai immersa dal piacere, E SCUSATE ANCHE LA NARRATRICE LO E’, MI FERMO UN ATTIMO PER UN DITALINO”’..
”.., godeva grazie alle coccole che le amiche le infliggevano ‘
S- troie, siete troieee, state facendo godere una minorenne’.
K- fra qualche giorno amore è il tuo compleanno non lo vuoi un regalino?-
S-gooodoooo,siii, regaliinooooo,
Lella le stava martellando il clitoride muovendo rapidamente la lingua su di esso, sara agitava i fianchi mentre nella sua boccuccia aveva accolto la lingua di Karina.
S- Ssssiiiiiii,ahhh,siii,-sospiri veloci- uhhh,uhh,ahh ahhhhh uh,uh,uhuh,goodoo-
Lella racchiuse tra la sua bocca il clitoride di Sara ciucciandolo con energia mentre con una mano le masturbava la passerina , la schiena di essa si inarcò , Karina dal canto suo torturava tra i propri denti un capezzolo. Sara tra un gemito e l’ altro godeva di quelle carezze.
Quando Lella smise la masturbazione si ritrovò con le dita completamente inzuppate e con un forte odore di orgasmo.
Le annusò, poi le avvicinò alla bocca di Sara.
L- La nostra piccola minorenne arietta ha goduto tra le mie dita,senti il tuo odore,senti come è buono,io ne ho leccato un bel po’ prima-
K-Fammi sentire anche a me Lella.-
Avvolse tre dita con la sua bocca succhiando il miele .
Mentre le due ragazze giocavano tra loro Sara si era messa dietro a Lella,avvolse i seni tra le mani massaggiandoli e con la lingua percorreva la tutta lunghezza del suo collo.
L- Che fai ti vuoi vendicare?-
Lella socchiuse gli occhi, si sentì invadere dal piacere, ora era il suo corpo che stava ricevendo le attenzione da le altre due, Karina che la conosceva da più tempo la penetrava lentamente con due dita . Lella si trovava in ginocchio con il busto eretto e andava su e giù come se quelle due dita fossero un bel pisellone .
Era completamente bagnata e eccitata, si sdraiò sul lettone per sentire meglio quella penetrazione mentre Sara continuava a stimolarle i capezzoli stringendone uno con le dita mentre l’ altro lo succhiava inzuppandolo di saliva .
Il corpo di Lella prese a ondeggiare sentiva come delle fitte che provenivano dal suo utero e si propagavano per tutto il corpo, godeva intensamente fino a che un intenso urlo di piacere non invase la stanza.
L- Siete delle troie ,ancora , ne sto avendo un altro. ‘
Ora anche Sara stava masturbando la passerina di Lella soffermandosi sul clitoride eretto, mentre nella passerina completamente allagata dagli umori vaginali, se così ormai la si può definire, erano entrate quattro dita della mano di Karina.
L- Mhmm,ahhhhhhhhhhh,ah,ah,ah,ah ‘
I gemiti di piacere fuori uscirono imperiosi.
Sara fu la prima a lasciare il corpo di Lella mentre Karina continuava con un lento movimento a sfottere l’ amica.
Da dietro Karina sentì la testa di Sara insinuarsi tra le cosce e la lingua sfiorarle le labbra umide.
L-Eh si , adesso tocca a te godere come una puttana-
Lella prese la mano che aveva ancora dentro e se la portò alla bocca succhiando golosamente i suoi stessi umori.
Poi adagiandosi una sopra l’altra iniziarono a strofinarsi le passere lentamente.
I due sessi si toccavano, i loro umori si mescolavano inebriando la casa di un nuovo profumo ormonale, e i loro clitoridi ogni tanto si sfioravano procurando a tutte e due una scarica elettrica intensa di piacere.
Sara continuava a leccare le due passere ingoiando maliziosamente il loro dorato miele.
La cavalcata di Lella si fece sempre più veloce e ora si limitava a strusciare freneticamente i due clitoridi gonfi e sensibili.
L&K- ahhhh.ah,mhhhhhhhhmmmmmmm,siiii,godoooo,ancoraaaaaa,ancoraaaaaa, ahhhh.-
Anche Sara stava nuovamente arrivando all’orgasmo, Karina era riuscita allungando un braccio a trovare tra le dita la passerina di essa e le stava torturando con esse il clitoride.
Le tre ragazze emisero un unico suono di piacere misto a mugolii e sospiri.
Rimasero poi per qualche attimo lì, attorcigliate tra loro,stanche contente e soddisfatte del risultato.
In seguito si riposero sotto le coperte ancora sudate e pregne di sesso, si abbracciarono l’una con l’altra e si addormentarono candidamente.
ORA LA SCRITTICE VI DEVE LASCIARE, IL MIO RAGAZZO MI HA BECCATA SCRIVERE QUESTO RACCONTO”’..
””’.ORA GLIELO FO LEGGERE”””
TO BE CONTINUED”””’
Afa_2@hotmail.it
Mamma mia ruben, mamma mia... Ti prego, scrivimi a gioiliad1985[at]gmail.com , mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze…
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?