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Le nozze di Manola Cap.1

By 2 Agosto 2019Dicembre 16th, 2019No Comments

Questo racconto, o confessione, chiamatelo come volete, è composto da una serie di eventi dall’alto contenuto erotico, di cui io sono venuto a conoscenza, spesso anche nei minimi particolari, tramite la mia amica Stefania, Stefy per gli amici, o anche per aver partecipato personalmente ad alcuni di questi accadimenti.

Io mi chiamo Max, o meglio, questo è il mio nome d’arte. Il mio vero nome è un altro, ma non interessa a nessuno. Sono una specie di artista, ho una laurea in letteratura moderna e mi diletto a scrivere, a volte romanzi, a volte racconti, ho persino scritto sceneggiature per un regista, ma era un regista un po’ sfigato….infatti non sono stato neppure pagato per il lavoro. Da giovane ho fatto vari sport, tra cui paracadutismo, e ho persino preso un brevetto di pilota. Per questo gli amici mi hanno appioppato anche il soprannome “ Maverick”, che sarebbe poi il nome di battaglia del pilota interpretato da Tom Cruise nel film “Top Gun”.

Come dicevo prima, sono amico di Stefy, una ragazza bella e attraente, con cui ho uno strano rapporto, a fasi alterne. Anzi, a fasi molto alterne. Ci frequentiamo per dei brevi periodi, poi ci perdiamo di vista. Salvo ritrovarci in seguito e riprendere a vederci per qualche settimana. Il fatto è che lei è un tipo troppo indipendente, non si vuole legare stabilmente, preferisce vivere la sua vita mantenendo la sua intoccabile libertà, senza condizionamenti di alcun tipo. Ma mi sta bene così, anch’io sono geloso della mia libertà, e poi sono parecchio più grande di lei, non siamo bene assortiti da questo punto di vista…..lei non ha ancora trent’anni ed io sono vicino alla cinquantina.

Adesso sono davanti al mio computer e sto tentando di ricostruire questa storia, o meglio queste storie, che sono legate tra loro da un filo conduttore comune. Spero di riuscire a raccontarvi tutto con un minimo di coerenza, io da parte mia ho cercato di sottolineare anche gli aspetti un po’ comici della vicenda, così magari qualcuno potrebbe trovare il racconto anche divertente……o almeno questa è la mia intenzione, poi giudicate voi.

———— oooooohhh…. Max, quanto ho goduto….sono davvero stravolta, non ho più forza…… e meno male che mi dici sempre che sei troppo vecchio per una giovane puledra come me…..in realtà tra i due sei tu quello che ha più energia e alla fine delle nostre lunghe scopate io mi ritrovo sempre sfinita e senza fiato.

Ma dimmi una cosa tesoro, tra tutte le porcherie che mi sussurri alle orecchie mentre mi scopi mi ha colpito la storia che mi hai raccontato oggi….mi hai detto che sicuramente ho un amante o un fidanzato geloso e che ti piacerebbe se lui ci scoprisse…..ti piacerebbe che arrivata a casa lui mi volesse scopare e buttandomi sul letto nuda mi leccasse la figa trovandola tutta bagnata e già piena…..

sei davvero un bel porcello a fare queste fantasie….ma so che voi uomini vi eccitate molto con i pensierini sporchi……peccato però che io non abbia alcun fidanzato ……come la mia amica Manola, che si sposa tra una settimana. Te la ricordi Manola, vero? l’ho portata a quella festa che avevi organizzato l’anno scorso a casa tua……la biondina, ricordi?…..non dire che non te la ricordi perché ho visto bene come la guardavi interessato, come rimiravi il suo bel musetto e le sue cosce, con quella minigonna molto ardita che indossava……ho pensato che te la saresti scopata volentieri….invece non l’hai scopata tu, ma un tipo che la frequenta da un po’ di tempo, un ragazzo giovane e piuttosto aitante che si chiama Rocco. Se non te ne eri accorto, sappi che si è portato Manola nel tuo bagno e l’ha scopata da dietro mettendola con le mani appoggiate alla parete….. per ora Alfredo, il suo fidanzato, non l’ha ancora scoperta, ma so che scopano spesso.

Lei mi dice sempre che quando Rocco la monta, gode come una vacca…..lui è instancabile e la mette in tutte le posizioni, ha un meraviglioso cazzo con cui la fotte per ore ed ore, facendola gridare di godimento. La chiava spesso nei bagni, in macchina, una volta anche in un camerino di prova, insomma nei posti più impensati, dice che entrambi godono molto a scopare in posti dove c’è pericolo di essere visti o sorpresi. Pensa, mi ha raccontato che una sera Rocco l’ha accompagnata fin sotto la casa del fidanzato con cui Manola aveva appuntamento e in macchina si è fatto fare un pompino con l’ingoio. Poi lei è entrata in casa di Alfredo con la bocca ancora impastata di sborra……lui la voleva baciare ma lei ha cercato in tutti i modi di tenerlo lontano ……finchè è riuscita ad entrare un attimo in bagno a sciacquarsi la bocca…….ma quando poi lui è riuscito a baciarla con la lingua, ha sentito ancora un odore e un sapore strani. Allora Manola, arrampicandosi sugli specchi, gli ha detto di aver masticato una compressa di antibiotico che aveva in borsa scambiandola per una pastiglia di menta…….una cosa incredibile, ma pare che lui l’abbia bevuta. Secondo me, invece, lui aveva capito ma la cosa l’ha molto eccitato, infatti lei mi ha raccontato che Alfredo quella sera ha voluto scoparla quattro volte di fila ———————

————- vedi Stefy, tu dici che io sono un porcello, ma quando racconti certe storielle, anche tu sei una vera porca……adesso con queste confidenze piccanti che mi hai fatto, mi si è di nuovo drizzato…… quindi, poichè sei così brava ad usare la bocca per raccontare, usala anche per rimediare al danno che hai provocato…….e mi raccomando di ingoiare tutto e poi ripulire accuratamente il mio attrezzo, come sai fare molto bene………..——————

Il giorno dopo Stefy ritornò a parlare della sua amica Manola, in quanto avrebbe dovuto accompagnarla a provare l’abito da sposa in un negozio in centro. Solo che c’erano grossi problemi di parcheggio, per cui mi chiese di accompagnarle e poi aspettarle fuori in macchina.

Finalmente rividi Manola, la biondina che avevo conosciuto a casa mia l’anno precedente…..certo, la ricordavo bene, perché mi era piaciuta un sacco, tutta agghindata e sculettante, con quella minigonna molto ardita e quelle gambe da puledrina di razza. Avrei tanto voluto cacciarle le mani sotto la gonna e sentire con le dita quanto erano lisce e sode le sue cosce. Quella volta a casa mia l’avevo puntata per parecchio tempo e, se non ricordo male, era stata l’oggetto di una mia fantasia erotica che la sera stessa era sfociata in una lunga e gustosa sega a lei dedicata………quanto avrei desiderato che gli zampilli usciti dal mio cazzo avessero colpito e bagnato per bene le sue gambe……..

Manola salì sulla mia porsche cercando con una certa fatica di accomodarsi sullo strapuntino posteriore, che in teoria sarebbe per i bambini……ma con un po’ di buona volontà riuscì a sedersi, o meglio, stravaccarsi quasi sdraiata occupando entrambi i posti. Io assistetti muto ed immobile, con espressione assolutamente impassibile, gustandomi però l’eroticissimo sgambettamento di Manola la cui corta gonnellina era salita sino ai fianchi……….con ampia esposizione di candida biancheria. Riuscii a cogliere l’attimo e fotografare virtualmente con gli occhi le sue deliziose mutandine, stampando anche l’immagine nel mio cervello per eventuali future seghe.

———– ciao Max, alla fine ci si rivede….sai, io ti ricordo benissimo a quella festa a casa tua…..———-

———— ah, certo….anch’io ti ricordo bene, Manola, eri una delle più belle ragazze della festa…….. sbaglio o eri in compagnia di un certo Rocco?…..lo ricordo vagamente, mi sembra che fosse un tipo un po’ rude ma simpatico, e anche un bel ragazzo…————

————– ah, si….Rocco…. mi pare, forse hai ragione, c’era anche lui….è uno dei miei amici infatti —————–

Stefy intanto si era seduta al mio fianco sul sedile anteriore e con occhio esercitato non si era persa il movimento dei miei occhi che, a dispetto del mio atteggiamento apparentemente imperturbabile, avevano attentamente colto la scena delle cosce al vento di Manola…….ma Stefy non è gelosa e capivo che la cosa l’aveva divertita. Inoltre a lei piace eccitarmi e in realtà con questa operazione, sia pur involontariamente, aveva provocato in me una discreta eccitazione.

Arrivati al negozio, la scenetta si ripetè al contrario e Manola per riuscire a disincagliarsi da quella posizione, dovette fare un piccolo miracolo di agilità, facendo passare per un istante il suo culetto semiscoperto a pochi centimetri dai miei occhi, accompagnato da un irresistibile profumo di femmina. Questa volta si accese una lampadina nel mio cervello, che sapevo sarebbe rimasta accesa finchè non fossi riuscito a farmela…..mi era successo diverse volte in passato e devo dire che la percentuale di riuscita delle operazioni era vicina al 100%, anche se in alcuni casi avevo dovuto penare ed attendere a lungo l’occasione buona. In questo caso, trattandosi anche di una fidanzata ad un passo dalle nozze, la cosa mi sembrava ancora più erotica…..si, me la dovevo ingroppare ad ogni costo….fanculo il fidanzato….tanto più che era già clamorosamente cornuto……quindi, uno più o uno meno, per lui che cosa cambiava?……

Dopo un’attesa di oltre un’ora, durante la quale rischiai anche di bloccare il traffico, finalmente le due fanciulle riemersero dalla porta del negozio e salirono in auto.
Accompagnai Stefy che abitava non lontano e lei mi chiese di portare a casa Manola, cosa che accettai di fare molto volentieri.

Durante il tragitto Manola volle rimanere dietro, quasi sdraiata sugli strapuntini dell’auto. Io potei osservare ancora tramite lo specchietto retrovisore una bella panoramica di cosce tornite e nude, che aumentarono a dismisura il mio desiderio, rendendolo quasi impellente.

Ormai faceva buio e Manola volle che mi fermassi in uno spiazzo appena prima del suo ingresso. Non so come, riuscì a scivolare sul sedile anteriore della porsche e rimase lì, con la gonnellina sui fianchi, a ringraziarmi per il passaggio.

Dal mio cervello arrivò un messaggio, deciso e inappellabile : “o adesso o mai più”….. forte della mia lunga esperienza di femmine, decisi che valeva la pena arrischiare…..senza indugiare in inutili preamboli, la presi per i capelli e stampai un deciso bacio sulla sua bocca. Quello era il momento decisivo……infatti sentii piano piano la sua lingua uscire e toccare le mie labbra, per poi impegnarsi in un deciso e profondo bacio senza censura…….

Non persi tempo e passai a palpeggiare cosce e mutandine, carezzando con decisione la sua figa attraverso il sottile tessuto, che sentii piuttosto umido. Devo dire che entrambi non perdemmo altro tempo, anche perché il posto non era esattamente isolato e quindi, per entrambi, le mutande calarono in fretta. Dopo un veloce abboccamento del mio cazzo durissimo, Manola salì in groppa e ci accoppiammo con grande ardore e voglia.

La cavalcata fu goduriosa ma breve e le venni in figa rapidamente. Subito dopo assistetti all’erotico spettacolino di lei che per infilarsi le mutandine dovette sgambettare non poco, dato il poco spazio disponibile, arrivando anche a puntare i piedi contro il tetto della macchina.

Seppi tempo dopo da Manola che salita in casa l’aspettava il fidanzato, col quale dopo una veloce cenetta si mise a letto. Alfredo quella sera trovò Manola particolarmente focosa ed eccitata, poiché il suo cazzo scivolò facilmente dentro la sua figa trovandola già umida e ricca di liquidi…….pensò quindi che la sua donna fosse veramente innamorata e desiderosa di fare sesso con lui. Ne fu quindi assai gratificato e schizzò felice tutto il suo piacere dentro la sua figa già abbondantemente, esageratamente bagnata.

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