sono solo carne stritolata,
spremuta nel pugno chiuso del desiderio,
da sempre,
da quando ho memoria del mio corpo,
da quando ho smesso di essere carne di bambina,
ma, come allora,
conosco un solo gesto,
quello di protendere la mano,
per fare mio quello che desidero,
altra carne,
che io possa divorare,
facendola scomparire dentro di me,
spegnendo il mio fuoco col succo
della mia carne,
unico ricordo del desiderio,
nella cavità profonda dell’intimo,
nel palmo della mano distesa
e appagata.
Grazie del commento che ho apprezzato.
Grazie! cosa in particolare ti ha eccitato?
Rimando tutti alla risposta data a chi lamenta la " mancanza" del racconto 9
Mi fa piacere
Lo troverai sicuramente: purtroppo, avendo apportato qualche modifica a causa di refusi , la redazione posterga la pubblicazione.