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Racconti Erotici Etero

Chi sa

By 10 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Luisa era stanca, la strada che la separava da casa sembrava non terminasse mai, una giornata di lavoro, come tante, e non vedeva l’ora di distendersi e godersi finalmente un po’ di serenità.

Luisa 42 anni, una figlia, Chiara, ormai di 23 anni, che viveva con lei. Un marito Mario che era sempre via per lavoro, distrazioni zero, hobby, nessuno, una vita come tante. Alle volte Luisa si chiedeva che senso avesse condurre una vita come la sua, lavoro, casa, casa e ancora casa. Nei week end trascorsi nell’attesa del lunedì, nulla, qualche amica giusto per scambiare due chiacchiere e quando finalmente Mario era in casa, normalmente arrivava stanco, per poi riparti dopo due o tre giorni al massimo.

Questi pensieri le affollavano la mente, quando aperta la porta di casa udì dei rumori provenire dalla stanza di Chiara, abbastanza normale, Chiara quando era in casa non lo era mai da sola, sempre con la Adriana o con qualche amico, nei fine settimana, in genere usciva con Giorgio il suo fidanzato.

Stancamente andò in camera si spogliò, guardando il suo corpo, ancora molto attraente, due seni ben torniti, non aveva grasso in eccesso, gambe affusolate, senza un filo di cellulite, si era ancora una bella donna. Tanto le serviva a poco, pareva accorgersene solo Enrico, il suo collega, quello più stupido del resto, che ogni tanto le lanciava qualche occhiata, nulla di più e qualche timida battuta.

Pensieri ed intanto dalla stanza di Chiara i rumori proseguivano e si iniziavano a sentire anche dei versi alquanto strani, non ci fece ancora molto caso, infilatasi la sua veste da camera si diresse in bagno e lavatasi con calma si avviò verso la cucina.

Passando davanti alla porta della stanza di Chiara la trovò socchiusa e si avvicino per chiuderla, allora udì più distintamente i mugolii ed i rumori che distrattamente aveva sentito prima, si avvicinò curiosa e rimase lì sulla soglia attonita nel vedere Chiara ed Adriana nude mentre venivano carezzate e leccate in ogni parte del corpo da suo nipote Alessio e Giorgio il fidanzato di Chiara. Le due ragazze sembravano in estasi e completavano l’opera carezzandosi a vicenda. Osservò meglio e vide che Giorgio non baciava Chiara bensì Adriana. Era rimasta senza parole, attonita, non immaginava di trovarsi di fronte ad una simile scena. Non ebbe neanche il tempo di realizzare cosa stesse accadendo perché vide Adriana girarsi verso di lei, si nascose quindi dietro la porta e rimase a guardare. La scena si faceva sempre più piccante ora erano le ragazze che carezzavano i corpi nudi dei due ragazzi e Chiara, la sua piccola Chiara, prese in bocca il membro ormai gonfio di Alessio, suo cugino, intanto Adriana le leccava il sesso mentre con la mano onorava il pene di Giorgio con una gran sega. La scena della figlia che succhiava il fallo eretto del nipote, le provocò dei brividi intensi ed anziché innervosirsi di fronte alla scena si trovò con le grandi labbra bagnate dai suoi stessi umori e fu presa da una gran voglia di toccarsi.

Intanto Adriana aveva accompagnato con la sua mano il membro di Giorgio sin dentro la vagina di Chiara, che fremeva sotto i colpi assestatigli dal suo ragazzo ma non mollava il pene di Alessio, Adriana intanto continuava a leccare un po’ lei un po’ Giorgio carezzandosi dolcemente con le dita.

Nel vedere la figlia impalata dall’arnese di Giorgio, provocò in Luisa un ulteriore stimolo ed ella non riuscì più a trattenere la sua mano, le lunghe dita si infilarono sotto l’elastico dello slip e cominciò così a masturbarsi godendo della scena che vedeva la sua Chiara protagonista. In tutti quegli anni spesso si era masturbata di notte, pensando a Mario, lasciandosi andare a fantasie sempre più calde ma mai avrebbe pensato di farlo osservando la figlia fare l’amore. Per di più mai avrebbe immaginato di assistere ad una simile orgia, la voglia di toccarsi aveva inoltre preso il sopravvento sul desiderio di entrare ed urlare il suo sdegno di fronte ad una simile scena. Il desiderio di godere inoltre stava diventando sempre più forte in lei.

Chiara intanto si era adagiata in modo tale che entrambi i ragazzi potessero penetrala ed in effetti aveva il membro di Giorgio ben infisso nella vagina ed Alessio che le stava penetrando l’ano allargandole lo sfintere a dismisura. I sui gemiti divenivano sempre più forti mentre esortava i due ragazzi a farla godere. Adriana passava da un corpo all’altro con la sua lingua e prese a strusciare i proprio sesso contro i corpi degli altri tre ragazzi. Era un groviglio di corpi quello che Luisa aveva dinanzi agli occhi, in quel groviglio però lei riusciva a vedere il volto della sua piccola Chiara scosso dagli spasmi del piacere. Nel vedere la figlia giungere al culmine dell’orgasmo, con un piccolo grido venne anche lei toccandosi sempre più velocemente.

Aveva le dita zuppe del suo piacere, gli occhi ancora incollati sulla figlia che ospitava nel proprio corpo i membri di Alessio e Giorgio che continuavano a stantuffare alla ricerca del proprio piacere, all’improvviso si rese conto che Adriana l’aveva raggiunta e con la sua lingua aveva iniziato a carezzarle le gambe attraverso la veste da camera ormai aperta. Non riuscì a reagire neppure allora, la situazione la stava coinvolgendo sempre più, mai un’altra donna l’aveva toccata, ma quella lingua, unita al languore dell’orgasmo appena provato ed unita all’effetto della visione di sua figlia impalata da due grossi membri, aveva ormai sconvolto i sensi di Luisa che si lasciò andare alle attenzioni rivoltele da Adriana allargando ancor di più le sue gambe.

Aveva dinanzi ai suoi occhi la visione di Chiara che godeva stretta fra i corpi di Alessio e Giorgio che sembrava non avessero alcuna intenzione di venire e continuavano a penetrare la sua piccola accarezzandole il corpo in ogni parte. Adriana intanto le stava suggendo con dolcezza il clitoride, strappandole gemiti di piacere, Luisa sentì le gambe cederle e i ritrovo sdraiata sul tappeto, con il volto girato verso la figlia che proseguiva ad esser scopata dai due ragazzi. Vedeva il volto trasfigurato dal piacere, sentiva dalle sue labbra uscire parole di incitamento nei confronti dei due ragazzi e, nuovamente, la vide raggiungere un orgasmo intenso che la fece urlare per il piacere provato. Non resistette alla tentazione e mentre la lingua e le mani di Adriana la facevano godere con un’intensità mai provata prima, infilò le sue mani e la sua lingua fra i corpi dei ragazzi, cominciando a carezzare come poteva il corpo e la giovane pelle di sua figlia. Le sue mani percorrevano il corpo di chiara insinuandosi fra i corpi di Giorgio ed Alessio, la sua lingua si intrufolava fra quei corpi leccando un po’ i sessi dei ragazzi un po’ le natiche ed il sesso della Chiara. Mai avrebbe pensato di toccare sua figlia in quel modo, mai avrebbe pensato di raccogliere con la sua lingua le gocce del suo piacere.

La mano di Adriana la carezzava e le sue dita sapientemente le toccavano le pareti interne della sua vagina, sentiva le punte delle dita affusolate della ragazza giungere sino all’imboccatura dell’utero, non riuscì a trattenere un piccolo urlo di piacere quando sentì un dito della ragazza carezzarle l’ano per poi penetrarlo delicatamente. Un violento orgasmo la colse mentre le dita di Adriana si toccavano attraverso la stretta parete che divide l’ano dalla vagina e continuavano a carezzarla sempre più intensamente. Non riusciva più a capire nulla, ormai aveva orgasmi continui che si susseguivano senza tregua, vide Alessio e Giorgio scaricare il proprio seme nella figa e nel culo di Chiara, inizio a suggere uno dei due peni ma non sapeva capire a chi appartenesse, sentì le mani della figlia carezzarle i seni, l’addome, il sesso. Sentì uno dei due ragazzi avvicinarsi ad Adriana e iniziare a leccarla, l’altro le tolse il fallo dalla bocca vorace per penetrarle la vagina ormai orfana delle dita della ragazza. Sentì le dita di Chiara carezzarle l’ano e penetrarla i suoi umori ormai le bagnavano le gambe e sembrava aver perso completamente il controllo di se stessa, finché, un ultimo intensissimo orgasmo non giunse nel momento in cui il ragazzo che stava penetrandola la riempì con il proprio sperma. Si lasciò andare quindi esausta ed un sonno ristoratore la prese, così d’improvviso che quasi non si rese conto di passare dallo stato di veglia a quello del sogno.

Fu il rintocco di una campana lontana a risvegliarla, strano era nella sua stanza poggiata sul letto aveva la veste da camera come se fosse appena indossata, guardò l’ora, sentì dei rumori provenire dalla stanza di Chiara, non poteva esserle successo ancora, no era troppo bello, si invece si alzò andò di la e vide Chiara intenta a studiare con Adriana eppure era stato tutto così bello, saluto le due ragazze quasi con imbarazzo, sentì l’interno delle sue cosce bagnarsi, era stato solo un sogno, un bellissimo sogno durato mezz’ora il tempo esatto che era trascorso dal momento in cui si era poggiata sul letto per poi svegliarsi al rintocco delle campane della chiesa vicina. Un sogno che le era sembrato vero, sicuramente molto emozionante e che le aveva lasciato solo un senso di umido fra le cosce e tanta voglia. Corse in bagno e con la mano placò i sui sensi, aveva sognato di far l’amore con una donna mentre sua figlia si faceva scopare da due uomini. Aveva sognato di carezzare la pelle di Chiara, mentre un ragazzo la impalava lasciandola senza fiato. Ripensando al sogno appena fatto raggiunse un dolcissimo orgasmo e poi via in cucina dove preparò la cena senza dir nulla alle ragazze. Chi sa se mai avrebbe vissuto davvero un simile sogno, chi sa se un sogno può divenire vero, chi sa? Di certo a lei bastava la gioia del sogno, perché però le due ragazze continuavano a guardarla in modo così intenso, come se sapessero qualcosa’.Chi sa?

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