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Racconti Erotici Etero

un nuovo uomo nella mia vita

By 25 Ottobre 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

racconto che mi &egrave stato dedicato da un lettore…ti voglio bene tesoro….

Era una di quelle serate afose d’estate e il caldo di agosto ormai si faceva sentire. Quella sera avevo deciso di andare in discoteca con alcuni amici per distrarmi un po’. Eravamo lì da circa un paio di ore quando notai una ragazza, o meglio, un gruppo di ragazze in pista. Ce n’era una in particolare che mi aveva colpito. Mora, non altissima, circa un metro e sessanta, slanciata, un culo incredibile. Indossava un paio di short di lycra bianchi, aderentissimi e trasparenti, corti fino all’inguine, un top elasticizzato color argento scollato, aperto sulla schiena, senza reggiseno, che lasciava intravedere i capezzoli e il segno dell’abbronzatura sulle tette, sandali con brillantini e tacchi 11 cm. Era praticamente nuda’ Era chiaro che quella sera aveva deciso di fare la mignotta. Ballava in modo provocante, muoveva i fianchi senza sosta e faceva per passarsi le mani sul corpo, come per accarezzarsi’ Le avrei strappato i vestiti di dosso’
Cominciai a fissarla insistentemente.
Lei se ne accorse ma fece finta di niente. Anzi cominciò a muovere il bacino in modo ancora più spinto e a passarsi le mani anche sull’interno delle cosce. Faceva finta di niente e cazzeggiava con le amiche ma di tanto in tanto lanciava uno sguardo per accertarsi che la stessi guardando.
Più la fissavo più lei faceva la troia. Apriva la bocca, si passava la lingua sulle labbra, chiudeva gli occhi, facendo finta d abbandonarsi alla musica e intanto mi sbatteva le tette e il culo in faccia’ Stava facendo un vero e proprio spettacolino. Si divertiva a provocarmi, approfittando della sala piena.
A questo punto mezza discoteca guardava solo lei. Una fica strepitosa, mezza nuda, che ballava in mezzo alla pista affollata come se da un momento all’altro dovesse cominciare a scopare’
Gli short erano saliti ancora di più e ora lasciavano intravedere una buona metà delle chiappe, le tette le uscivano praticamente di fuori, esposte dal top che ormai copriva solo capezzoli’

…T: Quella sera ero davvero incazzata col mio compagno….mi aveva accusato di fare sempre la gatta morta coi suoi amici…e pensare che cercavo solamente di inserirmi nel suo gruppo e non passare per la solita snobbina……proprio quella sera che mi ero preparata per una serata speciale con lui…ero andata da Serena, la mia amica estetista e mi ero depilata le gambe e le avevo chiesto un piccolo favore…..di depilarmi il pube e di lasciare un piccolo cuoricino di peli….come piaceva a lui…..ero poi andata dal parrucchiere e mi ero fatta rifare il nero scuro e dopo una bella piastrata il mio caschettino supersexy….un bel trucco pesante e il rossetto carmigno, completavano la mia mise shorts bianchi trasparenti e toppino argentato sui sandali altissimi….tutto senza intimo……ma lui aveva fatto lo stronzo e allora me ne sono andata a ballare con le mie amiche….Serena appunto, lei era splendida e sapeva come curarsi da brava estetista, capelli lunghi neri, magrissima e altissima col suo miniabito a fiori e Vera, la tipica segretaria, capelli castani corti, ochiali da intellettuale e si era vestita con una mini a pieghe bianca, top rosa e spuntatine di gucci…..ci sentivamo tutti gli occhi addosso, io per sfogare l’incazzo avevo deciso di bere e dopo il terzo gin tonic ero bella su di giri…..adesso si che volevo fare la gatta morta, ogni tanto qualcuno passava e mi toccava il sederino e io continuavo a muovermi sinuosamente….il gioco mi piaceva tanto non poteva mica succedermi niente in disco…..avevo puntato un gran pezzo di ragazzo lo vedevo a dsitanza e mi concentravo su di lui per il mio stacchetto sexy….anche le mie amiche mi guardavano incantate…..sono andata al bar e volevo un gn tonic, il barista mi guardava fisso nella scollatura, avevo le tette praticamente libere…allora ho scostato un pò il toppino e gli ho mostrato il capezzolo duro….lui ha sorriso e mi ha offerto il cocktail e sono tornata in pista a fissare il bono….adesso avevo voglia di cazzo…..

…Continuavo ad osservarla. Ballava, ballava, ballava come una gatta’ Si offriva così spudoratamente che ogni tanto qualcuno passava e le toccava il culetto’ lei non faceva un fiato, anzi, pareva che ci provasse parecchio gusto perché a quelli più intraprendenti, che ci si soffermavano un po’ di più, offriva maliziosa le chiappette, inarcando ad arte la schiena e spingendo il bacino indietro’ Doveva essere bella partita’ Ad un certo uscì dalla pista e andò a farsi un gin tonic. Si presentò al bancone praticamente in mutande, gli shorts infilati nelle chiappe, madida di sudore e, soprattutto, le tette di fuori, che schiaffò senza vergogna in faccia al barista. Non contenta la vidi scostare il bordo del toppino e mostrargli i capezzoli’ poi tornò in pista e cominciò a fissarmi’
Quella scenetta mi aveva eccitato all’inverosimile’ decisi di rompere gli indugi’mi avviai al bar continuando a fissarla e ordinai un negroni’ poi alzai il bicchiere nella sua direzione, come per brindare e la invitai al bancone un gesto. Lei cominciò a fare la vaga, guardandosi intorno e indicandosi, come per dire ‘ma chi? Io?’ Insistetti finch&egrave non lanciò un’occhiata alle amiche dalle quali si staccò ridendo e con un cenno cominciò a venirmi incontro’ Sculettava incerta sui tacchi, in equilibrio instabile’ era chiaramente brilla. Quando mi raggiunse ci salutammo urlando’ la musica era altissima. Durante il tragitto aveva provato a riassestarsi ma alticcia com’era nelle manovre si era scoperta tutte le tette che riusci a coprire solo quando fu a un metro da me. Si chiamava Tania, studiava e quella sera era uscita a fare quattro salti, non aveva programmi particolari se non quello di divertirsi un po’…
Ordinai un secondo giro che Tania accettò senza fiatare. Ormai era mezza ubriaca, rideva, si muoveva in modo scomposto e arrapante al tempo stesso’ non ce la facevo più’ avevo voglia di saltarle addosso e di darle una bella razione di cazzo’ infinita. Le proposi una bottiglia di champagne da bere in una zona appartata. Conoscevo il padrone del locale che riservava agli amici salette per le occasioni speciali’. Lei accettò’
Ci incamminammo verso il posto, un priv&egrave nascosto all’interno del locale a più vani comunicanti’ Ci sistemammo sul divano. Inutile che vi dica quell’intimità, anche se non assoluta, mi faceva esplodere il cazzo nei pantaloni tanto più che Tania continuava a smignottare.
Ad un certo punto, mentre parlavamo, Tania si rovesciò un bicchiere intero di champagne addosso. Il liquido le aveva bagnato il top e era scolato verso il basso, andando a inzuppare tutti gli short, rendendoli praticamente trasparenti. Vidi che non portava l’intimo. Ora con gli short così bagnati stava praticamente a fica di fuori. C’era di che perdere il controllo’
Restammo un attimo indecisi finch&egrave Tania si alzò e cominciò a strofinarsi il toppino con un tovagliolo. Poi, all’improvviso, chiaramente ubriaca, se lo sfilò per pulirselo meglio, restando a tette completamente di fuori, lì, davanti a me. Quella porca aveva due tette incredibili, una terza naturale che sfidava la forza di gravità, due capezzoli grandi e chiari che mi si offrivano allo sguardo… e se ne stava mezza nuda in piedi con il toppino in mano’
Quando se ne rese conto provò a abbozzare qualche giustificazione imbarazzata.
Oddio, scusa, non ci ho pensato’, io’veramente’, ‘ sai com’&egrave’ non sono abituata a non portare nulla sotto i vestiti e così’, ‘ giuro, ‘ mi dispiace’, ‘ora mi rivesto subito’ e si rinfilò il pezzo di sopra.
Mi aveva arrapato oltre ogni limite. Mi alzai e le andai di fronte’
Che fai? Ti rivesti? Guarda che sei molto più carina così.
Tania cominciò a balbettare, ‘ ma io’ dai su ‘non scherzare’ e se viene qualcuno?
Guarda che non scherzo affatto troia, che fai ti tiri indietro? Ora facciamo un bel giochino. Prendi questo bel bicchiere di champagne e se ti vuoi rivestire te lo bevi tutto di un fiato, sennò ti strappo il resto dei vestiti e poi ti sfondo la fica. Avanti mignotta e intanto rispogliati e rifammii vedere bene le tette. E le porsi un bicchiere colmo fino all’orlo.
Tania si sfilò la giacca e tutta tremante, a tette di fuori, cominciò a bere.
Si vedeva che faceva fatica. Avevo preso un calice enorme.. di quelli da vino rosso’ e le bollicine tutte di un fiato danno fastidio’ Infatti quando era ormai verso la fine si fermò e posò il bicchiere.
Basta’ mi viene da vomitare’, ora basta, lo scherzo &egrave bello quando dura poco, fammi rivestire, ti scongiuro.
Ormai il cazzo mi esplodeva’ presi il bicchiere e glielo rovesciai in faccia, poi le presi un capezzolo e strizzandolo la tirai giù in ginocchio, sbattendole in faccia il cazzo. Ho una mazza niente male, 18 cm, molto larga’ ed era in tiro come poche volte.
Tania cacciò un urlo fortissimo.
AAAAHHHHHH! NO! DAI, TI PREGO, BASTA.
Zitta troia, che cazzo strilli! Le presi la testa gli ficcai il cazzo dritto in bocca, spingendoglielo fino in fondo e cominciando letteralmente a pomparlglielo in gola come se la stessi scopando.
Tania tentò un accenno di reazione ma non pareva molto convinta. Pompava come una mignotta e se lo prendeva fino in fondo, lasciando uscire rivoli di saliva dalla bocca che le finivano sulle tette. Sentivo salire un fiume di sborra lungo l’asta e decisi che era meglio sborrare subito, così avevo più tempo per fare una doppietta’ Le torsi un braccio e le spinsi la testa ancora più a fondo, mentre Tania continuava a pomparmi.
Dai zoccola pompa’ pompa’ pompami l’uccello troia. Dai mignotta’
Quando sentii salire il getto con un colpo di reni le affondai tutta la nerchia in bocca e con un urlo disumano le scaricai mezzo litro di sborra bollente dritta in gola, così tanta che le colò dalla bocca come una secchiata, inondandole le tette fino agli shorts e finendo sul pavimento.
Le avevo scaricato tanta di quella broda che quando Tania si staccò dal cazzo continuavano a uscirle fiotti di sperma dalla bocca.
Era senza fiato, in ginocchio in mezzo alla sala, rivoli di sperma e saliva che le pendevano dalle labbra, colando sulle tette nude, gli shorts, i sandali e ancora indosso. La presi per i capelli torcendole con una mano la testa indietro verso la schiena, così tanto che pensai che le si spaccasse il collo, mentre con l’altra le strizzavo il capezzolo.
AAAAHHHHHHHHHHH! NOOOOOOOOOO!
Zitta troia che se strilli &egrave peggio, ‘. in piedi vacca, che ti sfondo davanti a tutti.
La tirai su per i capelli, e dopo averle afferrato la schiena, le tirai giù gli shorts fino a metà coscia e le schiaffai il cazzo in fica, a pecora, cominciando a darle dei colpi tremendi, tirandola a me per i capelli e facendole inarcare il busto, offrendomi alla vista il viso e le tette di Tania che ballavano avanti e indietro come impazzite, ancora pieni di sborra che colava a terra.
La troia si era depilata quasi totalmente’
Basta basta, ti imploro’ basta! Aaaahhhh! Mi fai male, basta’BASTAAAAAA! AIUTOOOOO!
Tania urlava e implorava come una pazza ma più urlava più la tiravo a me e le affondavo il cazzo in fica, una serie infinita di colpi impressionanti, così violenti che le facevano sollevare i tacchi da terra, spingendola in avanti, finch&egrave, dopo l’ennesima scarica mi sfilai il cazzo e le lasciai i capelli.
Tania barcollò incerta sui tacchi per non perdere l’equilibrio, ma le spazzai con un calcio i tacchi facendola volare. Le gambe le si sollevarono; restò a mezz’aria con lo sguardo terrorizzato e poi finì a terra faccia in avanti, battendo violentemente il fianco e i gomiti.
Fu un urto tremendo. Tania cominciò a gemere’ Basta’ basta’ basta’, non ce la faccio più’ ora basta’ mi ci misi sopra a cavalcioni, bloccandole i gomiti con le ginocchia, gli infilai il cazzo e ricominciai a scoparla in bocca, infilandola con tutti i miei 18 cm in gola.
Zitta troia, dai prendi, prendi, prendi tutto il cazzo in bocca mignotta’
Tania mugolava e si contorceva, sbattendo avanti e indietro le gambe, ancora bloccate dagli shorts, e agitando le tette che uscivano da sotto il mio corpo indemoniato che le stava letteralmente sventrando la bocca a colpi di cazzo, il viso soffocato e coperto dal mio bacino che spingeva con violenza avanti e indietro il cazzo’

continua…commenti e suggerimenti a taniapasserina@yahoo.it

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