sarò uccello ,
signore dei cieli,
per scoprire il tuo corpo
dall’alto
e scendere sopra di te,
leggera,
a sfiorarti con piume di luce,
dalla morbida bocca
al forte giovane
ventre.
Nella prossima vita
sarò vento,
eterno pellegrino
di deserti e pianure;
potrò così dolcemente
lambire
ogni parte nascosta
del tuo corpo,
e amorosa godere
dei tuoi sensi eccitati.
Nella prossima vita
sarò mare
dagli anfratti umidi,
colmi
di sapienti misteri,
per tenerti con me,
avvinto da liquide braccia,
e scivolarti sul corpo,
con onde di labbra salate.
Nella prossima vita
avrò il potere del fuoco:
con mille lingue
di fiamma
solcherò la tua pelle;
il tuo corpo arderà,
lentamente,
per fondersi con il mio,
sopra un soffice,
rosso,
letto di cenere.
Grazie mille. Sono contento ti sia piaciuto! :)
Grazie del commento che ho apprezzato.
Grazie! cosa in particolare ti ha eccitato?
Rimando tutti alla risposta data a chi lamenta la " mancanza" del racconto 9
Mi fa piacere