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Racconti Erotici Etero

La doccia

By 31 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

La stanza da letto &egrave pronta, per mano e gli occhi bendati ti porto lì, non vedi nulla ma percepisci un intenso profumo, il tuo profumo preferito, fragranza di sandalo.

Delicatamente ti adagio sul letto e comincio a baciare la tua fronte, il tuo viso, le tue labbra, il tuo collo.

Lentamente comincio a spogliarti, prima la maglia, poi la camicia, poi il tuo reggiseno, inizio a baciare le spalle, il petto, il tuo dolce seno, i tuoi capezzoli turgidi, la tua pancia, non puoi vedere ma sentire le mie labbra che ti accarezzano.

Mi fermo un attimo lasciandoti lì completamente abbandonata, vado in bagno ad aprire la doccia, miscelando acqua fredda e calda per una temperatura ottimale.

Mi avvicino e ti prendo in braccio, ti porto alla doccia, e lì tolgo i tuoi ultimi indumenti, i pantaloni il resto del tuo intimo, sei bellissima, il tuo corpo urla di piacere, di sensazioni dormienti ma mai assopite, di emozioni represse ma che adesso vogliono uscire allo scoperto.

Mi spoglio anch’io, entriamo nella doccia, tu sei ancora bendata, ci mettiamo sotto il getto dell’acqua tiepida, tu mi lasci fare, assecondi le mie mani, i miei spostamenti, lascio che l’acqua scenda lungo tutto il tuo corpo, dai tuoi capelli senti le mie mani che ti muovono sotto il getto dell’acqua e mi lasci fare.

L’acqua bagna i tuoi capelli, scivola verso giù, i tuoi capezzoli sembrano dei piccoli puttini da cui fuoriesce l’acqua riversandosi verso di me, scende lungo la tua schiena, s’insinua fra i tuoi glutei, accarezza passando attraverso le tue intimità.

Adesso ho in mano il bagnoschiuma al sandalo, ne verso un po’ nella mia mano e la passo sul tuo corpo cominciando dal collo, con l’acqua si genera tanta schiuma che distribuisco sul tuo corpo, ad ogni passaggio di mano &egrave un fremito che pervade il tuo corpo, passo attraverso il tuo petto, fra i tuoi seni, la tua nuca, la tua schiena, i tuoi glutei, le tue gambe fino alle caviglie, sembri una nuvola bianca tutta coperta di morbida schiuma bianca.

Chiudo la doccia, la nuvola adesso non c’&egrave più, ancora bagnata ti porto in braccio e ti sdraio a pancia sotto sul letto, lì vicino c’&egrave una boccettina di olio essenziale per massaggi, ne verso alcune gocce sulla tua nuca sulla tua schiena, lascio che quest’olio scivoli lungo il tuo fondo schiena.

Le mie dolci mani adesso ti massaggiano con dolcezza e vigore, sento la pelle bruciare attraverso i miei polpastrelli i palmi delle mie mani, non hai la forza di toglierti la benda e girarti e ti lasci condurre dalle mie mani e dal profumo inebriante della stanza verso piacevoli sensazioni.

Sono seduto su i tuoi glutei, senti la mia voglia che sfiora le tue intimità, le tue labbra, &egrave una piacevolissima sensazione, un prurito che scatena una voglia di contatto, che c’&egrave, ma &egrave appena accennato, sfiorato ma piacevolissimo, intenso.

Mi sdraio su di te, lungo tutto il tuo corpo, le mie narici aspirano il profumo della tua pelle, le mie mani cercano le tue mani, le trovano e le stringono.

Lascio che il peso del mio bacino si faccia strada verso di te, l’olio del massaggio agevola il percorso, si fa strada lentamente, stringi le mie mani per il piacere che stai provando, apri leggermente le gambe per lasciarmi diventare parte integrante di te.

E’ come se il cosmo dentro di te esplodesse, la sensazione di sentirsi tutt’uno, un unico cuore, un unico respiro, un unico ansimare, la sensazione di essere al centro del mondo, tutto che ruota intorno solo ed esclusivamente a noi.

Il ritmo &egrave incalzante, lento ma deciso, ed arriva come uno tsunami, un’onda altissima che travolge tutto ciò che incontra, si stringono le mani, si stringono i corpi, la tensione lo spasimo &egrave al massimo.

Lentamente lasciamo che i nostri corpi si rilassino, avvicino la mia bocca al tuo orecchio e sussurro dolcemente’grazie’tolgo la benda, ti guardi attorno e vedi una fila di candele accese attorno al nostro letto che emanano profumo ed una luce soffusa, ci abbandoniamo alle tenebre del nostro sonno’

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