Il transatlantico solcava
il mare di perla
che come un angelo dalle mani bianche
carezzava New York.
E s’innalzavano di lontano nell’aurora
i grattacieli tristi,
fantasmi,
nelle brume lugubri e cupe
dell’inverno.
Ho salutato i miei parchi,
i miei ponti, sull’immenso,
le automobili veloci, sull’asfalto,
le vetrine tristi,
che brillano solo per i ricchi.
E’ l’ultima volta,
l’ultima volta,
per sempre.
Il transatlantico solcava
il mare di perla,
che come un angelo dalle mani bianche
carezzava New York.
E s’innalzavano di lontano nell’aurora
i grattacieli tristi,
ombre cupe
che brillavano, come i tuoi occhi
dopo il pianto,
nel silenzio grigio
dell’inverno!
Il nostro affetto è immenso.



Buongiorno, ti ringrazio perché così capisco che c'era qualcun altro oltre me che lo ricordava. Io lo posso scrivere fino…
Ciao, questo racconto l'avevo trovato bellissimo purtroppo rimasto in sospeso, mi fa' molto piacere che tu abbia continuato l'opera in…
Grazie, apprezzo sinceramente ogni parere
Molto ma molto eccitante …
Ti ringrazio, sono felice che ti sia piaciuto 😄