Mente e carne protese dentro altra carne,
pelli in contatto in un perpetuo tentativo di fondersi,
mani smaniose, smaniose e tormentate,
indecentemente golose ed incapaci di saziarsi.
Un lento fluire in crescendo e poi…
poi lo schiocco ed il contatto di pelle e cuoio,
pelle e cuoio su pelle, prima il bruciore
e poi lo scivolare fresco ed estraneo.
Muscoli che si tendono i nanosecondi interminabili,
ma come un naufrago riguadagna la superficie,
dopo l’ennesima onda, non si ha scelta che continuare.
Non si ha scelta che scendere calarsi ancora,
con rinnovata energia, con supplice desiderio,
e ancora l’onda schiocco e quella pausa infinitesimale,
che si riduce, che sprona , che invita, che scatena.
Cocchiere di questo giogo, smaniosamente impietosa,
meravigliosamente egoista, ti appaghi appagandomi.
Stupendo
Ciao purtroppo non sono brava nello scritto, Se vuoi scrivermi in privato . delo.susanna@gmail.com
Per un bohemienne come me, che ama l’abbandono completo al piacere e alle trasgressioni senza limiti, questa è forse la…
Ho temuto che non continuassi… sarebbe stato un vero peccato, il racconto è davvero interessante
Grazie, ne sono lusingato. E' da poco che lo faccio, ma lo trovo divertente. Tu scrivi, ho provato a cercare…