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Racconti erotici sull'Incesto

In Irlanda con i miei

By 30 Agosto 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

In Irlanda con i miei.

Un anno eccezionale per me quest’anno, ho compiuto la maggiore età e mi sono diplomato, sono diventato ‘grande’.
Non andrò più in vacanza con i miei, andrò da solo o con gli amici, finalmente!!
A pranzo, mentre stiamo mangiando mia madre mi fa una proposta:
‘ Senti Roby, noi vorremmo farti un regalo speciale, sia per i tuoi 18 anni sia per il diploma e avremmo pensato di portarti in vacanza con noi in Irlanda. Che ne dici ??’
Fregato!!!! L’Irlanda è il mio sogno e come faccio a non approfittare di questa opportunità.
‘Ok ! Per me va bene, però è l’ultima volta che vengo con Voi.’
Si parte dopo cinque giorni, attraversiamo tutta la Francia, facciamo il tunnel della Manica e siamo in Inghilterra, sono le 17 quando arriviamo ad un camping vicino al mare. Al mare !!! Ma quale mare, ragazzi questo è l’oceano Atlantico.
Montiamo la tenda, tiriamo fuori tavolo e sedie e prepariamo per la cena. Verso le 19 decidiamo di provare l’ebbrezza di fare un bagno nell’oceano. Ci cambiamo a turno nella tenda, ultima è mamma; esce con un bikini rosso da mozzare il fiato, rimango allibito e faccio di tutto per nascondere la mia eccitazione.
Non mi ero accorto di avere una mamma così sensuale. Mi butto in acqua per smorzare i bollori e rimango pietrificato dal freddo. Si tuffa anche mio padre e riemerge subito con gli occhi sbarrati, l’acqua è gelata e quando mamma si butta non fa in tempo a bagnarsi che emette un urlo e fugge subito a riva.
Usciamo anche noi e non posso fare a meno di notare che il costume di mamma non riesce a nascondere due capezzoli dritti come spade. L’effetto oceano freddo si dissolve in un attimo e mi torna duro come il ferro.
Ho il cervello che mi va in fumo!! Mia madre, desidero mia madre, sono pazzo, come può passarmi una tale idea per la testa ???
Sarà anche mia madre ma è una donna stupenda e come faccio a non desiderarla ???
Mangiamo in silenzio ma i miei occhi la scrutano in continuazione, ha due piedi piccoli e curati, due caviglie sottili, delle gambe magnifiche, un culo da favola, il costume basso evidenzia due linee convergenti dell’inguine da far resuscitare i morti, un seno ancora tosto e pieno nonostante i suoi 42 anni, un viso piacevole contornato da lunghi capelli corvini, due occhi verdi da incanto e due labbra carnose che chiamano baci.
Cazzo, mi sono innamorato di mia madre.
Siamo stanchi dal viaggio e alle 22 siamo a letto, in tenda. Dormiamo sopra un grande materassino gonfiabile, coperti da un leggero lenzuolo. Mamma è al centro, mio padre alla sua sinistra. Alla fioca luce della lampada, in trasparenza mentre si coricava, ho visto mamma con indosso una maglietta bianca lunga fino alle ginocchia e sotto : nulla.
Mi concentro, cerco di organizzarmi mentalmente per provare a dormire ma so già che non sarà facile.
La luce è spenta e dieci minuti sento mio padre russare, mamma è girata di fianco con il viso verso di lui, dorme anche lei ma senza rumori.
La pazzia prende il sopravvento, mi giro verso di lei e allungo le mani.
La sinistra la metto sulla sua testa e le accarezzo i capelli, la destra l’appoggio dolcemente sul fianco per vedere se reagisce.
Non si muove, allora mi muovo io, scendo lentamente sui suoi seni, li tocco, li accarezzo, sento i capezzoli irrigidirsi, li sfioro con i polpastrelli, mi faccio più audace e la mano si porta sulla sua gamba destra scende fino dove è possibile poi risale, le accarezzo le natiche e poi piano piano le sollevo la maglietta.
Ora ho la mano destra a contatto con la pelle, è un velluto, mi insinuo tra le sue gambe, avverto i primi peli del pube e sento con la punta delle dita le grandi labbra.
Si muove un po’ e questo mi permette di accarezzarla meglio, un dito si insinua, poi due, comincio a muoverli, sta ancora dormendo ma il suo respiro si fa roco e ansimante, le piace.
Se si sveglia saranno cazzi amari! Mi blocco, temo una reazione che potrebbe avere conseguenze disastrose per tutti. Il desiderio però è immenso, quasi incontrollabile e decido di rischiare.
Le titillo il clitoride, poi le due dita affondano in lei, è bagnata e dondola leggermente, sono pazzo ma non resisto, devo continuare, costi quel che costi.
Mi abbasso le mutande e il mio lui è duro da scoppiare, lo appoggio tra le natiche, con la punta sull’ano.
Si gira di scatto, cerca la pila con le mani, si sveglia anche mio padre. ‘Che c’è ???’
‘Nulla, nulla, dormi’ dice mia madre e mi punta la luce in faccia.
Nei miei occhi c’è terrore ma c’è anche tutto il mio desiderio. Non vedo il suo viso, la luce mi acceca, non sono in grado di intuire la sua reazione.
Sono lunghi attimi di attesa, ‘. senza una parola, ”.solo il mio viso illuminato. Che farà ‘.???
Spegne la luce, posa la pila e poi la sua mano sul mio viso, mi accarezza, mio padre russa di nuovo.
Dopo pochi secondi, nel buio avverto un movimento e poi sento le sue labbra sulle mie.
Il mio cuore, già al massimo dei battiti, è pronto per scoppiare.
La sua lingua si insinua tra le mie labbra, rispondo con la mia.
E’ un lungo bacio, appassionato, carico di promesse, di amore, di sensualità.
Allungo le mani di nuovo, questa volta sul suo seno, lo stringo, lo massaggio, con i polpastrelli gioco con i capezzoli, la tiro verso di me per sentire tutto il suo corpo.
Lei al buio mi bacia e la sua mano mi accarezza la schiena.
Oso. La mano destra scende sul suo fianco sinistro, si ferma un attimo sul suo gluteo, lo accarezza, lo stringe e poi risolleva la maglietta e si insinua nell’inguine.
Tremo per l’emozione, che farà ora???
Si ferma per un attimo, avverto la sua indecisione, poi mi bacia di nuovo e infine mette un dito sulla mia bocca in segno di fare silenzio.
Si gira lentamente verso mio padre, e sposta più che può il suo corpo verso me, si tira su la maglia e rimane scoperta dalla vita in giù. Poi la sua mano mi prende il cazzo e lo punta decisamente verso la sua passera e spinge verso me.
Sto impazzendo di gioia, spingo anch’io e la penetro lentamente, con facilità, la sua passera gocciola dalla voglia.
Ci muoviamo piano, il più possibile, i nostri respiri comunque evidenziano senza equivoci cosa stiamo facendo.
Le sono tutto dentro e la sensazione di piacere è immensa, deliziosa, infinitamente eccitante.
La ricerca del piacere ci porta a movimenti lenti ma profondi, ho come la sensazione di fondermi in lei, la sua mano destra sul mio culo spinge i due corpi ad unirsi al massimo.
Sto facendo l’amore con mia madre. Mia madre sta facendo l’amore con me.
Ho appena il tempo di realizzare questo pensiero e di rimetterle una mano sul seno che le vengo dentro copiosamente.
Vorrei urlare ma non posso. Vorrei farle capire quanto piacere mi ha dato e quanto l’amo, ma non posso. Allora con la mano le giro il viso verso me e la bacio in bocca.
Un bacio lungo, appassionato, ardente, gratificante per entrambi.
Rimango dentro lei, che adesso si muove, freneticamente per quanto le è possibile.
Vuole la sua parte, ne ha tutto il diritto.
Questo risveglia la mia eccitazione, devo cercare di farla godere.
Mi muovo verso lei, cerco di penetrarla il più profondamente possibile, e con la mano destra le accarezzo il clitoride. Sento il suo corpo fremere dal piacere, partecipa all’amplesso con ogni sua cellula, vuole che suo figlia gli dia piacere.
Ha un sussulto, intuisco il suo corpo irrigidirsi e sento un lungo e modulato mugolio, appena percettibile. Ha goduto anche lei.
Siamo pazzi. Viva la pazzia.
Passano un paio di minuti, i nostri corpi sempre avvinghiati, nessuno di noi trova il coraggio di staccarsi, vogliamo assaporare il più possibile la nascita di questo amore, vogliamo far durare il più possibile la sensazione di piacere che reciprocamente ci siamo donati.
Passano altri minuti e poi si stacca da me, si asciuga come può, asciuga anche me, poi di nuovo la sua bocca sulla mia, un nuovo, lungo bacio sensuale, e un ‘ti amo’ reciproco appena sussurrato.
Si addormenta dopo circa un quarto d’ora, ho il suo viso incollato al mio, il suo corpo aderente al mio, la sua mano sul mio cazzo.
Un solo rammarico, averlo fatto al buio non mi ha permesso di vederla, di godere della sua immensa bellezza, di godere del suo godere.
Sarà una vacanza da sballo, questo è solo l’inizio.

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