‘ …e quindi vi dichiaro marito e moglie.’
Anche se ci eravamo sposati solo per guadagnare qualche punto nell’assegnazione delle case popolari, quando il funzionario comunale pronunciò quelle parole mi scese una lacrima per l’emozione.
Mauro ed io eravamo davvero marito e moglie.
Ma penso sia necessaria una piccola premessa.
Quello fra me, dimenticavo mi chiamo Marina, e Mauro non era solo un rapporto aperto. Fin dal primo incontro non ci siamo mai nascoste le nostre perversioni, ed insieme abbiamo provato le più diverse forme di sesso, anche con la partecipazione di altri partner. Non ci siamo mai nascosti nulla, neanche le scappatelle solitarie che ognuno di noi si è concesso, ma anzi trovando piacevole il racconto ben dettagliato d’ogni rapporto avuto senza il partner.
Un giorno abbiamo scoperto che solo sposandoci avremmo potuto ambire ad un alloggio non dico decente, ma almeno più economico di quello che faceva sparire quasi per intero il mio stipendio. Abbiamo deciso quindi per il ‘gran passo’ ma senza farci prendere la mano da spese per noi inaffrontabili. Così abbiamo scelto il solo rito civile ed un pranzo con pochissimi invitati, il mio vestito mi fu prestato da un’amica che per fortuna aveva la mia stessa taglia.
Avendo già una casa completa di tutto, parenti ad amici hanno preferito regalarci dei soldi che si sa non sono mai troppi, ad eccezione di Luigi, un nostro amico comune, dichiaratamente gay.
‘Il mio regalo sarà una prima notte di nozze che non dimenticherete mai.’ ci disse poco prima della cerimonia ‘Finito il pranzo vi porterò in un posto dove finalmente potrete consumare il matrimonio.’
‘Luigi guarda che non sono mica vergine.’ gli risposi ridendo ‘E poi si può sapere cos’hai in mente ? Mica vorrai metterti in mezzo ?’
‘Ma che dici sciocchina ! E stai tranquilla che non ti dico nulla, una sorpresa non si svela mai, sennò che sorpresa è !’
Ben sapevo che era meglio non insistere per evitare di trasformarlo in un’insopportabile checca isterica, ma tanté anche durante il pranzo non riuscivo che a pensare a cosa potesse aver preparato quel piccolo pazzo.
Mauro non bevve più del dovuto e, dopo le solite foto di rito, ci ritrovammo davanti al ristorante con Luigi che ci stava aspettando davanti alla sua macchina.
‘Allora sposini siete pronti per un piccolo viaggio ?’ ci chiese in preda ad una certa eccitazione.
‘Ma scusa io voglio cambiarmi.’ gli risposi cercando di scoprire cosa c’avesse preparato.
‘No, no e poi no ! Venite così come siete, ma state tranquilli, mi sono fatto preparare dalla madre di Mauro una piccola borsa per domani.’
‘Senti Marina, lo conosci e sai che quando vuole è il più grande rompipalle del pianeta.’ mi disse sconsolato il mio maritino ‘Quindi facciamo quello che vuole lui, al limite domani lo strozziamo.’
Luigi si mise le mani al collo fingendo quello che Mauro gli aveva promesso e così, ridendo tutti insieme, salimmo in macchina e ci mettemmo in viaggio. Il nostro amico guidò per circa un’ora per poi fermarsi davanti ad un lussuoso hotel appena fuori città, un ragazzo ci portò alla reception mentre un altro prendeva il nostro leggero bagaglio.
‘I signori hanno prenotato la camera dieci.’ disse Luigi al portiere ‘Spero che quello che ho chiesto sia tutto già pronto.’
‘Certo signore, abbiamo eseguito alla lettera ogni sua indicazione.’
‘Bene allora mi dia la chiave che penso io ad accompagnarli.’
L’uomo dell’hotel prese la chiave della stanza che allungò a Luigi con un sorriso subito ricambiato. Il nostro amico ci accompagnò poi verso l’ascensore, e una volta saliti al secondo piano, ci fece entrare nella nostra camera, un elegante salotto che oltre a quella d’entrata, aveva due porte abbastanza vicine l’una all’altra.
‘Ora vuoi parlare o c’è d’aspettare ancora?’ gli chiesi con tono deciso anche perché iniziavo a sentire la stanchezza della giornata.
‘Non ho nulla da dire, quella di destra è la porta della stanza da letto, a meno che non vogliate andare in bagno che è quella di sinistra.’ rispose Luigi
‘E scusa dov’è la sorpresa ?’ disse Mauro ‘Io vedo solo un bel hotel e niente di più !’
‘Tu prendi in braccio la tua bella mogliettina e vai in camera, la sorpresa è lì stupidini.’
‘Ok ho capito però tu ora sparisci o t’ammazzo sul serio.’ concluse mio marito, che quasi non fece in tempo a finire la frase tanto fu veloce Luigi ad uscire dalla stanza.
Con un po’ di fatica data, sia dalla stanchezza, sia dal mio vestito, Mauro mi prese in braccio per fare quei pochi passi che ci separavano dal nostro talamo, io aprì la porta e, una volta dentro, rimanemmo entrambi immobili davanti alla ‘sorpresa’.
Sul letto era sdraiata una splendida trans di colore con indosso solo un completino intimo. Se il reggiseno sembrava quasi dovesse esplodere per tutto il seno che tratteneva a stento, il perizoma mal nascondeva una mazza già notevole anche se a riposo.
‘Ciao.’ ci salutò come ci vide ‘Io sono Jay e voi dovete essere Marina e Mauro, gli amici di Luigi, direi due sposini per come siete vestiti.’
‘Sì sì ..’ balbetto il mio fresco sposo che quasi mi fece cadere in preda ad una forte eccitazione.
‘Mm ma che bella sposa.’ disse poi molto maliziosa ‘Perché non vieni qua che ti do un bel bacio d’augurio.’
Così mi alzai un po’ la gonna per potermi muovere con più libertà e mi sdraiai al suo fianco, mettendole poi subito la lingua in bocca e darle un bacio che di nuziale aveva ben poco. Ma ancor meno virginale fu la mia mano che scese dal collo di Jay sino al arrivare in breve tempo al suo membro, che subito diede dei chiari segni d’apprezzamento. Cominciai a menarglielo lentamente mentre continuavamo a slinguarci con una certa passione, era come se tutta la stanchezza di quella giornata fosse svanita all’improvviso davanti a tanta bellezza e sensualità.
Ma tenerglielo in mano non era qualcosa che potesse appagarmi a lungo, così mi staccai dalle sue labbra carnose per far scendere la lingua su tutto il suo corpo sino ad arrivare a quel cazzo che ormai aveva raggiunto dimensioni considerevoli. Cominciai col far passare la lingua intorno al bordo della cappella per poi scendere alle palle che leccai lentamente ed infine risalire lungo tutto quel bel bastone di carne. Lei mi lasciava fare quasi in silenzio, accompagnando i miei movimenti col suo sguardo che esprimeva una chiara approvazione. Ma ben presto non mi bastò più il solo leccarglielo, volevo sentirlo mio, così spalancai la bocca e lo feci scivolare dentro. Avendo Jay un gran cazzo sia per lunghezza sia per larghezza impiegai del tempo per arrivare alla radice, ma una volta riuscita, il suo commento non tardò ad arrivare.
‘Ma che brava mogliettina hai preso.’ disse rivolgendosi a Mauro ‘Lo sai che succhia divinamente ? E poi vestita così m’arrapa da morire !’
Lui non rispose, ma venne dietro di me e mi sollevò la gonna fino a scoprirmi il culetto, per poi toccarmi la fica attraverso il velo delle mutandine ormai fradice delle mia voglie. Mi sentivo una porca in paradiso. Il mio uomo si divertiva ad eccitarmi mentre spompinavo una trans, vestita ancora di bianco, immaginando quanto ci saremmo divertiti tutti e tre.
‘Mauro tirami già la lampo del vestito.’ dissi mollando una attimo il mio giocattolone ‘E poi spogliati e fai vedere alla nostra amica che non sei uno sfigato col cazzetto.’
Lui non solo mi aiutò con la chiusura, ma mi sfilò anche il vestito lasciandomi col solo intimo ed i lunghi guanti bianchi che m’ero dimenticata di togliermi. Lasciai anche il corto velo che mi scendeva lungo i capelli e le autoreggenti bianche perchè mi facevano sentire ancora più perversa e vogliosa di trasgressione, ma non persi troppo tempo e mi ributtai sul cazzo di Jay che finì di nuovo nella mia bocca.
Mauro s’avvicinò un po’ timidamente alla trans che quasi lo tirò a se afferrandogli il pene.
‘Dai non essere timido, mica te lo mangio.’ disse lei cominciando a fargli sentire le labbra sui testicoli.
Jay si dimostrò una gran pompinara prendendo subito un ritmo veloce, ma dolce allo stesso tempo. Il mio uomo apprezzò subito la sua bravura eccitandosi ancor di più nel vedere me fare a lei quello che lui stava ricevendo. Ma non so come né perché fui presa da un attimo di gelosia anche se non era certo la prima volta che facevamo sesso a tre. Decisi allora di fare la ‘prima donna’, così mi sfilai le mutandine e feci scivolare il cazzo di Jay nella mia fica ormai ridotta ad un lago. Cavalcare quella trans però non mi bastava e m’allungai su di lei fino a raggiungere il membro di Mauro come se dovessi essere l’unica a goderne. Ma Jay prese a spingere con forza dal basso facendomi godere sempre più, ormai stavo venendo e m’importava solo del mio orgasmo che arrivò facendomi perdere ogni controllo.
‘Sii godoo ….Mauro guardami mentre monto questo gran cazzo …Si vengoo.’
Fu allora che lui forse sentendosi ferito nell’orgoglio decise di ‘punire’ la mia porcaggine. Lo vidi mentre si metteva minaccioso dietro di me e, senza tanti complimenti particolari, me lo sbattè nel culo.
‘Vuoi il cazzo moglie mia ? Eccoti servita ! Goditeli tutti e due fino in fondo brutta porca che non sei altro.’
Prenderlo dietro era sempre stata una mia passione che con Mauro aveva trovata una sua ben precisa collocazione durante i nostri rapporti. Non c’era volta in cui facevamo sesso che non si finisse con un rapporto anale anche violento il cui apice fu quando me lo sfondò usando tutta la mano.
‘Ahh come godo ! Dai spaccami tutta ! Anche tu Jay scopami la fica, voglio sentire i vostri cazzi che si toccano.’
Per sbattermi con più vigore mi misero di lato e mi penetrarono insieme, sentivo davvero i loro membri toccarsi, separati solo da un sottile lembo di carne. Ma non si limitavano solo a fottermi, le loro mani cercavano ogni anfratto del mio corpo per palparlo, mentre le bocche di tutti e tre si cercavano per lunghi giochi di lingue. Con due stalloni del genere ebbi un numero imprecisato d’orgasmi, finché Mauro non decise di provare nuove sensazioni. Mi fece sdraiare con Jay sopra di me che non mi lasciò per un attimo la fica vuota, poi si mise dietro di lei e la sodomizzò con pochi e violenti colpi di reni.
‘Si dammi il tuo cazzo bel maschione.’ Urlò la trans ‘Fottimi mentre mi scopo tua moglie !’
M’accorsi con un certo stupore che il membro di Jay, già notevole di suo, s’era ingrossato ancor di più da quando Mauro l’aveva inculata, riempiendomi la fica come mai era successo prima. Lei si muoveva come un fantastico dondolo, dando a me e mio marito un piacere unico. Ci sentivamo tutti e tre fusi in un unico corpo il cui solo pensiero era godere, e devo dire ci riuscivamo in pieno.
Mauro sentì arrivare il suo orgasmo e non volle venirle dentro, così si mise di fianco a noi e ricoprì il mio seno col suo sperma che Jay mi portò alla bocca dopo averlo raccolto con la lingua. Ma né io né lei eravamo sazie di sesso, così dopo quei lunghi giochi di bocca, Jay decise di sfondarmi del tutto il culo. Dopo essersi alzata mi fece mettere con la schiena dritta perpendicolare al letto e le gambe un po’ aperte. Lei si sistemò sopra di me in modo da potermi vedere bene in faccia.
‘Visto che piace prenderlo dietro ti farò vedere un mio metodo per le maiale mai sazie come te.’
‘Mm ma che bel proposito ‘non vedo l’ora !’ le risposi ficcandomi due dita nella fica.
La trans non perse un solo momento e piegando le gambe mi ficcò tutto il suo cazzo nel culo facendomi urlare di puro piacere. Ma Jay era forse più perversa di me e lo tirò fuori del tutto per poi rimetterlo dentro come aveva fatto prima.
‘Sii che bello ! Non smettere ti prego ‘sfondami ancora.’ urlavo in preda all’ennesimo orgasmo
Lei continuò a fare quel dentro e fuori che tanto mi piaceva, aiutata anche da Mauro che la teneva in equilibrio sulle mie gambe. Alla fine però anche Jay non potè resistere a lungo e mi chiese dove dovesse venire. Non gli risposi neanche ma m’inginocchiai davanti a lei e,dopo averle messe due dita nel buchetto, cominciai a succhiarle il cazzo fino a quando non mi ritrovai la sua sborra dritta in gola. Ma non l’ingoia tutta quanta, me ne lasciai un po’ in bocca per poi riversarla nella sua, baciandola così di nuovo.
Finimmo tutti e tre sdraiati sul letto esausti e felici,ma la nostra notte non era che cominciata.
Continuammo a scopare quasi fino all’alba provando un po’ tutte le posizioni. Mauro, che non era vergine dietro, come ben sapevo avendomi lui stesso confessato una sua vecchia relazione con un suo compagno di studi, volle provare il cazzo di Jay. L’affascinava quel pene così perfettamente liscio e depilato, che prese in bocca succhiandolo insieme ai coglioni, mentre io lo preparavo lubrificandogli il buchino con un olio che lei stessa aveva portato. Quando fu pronto si mise carponi ed io gli scivolai sotto per poterlo spompinare durante la sodomia e farlo godere ancora di più. Lei lo penetrò prima con le dita, e dopo molto lentamente col suo cazzone ben duro facendogli sentire ben poco dolore, ma decisamente molto piacere. Mauro infatti cominciò a gemere ad ogni affondo della trans che lo teneva stretto a se.
‘Ti piace il mio cazzo vero bel maschione.’ sussurrò Jay al suo orecchio ‘Non sai come ami le coppie di porcellini come voi due pronte a tutto pur di godere e mostrarsi per quello che sono, dei bei culi da riempire finché non ne potete più.’
Mio marito non le rispose, ma mi venne in bocca riempiendomi la gola di sperma che dovetti inghiottire per forza per non soffocare.
Ma quello che accadde poco dopo fu l’apice della serata.
Con Jay, o meglio con la sua bocca, rimisi in sesto il pene di Mauro fino a dargli una durezza degna della mia voglia. Lei poi mi unse l’ano riempiendolo con l’olio che quasi iniettò direttamente dal tubetto per poi farmi salire sopra mio marito ed impalarmi sul suo cazzo che m’entrò dritto nel culo senza nessuna fatica.
‘Ora ti riempiamo per bene il tuo bel culetto, e non dirmi che non vuoi perché non ci credo’ mi disse sistemandosi davanti a me.
‘Si mettimelo anche tu nel culo, voglio che mi sfondiate, si dai …ahhh ….’
Non riuscii più a dire nulla dopo che anche Jay mi aprì del tutto lo sfintere con la sua mazza, ero in estasi con quei due bei cazzoni che iniziarono subito a pistonarmi il culo come mai m’era capitato prima.
Urlavo il mio piacere senza sosta avendo un orgasmo dopo l’altro, Mauro da sotto mi palpava con forza il seno mentre Jay ficcava alcune dita nella mia fica. Quando quasi mi buttarono sul letto non avevo più nessuna forza, così loro vennero sul mio viso per poi leccare il proprio seme e portarmelo in bocca.
Jay ci lasciò un suo bigliettino prima d’andarsene e lasciarci addormentare dopo quella maratona di sesso, e subito dopo crollammo nel sonno più profondo.
La mattina fummo svegliati da Luigi che ci portò la colazione a letto.
‘Allora sposini piaciuta la sorpresa ?’ ci chiese mentre eravamo ancora un po’ addormentati.
‘Cazzo Luigi sei stato fantastico !’ gli rispose Mauro ‘Ma dove hai trovato quella fata ?’
‘Fata è proprio la parola giusta. Non sai quanto Jay abbia fatto divertire anche me !’
‘Ma come mai tu sei qui ?’ gli chiesi mentre sorseggiavo un caffè.
‘Semplice ho dormito in questo hotel, non sai com’è gentile con me il portiere ”
Mauro ed io ci guardammo in faccia prima di scoppiare a ridere come due scemi, di certo Luigi conosceva molto bene quel posto e non solo chi lo frequentava.
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Complimenti per la facile lettura e presa diretta
ciao cara,ho letto attentamente il tuo racconto ad alto contenuto erotico, e debbo dirti, per quanto possa sembrare raro, che…
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?