Mi chiamo Anna, ho ventisette anni e sono sposta da tre anni con Paolo che ha la mia stessa età. Sono una bella ragazza, alta uno e settantacinque, seno una terza un po scarsa, occhi chiari, capelli neri e lunghi. Ho un bel fisico snello e tonico, gambe lunghe e affusolate, e anche se tutti mi dicono il contrario, credo di avere il culo un po troppo grande. Mio marito è un bel ragazzo, alto più di me, spalle larghe, fisico da vero nuotatore, occhi scuri, e ha anche una discreta dotazione, si ha bel cazzo non troppo lungo ma abbastanza grosso. Siamo stati fidanzati due anni, poi un bel matrimonio, e da allora abbiamo iniziato al nostra vita matrimoniale fatta di cose semplici, come quella di tante coppie coetanee. Lavoro, amici, serate con i suoceri, o ferie, a volte da soli, altre in compagnia. Ha un carattere allegro, e questo mi piace molto di lui, ma ci sono cose, che ho scoperto con il tempo vivendo insieme, che mi mandano letteralmente in bestia. All’inizio non ci davo molta importanza, poi invece col tempo, mi sono accorta che per lui erano cose assolutamente normali. La prima vera incazzatura di questo tipo l’ho presa quando dovevamo andare al battesimo di mia nipote. La cosa coincideva con una gara di pesca alla quale lui voleva partecipare. Ovvio, lui non ci voleva venire. Per lui le sue necessità, sono inderogabili, infischiandosene di quelle degli altri. Dopo tanto pregare, eravamo giunti ad un accordo. Vai a pesca, ma a metà mattinata, torni, e andiamo al battesimo. Stupida io che ci ho creduto. È tornato alle sei del pomeriggio quasi sbronzo con un trofeo in mano, felice di quello che aveva fatto in barba ai miei desideri. Per ripicca sono stata alcuni giorni col muso, facendo in modo che lui si rendesse conto del mio disappunto, mi ha coccolato per un po, ma poi le cose sono tornate come prima. Per quieto vivere ho lasciato perdere. La seconda volta è stata davvero una porcata da vera carogna. Circa sei mesi dopo, dovevamo partecipare assieme ai miei genitori, e altri parenti al cinquantesimo di matrimonio della sorella di mio padre che abita in un’altra città distante da noi. Per questo evento avevo impiegato tanto tempo, sia per organizzare le persone che sarebbero dovute venire con noi, sia per il viaggio. Stupidamente non avevo fatto caso che la data, a metà Maggio, coincideva con una importante gara del campionato, dove la sua squadra del cuore, a pari punti con la diretta inseguitrice, avrebbe giocato una partita che in caso di vittoria, le valeva il campionato. Ovvio un simile evento per lui era imperdibile. Il sabato che saremmo dovuti partiti per il mio evento, durante il quale saremmo rimasti fuori tre giorni, lui mi dice che ha la febbre a 39°. Ci resto malissimo. Vedo lui che sembra moribondo, e sono combattuta fra il restare o andare con gli altri.
“Amore vai pure, non ti preoccupare per me, mi bastano un paio di giorni di riposo e qualche tachipirina, e vedrai che lunedì starò già bene.”
Decido di partire con dei sensi di colpa mostruosi. Sono una moglie snaturata che abbandona il proprio marito malato per andarsi a divertire. Nei due giorni lo chiamo, e lui mi rassicura, quando torno il lunedì lui è già al lavoro, mi faccio perdonare facendolo sentire molto importante per me, coccolandolo, e facendo sesso come piace a lui, in piedi, come se fossi una puttana che fa una marchetta. Questa fantasia lo eccita tantissimo. Passa circa un mese e ci troviamo assieme ai suoi amici. Per due volte all’anno si ritrova con tre che sono amici da sempre. Questa volta spetta noi ospitarli nel giardino della nostra villetta con tanto di barbecue acceso. Non amo molto i suoi amici. Luciano il più porco. È divorziato, la moglie lo ha sorpreso che si scopava la badante della madre. È proprio un maiale. Quando arriva a casa mia mi fa sempre dei apprezzamenti che per me sono pesanti, ma che per mio marito sono solo complimenti.
“Accidenti Paolo che bella puledra è tua moglie. Dovrebbe essere un piacere cavalcarla. “
Tutte frasi che non mi piacciono, ma a Paolo sembra solo un linguaggio pò spinto. Poi c’è Andrea l’igienista. È talmente fissato con la pulizia e l’igiene che per lui tutto, non è mai troppo pulito, igienico, e sterile. I suoi amici lo sfottono dicendo che non si fa fare i bocchini dalla moglie per una questione igienica, e che la scopa con il preservativo per paura di qualche contagio. Ora, mi domando come ha fatto a restare incinta se lui usa queste precauzioni? Ha partorito due volte, e a guardare bene i suoi figli, non gli assomigliano per niente. Poi c’è Marco. È l’unico che mi stà un pò simpatico. È un bravo padre, forse dei quattro è quello con la testa sulle spalle. È sempre quello che cerca di mettere un freno alle porcate di Luciano, e alle pazzie di mio marito. Erano tutti fuori, io sono andata in bagno, non quello principale, ma nel nostro privato che abbiamo in camera nostra che ha una piccola finestra che si affaccia sul giardino in quel momento aperta, ma con la persiana chiusa, per cambiare l’assorbente. Ho un ciclo mestruale, che per fortuna prendo la pillola che me lo regolarizza un poco, altrimenti mi svena, quando sento, mio marito e Luciano parlare.
“Finalmente Diego mi ha mandato le foto della partita. Sai ero convinto che non ci saresti riuscito a venire. Sei un grande! Far credere a tua moglie che stavi male. Una trovata davvero unica. Adesso te le mando sul cellulare.”
Lui ride divertito.
“No, non sul cellulare, mandale nella mail, altrimenti rischio che lei potrebbe vederle. Si, devo ammettere che è stata proprio una trovata geniale, e poi lei ha anche avuto i sensi di colpa.”
Ridono divertiti mentre io sono sbalordita. Mi ha preso in giro e ci fa anche il gradasso! Mi sento furiosa! Vorrei uscire e prenderlo a pugni. Resisto, pensando velocemente a come fargliela pagare. Poi ho un’idea. Esco silenziosamente e vado nella cameretta dove abbiamo il pc. È acceso come sempre, apro la sua mail, non mi serve la password, tanto lui la tiene memorizzata, vedo le mail di Luciano, le invio alla mia posta elettronica, cancello tutto, e esco passando per la cucina dove prendo, come scusa, delle bottiglia di birra. Sono un fascio di nervi, ma non lo faccio vedere. Ho gia in mente come fargliela pagare e questo mi soddisfa. Passano dei giorni, e arriva la prima domenica di Luglio. Siamo invitati al matrimonio della nipote di mio suocero. Antonio, mio suocero ha un fratello che a sua volta ha due figli, un maschio di circa trenta tre anni sposato da più di cinque, e la femmina che ha la mia stessa età. Lei nonostante sia mia coetanea è una tipetta tanto boriosa, la classica ragazza che si dà un sacco di arie, per questo non abbiamo mai legato molto. Per i miei suoceri questo è un evento molto importante, quindi io ho deciso, che non ci vado. Quando lo dico a mio marito va su tutte le furie. Mi minaccia, impreca, e strilla che non mi posso rifiutare. Pretende di sapere la motivazione, ma io con calma gli rispondo, facendolo infuriare ancora di più che semplicemente non ne ho voglia. Passiamo dei giorni molto tesi, e quando arriva la domenica, mentre lui è gia vestito e pronto, io riempio la vasca del nostro bagno in camera e mi ci metto dentro chiudendo la porta a chiave. Lui è furioso, minaccia di sfondare la porta, ma io non demordo. La mia ripicca è servita. Quando arrivano i suoceri, avremmo dovuto andare insieme all’evento, sento suo padre imprecare, bussano alla porta, ma io continuo a non rispondere fin quando, dopo una bella sfuriata, è mia suocera Flavia a chiedere di entrare. Flavia è una bella donna. Ha quarantotto anni, cinque in meno di mio suocero. Alta come me, ha i capelli biondi, tinti appena un poco, per mascherare qualche d’uno bianco. È una donna che veste sempre molto elegante, ma con classe, mai sciatta. Ho sempre pensato che fosse succube del marito, mai uno screzio, mai un tono di voce alto, o una parola fuori luogo, una persona che sa stare al suo posto, presente ma mai invasiva. Mi piace, metto l’accappatoio e la faccio entrare. Appena dentro mi sorride. Mi porta dentro, si siede sul bordo della vasca e la sua gonna sale un poco mostrando delle belle gambe.
“Mia cara ragazza, capisco che sei arrabbiata per quello che ha fatto quell’imbecille di mio figlio. Sono furiosa come te, ma credimi, non è questo il modo di fargliela pagare. Devi capire che tuo suocero e mio figlio sono dei perfetti imbecilli. Per loro comportarsi come ha fatto lui è normale. Sono talmente pieni di boria e il loro ego è talmente smisurato che non concepiscono che una persona possa avere delle esigenze, desideri o voglie diverse dalle loro. Se credi che facendo questa stupida ripicca risolvi la cosa a tuo favore ti sbagli. Lasciatelo dire da chi da più anni di te ci combatte. Adesso ti vesti, vieni con noi, poi tra due o tre giorni ti trovi un bel maschio che ti da una scopata a morte e ti fai sborrare in bocca. Vieni a casa e baci tuo marito facendogli sentire il sapore di un altro maschio. Sono talmente ottusi che non lo riconoscono, ma dentro di te ti sarai presa una rivincita che va bel oltre questa ripicca. Se continui così, non fa altro che aumentare la loro convinzione che hanno ragione, una donna non deve chiedere, ma ubbidire. Questa è nella loro stupidità, la giusta regola che si deve seguire.”
Guardo basita mia suocera! La conosco da quasi cinque anni e non l’ho mai sentita parlare in questo modo.
“Credi che io, in tutti questi anni non abbia subito delle carognate, come ha fatto Paolo a te. Suo padre è anche peggio. Mi stupisce che tu ci abbia impiegato così tanto tempo a ribellarti. Aspettavo questo momento da quando lo hai sposato. Vestiti, mettiti elegante, sei una bella ragazza. Ora devi essere anche una bella donna elegante, per far in modo che loro abbiano un bel trofeo da mostrare ai loro amici, ma dentro di te devi essere sexy per dimostrare a te stessa che sei una vera signora, impeccabile in pubblico, ma troia dentro! Io ti insegnerò tutto questo, se me lo permetti. Un pomeriggio dei giorni a venire ci prendiamo un bel caffè a casa mia e ti faccio una scuola che non ti dimenticherai e così sarei veramente felice.”
Mi ha convinto. Credo che le darò retta, anche se non mi sarei aspettata una simile confessione. Andiamo in camera, mi spoglio nuda davanti a lei che vedo riflessa nello specchio dell’armadio mi guarda con occhi pieni di desiderio. Mi stupisco, ma non perdo tempo. Apro un cassetto prendo le mutandine, ma lei interviene.
“No, queste non ti servono! metti queste calze, e solo questo reggiseno.”
La guardo senza capire.
“Ti ho detto che devi essere elegante per loro e troia per te. Sapere che non porti l’intimo ti farà sentire troia per te! Ma loro non lo sapranno. Prima piccola ripicca!”
La guardo con occhi nuovi. Mi piace da morire quello che mi stà proponendo e l’assecondo in tutto. Mi siedo sul angolo del letto e metto le calze. Lei si inginocchia sul letto, solleva la gonna e mostra le autoreggenti che indossa, mi mette da dietro il reggiseno a balconcino che ha scelto per me. Sento le sue mani sui miei seni e la cosa mi procura un certo languore, lei è così delicata, mi accarezza il seno fingendo di aggiustare l’indumento. Mi eccita e la guardo. Le nostre bocche sono così vicine che per un attimo ho creduto che mi baciasse. Mi sceglie una gonna a portafoglio, non troppo lunga, camicetta bianca e la giacca del colore della gonna. Fruga fra le mie scarpe mi porge delle scarpe con decolletè e tacco dodici. Mi fa sedere sul letto, e si mette piegata davanti a me sui talloni. La sua gonna sale fino all’inguine mostrando che anche lei non indossa l’intimo. Mi prende un piede fasciato dalle calze velate e prima di indossare la scarpa lo accarezza con la scusa di verificare che la calza sia a posto mi massaggia delicatamente il piede e la coscia risalendo fino al ginocchio. Ripete al stessa cosa con l’altro piede. Mi mostra la sua natura bella e semi depilata. Vedo le grandi labbra sporgere, mi sto eccitando, mi sento sempre più le farfalle nello stomaco. Sono due settimane che non ho un orgasmo e sono facilmente eccitabile. Lei lo deve avere intuito. Fremo dentro di me per un desiderio totalmente sconosciuto.
“Queste sono perfette per essere una vera signora. Sei giovane e quindi devi essere bella e un pizzico di troiaggine la devi esibire. Con queste scarpe sei perfetta! Un lieve trucco e un filo di rossetto rigorosamente rosso e sarai perfetta.”
Entro in bagno di nuovo. Prendo la scatola del trucco, ma lei mi fa sedere sullo sgabello, e mi trucca in maniera semplice ma perfetta. Prende il rossetto e mi si avvicina con la sua bocca. Siamo ad un passo di nuovo i nostri occhi si guardano, sento che la voglio baciare, lei prova lo stesso desiderio. Un attimo e le sua labbra sono incollate alle mie. Mi sollevo e la stringo a me. La sua mano destra scendo rapida fra le mie gambe. Solleva la gonna e subito risale fin quando non incontra la mia lumachina che stà schiumando da paura, sono un lago! Un lungo gemito liberatorio esce dalla mia bocca.
…huummmmmmuhmhumhuhumhumhum…..
Mi sento le gambe tremare. Passo una mano dietro la sua testa e la stringo di più contro di me. Un bacio carico di passione, e desiderio ci coinvolge in maniera sconvolgente. Si stacca, mi da altri baci sulle labbra. I suoi occhi sono carichi di desiderio, libidine e io sono stupita per tutto questo. Non ho mai baciato una donna! Mi è piaciuto tantissimo. La guardo con desiderio. Mi sussurra con un tono complice che dobbiamo andare, ma che avremo modo di soddisfare i nostri desideri e passioni. Quando usciamo dalla camera mio suocero da un colpetto con il gomito a mio marito come dire che con Flavia era tutto a posto. Durante tutto l’evento lei mi è stata sempre vicina. Ho potuto ammirare la sua classe nel rivolgersi a tutti in maniera sempre gentile, pacata. Era sempre presente, in realtà stava in maniera discreta, sempre in secondo piano, lasciando al marito tutta la scena che ovviamente occupava insieme al figlio. Ho notato che lei, non si è mai trovata al centro dell’attenzione in nessuna occasione. Ho provato una strana sensazione ad essere nuda sotto. Mi sentivo eccitata al pensiero che nessuno, a parte Flavia, sapeva che ero nuda. Mi sentivo leggera e tanto porca. Spesso ci siamo tenute mano nella mano. Quando è giunto il momento del taglio della torta nunziale tutti si sono accalcati vicino agli sposi, che si erano spostati sotto un gazebo addobbato. Noi due siamo rimaste un poco in disparte con in mano il calice per brindare. Eravamo appoggiate ad una colonna quando lei mi ha fatto un cenno col capo indicandomi la madre della sposa che veniva verso di noi con la nuora di fianco.
“Ciao Flavia, vedo che sei in buona compagnia della tua giovane nuora. Come le va, la vita matrimoniale? Si diverte?”
Si rivolge a me mentre con lo sguardo ha incrociato quello di Flavia.
“Cara Angela, mia nuora è come la tua, ha da poco capito le regole del gioco e mi sa che dovrò istruirla a dovere, anzi conto su voi due per un aiuto.”
Le due donne si danno uno sguardo complice, poi Sara, la nuora di Angela solleva il calice e lo fa tintinnare assieme al mio.
“Ben venuta nel club!”
Le guardo cercando di credere a quello che la mia mente crede di aver intuito. Reclamano a gran voce Angela per le foto e lei se ne va portando Flavia con se. Sara si avvicina e mi parla guardandomi negli occhi.
“Mi fa piacere sapere che anche tu hai capito che con uomini come i nostri mariti c’è ben poco da fare se non prendersi delle piccole, ma significative rivincite, specie se te la fanno davvero sporca. All’inizio non avevo capito come girava il mondo, ma poi ci ha pensato Angela spiegarmi come sopravvivere. Avere la suocera dalla mia parte è stato fondamentale, specie quando sono voluta rimanere incinta. Se aspettavo quel fesso di mio marito sarei diventata troppo vecchia, così lei mi ha dato una mano a cercare il giusto stallone per la mia monta. È stato sconvolgente! Credimi queste due donne che sono amiche e amanti da sempre sanno come ci si diverte e si sopravvive a maschi come quelli che abbiamo sposato. Sono felice che anche tu ci sia arrivata, vedrai lei saprà farti felice e spero che qualche volta staremo insieme, mi sei sempre piaciuta e una bella leccata fra le tue cosce la darei volentieri. “
La guardo incredula ed eccitata. Poi mi viene da chiederle se anche lei è nuda sotto. La sua risposta è più di quanto immaginassi.
“Solo nuda? Indosso anche un cuneo ben piantato nel culo per fare in modo che questa sera lei me lo sfondi con il suo strap-one di taglia XXXL. Non vedo l’ora è una settimana che mi alleno il culo. Le ho promesso che sarebbe stata lei a sverginarmi con il suo cazzone finto prima di darlo a due nuovi amanti che voglio provare insieme.”
Tutti esultano per il brindisi, poi tornano le due signore, e Sara mi chiede se l’accompagno al bagno. Guardo Flavia che mi fa cenno di andare, la seguo in silenzio. Giunti nel locale, ci dirigiamo al piano superiore dove ci sono le camere, ed entriamo dentro una vuota, lei chiude la porta a chiave. Immediatamente me la ritrovo incollata alle mia labbra. Mi bacia con infinita dolcezza e nello stesso tempo con molta passione. La sua mano mi fruga fra le gambe e accertato che sono nuda mi distende sul letto e si infila fra le mie cosce. Mi lecca in modo sconvolgente per me che non ho mai avuto un simile trattamento, subito raggiungo il primo orgasmo che mi fa tremare tutta.
….aahahhiii….ssssiiiii…..veeennggooooo!!!!
Rimane immobile fin quando il piacere che mi ha travolto lentamente svanisce, si rialza e si siede lei sul letto, apre le gambe e mi ritrovo davanti alla bocca la sua fica completamente depilata. Vedo dietro il gioiello del plug anale e non resisto alla tentazione di infilare la mia lingua fra le labbra umide di quel fiore rosa che odora di femmina in calore. Gode all’istante.
..ssiii…daiii che vengooooo!! Sai da quanto ti volevo…… leccammiii….daiii…
Trema e mi sconvolge per la rapidità con cui l’ho fatta godere. Lei si calma e torniamo di sotto. Lungo le scale mi dice che fra le braccia di Angela e Flavia ha provato emozioni stupende. Spesso le mettono dentro la fica delle palline o ovuli vibranti che la sfiniscono specie se poi escono e ci deve camminare. Angela è molto sadica in questo, ma in compenso è molto autoritaria anche con il marito e con il figlio, loro la rispettano. Gli sposi hanno aperto le danze, e tutti ballano, anche Flavia si concede a dei ragazzi che la fanno divertire. Io invece non accetto di ballare con nessuno. Mi sento benissimo, e quando si avvicina Paolo lo bacio in bocca consapevole che ho il sapore del piacere di Sara fra le labbra. Lui si diverte, risponde compiaciuto al mio bacio e in quel momento capisco le parole di mia suocera, sono davvero ottusi e non si rendono conto di nulla. Mi guardo in giro alla ricerca di un bel cazzo da succhiare per completare la mia ripicca.
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Mentre tutti si divertono io contino la mia ricerca e quando ho individuato fra gli amici dello sposo il potenziale stallone è di nuovo Flavia che mi blocca.
“No, piccola! Non adesso e non così. Saresti solo una troia che fa le corna al marito, la tua deve essere una azione più sottile e mirata. Passiamo il resto del giorno a divertirci e poi si torna a casa. Due giorni dopo sono a casa di mia suocera assieme a Angela e Sara.
Dopo un momento di chiacchiere e risate, ci siamo ritrovate tutte e quattro sul letto a leccarci a vicenda. Angela mi ha penetrato con un cazzo finto enorme. Mi sono sentita piena e dilatata e mentre godevo come una vacca ho leccato mia suocera che stava facendo morire Sara. Abbiamo goduto a lungo e in maniera assolutamente soddisfacente. Più tardi le due amiche se ne sono andate e Flavia mi ha portato dentro la vasca idromassaggi con lei. Sedute ed abbracciate abbiamo parlato. Lei mi accarezzava tenendomi stretta fra le sue braccia.
“Adesso ti sei resa conto che non serve mettersi a litigare con due idioti come i nostri mariti? Che ti avevo detto? Dopo domani nel pomeriggio passo a prenderti diciamo alle quindici. Ti vesti molto semplice, una gonna autoreggenti e un maglioncino a V e niente altro se non un bel paio di tacchi alti. Ti porto a fare la conoscenza di una persona speciale. Per la prima volta che metti le corna tuo marito lo devi fare con questa persona. Vedrai ti piacerà. In oltre vorrei avere un nipotino. Capisco che la cosa ti mette in pensiero, ma credimi non sarò una cosa spiacevole. Io stessa ho messo al mondo mio figlio che avevo la tua stessa età, e questo per questi imbecilli che abbiamo come coniugi è il massimo della loro contentezza. Crederanno di essere gli artefici del loro perfetto matrimonio, ma non sapranno mai che questo è il risultato di un bel periodo di corna intense e molteplici.”
La guardo stupita. Cerco di mettere a fuoco le sue parole, ma lei mi da un bacio e chiarisce ogni mio dubbio.
“Amore mio, credi che tuo marito sia figlio del mio? Nulla di più sbagliato! Dopo innumerevoli insistenze di mio marito che voleva un figlio, ho deciso che lo avrei accontentato a modo mio. Ho selezionato sei maschi di vario genere. Tutti della stessa corporatura di mio marito, stesso colore degli occhi e capelli, ma con dei cazzi da favola e poi ho aspettato la mia settimana di massima fertilità e mi sono fatta sbattere a più riprese da tutti e sei separatamente, poi per finire da tutti e sei insieme contemporaneamente facendomi inondare l’utero dalle loro sborrate colossali. Di seguito mi sono fatta scopare due o tre volte da mio marito, tanto per illuderlo della paternità, ma era gia tutto fatto. Tuo marito non è suo figlio, ma lo ha cresciuto con le sue idee stupide, per questo sembra che sia suo, ma credimi non lo è di sicuro. Adesso per un po ti diverti, poi quando sei pronta selezioniamo insieme un bel mazzo di cazzi e ti fai impregnare, così ti prendi tutte le rivincite che ti meriti per avere come marito, con tipi come i nostri mariti.”
La guardo stupita e ammirata. Non credevo che si potesse arrivare a tanto, ma considerando le porcate che ci fanno questo è il modo più sottile e perverso di avere una bella rivincita, di prendersi delle libertà per mettere in paro la bilancia delle carognate.
“Farò tutto quello che mi consiglierai tu. Mi rimetto nelle tue mani e sono sicura che non mi deluderai. Da quello che mi ha detto Sara anche lei ha usato questo sistema per fare un figlio, ma davvero anche tuo nipote è un imbecille come suo padre o i nostri uomini?”
Lei mi sorride, mi abbraccia e bacia con passione e amore.
“Con Sara le cose sono state addirittura meglio. Suo marito non si è mai reso conto di non averla messa incinta per il semplice motivo che quando la scopa viene quasi prima di metterlo dentro. Non avrebbe mai potuto inseminarla. Quando lei gli ha detto di essere pregna lui ha fatto un tale salto di gioia che suo padre si è quasi domandato come avesse fatto. Naturalmente anche Angela ha fatto in modo che il figlio non fosse del tutto di suo marito. Di questo però non siamo sicure. Quando è rimasta incinta scopava di brutto sia con suo marito che due amanti fissi che le inondava la vagina con fiumi di sborra. “
Passo il tempo che mi separa dalla prima scopata con un altro uomo in maniera molto tranquilla e serena. Il mercoledì, scopro che mio marito e suo padre resteranno fuori per tutto il giorno e saranno di ritorno in serata. Mi viene prendere Flavia e dopo un tragitto di quasi un’ora si ferma davanti ad un palazzo della citta vecchia e mi dice di salire al terzo piano e di entrare in un portone dove c’è una persona che mi aspetta e di ubbidire a tutto quello che lui mi chiederà di fare. Sono eccitata e intimorita, ma la curiosità e la voglia hanno il sopravvento, entro decisa. Appena dentro, mi trovo in un luogo tranquillo e in penombra. Di colpo una voce dal buio mi ordina di spogliarmi nuda. Eseguo, poi mi sento toccare con una mano quando mi volto mi trovo davanti un signore di circa cinquanta anni, ma cieco. Resto un momento stupita. Lui mi parla con dolcezza, mi chiede di accompagnarlo nella stanza da letto. Entro e sono vicina ad un bel letto in una stanza fresca e pulita. Lui mi chiede di spogliarlo e quando abbasso i pantaloni e gli slip mi trovo davanti il più bel cazzo che abbia mai visto. Lungo, oltre i venti, ma grosso e nodoso. Le vene che si gonfiano e la cappella che sembra una fragola grossa e matura. Vedo due palle che penzolano grandi e piene. Lui mi fa distendere, poi incomincia a leccarmi portandomi subito ad un primo orgasmo, vengo urlo e poi lo metto tutto in bocca.
….siiiii…..vennggoooo!!!!…ssiidaii………..mmhummmmmmm…..sssusissmmssiimmmm…
Godo e succhio quel palo che sembra crescere a dismisura. Si gonfia sempre più nella mia bocca che fatica ad ingoiarlo. Lui mi lecca e incita a succhiarlo tutto.
…ssiii……………bravvaa…….succhialo……..bene..daiii….bravva…leccalto tutto che te lo pianto dentro fino in fondo….daiii……
Godo di un nuovo orgasmo. Lui mi lascia il tempo di assaporare il piacere che mi sta facendo provare, poi mi rigira e si mette fra le mie cosce aperte e dilatate per accoglierlo meglio. Sento la cappella sfiorare le grandi labbra. Ci gioca, lo scorrere su e giù lentamente e me lo fa desiderare e io lo imploro di prendermi.
…..sssiii….daiii mettilo dentrooooo!!!! daii scopamiiiii….ssii entraaaaaa….daiii…..
Per un attimo si ferma immobile, poi spinge quel mostro di carne viva e pulsante tutto dentro di me. Impazzisco nel sentirlo aprirmi e dilatare le pareti della mia vagina che si lascia sfondare tutta. Arriva tutto dentro con un movimento lento ma costante. Lo sento sbattere in fondo e mi procura un orgasmo che mi fa tremare tutta.
..ssii ti senttooooo…ssii sfondamiiii…cazzo!!!! vengooo!!..vengooooooo!!! vengooooooo!!!!!
Resta immobile poi incomincia a pomparmi in maniera sconvolgente. Ogni affondo è diverso dal precedente. Una volta lo spinge velocemente, un’altra lentamente, ancora ne spinge metà e poi affonda di colpo, lo ruota, lo spinge a scatti, velocemente e piano. Mi fa impazzire. Ben presto non so più quante volte gli ho detto che godevo. Cambiamo molte posizioni. Di lato, sopra, da dietro, a pecora, godo e lui sembra instancabile. Alla fine ho perso il conto sia del piacere che ho provato che del tempo passato, e dopo l’ennesimo orgasmo mi sento addosso una mano che mi fa sussultare, è Flavia seduta accanto a me sul letto. Non l’avevo nemmeno sentita entrare.
“Sento che Antonio sta facendo un buon lavoro. Dai meraviglioso stallone finisci di sfondare questa giovane puledra, falle una bella schizzata di semenza dentro e un po anche in bocca.”
Lui ride divertito.
“Flavia femmina meravigliosa, ti ho sentito entrare, e mi aspettavo la tua partecipazione, ma se vuoi che le sborri dentro e in bocca significa che poi lei deve gratificare un cornuto con il mio sapore, allora ti accontento subito.”
Appena finito di parlare mi pompa con molto impeto e ben presto lo sento arrivare dentro di me come un bollente fiume in piena.
….sssi……eccommiiii…..sborrooo!!!…e……adsso…bevviiii….ssiiiiii….bevviiii……….
Mi scarica dentro getti bollenti di sborra e poi lo estrae. Giro il capo e me lo trova davanti che mi fa infilare la cappella in bocca. Lecco e succhio fino all’ultima goccia sotto lo sguardo di Flavia che mi osserva con occhi vogliosi. Raccolgo in bocca tutta la sborra che esce da quel meraviglioso strumento di piacere, e prima di ingoiarla mi sposto verso di lei e la bacio con passione facendole assaporare il gusto del maschio che ho appena succhiato. Limoniamo un poco poi lei mi porge i miei abiti e mi invita rivestirmi perche è ora di tornare.
“Grazie Antonio. Sapevo che non avresti deluso questa giovane troietta desiderosa di godere, e dal quello che ho assaggiato è sempre un piacere assaporare il tuo seme. Ti ho lasciato una busta in sala e ti ringrazio di tutto.
“Flavia meravigliosa creatura, lo sai che da te non voglio nulla in cambio. Mi fa sempre piacere esserti utile, e credo che anche tu ogni tanto dovresti approfittare di questi piacevoli momenti.”
Lei lo ringrazia e poi ci avviamo verso casa. Ho mille domande, ma sono stanca e lei mi dice che parleremo domani. Quando mi lascia davanti a casa mi dice di non fare nulla per nascondere il profumo di maschi e sesso che ho addosso tanto il cornuto non se accorge. Di baciarlo con passione stando ben attenta a scoprire se anche lui profuma di femmina. In genere quando se ne vanno insieme finiscono sempre per scoparsi qualche puttana a volte anche la stessa prima uno poi l’altro. Entro in casa e lo trovo seduto sul divano con una birra in mano intento a seguire una partita di calcio fra due squadre tedesche. Giro dietro il divano, lo accarezzo sul capo e mi allungo verso il suo collo. Sento un profumo diverso dal mio, gli metto una mano sulla guancia e lo costringo a girarsi e lo bacio con passione infilando con decisione la mia lingua nella sua bocca. Per un momento rimane fermo e poi risponde al bacio giocando solo per un attimo con la mia lingua, poi si stacca in maniera un po brusca. Sono al massimo della tensione, ma lui non si è accorto di nulla.
“Scusami amore, ma voglio finire di vedere questa finale di calcio tedesco.”
Mi allontano e vado in camera. Dentro di me sono felice e concordo con mia suocera che è davvero ottuso e imbecille, non si è accorto che avevo in bocca il sapore di un altro cazzo! Una breve doccia e me ne vado a letto stanca ma non mi addormento subito, rifletto sul fatto che era in tuta mentre raramente quando torna si cambia. Circa una mezzora dopo viene a letto, fingo di dormire e poi quando lo sento che si è addormentato vado in bagno e cerco nella cesta dei panni sporchi i suoi indumenti. Trovo slip e camicia. Li osservo con attenzione e trovo la conferma ai miei sospetti. Sul bordo inferiore della camicia ci sono visibili tracce di fondo tinta, e nel risvolto degli slip un segno di rossetto. Torno a letto e mi riprometto di non lasciare che questo episodio resti impunito.
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Nei due mesi successivi vado quattro volte a trovare Antonio. Mi piace tantissimo essere scopata e montata come una vacca. Si, sentirmi vacca mi eccita e mi dà una felicità unica il pensiero che le corna che metto a mio marito lo rendono si cornuto, ma non un toro come lo è Antonio. Flavia mi ha raccontato la sua storia. Si conoscono da tantissimo tempo, e lui ha scopato con lei e Angela moltissime volte. Poi anche Sara ha provato piacere sotto i colpi del suo cazzo, ma a lei piacciono di più i ragazzi giovani, mentre io ho scoperto il piacere che ti sa dare un maschio maturo ed esperto. Ha perduto la vista in seguito ad un incidente di lavoro, e da allora ogni volta che una di noi si fa scopare lascia sempre una lauta mancia anche se sono convinta non ne abbia realmente bisogno, ma questo, come dice Flavia mette a tacere la nostra coscienza e lo ripaga dello sforza che lui fa per accontentare delle troie vogliose come noi. In passato hanno goduto con lui anche insieme, sia Flavia che Angela, e lui le ha scopate e fatte godere tantissimo a tutte e due in eguale misura. Arriva il mese di Luglio e Flavia deve accompagnare mio suocere ad una importante conferenza alla quale lui vuole partecipare e mettere in mostra la sua bella moglie, mentre io e mio marito andiamo una settimana al mare in un hotel posto davanti ad una bella spiaggia. Per accedere al mare basta attraversare la strada e ci si trova in uno stabilimento balneare di proprietà dell’hotel dove per noi ci sono a disposizione sdraie ed ombrelloni. C’è anche un bel bar dove ci lavorano al mattino una coppia di giovani ragazzi. Lui si chiama Mirko, è della zona, mentre lei Alisia è di origini brasiliane. Subito mio marito nota che la ragazza ha un bel culo, che lei da brava zoccola lo mette in evidenza con pantaloncini molto attillati. Tutti sbavano dietro quel culo, e mio marito non perde l’occasione di fare il deficiente con lei che sembra gradire. Il mercoledì mattina facciamo colazione dentro l’hotel a differenza delle altre volte che l’abbiamo fatta nel bar della spiaggia. Noto che mio marito accusa strani dolori, e mangia pochissimo, anzi, mi comunica che a seguito della mangiata di pesce delle sera precedente, non si sente molto bene e che verrà in spiaggia più tardi. Lo vedo salire di nuovo in camera e io mi avvio verso la spiaggia. Quando esco trovo parcheggiato davanti all’hotel un bus che carica dei turisti, e faccio un giro un poco più lungo, ne approfitto per dare uno sguardo ad una vetrina di un negozio che vende coralli, cerco un pensierino da portare a Flavia con la quale sono sempre in costante comunicazione attraverso whats.app. Vedo degli splendidi orecchini, mi riprometto di comperarli nel pomeriggio e mi avvio verso la spiaggia. Quando sto per attraversare la strada noto che mio merito scende verso il mare, ma non passando davanti al piccolo bar, ma da dietro. La cosa mi incuriosisce e mi avvicino lentamente cercando di non essere vista. Da dietro una palma lo vedo entrare in quello che i bagnini considerano un magazzino dove custodiscono le sdraie e ombrelloni assieme ad Alisia. Mi avvicino al piccolo oblò che funge da finestra, e da uno piccolo squarcio nella tela che lo copre vedo chiaramente dentro mio marito in piedi e la ragazza inginocchiata gli sta succhiando il cazzo. Prendo il cellulare e scatto alcune foto, mentre ora lui la fa mettere in piedi appoggiata come una puttana che consuma una marchetta, una sua fantasia che lo eccita molto. Scatto ancora poi me ne vado verso il mio ombrellone. Mi distendo al sole, osservo le foto e le invio a Flavia con un commento.
“IL tuo progetto di diventare nonna si realizzerà presto.”
La sua risposta non tarda a venire.
“Consideralo già avviato. Ho iniziato gia le selezioni.”
Mi distendo al sole, e dopo circa una mezzora lo vedo arrivare con un giornale di gossip per me e il suo immancabile giornale rosa interamente dedicato allo sport. Non ho voglia di parlare e me ne vado a fare un bagno per calmare i miei nervi che sono a fior di pelle. Passiamo le altre giornate io a prendere il sole e lui a fingere di stare sempre male per potersi incontrare con la puttanella che gli fa gli occhi dolci ogni volta che lo vede. Due giorni dopo il nostro rientro sono fra le braccia di mia suocera e insieme pianifichiamo il progetto che dovrebbe rendermi pregna. Per prima cosa mi porta a conoscere la sua ginecologa. Io fino a quel momento mi sono sempre rivolta ad un consultorio pubblico, e quando assieme a lei entro nello studio di Lucrezia, così si chiama la dottoressa, resto stupita dal fatto che lei e Flavia appena chiusa la porta si danno un bacio molto inteso. Poi lei mi guarda e sorride.
“Tu devi essere Anna. Mi fa molto piacere conoscerti. Flavia dice che vuoi un figlio, e io sono qui perche tutto vada per il verso giusto.”
Mi fa accomodare, compila una scheda con tutte le informazioni che ritiene necessarie, e poi mi fa spogliare e mi visita, mentre sono distesa sul lettino completamente nuda. Le sua mani mi palpano i seni in maniera dolce e molto accurata, ben presto i miei capezzoli si gonfiano e lei sorride compiaciuta. Flavia mi viene vicino e mi prende per mano mentre Lucrezia mi fa dei tamponi vaginali e con due dita fasciate con dei guanti di plastica mi ispeziona l’interno della vagina. La sua è una visita che assomiglia più a una vera e propria masturbazione che ben presto mi porta ad un passo dal godere. Quando sono al limite lei sfila le dita e ne resto un momento delusa, ma Flavia si china su di me e mi bacia in bocca mentre con le mani mi accarezza i seni. Nello stesso momento sento le calde labbra di Lucrezia che si appoggiano alla mia fica gia bagnata e mi lecca in maniera davvero divina. Godo all’istante!
…ssssiiii….mmhuummm……sssiii…….
Tremo dai brividi di piacere che mi fa provare. Mi lecca come nessuna mai è stata capace, nemmeno Flavia che è bravissima riesce a farmi sentire il piacere che sto provando. Lei mi lascia godere lecca tutto il piacere che sgorga copioso dal mio corpo, poi si solleva, e bacia Flavia che si è sporta verso di lei. Mi rivesto mentre le due donne si tengono abbracciate.
“Fra cinque giorni avrò tutte le risposte e ti dirò il tempo e il modo per restare incinta.”
Ce ne andiamo. Flavia mi racconta di Lucrezia.
“A sedici anni è stata violentata da un uomo che frequentava casa sua, e da allora lei è diventata una vera lesbica. Con lei non servono falli o strap-one, ma solo dita e lingua. Ti ha fatto morire vero quando ti ha leccata. Lei è fantastica nel far godere le donne. Adesso dobbiamo attuare il nostro piano.”
Dopo aver avuto le risposte da Lucrezia ci rendiamo conto che il periodo migliore per essere inseminata è due giorni dopo il ferragosto. Considerando che avrò il ciclo poco prima del ferragosto mi restano tre giorni in cui non mi devo far scopare da mio marito, e nello stesso tempo devo trovare un motivo valido per restare un giorno libera di farmi sbattere da sei meravigliosi maschi che ho selezionato con Flavia. La fortuna vuole che è proprio mio suocero a fornirci l’occasione che stavamo cercando. Due giorni dopo il ferragosto vuole partecipare assieme al figlio ad un convegno di due giorni che si terrà in un’altra città. Flavia coglie al volo l’occasione per chiedere a lui e mio marito di lasciarci lungo la strada per il convegno in un hotel che ha una SPA con acque termali per due giorni di puro relax. Tutto procede per il meglio. Ci lasciano nell’hotel dove abbiamo una camera, e dove abbiamo convocato i sei maschi che voglio godermi in un solo giorno di sesso per essere ingravidata. Dopo dieci minuti che abbiamo preso possesso della camera me li ritrovo davanti in accappatoio. Controlliamo come d’accordo i risultati di analisi mediche non più vecchie di cinque giorni e Flavia ci saluta dicendo che si sarebbe trattenuta volentieri ad assaporare quelle splendide mazze che i miei ospiti mostrano con orgoglio e mi lascia inginocchiata fra loro che già li sto succhiando. Sono le tredici quando si comincia e da quel momento mi sento le loro mani su tutto il mio corpo. Bocche che mi leccano, mi masturbano e mi fanno succhiare mazze stupende, dure e piene che poi a giro mi penetrano dappertutto. Dopo tre ore di orgasmi a non finire li esorto a sborrami dento. Per non sapere che sarà il primo a scaricare dentro la mia vagina il suo nettare mi bendano e loro fanno una conta silenziosa. Poi incominciano a giro a schizzarmi dentro sborrate bollenti che mi inondano l’utero. Appena uno viene esce e subito un altro ne prende il posto fin quando tutti mi hanno sborrato dentro. Facciamo una pausa per darmi un po di respiro, ma sono così elettrizzata da questa idea di cornificare mio marito in maniera così permanente che mi diverto a succhiarli fin quando non sono di nuovo tutti eccitati e ricominciano a scoparmi intensamente. Sono cosi sfondata che adesso mi penetrano anche in due davanti e mi sborrano dentro liberamente, tanto se sono gia pregna non fa più nessuna differenza. Sono le diciotto quando torna Flavia, giusto in tempo per assistere alla ultima monta in tripla. Loro si rivestono e se ne vanno facendomi i complimenti mentre io sfinita ho solo la forza di farmi una doccia e crollo a letto. La mattina dopo mi sveglio affamata. Fatta colazione ci lasciamo rigenerare con massaggi e fanghi, che mi rimettono in sesto e al pomeriggio quando tornano i nostri mariti a prenderci abbiamo entrambe un’aria decisamente rilassata. Lascio passare due o tre giorni poi mi faccio scopare per tre volte da mio marito che un po controvoglia accetta solo quando lo informo che sono nei giorno più fecondi per restare incinta. Elettrizzato dall’idea di ingravidarmi non si rende nemmeno conto che ho avuto il ciclo gia da quasi tre settimane e che non sono certo nei giorni fecondi. Lascio passare quasi un mese e poi faccio un test di gravidanza che si rivela positivo. Lo comunico a Lucrezia che mi prescrive precise analisi e poi la vado a trovare assieme a Flavia. Quando parliamo della gravidanza lei mi chiede se già so quale sarà la reazione di mio marito quando saprà che sono incinta. Io e Flavia ci guardiamo negli occhi.
“Non saprei dirtelo perche non so con precisione chi dei sei mi ha ingravidato.”
Lei ci guarda e poi scoppiamo tutte tre a ridere di gusto. La domenica successiva mentre siamo a tavola tutti insieme gli comunico che diventeranno nonni. Subito lei mi abbraccia e mi sorride complice mentre mio suocero si complimenta con suo figlio per l’ottimo lavoro svolto come marito. Solo io e Flavia ci diamo un sguardo a cui non serve aggiungere altro. Nei mesi successivi mi faccio ancora scopare da Antonio e da due altri suoi amici, poi finito il tempo metto al mondo una bella bimba che decido di chiamare Lucrezia. Vedo lo sguardo un po deluso di mio marito che avrebbe preferito un maschio, ma io lo consolo dicendo che potremmo sempre riprovare. Dentro di me penso che non succederà mai. Voglio solo che lui sia contento di credere di essere padre. Io invece decido di allevare mia figlia secondo le mie idee e con la forte convinzione che da grande gli spiegherò che per sopravvive a certi uomini, basta solo fargli credere che sono superiori, e di rafforzare questa convinzione che un robusto paio di corna.
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grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…