Ho rivisto i grattacieli bianchi,
alti, alti, alti,
nei suoi occhi grandi grandi,
fatti per sognare e piangere,
per brillare e vivere.
Ricordi?
Un angelo cadde di lassù,
ma le sue ali non si aprirono
e non lo rividero mai più.
Aveva un lungo manto
e le labbra dipinte di sogno,
calde e morbide
come un bacio
dopo il tramonto.
Ho rivisto i grattacieli bianchi,
crudeli come giganti,
nei suoi occhi grandi grandi,
che scintillavano come diamanti.
Breve, ma piacevole, anche se ammetto che avrei gradito più dettagli. È bello vedere qualche racconto con bellezze esotiche, invece…
Ciao mi piacciono parecchio i tuoi racconti se ti lascio la mail ci scriviamo in privato?
grazie mille! altro che pollice serve per pastrugnarla! :-)
Racconto travolgente… il fatto che sia poco passibile di realtà lo rende ancora più arrapante. E il ritmo e’ perfetto.…
Ottimo racconto e fantastica descrizione! Peccato poter dare solo un pollice su o ne avrei dato un secondo per il…