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Racconti sull'Autoerotismo

Quando faccio l’amore con me

By 14 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Le donne sono capaci di parlare di qualsiasi cosa. Della gelosia sessuale, di come sono state sedotte, dei deliziosi vantaggi di farsi mangiare la micina o di succhiare l’uccello,degli svantaggi di farsi mangiare la micina o di succhiare l’uccello-ma non raccontano mai,tranne rare eccezioni, come si scopano da sé.

Io pratico l’autoerotismo da sempre, anche se non di frequente,dato che preferisco avere compagnia quando faccio sesso , e questo accade molto spesso, convinta come sono che la castita’ sia una gran bella cosa e che, proprio per questo , vada conservata per la vecchiaia.

Ma a volte capita che un ragazzo o un uomo , incontrato per caso, visto anche solo di sfuggita, ecciti la mia mente e la memoria della mia passera, che &egrave da elefante; allora, alla sera, a letto, mentre me ne sto comodamente sdraiata in boxer di cotone (fregati al mio uomo) e t-schirt, costruisco la mia super scopata virtuale; questa volta &egrave un ragazzo incontrato al supermercato, che mi ha fissato con insistenza le tette e le gambe, per guardarmi poi dritto negli occhi, con uno sguardo duro, ‘ duro come il tuo cazzo ‘, ho pensato subito, prima di scivolare via , svelta, appesa al mio carrello pieno.

Non penso piu’ a lui, fino a che non mi distendo per dormire; allora i miei boxer e la t-schirt diventano reggiseno e slip di pizzo e seta, rigorosamente rossi, (il mio colore feticcio); me ne sto li, sdraiata, senza le coperte, le lunghe gambe divaricate, mentre il ragazzo del supermarket mi guarda, immobilizzato dalla mia mente ai piedi del letto; mi implora di farlo avvicinare, vuole togliermi le mutandine per scoparmi,e infatti il suo sesso, sotto i pantaloni, si gonfia ,vuole uscire; ma io non glielo permetto e, dopo aver accostato alle labbra, per bagnarli di saliva, il medio e l’indice della mano destra, li infilo sotto lo slip e inizio a massaggiare il clitoride, gia’ turgido; poi passo ad accarezzarmi l’interno della fessura, che rapidamente si bagna, poi di nuovo risalgo, mentre la mano sinistra ,giocando con i capezzoli, li fa diventare diritti, pungenti sotto la t-schirt; improvvisamente il ragazzo tira fuori il cazzo , rosso e rigido, chiedendomi di potersi almeno toccare: non voglio e lo blocco con la mia fantasia; il suo desiderio mi fa ansimare e gemere, le gambe irrigidite; dentro di me, mentre la mia mano sfrega e accarezza, l’eccitazione cresce e cresce; ogni tanto mi fermo, ma questo serve solo ad aumentare il piacere.

Quando &egrave un uomo a toccarmi, non &egrave lo stesso ,perché non so se avra’ l’abilità, la pazienza e la passione di portare a termine la cosa e questa incertezza fa si che il mio corpo

insegua troppo velocemente l’orgasmo, tendendosi in modo esagerato.

Ora il crampo in fondo al ventre é quasi dolore, mentre aumenta il calore nella mia passera bagnata e pulsante come un cuore; in una sequenza velocissima di immagini, tutte nel colore del rosso, il ragazzo (che ora voglio con me) si mette a cavalcioni sopra i miei capezzoli diritti, masturbandosi velocemente; e quando il suo sperma caldo e denso ,fuoriusciendo a getti pulsanti , forma una corona di perle bianche intorno al mio collo

io vengo, con un grido rauco,bagnandomi la mano e i boxer di cotone.

Come &egrave dolce ora addormentarsi, nel mio grande letto tutto per me, mentre del ragazzo sparisce anche il ricordo’

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