Fuor dallo sguardo, viene giù dal monte
rumor di ruote ed un sonar di corno.
L’acqua sussurra cheta nella fonte;
s’accende qualche luce nel dintorno.
L’ombra s’allunga pigra, d’occidente,
e pronte son la biada e la lettiera.
s’arrossano le cime al sol cadente,
il giorno già s’immerge nella sera.
Le tavole imbandite cogli arrosti,
brocche di bianco sopra lini bianchi,
attendono l’arrivo, a’ loro posti,
di viaggiator che giungeranno stanchi.
In questa sala, dicon, nel passato,
scendendo verso valle, nel Cadore,
per qualche tempo s’era riposato
l’onnipotente grand’Imperatore.
Al cambio della posta, di Cortina.
Come una vecchia foto di Ghedina.



Ho letto il tuo raccondo e nn ho resisitito ma mi sono unito all'orgia prima della fine :P sul discorso…
Ciao, questo racconto in questi due capitoli e' gia' una promessa ...sara' bellissimo perche' lo e' gia' quindi mi aspetto…
La storia è interessante, la continui?
Scenario molto interessante, spero che il racconto continui. Sarebbe bello che Laura, dopo aver mostrato il suo buchino, fosse un…
Raccontino spiccio...direi che nel giro di poche settimane la prof finirà farsi fare di tutto da tutti gli alunni della…