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Racconti Cuckold

Cornuto e guardone 3

By 26 Gennaio 2023No Comments

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Finalmente la sentii uscire dalla camera da letto ed entrare in bagno. La doccia stava lavando via i residui di quella notte di godimento. Da quanto tempo Dorotea non veniva scopata in quel modo?
Da quanto tempo non provava quella soddisfazione così intensa? Che cosa le passava per la testa in quel momento?
Prima del nostro matrimonio sapevo che aveva avuto altre storie, altri ragazzi che sicuramente le avevano dato quel piacere che poi gli era stato negato da un matrimonio inadeguato.
E adesso aveva riprovato esattamente quello che meritava.
Temevo di affrontarla e guardarla negli occhi, temevo che mi considerasse soltanto un guardone soprattutto per il rapporto così completo ed appagante che aveva avuto con lui.
Dopo l’approccio iniziale sul letto tutti nudi, lui l’aveva subito impegnata in un prolungato 69 che praticamente Dorotea non conosceva.
Bellissima! Tutta nuda a cavalcioni, con la lingua di quel ragazzo sulla fregna e sul buco del culo mentre lei lo ricambiava accogliendo tutto il cazzo duro in bocca, lavorandolo con cura.
Mentre guardavo Dorotea trattata in quel modo, con naturalezza e decisione, sentivo tutta la mia inadeguatezza di marito guardone. Quel 69 era proprio quello che si meritava mia moglie e speravo proprio che lui glielo facesse provare e godere fino in fondo.
E per fortuna lui l’ha tenuta in quella posizione per un tempo che sembrava non finisse mai, scambiando con lei tutto il piacere che si può provare con una splendida moglie come Dorotea.
E quel modo di entrare subito in confidenza ed intimità con Dorotea ha avuto un effetto
Poi l’aveva fatta mettere a gambe spalancate ed aveva cominciato a leccare la fregna con avidità, con leccate forti sul clitoride, senza sosta, mentre Dorotea urlava di piacere afferrando con le mani il lenzuolo, disperatamente, e lui continuava letteralmente a “lavare” la fregna a linguate, a far vibrare con perizia la lingua dopo averla infilata completamente tra le labbra.
Era rimasto così, per alcuni minuti, con la lingua infilata nel tubo della fregna di Dorotea per conoscerne e gustarne tutti gli umori e tutte le pieghe nascoste, per il gusto sadico di umiliarla e violarla nelle sue parti più intime.
Lei si contorceva e gemeva di piacere tutta nuda sul letto cercando di sottrarsi a quel trattamento ogni volta che sentiva la lingua violare le sue parti più nascoste ed arrivare fino in fondo e penetrare in modo osceno tutta la sua intimità.
E Dorotea urlava, urlava tutta nuda con la fregna spalancata, urlava disperatamente tutto il suo piacere mentre lui assaporava tutti gli umori vaginali che ormai si perdeva copiosamente.

Poi l’aveva presa per mano:
“Vieni!” la aveva detto
E l’aveva fatta mettere in piedi con le mani poggiate contro la parete con il suo splendido sedere in fuori, si era inginocchiato dietro di lei ed aveva cominciato a leccarle il buco del culo.
Decine e decine di leccate sul buco del culo per assaporarla bene con perizia ed insolenza anche lì.
Aveva inzeppato la sua lingua dura nel buco del culo decine di volte, fino a quando lei era riuscita a mormorare appena:
“…mi vergogno…!”
Ma l’imbarazzo che provava Dorotea nell’essere ispezionata nel buco del culo in quel modo aveva avuto come unico effetto altre decine e decine di inzeppate di lingua, ancora più dure e decise.
Più lui la sentiva in imbarazzo e in difficoltà e più godeva ad umiliarla e degradarla in quel modo.
Poi l’aveva girata di scatto, con forza, e le aveva messo la lingua in bocca leccandola avidamente, in profondità e dopo averle ordinato di tirare bene fuori la lingua aveva cominciato a leccargliela avidamente, senza sosta.
“Sei mia! Sei mia! Sei roba mia!” le ripeteva leccandole avidamente la lingua.

In effetti lui in quei primi venti minuti lui aveva assaporato tutto di mia moglie, tutti i suoi buchi: la bocca, la frega, il buco del culo.
La conosceva perfettamente, sapeva ogni suo sapore ed umore: era diventata la sua ragazza.
E adesso era davvero pronta per essere scopata a dovere.

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