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Racconti Cuckold

Da Cornuto a Cuckold…merito di Marco 3

By 5 Maggio 2024No Comments

La visuale è perfetta, mi tolgo gli slip ed inizio a segarmi. Il bacio è intimo segno di perfetta complicità. Quando iniziammo a frequentare il mondo orizzontale dicemmo a tutti “no bacio”, volevamo tenercelo per noi ma poi abbiamo capito che se non ti va di baciare quella o quello con il quale hai una rapporto intimo allora vuol dire che non c’è empatia, che lo fai quasi in modo meccanico e la cosa non ci piace. Intuiscono che parlano bisbigliano parole e frasi incomprensibili, lei è sopra di lui, lui ha le mani sul suo culo, si strusciano, Monica lo stringe forte a se, vuole sentire il suo uccello diventare duro, poi si sposta all’indietro e glielo prende in bocca: se possibile è più lungo e grosso di tutte le altre volte, anche Marco è eccitato come non mai per tutte le novità che sta vivendo stasera. E non sa ancora cosa Monica potrebbe arrivare a chiedergli!
Sicuramente è eccitato come quella sera alla festa quando Monica gli prese la mano e entrammo tutti e tre nella stanza chiudendoci la porta alle spalle: mi guardò stupito, meravigliato, incredulo; si sarà sicuramente chiesto: “ma sta capitando proprio a me???” Mi vide sorridere, guardò Monica che lo prese alla sprovvista baciandolo con passione. Mi misi comodo sulla poltrona per gustarmi lo spettacolo. Passato il primo momento di imbarazzo le grosse mani di Marco iniziarono a percorrere il corpo di Monica non tralasciando nemmeno un centimetro quadrato, la spogliava con gli occhi, lei invece iniziò a farlo veramente, prima la camicia, poi i pantaloni poi i boxer che contenevano a malapena un uccello in evidente erezione : “amore guarda che bell’uccello ha Marco” . Annuii con la testa non che mi interessasse l’oggetto” sono etero convinto al 100% ma ovviamente ero contento per Monica : una festa noiosa poteva riservare gradite sorprese. “Amore che fai?? resti seduto e guardi o partecipi?? Marco rimase interdetto, senza parole: mi guardò ancora una volta, non poteva immaginare di arrivare a tanto : la sua prima festa di stava rivelando un continuo di emozioni fortissime che mai avrebbe solo immaginato di provare. “Tranquilla amore, per ora mi godo lo spettacolo vediamo se Marco oltre ad essere un abile conversatore è anche un ottimo scopatore…” Lui mi guardò e sorrise, un sorrisetto di sfida, come per dire: adesso te lo faccio vedere io!!
Nel buio del mio nascondiglio vedo la lingua di Monica che va su è giù sull’uccello di Marco, si sofferma sulla cappella, lo stringe con la mano destra, lo guarda negli occhi : “ti piace maiale eh??!!” e senza nemmeno aspettare la sua (scontata) risposta e continuando a solleticargli la cappella, l’asta e le palle : “Marco avrei una richiesta da farti, ci abbiamo pensato bene ma poi abbiamo deciso che sei il tipo giusto; ci fidiamo di te e se anche per te la fiducia è la stessa vorrei che mi scopassi senza alcune protezione, voglio sentire bene il tuo uccello pulsare dentro di me. Che dici??” Marco sicuramente non si aspettava una richiesta simile, avevano appena scopato ma si era messo, come sempre, il profilattico come sempre aveva fatto e come sempre avrebbe pensato di fare. Speravo che la sua risposta fosse un “SI” ma non ero sicuro al 100% perché in fin dei conti lui scopava solo con sua moglie (almeno questo è quello che ci diceva) noi avevamo rapporti con varie persone (e lui la sapeva) tutti ovviamente protetti ma questo non poteva saperlo. I crampi alla stomaco iniziarono a farsi sentire, una sensazione che non provavo da tanto tempo: ero emozionato, eccitato, in attesa della sua risposta e pensando anche all’ulteriore richiesta che, forse, Monica gli avrebbe fatto a breve. “Tesoro (la chiamava così) è quello che avrei desiderato di più al mondo ma mai avrei avuto il coraggio di chiedervelo, per me è un privilegio!” Fu decisamente di più di un semplice “SI”!
Dopo avermi lanciato un sorrisetto di sfida Marco prese a spogliare Monica con impeto, aveva perso tutte le sue insicurezze, le sue paure: si baciavano con passione, si toccavano, si desideravano. Marco la sdraiò sul letto le mise la testa fra le gambe ed iniziò a leccarla, gustarla, lo faceva con passione si vedeva che proprio gli piaceva. E piaceva anche a Monica perché iniziò a a mugulare, a prendere la testa di Marco e spingersela sulla passare sicuramente già bagnatissima : “mmmm marco dai continua così, mi piace…amore Marco è veramente bravo con la lingua, quasi al tuo livello…dai Marco che se continui un altro po vengo” . Fu come invitare un matto alla sassate e non ci volle molto a sentire Monica urlare “ siiiiiiiiiiiii daiiiiii…vengo vengo….vengooooo”. Io ero seduto, spaparazzato sulla grandissimo poltrona e mi gustavo la scena con l’uccello duro ma ancora dentro i pantaloni. Poi fu il turno di Monica gli prese l’uccello in mano ed iniziò a segarlo e leccarlo, prima lentamente poi velocemente, passava la lingua su ogni centimetro di pelle, palle comprese e andò avanti per molti minuti finchè Marco le disse “sei bravissima ma se continui ancora mi fai venire e avrei voglia di scoparti “ Marco si era fatto intraprendente, aveva perso ogni inibizione e a Monica gli uomini piacciono così.
Dopo la risposta di Marco Monica sorrise compiaciuta e aggiunse “visto che mi ha risposto si avrei anche un’ulteriore richiesta da farti, o meglio l’idea è venuta a Stefano ma la cosa eccita anche me…” . Cazzoooo glielo chiede davvero! Che donna! Che troia! Non stavo più nella pelle, i crampi aumentavano; e se adesso dice “si” cazzo, che faccio? Gli permetto davvero di venirle dentro? E poi? Gliela lecco grondante di sperma?? Non l’ho mai fatto nemmeno quando l’ho riempita io! Ma cosa mi è venuto in mente! Se poi mi tiro indietro faccio una figura di merda. Ero al tempo stesso entusiasta e dubbioso, i crampi aumentavano ma anche le perplessità. Marco però non la fece continuare: “tesoro, siete una coppia stupenda, favolosa, mi avete introdotto in questo mondo ho il privilegio di giocare con voi, stasera poi mi ha fatto la sorpresa di venire da sola, mi hai chiesto di farlo a pelle, sono al settimo cielo, ho stima di voi, nutro vero affetto ma non mi chiedere di avere rapporti con Stefano perché, con tutto il rispetto possibile ed immaginabile, non ce la farei, non sono ne attratto ne incuriosito, a me piacciono solo le donne, mi dispiace, so che potrei rovinare il nostro rapporto ma è un rischio che devo correre perché proprio non ce la fare! Perdonami!” Non so come feci a trattenermi e non scoppiare in una risata fragorosa, ma ci riuscii. Monica invece iniziò a ridere, era piegata in due e Marco la guardava perplesso. “Aha ha ha ha, non hai capito! Hai fatto tutto da solo non mi hai fatto finire il discorso e ti sei fatto un film in testa! ah ah ah ah….Il tuo uccello non mente, è diventato piccolo si è ritirato !! E giù risate. Questa uscita di Marco mi aveva fatto passare l’ansia e le preoccupazioni per quello che poteva succedere dopo, ero molto più rilassato e la curiosità di poterlo fare, di riuscire ad assaporare lo sperma di un altro stava prendendo il sopravvento.
Dopo aver detto a Monica di volerla scopare Marco mi guardò, sorrise e : “adesso caro Stefano te li darò io i consigli su come scopare una donna o meglio te li farò vedere e Monica ti farà sentire come li apprezzerà! Mettiti a pecorina, sei già bagnata abbastanza. Comando io il gioco, ti sbatterò come una puttana voglio sentirti godere e urlare di piacere!” Minchia!! Da Marco non me lo sarei aspettato! Nemmeno un bull esperto avrebbe detto quelle cose al primo incontro. Guarda te che uomo pieno di sorprese. Monica non se lo rifece ripetere due volte, anche lei sorpresa “felicemente” dalle sue parole. “dai Marco, sbattimi forte, fammi sentire una troia, una vera troia! Voglio sentirti fino in gola!” Erano presi, partiti di testa, poche volte avevo visto Monica così vogliosa. A quel punto mi tirai fuori l’uccello ed iniziai a masturbarmi. Senza tanti preamboli glielo mise dentro ed inizio subito a scoparla forte; in effetti era bagnatissima e il rumore che si sentiva era inequivocabile chaf chaf chaf…. “dai dai così, bravo spingi forte, daiii che sto venendoooo, siiiii ancora ancora, non ti fermare!” Monica è pluriorgasmica, se eccitata a dovere riesce a venire in pochi minuti e continua a godere senza doversi fermare. E’ una forza della natura. Siiii vieni vieni, goditelo tutto troia, ti piace il cazzo eh??? senti quant’è bagnata, un lago”!adesso mi metto sotto e mi scopi troia, fammi vedere come cavalchi! E così fece, Monica gli salì sopra ed iniziò la sua danza, dettando i ritmi, l’intensità la profondità della penetrazione, ogni tanto si abbassava per baciarlo, lui le teneva in mano le grandi tette e giocava con i capezzoli. Andarono avanti per un tempo indefinito, gli umori avevano infradiciato le lenzuola, l’aria sapeva di sesso. Le urla di Monica che preannunciavano l’ennesimo orgasmo avevano attirato diversi persone che bussavano alla porta chiedendo di entrare. Stavano dando spettacolo. Ad un certo punto Marco le afferrò i fianchi aiutandola nel movimento, imponendo un ritmo decisamente altissimo, evidentemente stava per venire anche lui! “dai dai daiiiii più veloce, ti aiuto io, daiiiiii che sto per venire, più veloce più veloce…vengooo” A quel punto Monica squirtò copiosamente sulla pancia di Marco, uno schizzo potente gli arrivò perfino sul viso….Siiiiii vengo anch’io anch’ioooooooo! Marco era distrutto, sdraiato sul letto con le braccia aperte, e Monica gli si accasciò accanto esausta anche lei ma decisamente appagata. Ed io??? Avevo la mano che fumava da quanto avevo aumentato il ritmo della sega stavo arrivando all’orgasmo quando ebbi un sussulto di orgoglio: cazzo non mi hanno considerato per tutta la scopata, adesso è il mio turno: “troia non ce la fai più??? mettiti a pecora che adesso ti scopo anch’io” A dire il vero non la vidi tanto entusiasta ma per forza di cose dovette alzarsi mettersi a pecora porgendomi il culo! Era un lago, la passera larga come altre poche volte, il mio uccello non è piccolo, anzi direi decisamente sopra la media, ma sembrava uno stuzzicadenti. Non avrei dovuto faticare molto per raggiungere l’orgasmo, ero già al limite dalla lunga sega che mi ero fatto. Cercai di gonfiare la cappella facendoci arrivare più sangue e glielo schiaffai dentro! “Senti questa troia quant’è bagnata, ci sguazzo dentro, arrivo fino in fondoooo, Marco ti ha scopato bene eh??!!! dimmelo che ti è piaciuto dimmelo!!! Siiiii siiiiii Marco mi ha fatto godere, mi ha sbattuto come una puttanaaaaa, siiii dai anche te….sbattimi forte. Dai daiiiii che sto per venire, un’altra volta, un’altra volta. Promettimi che lo rivedremo presto, promettimelooooo!!! Siiiii siiiii vengoooo vengooo….lo rivedrai tutte le volte che ne avrai voglia! Allora fissiamo subito, ho vogliaaaaa!!!”

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aldocuck

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