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Racconti Cuckold

Improvvisazioni erotiche 2°

By 31 Gennaio 2005Dicembre 16th, 2019No Comments

è tutto il giorno che sento i tuoi occhi addosso.
Sin da questa mattina quando hai capito che avrei passato da sola il resto della giornata, una malformazione congenita all’orecchio m’impedisce di compensare la pressione dell’acqua. Quindi non ho potuto seguire il mio uomo nella sua immersione.
Ero in piscina quando ho colto qualcosa di strano sulla mia pelle. Non era la pressione dei raggi solari quella che mi scaldava il ventre, erano i tuoi occhi. Senza sollevare il viso dal mio libro ho spinto gli occhi in ogni direzione e ti ho visto attraverso gli occhiali scuri: stavi lì, immobile, con lo sguardo fisso sul mio bacino. Spiavi il mio respiro, le curve dei fianchi ed il lieve rigonfiamento del pube sotto il costume. Di certo ti stavi domandando se quel sottile e ridotto lembo di tessuto copriva un ridotto ciuffetto di peli o se la mia passerina era depilata completamente.
Tra poco lo saprai, scoprirai quanto morbida è la mia pelle in quel punto!
Non perdere tempo in stupidi quanto inutili preliminari verbali.
Ti voglio ed ho già deciso di godere con te.
Ora!
Non mi devi conquistare, non devi sedurmi. Devi solo farmi godere, semplicemente soddisfare la mia voglia.

Bravo, sfilami il reggiseno e baciami dolcemente i capezzoli’ mi piace.
Ci sai fare. Hai capito quanto mi eccita farmi divorare da un uomo. Succhia tutto il mio seno sin quando non ti domanderò di più.
Hai delle mani stupende!
L’ho capito subito osservandole mentre si muovevano nervose mentre mi spiavi. Ora s’intrufolano sotto la mia biancheria esattamente come avevo immaginato, indugi sul mio pube, sfiori la vagina e ti sento gemere quando scopri la pelle liscia delle labbra senza un pelo.
Mi depilo a fondo per la maggiore sensibilità che ne ricavo e perché so quanto piace agli uomini trovarsi dinanzi uno spettacolo del genere.
Sì, così mi piace, frugami, scopri il mio corpo prima di prenderlo’ prima di violarlo, prima di sbattermi!

Ora tocca a te!
Voglio farti vedere cosa possono fare le mie labbra.
Mentre avvicino la bocca al tuo sesso ti sento ansimare, non ti ho ancora sfiorato e già godi?
No, è solo un forte desiderio il tuo, chissà quanto mi hai sognata in questi giorni, quanto hai desiderato questo momento con me. Chissà come mi hai immaginata?
Godi!
Hai un buon sapore ed il tuo pene è durissimo.
Mi vuoi e questo mi eccita.
Adoro sentirmi desiderata da un uomo e perdo ogni controllo quando me lo dimostrano in questo modo.
La tua erezione è solo per me, lo sento mentre ti succhio ed aspiro i tuoi umori.
Il tuo sapore non mente, parla per te e mi dice cose che le tue labbra non saprebbero mai esprimere. Lasciati succhiare ancora un po’, resisti e non venire ora.

Adesso a me!
Fammi sentire la tua lingua, lasciami scoprire come sai muoverla, vediamo se sai sfiorare i punti giusti per far godere una donna.
Leccami!
Toccami!
Mi piace!
Ma cosa fai ora?
Sento qualcosa puntare le mie labbra, aprirle e spingersi dentro di me. Il tuo dito esplora l’interno della vagina. Così, arcua il dito e premi sulle pareti, scopri quanto è morbida la mia pelle dentro, esplora la carne che stai per violare.
Ti sembro bagnata a sufficienza?
Hai visto quanto sono eccitata, il tuo dito ha scoperto una caverna tanto sono aperta per l’eccitazione. Allora riempi questo vuoto con la tua carne.
Ti voglio!

Sì, baciami. Hai il mio sapore in bocca ed io ho il tuo. Uniti e mescolati alla nostra saliva sono il mix più eccitante che conosca. Ti bevo e ti voglio sempre di più, spingimelo dentro. ORA!
Dammelo che ti guido io.
Spingi ora.
Eccoti, mi stai aprendo, ti sento entrare ed il mio cervello lascia il controllo all’istinto.
Scopami!

Voglio venire sopra di te. Voglio muovermi come piace a me, dominare l’amplesso, regolarlo secondo i miei tempi. Voglio godere.
Sollevo il sedere e poi scendo lenta, mi piace sentirlo entrare mentre contraggo il ventre. Lo percepisco in tutta la sua maestosità. Te lo confesso con voce roca ed eccitata, tu hai un guizzo e lo spingi più in alto, ti piace sentirti dire che lo hai grosso. Tipico maschio schiavo delle dimensioni del suo pene, ma lo muovi bene.
Godo, sento il piacere crescere inarrestabile. Lievi onde inizialmente, semplici avvisi che diventano poco alla volta vere fitte.
Gemo e respiro sempre più veloce. Tu hai capito che sono quasi arrivata e spingi a tempo con me. Mi siedo completamente sui tuoi testicoli e capisco d’averti tutto dentro anche se quasi non lo sento più tanto mi sono aperta.
Per un istante penso di cambiare posizione, voglio sentirti meglio, dovrei mettermi carponi e chiederti di sbattermi come una troia. Questo ti farebbe eccitare ancora di più ma’ eccolo!
L’orgasmo mi esplode nel ventre.
Inarco la schiena e mi lascio godere, non penso ad altro che al piacere.
Non mi accorgo di ancheggiare in modo troppo efficace per te sin che le tue mani non cercano di sollevarmi per allontanarmi dal pene che sta per esplodere.
Non riesco a parlare, godo ancora troppo, ti allontano le mani e mi spingo contro di te. Ti prendo completamente dentro mentre vieni ed il tuo seme m’invade.

è finita.
Mi sollevo dolorante, ho teso troppo i muscoli delle gambe. Ti lascio tutto il bacino imbrattato dei miei umori e qualche goccia del tuo seme che mi è uscita dalla vagina.
Mi vesto senza indossare gli slip, non voglio macchiarli.
Esco salutandoti con un bacio e torno nella mia camera per una doccia in attesa del mio uomo, bramo dalla voglia di raccontargli tutto. Lo farò eccitare tanto che mi farà l’amore come solo lui sa farmi.

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