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Racconti Cuckold

La vera storia di Ramona

By 15 Giugno 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

CAPITOLO 1

Mi chiamo Ramona ed ho 32 anni. Vengo dalla provincia di Torino e sono un’impiegata statale. Cosa c’è di strano in tutto questo? Nulla.
Tranne che sono la moglie di un cuckold o cornuto dipende da come si vuole intendere il termine.
Ho sempre tradito mio marito sia fisicamente che psicologicamente lasciandomi trascinare dal mio uomo del momento. Ho sempre pensato per una mia leggerezza di essere sempre stata brava a nascondere le mie infedeltà, invece il mese scorso ho capito che lui ha sempre saputo e mi ha confessato di provare un piacere mentale e fisico nel sapermi presa da un’altro.
La sera che mi confessò di sapere tutto rimasi perplessa. Attendevo che dalla sua bocca uscissero le fatidiche parole ” Esci dalla mia vita ” , invece con enorme sorpresa mi abbracciò e mi disse che ero la donna più bella del mondo. Ammetto che nonostante la mia perplessità, fui molto contenta della sua reazione ma fece cambiare completamente il mio modo di vederlo. Non lo vedevo più come mio marito come mio compagno, ma semplicemente come mio compagno di perversione. Iniziai a raccontare tutto di ciò che facevo con i miei uomini ed ora siamo arrivati ad un punto molto importante.
In questo momento ho un amante fisso il quale è una persona che sia cerebralmente che sessualmente mi appaga in tutto. Mio marito ne è consapevole che questo può essere l’inizio della fine, ma entrambi ne siamo eccitati. A volte ne parliamo che stiamo diventando più amici che amanti e che i miei pensieri sono solo per il mio amante. In lui a volte vedo la tristezza nel sentire certe parole, ma il suo sesso svela una realtà che i suoi occhi non ammettono. E’ terribilmente eccitato e io nel vederlo così sofferente ma così eccitato mi sento fortemente eccitata e non riesco a uscirne da questo turbinio di emozioni.
Da lunedì abbiamo preso la decisione di dormire in letti separati in modo da placare la gelosia del mio amante che non ha intenzione ( giustamente ) di condividermi con mio marito. Mio marito accetta la situazione e da quante mutande lavo al giorno l’eccitazione cresce in maniera esponenziale. A breve stiamo pensando di fare un viaggio in tre prendendo una doppia e una singola per sperimentare sempre di più questo gioco perverso.

CAPITOLO 2

Viviamo la nostra sessualità in questo modo ormai. Io tra le braccia del mio amante e lui nell’angolino ad assistere. A me eccita, a lui pure. Io sono completamente persa per il mio amante e mio marito lo sa.
In questi ultimi giorni il trasferimento del mio amante è stato completo. Mangiamo in tre, guardiamo la televisione in tre e dormiamo in due.
Immaginate come abbiamo passato le prime notti, è stato bellissimo e fantastico e la cosa eccitante è sapere che mio marito provasse eccitazione nonostante la situazione non è sicuramente non umiliante per lui.
Abbiamo parlato molto in questi giorni : a mente lucida lui mi dice che non potrebbe accettare ma poi quando vede il mio corpo muoversi su quello del mio amante, non riesce a non eccitarsi. Mi ha detto che in quel momento è ciò che desidera.
Non so se tutto ciò è paragonabile ad una droga, la vuoi perchè ti fa star bene, ma nel momento di lucidità la ripudi.
Io invece ormai non ho nessun senso di colpa. Voglio il mio uomo e mi piace, mi eccita anche sapere mio marito eccitato e umiliato.
Oggi mentre aspettavo che il mio amante tornasse dal lavoro, mi sono fatta un bel bagnetto caldo con tanto bagnoschiuma ed avevo voglia di un massaggino ai piedi. Così mi è balenata l’idea di mandare un messaggio con il telefono al mio caro fidanzato cornuto dicendogli che aveva mezz’ora di tempo per potermi massaggiare i piedi altrimenti avrebbe perso il treno. Lui in poco meno di dieci minuti è arrivato e inginocchiandosi di fianco alla vasca da bagno ha iniziato uno splendido massaggio. Ci sa fare con le mani, peccato che solo con quelle sa farmi provare brividi. Poi mi sono vestita, ho messo un microabito giallo e un paio di scarpine nere e mi sono sistemata i capelli pronta per il mio amante. E’ arrivato e mi ha baciata sulla porta stringendomi a sè. Con la coda dell’occhio ho notato che il mio fidanzato osservava me e il mio amante. Non so se fosse più eccitato nel vedere la propria compagna baciata da un’altro uomo o più umiliato per aver aiutato a preparare la propria donna ad un’altro uomo. Alla fine l’ho salutato con un freddo ” ciao ” e sono uscita a cena con il mio amante.

( continua )

I RACCONTI DI RAMONA
http://iraccontidiramona.blogspot.com/ CAPITOLO 3

Ieri notte è stata fantastica. Io e Marco, il mio amante siamo tornati dopo una bellissima cenetta a lume di candela sul litorale di Ostia a qualche chilometro dove risiedo.Abbiamo mangiato del buon pesce e bevuto molto. Ridevamo come matti e quando è stata l’ora di alzarci per tornare a casa per amoreggiar facevo fatica a reggermi in piedi. Sono salita sulla sua nuova Audi e mi sono tolta le scarpine che cominciavano a farmi male. Ho appoggiato i piedi sulle gambe di Marco facendomele massaggiare. E’ stato dolcissimo. Poi mi ha dato un leggero bacino sulle labbra prima di dirmi che aveva una gran voglia di passare tutta la notte a scopare. Ha utilizzato proprio ” SCOPARE ” consapevole del fatto che durante l’atto amo esser presa con la forza e la determinazione. Arrivati a casa, mi aspettava il mio compagno Luca, seduto sul divano che guardava le partite del Mondiale che si sta giocando in Sud Africa. L’abbiamo guardato e abbiamo riso io e Marco prima di infilarci in camera nostra. E’ stato bellissimo quando Marco mi ha detto che sarebbe stato eccitante farlo davanti al mio compagno. Ero indecisa su come farlo, così ho avuto un’idea. Ad un certo punto mi sono tolta tutti i vestiti e sono andata in salotto e quando ho visto Luca ho detto a lui di spogliarsi completamente. In quel momento Luca ha sperato di fare l’amore con me, ma quando è stato completamente nudo, Marco è apparso dalla penombra completamente nudo stringendomi da dietro il seno. Marco mostrava una bellissima erezione e mi ha preso in piedi davanti a Luca che rimasto impotente di fronte a quella scena ha perso l’eccitazione. Io lo guardavo e gli ho urlato di segarsi mentre io scopavo con il mio uomo. L’ha fatto e vedendo quella scena i colpi di Marco mi sembravano ancora più forti. Ho goduto come una matta.

( continua )

I RACCONTI DI RAMONA
http://iraccontidiramona.blogspot.com/ CAPITOLO 4

Questa notte ha cambiato definitivamente il rapporto tra me e il mio compagno Luca. Infatti aver scopato il mio amante Marco di fronte a lui come una gran troia e aver visto lui masturbarsi in maniera penosa di fronte all’amplesso mio e del mio uomo è stato molto eccitante. Stamattina a colazione eravamo in tre e a volte sorridevo con Marco ricordando la scena. Luca invece sembrava scocciato dalle nostre risate. Così ho deciso di stuzzicarlo perchè adoro quell’umiliazione che solo io so provocare nel mio compagno. Mi sono alzata dalla mia sedia e mi sono seduta sulle gambe del mio amante. Al contatto col suo cazzo ho sentito una scarica d’adrenalina sprigionarsi nel mio sesso ed ho lasciato partire un gemito di piacere. Luca osservava la scena stupito, perplesso ed affranto. Si è alzato ed è andato in bagno. Nel frattempo mi sono limonata Marco e ci siamo fatti trascinare dall’eccitazione e l’abbiamo fatto sul tavolo tra marmellate, nutella e fette biscottate.
Nel pomeriggio io e Marco, il mio amante siamo andati a fare shopping. Ovviamente da stronzetta quale sono, ho preso la carta di credito di Luca, il mio ragazzo. Quando se n’è accorto, Luca mi ha subito chiamato definendomi dolcemente ” stronza ” ma poi l’ho chiamato e gli ho fatto capire che la sera avrei fatto la gattina dolce con lui. Con Marco siamo andati in vari negozi a comprare i costumini per l’estate. Dovete sapere che io e il mio amante stiamo organizzando una vacanza a tre in modo da poter essere completamente liberi di poter viverci questo strano rapporto. La destinazione della vacanza è ancora in sospeso, ma credo che se tutto va come deve andare, molto probabilmente andremo all’hedonist in Jamaica. Comunque ho comprato tantissime belle cosette ed ho indossato molti vestiti. Tra i quali una minigonna ad altezza ” figa ” come dice il mio stallone che ho voluto provare esibendomi fuori dal negozio arrapando molti commessi che continuavano ad osservarmi. E la sera siamo rientrati e ad attenderci c’era Luca già con i calzoni abbassati.

( CONTINUA )

I RACCONTI DI RAMONA
http://iraccontidiramona.blogspot.com/ CAPITOLO 5

Vedere il proprio compagno nudo coi calzoni abbassati mentre si sta masturbando nell’attesa che la propria compagna torna dopo una giornatina di sole col proprio amante non ha prezzo. Così quando lo vidi così, baciai limonando il mio amante Marco e guardai poi negli occhi Luca, il mio fidanzato. Il mio sguardo era di quelli molto dolci ma falsi. Feci capire a Luca di seguirmi, bloccando Marco in salotto appoggiando la mia mano delicata sul suo petto così forte da anni di pesi in palestra. Entrai in camera da letto con il mio ragazzo cornuto e lo feci sedere sul letto. Presi la nostra fotocamera e gliela diedi in mano e guardandolo negli occhi dissi che doveva filmare questo attimo perchè poteva anche essere l’ultimo per lui. Gelò improvvisamente anche se il suo cazzo sembrava apprezzare quell’ennesima umiliazione. Iniziai un dolce e sensuale balletto davanti a lui mostrando la mia fisicità e il mio saper rizzare i cazzi ormai devoti. Mi concentrai sul balletto chiudendo gli occhi immaginando in quel momento di farmi sbattere come una troia da chiunqua. Poi lo guardai, lo accarezzai e con freddezza dissi :

” Ora vai fuori dal cazzo, voglio scoparmi Marco! –

Una cosa bellissima nel rapporto a tre, è quello di riuscire ad essere dominatrice e sottomessa nello stesso istante. Col mio fidanzato cornuto Luca, sono un impagabile mistress che lo riduce allo stadio larvale e subito dopo sguscio tra le lenzuola del mio stallone Marco come una gattina in calore. Mi piace fare sesso con Marco, mi piace quando mi tratta da troia, quando mi penetra con forza il lato b senza pensare all’istante di dolore prima del grande godimento che mi da. E’ uno stallone magnifico. 190 di altezza, capelli biondi, muscoloso che ama prendermi in braccio e scoparmi per le varie stanze della casa. Di contro il mio ragazzo, 178 di altezza, capelli lunghi mori e occhiali da vista, poco sportivo il quale lo tratto come il peggior degli schiavi. Ormai la situazione sta assumento sempre più una piega molto cuckold. Lui ormai urla che soffre ma che gode della situazione. Mi dice che ormai è arrivato a sette seghe al giorno pensandomi e guardandomi mentre scopo con il mio stallone. Oggi dopo aver fatto l’amore con Marco, ho raggiunto in salotto Luca con una tenuta molto sexy e quando mi ha visto quel perizoma che coprima a malapena il mio sesso, non ha resistito sparandosi l’ottava sega del giorno. Ormai ha capito che questa è la sua nuova vita, la vita di un cuckold

( continua )

I RACCONTI DI RAMONA

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Dopo molti giorni di pioggia, oggi mi sono goduta il sole. Mi sono sdraiata nella mia piscina e mi sono fatta baciare dal sole e non solo. Infatti Marco è stato a casa dal lavoro ed ha passato l’intera giornata in piscina con me. Luca, il mio fidanzato cornuto invece si è alzato alle 7 ed è andato in ufficio. Cosa raccontarvi? E’ stato magnifico farsi mettere la crema abbronzante su tutto il corpo da Marco e nel frattempo mandare MMS con le fotografie della giornata al cornuto. Eccitante. Mi ha massaggiato come un dio. Il mio stallone con le mani ci sa fare proprio e devo ammettere che il tocco della sua mano mi fa eccitare come pochi uomini sono riusciti mai a fare. Ha iniziato massaggiandomi i piedini e poi è risalito fino al mio interno coscia e i miei glutei soffermandosi piacevolmente nell’incavo dei due glutei. Poi si è portato con la mano davanti massaggiandomi la patatina rasata su suo comando. Le sue mani sporche di crema bianca entravano ed uscivano dalla mia fessura lasciandomi un rivolo bianco di crema come se fosse sperma. Ovviamente prendevo il sole completamente nuda visto che il nostro giardino è circondato da una siepe alta più di due metri. Poi è risalito soffermandosi sulle mie mammelle così dure e grosse come se fossero ricche di latte. Poi e’ stato il mio turno e l’ho massaggiato come una gheisha. Baciando i suoi piedi e massaggiando il suo pene in piena erezione. Ho fatto al mio stallone una sega molto lunga e lenta. La sua durata è terrificante e quasi avevo male al polso per quei interminabili su e giù che la mia manina continuava a fare. Alla fine dopo un’oretta di sole, ci siamo tuffati in piscina e l’abbiamo fatto a bordo piscina ( ovviamente ogni mezz’ora mandavo MMS al cornuto che eccitato mi diceva che si sparava le seghette nel bagno dell’ufficio ). E’ stata una giornata bellissima e domani il mio stallone torna al lavoro, ma ho già un’idea di come farmi trovare quando tornerà dal lavoro.

( continua )

I RACCONTI DI RAMONA E I SUOI VIDEO SUPER HOT

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