Skip to main content
Racconti CuckoldTrio

Lisa dagli occhi blu

By 7 Luglio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Era diverso tempo ormai che mi frequentavo con Lisa, la nostra intesa sessuale e non solo quella era stupefacente capitava che non ci fosse nemmeno bisogno di parlarci e ci comprendevamo al volo.

Parlavamo di tutto senza problemi. Le raccontai delle mie precedenti esperienze sessuali senza nasconderle nulla. Della mia voglia esibizionistica, delle mie frequentazioni con una singola piu’
grande di me con la quale frequentai alcune volte dei club prive’.
Sapevo che con lei potevo lasciarmi andare liberamente senza timore di essere giudicato. Le piaceva che le raccontassi le mie sperienze.

Lei invece mi disse che a parte un tentativo da parte di una compagna di scuola di un approccio lesbo neanche portato a termine con i suoi precedenti fidanzati si era sempre limitata ad un classico rapporto di coppia con l’occasionale uso di coadiuvanti sessuali ma nulla piu. Nelle sue fantasie le piaceva trovarsi invece in situazioni dove fosse il centro del piacere. Mi confido’ che non le sarebbe affatto dispiaciuto esibirsi di fronte ad altri.

Questa confidenza me la fece non durante un atto sessuale e in preda all’eccitazione ma a mente fredda. Le promisi che l’avrei aiutata a
realizzare questa sua fantasia se veramente lo desiderava, mi guardo’ con aria maliziosa e mi disse SI’ VOGLIO FARLO. A quella risposta così decisa mi si illuminarono gli occhi, ci sorridemmo e ci
baciammo languidamente.

Nei miei trascorsi precedenti mi era capitato di frequentare luoghi
frequentati da coppie esibizioniste. Le dissi dell’esistenza di questi posti e che l’avrei volentieri portata a fare un giro affinche’ si facesse un’idea. Accolse la mia proposta in maniera entusiastica.

La possibilita’ di realizzare finalmente una fantasia che la accompagnava nei suoi giochi solitari la fece eccitare, mi confido’ di essersi bagnata al solo parlarne e a dimostrazione di quanto detto prese la mia mano e facendola scomparire sotto la gonna se la poso’ sul sesso. I suoi slippini erano umidi li scostai, le mie dita scivolarono dentro di lei. Iniziai a stuzzicarla baciandola sul collo. La vidi mordersi il labbro e un gemito soffocato uscì dalla sua bocca.

Il luogo dove ci trovavamo non ci permise di spingerci oltre ma fu’ sufficiente. Eravamo seduti a bere un aperitivo e la tovaglia del
tavolo copriva a malapena i nostri movimenti. Purtroppo quel giorno ci dovemmo separare ognuno di noi aveva preso altri impegni. Ci lasciammo con estremo dispiacere ripromettendoci che al prossimo incontro la avrei accompagnata nel fatidico tour.

Passarono un paio di giorni e in una calda sera verso la fine di giugno la passai a prendere. La vidi uscire dal portone era splendidamente eccitante senza essere volgare.

( continua )

http://iraccontidiromina.blogspot.com/

Un velo di trucco faceva risaltare il suo viso, indossava un leggero
abitino con una stampa fantasia molto corto con spalline sottili e dei sandali con un bel tacco che slanciavano le sue cosce abbronzate. Salì in macchina e mi chiese: ti piaccio? La risposta poteva
essere una sola, sei fantastica le dissi baciandola. Le proposi di andare a bere un drink e partimmo.

Mentre eravamo in macchina mi confido’ che si era masturbata piu’ volte al pensiero dell’esperienza trasgressiva che stava per compiere. Allora sei decisa le domandai, appoggiandole una mano sulla
coscia..Sorridendomi rispose: sì sì convintissima anzi non vedo l’ora. La baciai e pensai a quanto fossi fortunato ad essere accanto ad una donna così.

L’aria condizionata in macchina era un po’ bassa e i suoi capezzoli si inturgidirono premendo sul vestito glieli titillai, sapevo che gli piaceva. Era rilassatissima. Si giro’ verso di me’ e mi disse: per questa sera ho fatto una cosa. Sollevo’ l’abitino e mi mostro’ la sua patatina era completamente depilata. La accarezzai era liscissima.

Arrivammo al locale ci sedemmo su un divanetto e ordinammo da bere. Faceva un figurone. Diversi ragazzi la osservavano glielo feci notare lei si sentiva lusingata. Mi piaceva che la guardassero e anche a lei. Arrivo’ il cameriere e ci porto’ la consumazione.

Chiaccherammo amabilmente per una mezz’oretta nel locale c’era un via vai incredibile ma notai che un ragazzo la osservava intensamente. “Lisa ce’ un ragazzo che non ti toglie gli occhi di dosso ti va’ di stuzzicarlo”, le domandai a bruciapelo. Mi guardo’ un attimo perplessa per quella domanda così diretta ma passato l’iniziale stupore accetto’.

Inizio’ ad osservarlo passandosi lentamente la punta della lingua
sulle sue labbra morbide. Accavallo’ le gambe scoprendo le sue cosce. In quella posizione l’abitino era quasi inutile. Il ragazzo un po’ imbarazzato distolse lo sguardo, noi ci guardammo e ci sorridemmo. Le dissi “brava continua”.

La cosa la stava prendendo, con una mano si accarezzava il fianco della coscia. Il ragazzo aveva ripreso ad osservarla. Con la scusa di andare a pagare mi alzai e le lasciai campo libero. Scelsi un punto da dove potevo osservarli entrambi senza essere visto.

Tenendo lo sguardo fisso sul ragazzo Lisa scavallo’ le gambe tenendole divaricate ma senza esagerare, sì chino e finse di sistemarsi i sandali. Si raddrizzo’ e con indifferenza fece salire l’abitino ben oltre mezza coscia dalla mia posizione non sapevo se il nostro spettatore potesse vedere la passerina ma l’intento di Lisa era sicuramente quello.

Mi piaceva quello che vedevo e mi convinsi che era veramente decisa di farsi guardare da altri. Il ragazzo si mosse verso la sua direzione lo anticipai, raggiunsi Lisa le feci cenno d’alzarsi, ci dirigemmo verso l’uscita voltandogli le spalle.

( continua )

http://iraccontidiromina.blogspot.com/ Ormai entrata nella parte Lisa camminava sculettando io gli palpai il sedere facendo salire il vestito. Non sappiamo quanti videro le sue chiappe ma non ci interessava. Mi complimentai con lei per
quella estemporanea e soft esibizione, mi ringrazio baciandomi. Era venuto il momento di mantenere la parola data e farle scoprire questo nuovo mondo a lei sconosciuto.

Durante il tragitto le chiesi cosa avesse provato a stuzzicare quel ragazzo. Mi disse che la cosa la aveva stimolata le era piaciuto farsi guardare da uno sconosciuto che si sentiva mentalmente e non solo fisicamente eccitata da quella situazione. La sua passerina umida mi diede la conferma.

Arrivammo a destinazione. Era un grande piazzale in una zona industriale con alcuni rimorchi di tir parcheggiati. C’era un discreto movimento alcune macchine erano parcheggiate altre erano in costante movimento.

Ci fermammo e iniziai a spiegare a Lisa come funzionasse. Nel frattempo passo’ una autovettura con a bordo una coppia seguita da altre tre con dei singoli. Altre macchine ci sfilarono a
fianco molto lentamente eravamo appena arrivati e volevano vedere chi c’era a bordo. Rimase stupita dal continuo movimento e mi chiese come fosse possibile fare qualche cosa in quel posto. Le spiegai che era un punto di ritrovo e che se si trovava qualcuno di interessante ci si spostava in un luogo piu’ tranquillo. La pregai di non scoprirsi o non saremmo piu’ stati tranquilli.

Ci muovemmo e facemmo un giro, nonostante il movimento decisi di cambiare posto. Per iniziare Lisa era meglio un luogo meno affollato. Scelsi un parcheggio vicino al parco forlanini era molto tranquillo due macchine erano parcheggiate su una vi era una coppia intenta a baciarsi sull’altra un singolo ci fermammo non troppo distanti dalla coppia.

I sedili posteriori della mia macchina erano abbassati passammo dietro saremmo stati piu’ comodi. Iniziammo a baciarci con libidine, feci scivolare le spalline del suo vestito che scivolando scopri’ il seno, i suoi capezzoli svettavano, iniziai a titillarli.
La coppia in fianco ci stava osservando così come il singolo che nel frattempo era sceso e appoggiato alla macchina si fumava una sigaretta.

Lisa si sfilo’ il vestito restando completamente nuda. Le mia mani scesero lungo il suo corpo morbido e flessuoso. Le accarezzai le cosce e risalii lentamente verso il suo sesso, lei mi stava slacciando i pantaloni e inizio’ ad accarezzarmi la verga
turgida attraverso gli slip.

Il singolo nel frattempo passeggiava con indifferenza facendo la spola tra la nostra e l’altra macchina della coppia, anche loro si stavano dando da fare vedevamo la testa di lei fare su e giu’. La mia mano stava trastullando la figa di Lisa. Era bagnata glielo feci notare e mi disse che la situazione in cui ci trovavamo la faceva eccitare, nel frattempo anche io mi ero liberato dei vestiti eravamo entrambi nudi.

( continua )

http://iraccontidiromina.blogspot.com/ Il singolo era fermo vicino all’altra coppia e la osservava lo
guardammo anche noi e notammo che stavano scopando. La situazione in cui ci trovavamo fece aumentare la nostra eccitazione iniziai a masturbarla, le mie dita entravano dentro di lei con facilita’, la frugavo e lei fremeva dicendomi sì sì così continua mi piace come mi masturbi e mentre mi diceva quelle parole mi smanettava il cazzo. Arrivo’ un’altra auto con a bordo un singolo.

Noi continuavamo nei nostri giochi di petting alternando l’uso delle nostre mani a quello delle bocche continuando a a donarci reciproco piacere .Passarono alcuni minuti e anche il secondo singolo scese
dall’automobile dirigendosi verso di noi. Lo dissi a Lisa che si mise alla pecorina mentre continuava a spompinarmi, il suo culo era in bella mostra era veramente decisa nel farsi guardare.

Il singolo a quella visione si fermo’ ‘e come dargli torto’ anche noi adesso avevamo il nostro spettatore. Con le mani presi le natiche di Lisa e le allargai dicendogli: così puo’ vedere meglio la tua fighetta
vogliosa. A quelle parole con una mano inizio’ a stuzzicarsi il clitoride Era eccitatissima nel sapere di essere osservata finalmente stava realizzando la sua fantasia.

Dato il caldo i finestrini erano in parte aperti e potevamo sentire i commenti del nostro spettatore che si complimentava per quella
visione e per la passione che dedicava al mio cazzo. Si fermo’ e si giro’ voleva vedere chi la stesse osservando lo guardo’ e gli sorrise. Lui contraccambio’ e facendogli vedere il suo uccello gli disse che era stupenda. Nel frattempo l’altra coppia aveva finito e stava andandosene.

Alla visione di un secondo uccello inizio’ a masturbarsi mentre gli accarezzavo i seni, gemeva e mugolava era un piacere vederla così. A un certo punto presi la sua testa e la avvicinai al mio ventre, volevo sentire ancora le sue dolci labbra sul mio sesso avvicino’ il piu’ possibile il suo culo al finestrino e inizio’ ad agitarlo ebbi come l’impressione che volesse farsi toccare da un estraneo.

Il singolo intanto si smanettava eccitato. Le domandai se volesse farsi toccare da lui e mi disse di sì. Mi guardai in giro
eravamo rimasti soltanto noi. Abbassai il finestrino e dissi al singolo che se voleva poteva toccarla.

Non se lo fece ripetere due volte e con delicatezza inizio’ ad accarezzarle il culo e lentamente scese in mezzo alle sua cosce infilandole le dita. Al contatto del suo sesso con quelle dita sconosciute prese ad agirsi a dimostrazione di quanto le piacesse essere al centro del piacere. Io ero felice di vederla in quella situazione e se avesse continuato a spompinarmi con tanta passione non avrei resistito.

( continua )

http://iraccontidiromina.blogspot.com/

Leave a Reply