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Racconti Cuckold

Prima volta da bull

By 5 Agosto 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Circa 2 anni fā avevo avuto una storia di sesso con la mia assistente, Nadia, carina, bruna con capelli lisci lunghi, tette piccole, un gran culo largo e morbido. Ma soprattutto molto calda. Una donna a cui piaceva essere dominata completamente ed assere usata!

La storia era finita appunto perchè per me era stato solo del gran sesso, mentre lei si era innamorata, e siccome cominciava a darmi problemi sul lavoro, l’avevo

allontanata. Durante i mesi che ci eravamo frequentati le avevo fatto provare diverse esperienze, sesso in luoghi pubblici, esibizionismo, club privè e avevo

fatto delle foto e dei video delle nostre scopate.

Non sentivo Nadia da tempo, un giorno mi manda un sms dicendomi che vuole indietro delle sue cose che erano in mio possesso (libri, cd, ecc) perchè stava per sposarsi e si trasferiva nella nuova casa. Considerando che era una gran troia e che impazziva per il mio cazzo, le risposi che se avesse voluto riprendersi i suoi oggetti doveva pagare. Lei mi rispose: “cosa centra pagare? sono le mie”. E io: “non me ne frega niente, se le rivuoi vieni in ufficio e mi fai un pompino”. lei rispose incazzata e mandandomi a quel paese. Sicuro di conoscerla bene le posi un ultimatum: “se vieni entro domani, mi

basta un pompino, ogni giorno che passa vorrò di più, chiaramente il pompino aggravato (che dalle mie parti significa con l’ingoio)!

Dopo 2 giorni mi mandò un altro sms dicemdomi che stava per sposare un uomo magnifico e che nn avrebbe più fatto certe cose con me, e che anzi se avesse detto al suo fidanzato del mio ricatto potevano essere problemi per me.

Io risposi che considerando i 2 giorni trascorsi e la sua minaccia, se non fosse venuta nel pomeriggio a succhiarmelo immediatamente avrei pure mostrato le foto e i video al suo fidanzato.

Nel pomeriggio venne in ufficio un tipo che si presentò come il ragazzo di Nadia, lei gli aveva raccontato tutto, mi disse che dovevo darlgi subito tutte le foto e i video altrimenti mi riempiva di botte.

Fisicamente non era ben messo, poi mi sembrava troppo per bene e anche un pò incerto, cercava di far e il duro ma non aveva le palle. io reagì malamente dicendogli che Nadia era una gran troia e che i video li guardavo con gli amici e li pubblicavo su internet quando volevo. Cominciai a raccontargli tutte le porcate che avevo fatto con la sua futura moglie, lui era basito e carcava di negare e difenderla, fremeva parlava confusamente, guardandolo bene mi accorsi che sudava un pò e mi dava l’impressione di essersi eccitato.

Allora forzai la mano e gli dissi: “facciamo così…la faccio venire qui, mi faccio fare un bel pompino e le dò le sue cose, ma non le foto e i video, tu se vuoi capire bene che troia è la tua quasi mogliettina, ti puoi nascondere di là, nel camerino e assistere allo spettacolo. Lui insistette dicendo che lei nn sarebbe mai venuta, in fondo non erano cose importanti, gli dissi: “verrà perchè ha voglia di spompinarmi, era innamorata del mio cazzo grosso”. Lui: “ok, aspetto, tanto non viene e comunque ti manderà a quale paese, sono sicuro”.

Le mando un sms subito così risolviamo il problema.

Le scrissi, leggendo ad alta voce, “ti voglio qui in 10 min ho già il cazzo duro”.

Passò un quarto d’ora scarso e lei venne.

Lui andō nella stanza accanto, lasciando la porta socchiusa, ero quasi sicuro che sperava che io avessi ragione riguardo a Nadia.

Lei entrò urlando..dicendomi che ero un porco, ricattatore e che non appena sarebbe arrivato il suo ragazzo sarebbe finita male, continuava

a insultarmi, nel frattempo la guardavo, era nervosa ma aveva la voce tentennante, tremava un pò e poi quella gonna abbastanza larga la tradiva,

aveva scarpe con tacco alto, lei sapeva che mi piacevano ma soprattutto essendo io più alto lei le metteva in modo che quando la prendevo da dietro

il suo culo era all’altezza giusta.

Mi disse: “adesso prendo le mie cose e vado via, e tu cancelle tutte le nostre foto e video”.

Ad un certo punto si girò come per cercare sulla scrivania e sugli scaffali, io me lo tirai fuori, e le dissi: “e quì quel che cerchi”, mi avvicinai e glielo

feci sentire dietro, le presi la mano e la misi sul cazzo…”ecco questo devi prendere e non portarlo a casa ma metterlo in bocca”

Mi diceva porco: “..lasciami bastardo…” cercava di svincolarsi ma con la mano andava già su e giù e mi era diventato duro, le infilai una mano

sotto la gonna, lei si muoveva ma riuscii a infilarle 2 dita nella fica, era già bagnata…a quel punto non ebbi pių dubbi e le dissi: “troia sei già

tutto bagnata smettila di fare tutta sta scena e prendimelo in bocca, stavo per spingerla giù e lai si girò e si inginocchiò,spalancò la bocca..stava per ingoiare la cappella, le bloccai la testa e le dissi:…”sono 2 anni che aspetti vero”? lei neanche rispose se lo ficcò subito dentro e cominciò a pomparlo come una forsennata, continuò per alcuni minuti poi comincio a usare la lingua, per leccarlo tutto e dedicarsi alle palle, avevo dimenticato quanto fosse una gran pompinara, ma soprattuto avevo dimenticato quel coglione nella camera accanto

mi girai verso la porta ed era immobile con gli occhi stralunati e il cazzo in mano, cercai di fargli un cenno come per dire…ti piace e…ma

aveva lo sguardo fisso su Nadia, sembrava in trance. e io pensavo…ma come ha fatto un cornuto a mettersi con una troia del genere!!! saranno montagne di corna!

ok, era il momento di concedere al cornuto il pezzo forte dello spettacolo…Nadia sembrava non volesse staccarsi dal cazzo, lo divorava ecercava di metterlo in bocca più possibile, ma il mio cazzo largo e lungo non le entrava tutto, le bloccai la testa e le dissi: “senti troia io non posso stare tutto il giorno a farmelo succhiare appoggiati alla scrivania che te lo sbatto dentro”, si alzò andò verso la scrivania e si sollevo la gonna, aveva un micro tanga nero, il gran culo le risaltava ancora di più…mi avvicinai le scostai il tanga, con una mano afferrai il collo e glielo ficcai tutto dentro, era un lago, entrai senza nessuna fatica, lei cominciò a gemere ed urlare, ogni colpo che affondavo lei cercare di tapparsi la bocca e trattenere le urla, le bloccai le mani e le dissi…urla, voglio sentire bene quanto godi…affondavo con forza, sentivo le palle sbattere sulle sue natiche…2 colpi e mi fermavo e le dicevo…”chi sei tu?” E lei..”la tua troia!”. Ancora 2 colpi secchi e poi: “chi sei?” Lei: “la tua puttana personale!” cominciai a fotterla senza fermarmi, volevo che gridasse senza sosta per far sentire bene al cornuto.

Mi voltai e vidi che non si segava più, era già venuto e aveva il cazzetto moscio. “troia…ti piace il mio cazzo grosso? scommetto che quel coglione del tuo fidnzato ha un cazzettino e non ti fà godere così”…lei: “si…si…” cercava di rispondere ma godeva come una cagna…mi fermai…le ficcai due dita in bocca…”lo ha piccolo come le mie dita vero?” “…si…si..” “tu invece lo vuoi grosso e duro?” “si…come il tuo!” “No troia, tu vuoi proprio il mio!!! Perchè sei la mia puttana”.

Afferrai bene i fianchi e glielo spinsi dentro, “…mi sfondi…” “zitta e godi…” le mie dita affondavano sulle natiche morbide…lei godeva come una troia, era così bagnata le colava lungo le cosce…sapevo cosa fare per farla venire subito…due schiaffi sul culo e lei piantò un grido come se la stessero scannanndo, il mio cazzo era fradicio ma lo sentii bagnarsi ancora di pių….

anche io lo avevo pronto a scaricare…quando mi sentii la sborra lungo il cazzo, lo uscii di botto e le venni sul culo, le skizzai sulle natiche gliele riempii…e le dissi mettiti subito il tanga e abbassati la gonna. ti deve restare appiccicata tutto il giorno.

Ansimava ancora e si appoggiava alla scrivania…”e allora? puliscimi il cazzo con la bocca poi prendi quella busta con le tue cose e togliti dai

coglioni. si chinò e passava la lingua intorno alla cappella per leccare le ultime gocce di sperma…mi stava venendo di nuovo duro: “ehi basta troia,

mica puoi stare qui a leccarlo tutto il giorno, vattene che ho da fare”

si alzò, prese le sue cose e se ne andò…io sorridendo: “se hai dimenticato qualcosa sai come prenderla!” lei: “non credo che succederà più, è

stato bello ma ormai è finita. io: “si, si…vedremo”.

Chiusi la porta e andai dal cornuto, aveva ancora la mano sborrata e cercava di pulirsi con un fazzoletto. io: “coglione ancora così stai?! che schifo!

ti sei divertito?! ora togliti dalla palle! hai visto che gran troia stai per sposare?” lui, ancora un pò stordito: “si, si è proprio una vacca.

Io: “e non hai visto niente, sà fare anche di peggio! Si vedeva bene da qui?” lui: “non vedevo bene la sua faccia quando la scopavi!” io: “dai che ti sei fatto un bel segone, ma quando mi spompinava la vedevi bene?”

lui: “si quello si. ci sa fare anche con i cazzi grossi! Stasera nel cesta della biancheria prendi il suo tanga, sarà pieno della mia sborra e fradicio di quanto era bagnata lei. Fatti una bella nisfatta.

Il cornuto, se ne andò, la mia prima volta da bull era stata niente male, ma ora avevo in testa solo l’idea di scoparmela quando lei avrebbe avuto la fede al dito.!

Anzi…altro ancora!

 

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