Seconda volta di Monica da sola con Luca
I giorni che sono seguiti all’esperienza precedentemente raccontata sono stati per me molto emozionanti. Agevolata dal sottoscritto e soprattutto dal suo amico, mia moglie è sempre più coinvolta nell’avventura i giorni e le serate sono passate tra un continuo invio di SMS bollenti e di telefonate altrettanto esplicite.
Come vi ho detto Luca vive in un’altra città e le possibilità d’incontro sono per forza di cose, parecchio difficili, ma con la moderna tecnologia hanno cercato di sopperire’..
Naturalmente lei mi chiamava ogni qualvolta c’era da leggere un messaggio o sentire una telefonata, vi lascio immaginare la mia eccitazione nel vederla a gambe aperte con il vibratore ben infilato nella figa mentre gli diceva:
– come vorrei averti vicino, sono bagnata come quel pomeriggio, ti ricordi vero? Non vedo l’ora di incontrarti di nuovo e nell’attesa mi consolo con il mio amichetto (così chiama il vibro).
E così via via descrivendo quello che stava facendo, in mia presenza.
Finalmente giovedì scorso Luca telefona e gli dice che per il giorno successivo sarebbe stato in città, aveva poche ore a disposizione ma moriva dalla voglia di vederla.
Lei per darmi la possibilità di guardare almeno l’incontro, gli dà appuntamento in un giardino pubblico che conosciamo per via di ‘giochi’ già fatti in precedenza.
Siamo entrambi in fibrillazione, io per l’opportunità accompagnarla ad incontrarlo e di guardare almeno gli approcci e lei di riprovare il brivido di farsi scopare da un altro.
E’ il primo pomeriggio, siamo in forte anticipo sull’orario, per fortuna non fa molto caldo, il giardino è deserto, la lascio nel punto che avevano concordato e mi cerco una panchina che mi consenta di guardarli senza dare nell’occhio.
Dopo pochi minuti arriva lui, ha in mano un mazzo di rose, si guarda attorno e individua subito dov’è mia moglie che gli si fa incontro sculettando come una ragazzina.
Si abbracciano e baciano con foga, non riesco a sentire cosa si dicono, ma vedo distintamente lei che prendendolo per mano lo accompagna su una panchina, non molto lontano da dove sono io.
Come dicevo il parco, per l’ora e per il periodo, è deserto. Si siedono e subito si appiccicano scambiandosi effusioni sempre più spinte, vedo le mani di Luca infilarsi sotto la camicetta e poi tra le gambe di lei che non smette di baciarlo, mi avvicino fino a poter percepire i loro sospiri.
Sono ormai isolati, per loro è come se il mondo attorno non esistesse, le lingue si intrecciano le mani cercano le parti più intime in una danza vorticosa ed eccitante. Mia moglie dopo avergli aperto i pantaloni si siede sulle sue gambe alzando la gonna, non vedo, ma a giudicare dagli sguardi e dai movimenti del corpo è facilmente immaginabile cosa sia successo”
Dopo mi confesserà di aver perso letteralmente il controllo e il sapere che la stavo guardando l’ha eccitata come una cagna in calore (parole sue). Ha sentito lui venirgli dentro quasi subito e solo in quel frangente si è resa conto di essere in un luogo pubblico.
Infatti ho visto lei che si alzava, aggiustandosi la gonna, mentre con lo sguardo cercava il punto dove ero io. Si sono ricomposti e tenendosi per mano sono andati verso la nostra macchina. Ci siamo incrociati sulla stradina, lei vedendomi mi ha fatto l’occhiolino, e maliziosamente mi ha mandato un bacio.
Inutile sottolineare il mio stato d’animo in quel momento, un misto di paura, eccitazione, forse gelosia, fatto sta che quando ho visto mia moglie andargli incontro e baciarlo con trasporto e poi abbandonarsi ai sensi mi si è letteralmente bloccato lo stomaco.
Diavolo, ho pensato, lei sempre così pudica in pubblico, lei amante dei lunghi e teneri preliminari, lei che fino a poco tempo fa non ne voleva sapere di vivere avventure particolari se non con me, era su una panchina in un parco cittadino con un uomo conosciuto da poco più di un mese che la palpava senza ritegno!!! E per tutta risposta gli sbottona i pantaloni e cerca immediatamente l’accoppiamento come una troia eccitata! E’ proprio mia moglie? Ebbene in quegli attimi ho avuto paura di perderla e per un attimo ho maledetto il giorno in cui l’ho coinvolta in questo gioco.
Mi direte, ma l’aveva già scopata e lei ne era anche rimasta contenta raccontando tutti i dettagli e facendosi anche fotografare’. E’vero, ma vedere dal vivo mi ha fatto impazzire, quelle sensazioni non le dimenticherò mai?
E non era ancora finita, infatti, si stavano avviando alla macchina per andare alla pensione che li aveva già accolti qualche settimana prima.
La guardo mentre si allontana e in trasparenza vedo la gonna di lino bianca macchiata, è la conferma del mio dubbio precedente, cazzo non ha perso tempo’., penso.
Torno verso casa a piedi, solo con la mia eccitazione immaginando cosa succederà in quel alberghetto ai piedi della collina.
Mi distendo sul divano, con impressa nella mente la scena a cui ho assistito poco prima, ho il cazzo di marmo, alla paura è subentrata un incredibile eccitazione, attendo con impazienza il suo ritorno per godermi il racconto e spero qualche foto.
Mentre cerco di rilassarmi squilla il cellulare, cazzo è il suo numero” Rispondo subito, sento a malapena:
– Ciao amore, scusami ma devo parlare piano, lui è in bagno e ne ho approfittato per sentirti e proporti una cosa.
– Dimmi amore, cosa proponi
– Lascio la linea del cellulare aperta e lo posiziono in modo che tu ci possa sentire, vuoi?
– Certo è una cosa fantastica, ma dimmi come sta andando?
– Bene, molto bene
Non prosegue, sento dei rumori, probabilmente lui è tornato’
Mi concentro sul telefono, spero la carica sia sufficiente, sono letteralmente impazzito il cuore palpita, non riesco neanche a bere un bicchiere d’acqua tanto lo stomaco è bloccato. Sono sempre più stupito di mia moglie, la sicurezza e la fantasia non gli è mai mancata, ma di certo non pensavo riuscisse ad essere così in certi momenti.
Ha fatto un buon lavoro perché riesco a sentire abbastanza chiaramente
Si scambiano complimenti, ad un certo punto lui gli chiede:
– Scusa la domanda, ma perché non sei venuta a fare la doccia con me?
– Perché mi eccita sentire il tuo odore addosso
– Però, non ti facevo così troia
– Ti piaccio così?
– Molto, mi fai impazzire, guarda è di nuovo pronto.
– Sì ma non fare come alla panchina, sei venuto subito come un ragazzino
Questa affermazione deve averlo scatenato, sento che gli dice:
– Cazzo mi sei saltata addosso subito, ansimavi e dicevi dammelo subito, avevi la figa in un lago, non so proprio chi avrebbe resistito. Ma dopo mi sono rifatto che ne dici? E poi guarda com’è adesso’.
Sento rumori e sospiri e dopo un bel po’ di tempo la voce di mia moglie:
– mmmhhh, siiiiiii, ahiiiiiii, piano per favore così mi sfondi, ecco così siiiiii.
– Ti piace prenderlo nel culo,
– ancora, ancora luca, riempimi
La sta inculando e a giudicare dai rumori del letto e dai gemiti lo sta facendo con forza, va avanti per diversi minuti fino a che sento all’ unisono un gemito prolungato che diventa un urlo soffocato, sono venuti insieme.
Scende il silenzio, sono fuori di senno mi sego furiosamente, mentre tendo l’orecchio al telefono per percepire quello che sta succedendo. Sento solo dei sospiri e poi la linea che cade.
Mi tocca aspettare il rientro di mia moglie per sapere il seguito, ma di certo mai mi sarei aspettato una cosa simile da lei.
Alle 20 sento l’auto che arriva, è lei, scende e si avvia verso casa.
Gli apro la porta e subito ci abbracciamo, è visibilmente stanca e ha addosso l’inequivocabile profumo del sesso appena consumato.
– Bentornata, amore
– Sono distrutta, ti è piaciuta la sorpresa del telefono?
– Si molto ma poi è caduta la linea e ho perso il seguito
– Mi dispiace, ma non ti preoccupare ti racconterò tutto, oggi è stato molto emozionante
Mentre parla non mi trattengo dal baciarla e accarezzarla, sulle labbra ha ancora il sapore dello sperma. Ci sediamo in salotto, si rilassa, non parliamo, solo dopo qualche minuto mi dice:
– Amore, io sono felice e tu?
– Si, sei stata fantastica, la panchina e poi il telefono”
– Per te, maritino mio, cornuto felice’. guarda come mi ha ridotto, a parte il primo momento sulla panchina dove è venuto subito, per il resto è stato un vero Bull, ho perso il conto di quante volte sono venuta, mi ha scopato in tutti i modi a volte dolcemente altre volte come una furia, ho il culo in fiamme e sento la figa ancora aperta.
La spoglio velocemente, non indossa più nulla sotto la gonna e la camicetta, il perizoma è andato come trofeo a Luca mentre il reggiseno chissa dov’è finito
Mi inginocchio davanti a lei e comincio la leccarla, sui peli del pube ci sono grumi di sperma rappreso la figa è arrossata, si gira e offrendomi il culo:
– Leccami anche quello
Eseguo con molta gioia, e lei, seppur provata mi si concede con trasporto, sussurandomi:
– E’ stato bellissimo, so che ti piace e l’ho fatto per te ma preferisco averti vicino sempre.
Confesso che l’affermazione mi ha ferito non poco e sono riemersi i dubbi che già mi avevano preso nel parco, lei ha fatto quello che tante volte gli avevo chiesto, ma è stata l’ultima volta da sola”.
Il racconto nasce dall'unione di alcune esperienze sessuali e relazionali che ho vissuto. Celeste esiste, ma non è quello il…
Pazzesco..sarebbe bellissimo approfondire la sua conoscenza..
Mi piace pensare sia un racconto reale..se ti andasse di parlarne scrivimi a grossgiulio@yahoo.com
Molto interessante, è realtà o finzione? Dove è ambientato?
Felice che le piaccia. Le lascio il beneficio del dubbio…