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Racconti Cuckold

Tradire #3

By 15 Febbraio 2008Dicembre 16th, 2019No Comments

La cena è stata ottima, così pure il vino che non è mai scarseggiato; ma ora mi stai guardando con due occhi che non lascino dubbi sui tuoi pensieri e su ciò che desideri da me in questo momento. Nulla era stabilito in partenza ma neppure negato. Mentre mi alzo per aggirare il tavolo e raggiungerti sento i tuoi occhi su di me, sul mio corpo, e mi domando se davvero sono pronta a soddisfarti.

– Come va amore? ‘ ti domando mentre dietro di te poggio le mani sulle spalle per massaggiarle sensualmente.
– Bene’ ottima cena. E tu? ‘ mi domandi.
– Mmm’ sono sazia!
– Davvero?

Il senso della tua domanda assume un significato particolare in questa situazione. Senza attendere risposta scosti la sedia e ti volgi verso di me, con la mano sfiori le mie gambe e lentamente la fai salire, sotto il vestito sino ai glutei. Quando mi stringi la pelle nuda rabbrividisco e fisso i tuoi occhi.

– Vuoi ancora un po’ di vino? ‘ domandi
– Meglio di no! ‘ rispondo istintivamente dichiarando in questo modo il mio stato.

Anche l’altra mano s’insinua sotto al vestito, scorre sulle calze e raggiunge la pelle sopra il bordo delle autoreggenti, sfiora il pube senza toccarlo e questo inizia ad eccitarmi. Poi, lentamente, inizi a sfilarmi il perizoma, con gli occhi fissi suoi miei mi stai denudando il pube. Rimango immobile e ti lascio fare incerta su come reagire sin che l’indumento cade ai miei piedi e ti chini per raccoglierlo. Non dici una parola neppure quando torni ad accarezzarmi i glutei, poi le tue mani si portano sul pube, mi sfiori le labbra e mi inviti con i gesti a divaricare un po’ le gambe. Mentre mi apro a te sento il prepotente desiderio essere tua, ma non riesco a comprendere se mi stai preparando o cogliendo.

– Cosa vuoi? ‘ ti domando
– Non lo sai?

Sto per risponderti negativamente ma spingi le dita di una mano tra le labbra della vagina.

– Sei eccitata! ‘ mi fai notare
– Sì! ‘ ammetto
– Allora sfogati.

Mi chino su di te, porto il viso contro il tuo e ti bacio.

Il tutto si svolge dinanzi agli occhi eccitati del nostro amico immobile al suo posto al tavolo.

– Sei pronta!

La tua non è una domanda.

– Lo sono.
– Che ne dici di dimostrarlo anche a lui? ‘ domandi con la voce emozionata

Ecco finalmente il tuo desiderio espresso chiaramente.

– Certo. ‘ rispondo con una nota di malizia nella voce, poi fisso i tuoi occhi e ti domando: – Quanto?
– Completamente’
– Sino in fondo? ‘ insisto.
– Sì’ se ti va!

Distolgo lo sguardo da te per spostarlo sull’altro, lo studio per qualche istante come se non lo avessi mai visto prima, anche se non è così, quindi torno a rivolgermi a te.

– Mi va’ – ammetto e mi allontano da te di qualche passo.

Con un cenno lo chiamo verso di me, lui si alza dal tavolo e si avvicina.

– Guardami’ – ti esorto prima di voltarmi

Lo raggiungo all’altro capo del tavolo rispetto a te, lo fermo con la mano sul petto, lo guardo negli occhi, poi guardo te’ infine lo bacio. Scarico in questo tutta la passione che sento nascere dentro, la mia voglia e la tua. Poi mi volto, gli do le spalle e lascio che le sue mani inizino ad esplorarmi, a scivolare sul vestito elegante sui fianchi, sul ventre e sul seno. Mentre mi accarezza chiudo gli occhi e spingo il sedere contro di lui dimenandolo sensualmente. Sento la pressione del suo sesso eccitato, è già pronto, mi può prendere in qualunque istante e questa scoperta mi eccita ancora di più. So di poterlo avere anche ora, senza preliminari, senza dovergli promettere nulla, senza sfiorarlo prima.
Lo voglio dentro’ ora!
Lascio che mi accarezzi ma con gli occhi fissi sui tuoi inizio a sollevare l’orlo del vestito, molto lentamente. Non ho intenzione di levarmelo, lo sollevo in vita e le sue mani subito si portano sulla pelle del ventre, allora reclino la testa indietro, cerco il suo sguardo:

– Prendimi’ adesso!

Divarico le gambe e reclino il busto in avanti poggiando le mani sul tavolo dinanzi a te. Sollevo il sedere e mi offro spudoratamente a lui.
Lo sento armeggiare dietro di me, si sta spogliando.
Poi la sua mano tra le gambe che sfiora le labbra gonfie della vagina.
Un dito tra le labbra.
Sono umida’ pronta.
Sfiora il clitoride e una scossa di piacere mi fa sobbalzare, poi eccolo!
Il suo sesso.
Il pene gonfio poggiato sulle labbra, il glande che scivola tra di esse’ la mia vagina che si apre, pronta ad accoglierlo. Sistemo il pube in modo da percepirlo allineato. Poi mi sento aprire dolcemente, spinge con delicatezza e’ entra in me.
Rimango immobile assaporando questa lenta penetrazione, non oppongo resistenza e mi sento aprire da lui. Mi piace.
Trattengo il respiro sin quando non percepisco il suo bacino contro le natiche, allora respiro e sollevo il sedere’ lo sento!
Lo sento dentro finalmente e gemo.
Solo in questo momento mi accorgo che stai tenendo le mie mani ed il tuo viso è dinanzi al mio, vicinissimo. Dischiudo le labbra e gemo per te. I tuoi occhi sono dilatati, fissi sul mio viso.
Vorrei dire qualcosa di eccitante, qualcosa che ti faccia impazzire di voglia’ ma non riesco a pensare ora. L’unica frase che mi viene in mente non è quella che vorrei, ma la dico’ per te.

– ‘ è tutto dentro!

I tuoi occhi si illuminano e capisco che questa frase non era poi così sbagliata, insisto sin che ho ancora la lucidità per giocare con i tuoi sensi.
Lui esce da me per poi spingere con più decisione.
Inspiro sospirando poi:

– ‘ mi sta aprendo.
– Ti piace? ‘ domandi eccitato
– Sì’ mi piace’ mi piace!

Lui inizia a muoversi regolarmente, entra ed esce con un ritmo costante. Lo sento scivolare dentro di me e strusciare contro i miei punti sensibili. Non sono solo le sue mani che stringono con forza i fianchi, non è solo il suo sesso che mi penetra, ma è questo stimolo preciso a farmi godere di più. Voglio baciarti, vedo le tue labbra dinanzi a me e le voglio, ma sobbalzo, oscillo a tempo delle sue spinte.

– Guardami! ‘ sospiro

Non te lo devo dire, i tuoi occhi non abbandonano un istante il mio viso dall’espressione goduta.
Quasi non credo a quanto sto facendo.

– Ba’ baciami! ‘ ti prego

Finalmente le tue labbra sulle mie.

Sto baciando il mio uomo mentre un altro si sta muovendo dentro di me, ma provo quasi più piacere in questo bacio che nella penetrazione.
Abbandono ogni pensiero, non è il momento.
Tu mi parli, stai studiando il mio piacere e non voglio negarti nulla di esso’ sono tua.
Rispondo alle tue domande istintivamente, come so piacere a te. Godo delle tue mani che mi toccano e godo della presenza dell’altro dentro di me.
Accetto la tua richiesta ed inizio a muovermi in modo più attivo, dimeno il sedere e cerco un contatto sempre più stimolante.
No, non riesco a venire ora. Non in questo modo.
Me lo stai chiedendo, vuoi vedermi godere sino in fondo’ lo so!
Sono troppo eccitata, troppo dilatata e troppo bagnata per venire ora.
Meglio cambiare posizione anche se non avrò più il tuo viso dinanzi al mio’ ma ho un idea!

Quando lui esce da me richiudo leggermente le gambe, lui comprende che voglio cambiare posizione. Mi rialzo a fatica da quella posizione eccitante ma scomoda. Finalmente in piedi mi volto verso di lui, mi ha preso sino ad ora ma non ho ancora visto i suoi occhi, non vi ho ancora letto il piacere che gli sto dando, la sua voglia di me, del mio corpo, del mio sesso. Ho bisogno anche di questo e lo voglio cogliere mente mi adagio contro di lui e lo bacio per cogliere il suo sapore.
Da tutta una serie di percezioni colgo quanto mi voglia.
Il suo pene duro e bagnato dai miei umori preme sulla pancia mentre lo bacio, le mani calde scivolano su di me stringendomi e dichiarando la passione che prova; mi vuole.
Mi vuole sino in fondo.
Desidera il mio corpo, il mio piacere’ vuole godere in me e con me.

Arretro verso il tavolo, mi siedo e poggio una gamba sulla sedia. Lui mi porge l’altra per sistemarmi comodamente aperta verso di lui. Il vestito è nuovamente arricciato in vita, ma mentre mi lascio cadere indietro le mani di Luciano me lo scostano dal seno denudandolo.
‘Mi vuoi nuda’ senza nulla a nascondere il mio corpo!’ penso mentre ricado contro di lui che mi trattiene.
L’altro si è sistemato tra le mie gambe e si sta preparando a tornare dentro di me. Lo voglio e lo dichiaro apertamente, senza pudore.
Quando mi penetra ancora provo una fitta d’intenso piacere e lo dimostro, solo una strana sensazione si fa strada dentro di me: sono tra le braccia del mio uomo che mi sostiene e mi sto facendo scopare, sbattere, da un altro dinanzi a lui. Il mio corpo è disteso, completamente aperto ed offerto all’altro che mi sta prendendo. Sento il suo sesso entrare nella mia carne, farsi spazio nel ventre, scivolare nella vagina e sento gli occhi del mio uomo fissi su di me. Il mio ventre si gonfia quando viene colmato dal pene dell’altro e gli occhi del mio uomo possono cogliere ogni dettaglio della mia perversione. Non ho difese, non ho segreti’ nulla può nascondere ciò che sto facendo.
Praticamente nuda tra le sue braccia, nel calore delle sue mani, tra pochi istanti consentirò ad un altro uomo di riempirmi con il suo seme e proverò piacere nel farlo.
Come puoi accettarlo amore mio?
Come puoi amare una donna come me?
Come posso essere così eccitata da questo pensiero?

Godo!
Il piacere è incontrollabile, onda dopo onda si accumula dentro di me. Mi paralizza, lo devo subire’ e poi l’orgasmo.
Il mio corpo s’inarca senza che io possa intervenire in alcun modo, posso solo godere.
Il mio unico interesse è il piacere in questo momento, ne colgo ogni dettaglio, ogni fitta al limite del dolore.
Quando inizia scemare lentamente torno a cercarlo muovendomi contro ed intorno a quel pezzo di carne che ho completamente dentro. Senza rimorsi, senza alcun pensiero che non sia il piacere. Anche quando mi accorgo che lui è al limite insisto a muovermi, lo voglio’ lo voglio dentro sino alla fine.
Il pene è gonfio in me, lo sento chiaramente quando una lunga pulsione percorre l’asta e raggiunge la sommità. Lui è teso, con gli occhi serrati, sta godendo.
Dentro di me sento scorrere le sue contrazioni, ho come la sensazione del seme che percorre l’asta e si libera nel mio ventre’ è bellissimo!
Il cervello si svuota di ogni pensiero: ho goduto di uno splendido amplesso ed ho fatto godere l’uomo che me lo ha dato’ ed ora ho dentro di me la prova di tutto questo.
Quando lui si ritrae e scivola via da me lasciandomi un doloroso senso di vuoto torno a percepire le braccia del mio uomo che mi sostengono.

– Sono piena! ‘ ammetto a lui

Non posso dire altro, non posso fare altro che ammettere la mia sporca perversione.
La reazione del mio uomo non è quella che mi aspettavo, mi domanda se sono soddisfatta!
No, non lo sono, non ancora. Ci ripenso e mi accorgo d’aver solamente sfogato l’aspetto animale della mia sessualità. Come posso dirgli che ho ancora voglia?
Alla fine lo ammetto quasi timorosa del suo giudizio. Ho goduto tra le sue braccia, mi ha vista prendere a fondo dentro di me il pene di un uomo che alla fine mi ha donato tutto il suo seme e’ non sono sazia?
Istintivamente mi offro a lui, alla sua voglia. Sa che può chiedermi qualunque cosa in ogni istante, ma sono a disagio. Mentre mi sollevo sui gomiti vedo i suoi occhi fissi sul pube e sul seme che sta colando dalle labbra della vagina, comprendo da cosa nasce il mio imbarazzo. Non posso darmi a lui e godere con lui mentre sono imbrattata dal seme di un altro. Ho provato un piacere quasi perverso nel sentirlo venire dentro di me, ma ora dinanzi agli occhi del mio uomo quello sperma che mi macchia è sgradevole.
E dire che pochi anni fa, con un altro compagno, mi eccitavo nel tornare a casa da lui dopo averlo tradito. Quando lui mi cercava, voleva il mio corpo, mi concedevo senza rimorsi. Mi trovava eccitata, bagnata e pronta. Sicuramente pensava che era merito suo, che volevo lui ed il pensiero di averlo in me mi eccitava all’istante. Invece era stato un altro a farmi bagnare, a darmi il piacere. Se pensavo a questo mentre mi prendeva, mentre si muoveva sopra di me ansimando, dovevo celare l’improvviso orgasmo. Godevo nel tradirlo.
Ora è diverso, non tradisco più il mio uomo; faccio sesso con altri con il suo consenso, con la sua complicità’ e mi sento a disagio nel darmi a lui appena dopo un amplesso con un maschio diverso; come se volessi cancellare le prove di quanto ho fatto, anche se sotto ai suoi occhi eccitati e partecipi.
Senza pensarci contraggo gli addominali ed il pube, so che in questo modo il seme che è rimasto nella cavità vaginale uscirà. Non vorrei farlo dinanzi a lui ma noto i suoi occhi eccitati, allora mi aiuto con la mano. Mentre mi libero dallo sperma che ho dentro di me lo scopro sempre più eccitato, allora realizzo come dargli il colpo di grazia.

– Ne devo ancora avere nell’utero’ – ammetto quasi come per scusarmi, poi scendo dal tavolo pronta a prenderlo dentro di me.

Mi spoglio, levo il vestito perché la mia pelle vuole il contatto totale con il mio uomo. Sfilerei anche le calze per sentire le sue gambe tra le mie cosce ma non ho tempo e so che a lui piaccio così.
Quando finalmente riesco a scendere su di lui seduto e pronto, il mio corpo si apre, lo accoglie. Lo vorrei tenere dentro a lungo ma lui deve godere, voglio dargli quanto ho ricevuto questa notte. Inizio a muovermi come so essere micidiale per un uomo, lo voglio far esplodere subito, lo voglio sentire godere in me e’ trattenere il suo seme dentro.
Ma resiste, mi vuole completamente. Non posso negargli il mio piacere e non posso neppure fingerlo. Non ho mai recitato con lui e non intendo iniziare ora.
Torno a concentrarmi su ciò che sto facendo, su come mi sto muovendo su di lui, su cosa sento dentro, ma la mente ritorna al recente e passionale amplesso. Risento le stesse sensazioni: un uomo che mi prende e le mani dell’altro che mi toccano, la situazione estremamente trasgressiva, inaspettata. Torno ad eccitarmi.
Quando sollevo lo sguardo dagli occhi di Luciano scorgo sulla porta l’altro che mi fissa stupito; mi ha appena avuta, mi ha fatto godere, mi ha riempita con il suo seme e’ ora sono sopra ad un altro che sto cercando nuovo piacere. Non crede a ciò che vede e non crede che sia possibile trovare una donna così. Sorrido e gli lancio una lunga occhiata maliziosa mentre prendo a muovermi ispirata sul mio uomo e sul suo sesso.
Prima era lui a guardarmi godere con un altro, ora è l’altro che mi guarda far l’amore con il mio uomo. So che con Luciano mi muovo istintivamente in modo diverso, unico. Penso agli occhi dell’altro, immagino cosa sta pensando, sa che con lui non sarò mai così e’ godo di questo pensiero. Godo nel dimostrargli che non mi avrà mai nel modo in cui mi ha l’uomo che amo.
Ho un nuovo orgasmo. Inaspettato quanto delirante tanto è piacevole.
Mentre lo assaporo sento Luciano venire dentro di me, allora mi blocco per assaporare il suo piacere a fondo.

Ora sono sazia, ora che ho fatto l’amore sono colmata dal piacere’ e non solo’
Mentre mi dirigo in bagno passo dinanzi all’altro, vorrei dirgli qualcosa, vorrei domandargli se ha colto come sono diversa con il mio uomo. Un piacere perverso, lo so.
Ma non dico nulla, gli sorrido e poi mi allontano.
Sola in bagno, sotto la doccia, fremo ancora per questa notte di trasgressione. Non riuscirò a dormire nonostante lo sfinimento fisico. La mente è pregna di pensieri che vanno lasciati sfogare prima del giorno.
Cerco di non giudicarmi, cerco di non pensare alle mie azioni, voglio limitarmi ad assorbire lentamente le sensazioni che ho provato.
Però l’eccitazione che ancora rimane in me non potrà essere dimenticata tanto presto.

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