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Racconti Cuckold

VULCANO

By 17 Novembre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Siamo una coppia siciliana io Simona ho 30 anni e Paolo di 36 , quest’estate abbiamo deciso di non andare lontano in vacanza e siamo andati a Vulcano nelle Eolie, &egrave l’estate del 2007, un’estate molto calda, io e Paolo abbiamo programmato quindici giorni di vacanze e perciò abbiamo affittato una graziosa villetta in un complesso di villette a due passi dalla spiaggia delle Sabbie Nere in un complesso, che se pur vicino alla spiaggia &egrave comunque abbastanza isolato e tranquillo, l’unica seccatura &egrave che mio marito assicuratore, non potendo chiudere il suo ufficio &egrave costretto quasi giornalmente a rientrare con l’aliscafo per poi tornare il pomeriggio quindi la mattina sarei rimasta spesso da sola.-
Come ho già detto ho 30 anni, sono alta 1,70 con una abbondantissima quarta di seno, di taglia porto una 42 anche se, volendo (e mi piace farlo!!!), riesco a strizzarmi anche bene dentro una 40, ho un bel culo sodo cosce snelle ed un fisico atletico, a volermi trovare qualche difettuccio posso dirvi che ho un naso un pò troppo grande e prominente, ma a me piace, mi ci sono abituata e non mi vedo diversamente, sono una ragazza molto solare, sempre sorridente e mi piace divertirmi, mi piace la buona tavola, e, grazie a Dio, pur essendo una buona forchetta non sono mai ingrassata e riesco a mantenermi molto bene; caratterialmente invece posso dirvi che sono una donna molto curiosa parecchio trasgressiva e nella mia vita non mi sono mai tirata indietro di fronte a nuove esperienze che proprio la mia curiosità mi porta a volerle vivere tutte e fino in fondo.
Detto questo potrete meglio capire la storia che mi appresto a raccontarvi, che &egrave vera ed &egrave realmente accaduta meno di un anno fa’.
Appena arrivata stamattina sono subito scesa in spiaggia a godermi questo bel sole e questo meraviglioso mare e sto riflettendo sul come il nostro rapporto sia ormai decollato, soprattutto nell’ultimo anno ci troviamo in tutto, specialmente nel sesso, amanti e complici come mai, negli ultimi mesi poi soprattutto con l’inizio delle frequentazioni presso un club priv&egrave in un’altra città, e piuttosto lontano dalla nostra, dove avevamo visto la trasgressione vera e propria, anche se in effetti ci eravamo sempre limitati a guardare gli altri, senza mai lasciarci andare, per poi chiuderci in qualche saletta a fare le nostre cose, ben sapendo comunque che anche gli altri guardavano noi, e, in effetti mi era piaciuto molto quel fare l’esibizionista.-
Anche la scelta di quell’isola, nonostante non ce lo siamo mai detti, per la nostra vacanza era indicativa della voglia di trasgressione di mio marito, ed anche mia, visto che &egrave risaputo che Vulcano &egrave frequentata soprattutto da ragazzi che cercano avventure.-
Mentre sono assorta in questi pensieri mi sento chiamare da mio marito che mi ricorda che &egrave già l’ora di andare a pranzo, a malincuore mi alzo e insieme ci avviamo verso un vicino ristorante; mangiando mi chiede se mi sia accorta di come mi guardavano quei tre ragazzi di colore che giocavano vicino a noi, gli dico che li avevo notati ma che non mi sono accorta affatto che mi stessero guardando (non era affatto vero!!!), mi racconta che mi guardavano insistentemente facendo anche degli apprezzamenti, sorridendo compiaciuta gli dico seccamente che non mi interessava.-
Invece di chiudermi il discorso mi chiede se mi va di fare un gioco e provocare quei ragazzi; sin qui aveva spesso fatto di questi giochetti con me, ma erano sempre state cose che si fermavano alle semplici parole, giochi prettamente cerebrali, questa volta il suo tono era differente, sembrava serio, e non capendo dove volesse arrivare lo guardai, e, visibilmente stizzita, gli dissi che queste cose non le ho mai fatte.-
Finito il pranzo tornammo verso casa per rinfrescarci e riposare un pò, feci una rapida doccia e mi sdraiai sul letto, mio marito volle fare l’amore, fu una cosa molto intensa e mi eccitò moltissimo, prima durante e dopo non fece altro che insistere sullo stesso discorso; iniziai a giocare insieme a lui con quell’idea ed alla fine, quando lo vidi al massimo dell’eccitazione, gli presi il membro tra le labbra e succhiando come mai lo avevo succhiato a mò di sfida gli dissi:
‘ Si dice che i neri hanno cazzi belli grossi, potrebbe piacermi questo gioco, e poi cosa farai? mi fermerai?
Emise un grugnito e venne spruzzandomi tutto il suo seme, (mai tanto considerai!!! ‘ quel discorso aveva eccitato oltremisura anche lui), decisi quindi che sarei davvero stata al suo gioco così avrei visto sino a che punto si eccitava, gli avrei intanto dato corda sul discorso volevo vedere se riuscivo a farglielo alzare subito- cosa mai successa!.-
‘ Cosa vuoi che faccia esattamente? ‘chiesi accarezzandogli il membro-
‘ Metti il costumino brasiliano bianco che ti ho regalato e scendi a prenderti tranquillamente il sole senza fare nulla, vediamo cosa succede, vedrai che si avvicineranno.-
‘ E poi?
‘ Dagli corda, dovrai essere sensuale al massimo.-
‘ Ma che stai dicendo ? Non immagini cosa vorranno poi?? E che faccio?
‘ Fai quello che vuoi, vedi un pò come si mettono le cose, se sono educati e simpatici ‘. se no vai via, tanto io sarò lì , cosa vuoi che succeda?
‘ Hai voglia di vedermi fare la troietta??? Sei un porco, e se mi viene voglia???
‘ Ti lascio libera di fare tutto quello che vuoi!!
‘ Sei sicuro????
‘ Sicurissimo’..
Sento il suo cazzo farsi subito duro mi abbasso lo prendo in bocca e subito ricominciamo a fare l’amore alla grande.
‘ Ti eccita quest’idea vero? -Chiedo alla fine-
‘ Da morire !!! – risponde ‘ ma anche a te mi &egrave sembrato ? ‘ continua lui
‘ Si forse!!
Rimasi a letto una mezz’oretta poi i alzai feci una doccia veloce e mi preparai per andare di nuovo al mare, mi sentivo molto agitata, era una situazione nuova per me quella di andare a mettermi in mostra, mi truccai con particolare cura e misi il costume che aveva detto mio marito; mi guardai , il culo era parecchio scoperto e davanti era molto sgambato con i laccetti che si allacciano sui fianchi, a malapena copriva i peli del pube, tanto che considerai fosse meglio andare e depilarmi un pò con il rasoio di Paolo, lasciai soltanto una strisciolina di pelo al centro, il reggiseno invece aveva soltanto due triangolini di stoffa sottile ed oltre ad essere trasparente lasciava molto delle tette scoperte sui lati, e poi se mi fossi fatta il bagno sarebbe stato completamente trasparente; ero perplessa, chiesi a lui che invece mi incitò ad andare.
Scrollai le spalle, misi la minigonna del costume, anch’essa bianca ed anche questa troppo corta, e mi avviai.
Prima di uscire gli chiesi di scendere con me, ma mi rispose che dovevo andare da sola, lui sarebbe sceso tra un pò ma sarebbe rimasto in disparte, preferiva godersi la scena.-
Presi la borsa da mare e andai facendo un percorso alternativo, non mi andava di passare per strada conciata così, appena arrivai alla spiaggia individuai una zona meno frequentata e mi sistemai lì stesi la tovaglia sulla sabbia nera e mi sdraiai, prima però mi guardai attorno e vidi quei tre ragazzi una decina di metri alla mia sinistra, li osservai attentamente nascosta dietro gli occhiali da sole fingendo di guardare altrove, non avevo mai guardato con quella attenzione degli uomini di colore, notai con compiacimento che erano quelli che si definiscono tre gran ‘pezzi di cazzo’ alti, muscolosi, atletici, non erano giovanissimi tutti sui trentacinque ed assolutamente non erano i soliti ‘vucumprà’, anzi tutt’altro.-
Mi scossi quando vidi che anche loro mi fissavano e, continuando ad osservarli con indifferenza, sempre nascosta dietro i miei occhiali scuri, mi accorsi dei loro ammiccamenti riferiti a me, mi sedetti sulla tovaglia e guardai nella loro direzione, uno dei tre mi sorrise, risposi a quel sorriso e gli feci un cenno per chiamarlo, si avvicinò a me e gli chiesi se non avessero visto i bagnini, in perfetto italiano mi rispose che erano andati via e dovevano ancora tornare ma che se avessi voluto potevano darmi uno dei loro lettini tanto non li avevano usati, accettai ringraziandolo e dopo pochi secondi tornò con il lettino che mi sistemò a fianco della tovaglia.-
Mi alzai e gli strinsi la mano per ringraziarlo, i nostri sguardi si incrociarono, aveva degli occhi scuri molto intensi, era altissimo, la testa completamente rasata, pettorali e addominali perfettamente disegnati, braccia e gambe piene di muscoli, un vero armadio umano, notai come il suo sguardo si posò sin troppo sfacciatamente sul mio seno, mi ritrassi imbarazzata ma anche un pò eccitata; anche gli altri due lo avevano seguito pur rimanendo ad un paio di metri di distanza;
‘ Sola ?
‘ Si ‘ risposi
‘ Suo marito non &egrave venuto oggi? ‘ mi chiese ‘
‘ A momenti dovrebbe arrivare ‘ dissi io ‘
‘ Se ha bisogno di qualsiasi cosa ci chiami, noi siamo ancora qui. ‘ incalzò lui ‘
‘ Siete gentilissimi ‘ dissi io ‘ senz’altro vi chiamerò in caso, anzi potete sistemarvi qui vicino se vi fa piacere così mi fate anche compagnia, lo spazio c’&egrave.-
‘ Se vuole ‘ dice ancora lui ‘ possiamo andare al bar vicino a bere qualcosa insieme.-
‘ Non adesso ‘ rispondo ‘ più tardi accetto volentieri, voglio prendere ancora un pò di sole.-
‘ Va bene ‘ mi dice ‘ mi faccia un cenno appena ne ha voglia.
Il mio sguardo scese sino alla sua sua zona pubica, nascosto sotto il costume il suo pene doveva essere enorme, credo si accorse del mio sguardo, infatti con una mano facendo finta di sistemarselo lo strinse attraverso la stoffa del suo costume proprio per mettermelo in evidenza sotto gli occhi, avvampai sentii una forma di calore intenso sul mio viso, mi sorrise e andò via, vidi che si allontanava e notai come i suoi due amici continuavano ad ammiccare compiaciuti, ero eccitata, era davvero un gran bel ragazzo, mi sedetti sul lettino e mi slacciai il reggiseno rimanendo in topless, li guardai e vedendo che continuava a fissarmi sorridendo mi accarrezzai le tette, poi mi sdraiai sul lettino, presi il telefonino e chiamai mio marito
‘ Ho visto tutto, sei stata grande!!! ‘ mi disse appena risposto ‘ sono qui dietro.-
‘ Vedi che mi hanno chiesto di te ‘ se ti vedono nascosto facciamo una figura di merda, avvicinati .-
‘ Forse tra un pò vengo, anche se preferisco guardarti all’opera da qui, sei bellissima ‘ mi dice lui – e attacca subito.-
Mi alzo e vado in acqua, poche bracciate ed esco, torno verso mio lettino e noto che praticamente sono nuda, quel costume bianco, già di per sé piccolissimo, quando &egrave bagnato &egrave come se non ci fosse, mi sento in imbarazzo e mentre mi dirigo verso il mio lettino vedo i miei tre amici, che nel frattempo avevano spostato il lettino una decina di metri indietro in un punto nascosto agli occhi degli altri bagnanti, ed anche loro si erano spostati, sistemandosi accanto a me, avevano delle birre e stavano bevendo, mi fanno cenno con la bottiglia se ne voglio, annuisco e subito mi porta la sua bottiglia scusandosi di non avere bicchieri, gli dico di non preoccuparsi, bevo dalla sua stessa bottiglia (chi me lo doveva dire!! e dire che normalmente non bevo), e mentre bevo lo guardo, e mi accorgo che sorride, (lo guardo ancora, si sta facendo molto pericoloso questo gioco! Mi piace!!!!).-
Mi chiede se può sedersi sul lettino, annuisco e continuo a bere, &egrave accanto a me adesso iniziamo una allegra e simpatica conversazione, anche gli altri nel frattempo si sono avvicinati; ci siamo presentati, loro sono Greg, Sadiki e Aaron, sono tre ingegneri dell’aereonautica americana di stanza in una base siciliana ed in vacanza anche loro lì, hanno da 33 a 36 anni quello che si era seduto accanto a me &egrave Greg, il ‘trascinatore’ del gruppo, ed &egrave anche quello più spigliato, il suo modo diretto di dire le cose mi stimola e facendomi sentire a mio agio.-
Mi guardo attorno, in cerca di mio marito ma non lo vedo, dove si sarà nascosto? Che cacchio fa? Mi sento smarrita, confusa ed eccitata, quel ‘gioco’ mi sta piacendo, ma forse &egrave perché quell’idea mi sta davvero stuzzicando, non lo riesco a definire, sarà anche forse che sono nel pieno della mia ovulazione e quindi sono facilmente eccitabile, ma soprattutto &egrave che quel Greg mi sta piacendo da morire, non che gli altri siano da meno, ma lui mi fa bagnare ogni volta che mi poggia gli occhi addosso.-
Mi invitano di nuovo a recarmi con loro al bar, accetto, mi metto il reggiseno del costume e ci avviamo, sono poche decine di metri, sento un braccio di Greg che mi cinge i fianchi mentre camminiamo seguito subito dagli altri, entriamo nel bar, un locale molto spartano ed accogliente, posto direttamente sulla spiaggia, molto affollato di gente di tutte le età, la disco-music si diffonde per tutto il locale, c’&egrave anche gente che balla, tutto molto giovanile e simpatico, la luce &egrave molto bassa e pur essendo in pieno giorno si vede appena ci sediamo in un tavolo, abbastanza appartato e nascosto, anche perché &egrave l’unico libero, arrivano delle altre birre e nonostante dissi che non ne volevo mi ritrovai a trangugiarne un’altra, il discorso con Greg e gli altri era diventato spinto ed era entrato nell’intimo ma mi accorsi che riuscivo a rispondere tranquillamente e senza il minimo imbarazzo, mi ritrovavo spesso le mani di Greg soprattutto, ma anche degli altri che mi accarezzavano le cosce e salivano sempre di più (e continuava a piacermi!!!) fui trascinata a ballare proprio lì accanto al nostro tavolo, sempre ben nascosti da alcuni pilastri, un ballo latino americano, e nel ballare Greg mi afferrò con forza per i fianchi conducendo i miei movimenti e facendo incollare il mio sedere al suo pube, riuscivo a sentire la sua maestosa erezione e cercavo di assecondarlo con i miei movimenti, le sue braccia mi stavano stringendo con forza e le mie corsero all’indietro, la mia mano destra fu presa dalla sua e condotta sul suo cazzo, mi sentii avvampare, mi guardai intorno, nessuno ci guardava, lo strinsi e lo accarezzai (avevo avuta una giusta sensazione, era una bestia enorme), ormai ero alticcia ed anche molto eccitata, notai Paolo che mi osservava nascosto in mezzo alla folla, e la cosa mi eccitò ancora di più proprio mentre Greg mi baciava su collo, mi ritrassi comunque e tornai verso il tavolo, giunti lì Greg invece si era stravaccato occupando anche il mio posto, non era altro che scusa per farmi sedere sulla sua gamba, con il fatto che la muoveva al ritmo della musica, facendo quindi, con le sue mani, muovere il bacino allo stesso ritmo la sfregava sul mio clitoride, sapendo perfettamente ciò che stava facendo, mi aveva ormai fatto infoiare all’inverosimile, e dopo poco, facendomi girare di 180 gradi mi risistemò ancora sulla sua gamba ma questa volta in posizione frontale a lui, mi baciò e mi trovai la sua lingua in bocca, il tutto mentre quella danza era diventata uno sfregamento forsennato della mia fica sulla sua coscia, solo che adesso ero io a muovermi da sola, ed ero io che cercavo il piacere in quello sfregamento che si era fatto convulso e forsennato;
Cercai di riprendermi e mi staccai da lui, alzandomi e sedendomi di nuovo al mio posto in mezzo a loro, respirai profondamente, presi un pò d’aria, il respiro era affannato, le birre prima e questa irrefrenabile libidine adesso mi avevano portato fuori controllo, anche Aaron si era fatto sotto, e mi aveva baciata, risposi anche a lui lungamente, con la sua lingua stava massaggiandomi il palato, mi solleticava amplificando la mia eccitazione, stavo veramente impazzendo dalla voglia, anche Sadiki mi tirò verso di se, dovetti quasi sdraiarmi su Aaron per raggiungere le sue labbra, rimasi quindi sdraiata su un fianco mentre baciavo anche lui con le tette quasi sul viso di Aaron e le mi parti più intime in bella vista per Greg; sdraiata esattamente nel mezzo di tutti e tre successe che il primo stringendomi tra le sue braccia mi aveva ficcato parecchi centimetri della sua lingua sino in gola, l’alto mi aveva scoperto completamente i seni e mi stava avidamente leccando i capezzoli mentre il terzo scostando i costumino mi stava scopando con le sue dita, rimasi parecchi minuti completamente abbandonata alle loro attenzioni, avevo ormai due dita di Greg nella fica e due su per il secondo buchetto quando ebbi un orgasmo travolgente, emisi una serie di gridolini fortunatamente soffocati dal bacio di Sadiki.-
Il risveglio da quella specie di sogno fu come un pugno nello stomaco, avevo paura che tutti gli altri clienti di quel bar avessero assistito a quella scena, mi alzai e uscii correndo dal bar, vidi Paolo che mi guardava come inebetito e mi chiedeva cosa fosse successo, lo mandai a quel paese lasciandolo lì come uno stronzo, tornai verso casa ero furiosa con me stessa per come avessi completamente il controllo ed ero furiosa con mio marito per avere cominciato quel gioco, tornai alla mia villetta, dove mi infilai sotto la doccia e mi rinfrescai.-
Uscii rinfrancata e molto più calma, in fondo l’avevo voluto anche io e non potevo avercela con nessuno, e poi mi era piaciuto, uscii sul terrazzino e trovai Paolo seduto che mi guardava sorridendomi, si alzò mi venne incontro e mi abbracciò,
‘ Sei ancora incazzata? ‘ mi chiese ‘
‘ No ! tranquillo, mi sono calmata
‘ Posso dirti una cosa sinceramente ?
‘ Dimmi ?
‘ Eri splendida, eccitante da morire .
‘ Ero una troia in calore ‘ gli risposi – non capisco cosa mi sia successo, a momenti mi facevo scopare da tutti e tre sul tavolino del bar ‘
‘ Lo so ‘ mi disse ‘ ho visto tutto,
‘ Ho una voglia matta di scopare ‘ gli risposi ‘ andiamo a letto ‘
Andammo subito in camera e ci abbandonammo ad una scopata memorabile, Paolo aveva già goduto una paio di volte nel pomeriggio e quindi riuscì a durare parecchio, cosa che mi fece godere molto e molto intensamente.-
Tornati sul patio mi appoggiai sulla sdraio a godermi l’ultimo sole della sera quando sentii rumori di grosse moto che si fermavano ed un vociare che mi sembrò di riconoscere, voltai lo sguardo e vidi i tre amici di colore che entravano nella casetta accanto alla nostra, anche la loro espressione fu sorpresa nel vedermi lì ma dopo un cenno di saluto sparirono dentro casa.-
Chiamai mio marito raccontandogli che quelli erano nella casetta accanto alla nostra, ma lui mi tranquillizzò dicendomi di stare tranquilla perché non erano certo dei delinquenti e quindi noi avremmo fatto le nostre vacanze e loro anche, tra l’altro mi disse anche di avere avuto l’impressione che la loro compagnia mi divertisse, capii che non aveva capito le ragioni di quella che era stata una fuga, lasciai perdere l’argomento e gli dissi che avevo voglia di uscire, mi disse di prepararmi che saremmo andati fuori, mi truccai in maniera esagerata, il che era assolutamente inusuale per me, misi un tubino azzurro cortissimo e molto scollato, che generalmente mettevo con dei fuseaux, scarpe con tacchi alti e con una fibbia alla caviglia, un filo di perle al collo e tornai da Paolo per uscire, lo trovai sul patio, pronto anche lui, che chiacchierava con Greg.
Vederlo mi procurò una stretta al cuore ed al basso ventre, ero imbarazzata, immaginavo come sarebbe finita se non gli stavo lontana, aveva un qualcosa nel suo modo di fare che mi attirava. Oltre che mi piaceva moltissimo come maschio.-
Mi avvicinai a loro, Paolo mi disse che Greg aveva chiesto di me visto che mi aveva riconosciuto e gli aveva raccontato di avermi conosciuto in spiaggia, gli annuì con la testa e lo salutai con un sorriso, lui si abbassò e mi baciò sulle guance come se fossimo amici di vecchia data, e furtivamente senza darlo a vedere mi cinse con un braccio palpandomi il sedere.-
‘ Sei splendida ‘ mi disse – ancora più splendida di prima e poi vestita così stai benissimo!!!
‘ Grazie ‘ gli risposi cortesemente ‘ sei troppo gentile .
Mi prese per una mano e mi fece girare su me stessa come in un passo di danza, notai il sorriso porco e compiaciuto di quel bastardo di mio marito, come se ne fosse contento di quelle attenzioni che Greg sfacciatamente mi rivolgeva anche in sua presenza, dovevo essere arrossita parecchio, mi sentivo le guance avvampate di calore’
‘ Posso darti un consiglio? ‘ disse ‘ sono quasi un esperto ‘
‘ Certo dimmi pure – gli chiedo ‘
‘ Sotto questo bel vestitino semitrasparente il perizomino lo metterei di un colore più vivo per farlo risaltare meglio, dico bene? ‘ disse rivolgendosi a Paolo –
‘ Sono d’accordo ‘ rispose mio marito sorridendo –
‘ OK adesso ci penso ‘ risposi a tutti e due ‘
Che figlio di puttana sfacciato, pensai tra me e me, e che bastardo mio marito, ma dove voleva farmi arrivare? volle sapere che programmi avessimo per la serata, lo lasciai a parlare con mio marito, io salutai dicendo a Paolo che dentro andavo a finirmi di preparare e che sarei stata pronta un due minuti.-
Mi affrettai a cambiare il perizoma, volevo tornare a farglielo notare prima che andasse via, ne trovai subito uno fucsia, lo misi e tornai fuori, ma era già andato via, Paolo era pronto ed uscimmo.-
Arrivati giù al porto di Vulcano passeggiando tranquillamente notai come, tra il vestitino cortissimo, la scollatura esagerata e soprattutto il perizoma fucsia che si distingueva sotto le trasparenze, fossi diventata l’attrattiva di tutta l’isola, i ragazzi ci giravano attorno con le moto e facevano anche apprezzamenti più o meno espliciti, la cosa un pò mi infastidiva ma mi faceva nel contempo piacere, anche Paolo se la rideva , io continuavo a guardarmi continuamente attorno, con lo sguardo cercavo di trovare Greg e i suoi amici, sono totalmente presa dal pensiero di loro tre con me dentro quel bar e mi sento ancora eccitata, vengo risvegliata da Paolo che tornando su quell’argomento mi chiede se voglio riprovare quel gioco l’indomani, lo guardai’.
‘ Dove dobbiamo arrivare Paolo?? ‘ gli dissi con tono serio – voglio essere completamente sincera con te, &egrave molto pericoloso quel gioco, oggi sono scappata via perché mi piaceva da morire e stavamo andando oltre ‘ saremmo andati molto oltre se non andavo via ‘.
‘ Lo so, – disse lui altrettanto seriamente ‘ ho visto tutta la scena, ma ho visto anche come ti sei affrettata a cambiare il perizoma non appena te l’ha chiesto Greg ‘.
‘ Tu cosa vuoi che io faccia? ‘ gli chiesi ‘
‘ Quello che vuoi tu ? disse ‘
‘ No io lo voglio sapere da te??
‘ Sinceramente ti dico che vorrei vederti di nuovo in tiro domattina che gli dai corda ‘mi rispose ‘
‘ Sei sicuro? ‘ gli dissi guardandolo negli occhi ‘ qualsiasi cosa succeda?
‘ Sono sicuro !!! ‘ rispose dopo un attimo di esitazione ‘ qualsiasi cosa succeda!!!
‘ Lo sai che dopo quello che &egrave successo oggi, il mio continuare in questi giochetti che tipo di messaggio &egrave ?
‘ Si lo so ‘ rispose ‘ siamo qui per divertirci, se vuoi fai, ti lascio liberissima’..
Chiusi il discorso e mi avviai verso un negozietto che avevo visto dall’altra parte della strada dove avevo adocchiato dei costumi molto succinti e dei capi di abbigliamento estivi molto sexy e comprai un paio di costumini con la mutandina brasiliana che lasciavano i glutei praticamente nudi, delle micromini per andare in spiaggia, e degli abitini corti, nulla che avrei potuto mettere quando fossi tornata a casa, presi anche una gonna di jeans tutta stracciata a strisce verticali, aveva praticamente la sola cintura alla vita , poi sopra il sedere iniziavano tutte queste striscioline, con la conseguenza che sotto sarei rimasta pressoché col culo di fuori, era però molto bella, ne venne fuori un conto di quasi 300 euro che mio marito (stranamente) pagò senza batter ciglio.-
Senza più toccare argomento andammo a cena ed alla fine, erano già passate le 23, ci sedemmo al bar in piazzetta a prendere una coppa di gelato; mancava poco alla mezzanotte quando ci alzammo dal tavolo, oltre al gelato Paolo aveva fatto portare una bottiglia di prosecco che avevamo bevuto completamente, ma in realtà l’avevo scolata quasi da sola, mio marito avrà pensato che non mi fossi accorta che ne versava due bicchieri a me e mezzo a se stesso, ma lo bevvi perché era fresco e mi piaceva, adesso mi sentivo le gambe fiacche e la testa per aria, così ci incamminammo verso una vicina discoteca all’aperto che ci avevano indicato, appena arrivati davanti all’ingresso distinsi i miei tre amici alle prese con una ragazza molto bella e giovane, il vederli mi diede quasi un senso di fastidio come di gelosia, entrammo comunque e ci avviamo verso alcuni divanetti posti dall’altra parte della sala.-
Appena seduti mi accorsi che Greg mi aveva notata e mi fissava, lo salutai con un sorriso ed un cenno della mano, lasciò la ragazza agli altri due e subito si diresse verso di me, mi tirò facendomi mettere in piedi, di nuovo mi fece volteggiare su me stessa e si complimentò con mio marito perché ero troppo sexy, mio marito gli sorrise e lo salutò come ad un vecchio amico facendogli cenno di accomodarsi, mi ritrovai seduta in mezzo a loro due, mi sentivo imbarazzata e guardandomi attorno vidi che invece in quella zona della discoteca eravamo completamente nascosti, nei divanetti attorno a noi erano tutte coppie ed ognuna faceva i propri comodi non curandosi di nessuno, mi tranquillizzai e subito sentii una mano di Paolo entrare nella scollatura a toccarmi il seno, la cosa mi eccitò oltremisura, sentii i miei capezzoli indurirsi, mi girai verso di lui che sorrideva e lo sorpresi mentre si scambiava con Greg degli espliciti ammiccamenti, capii il gioco che volevano, era un gioco che a quel punto volevo anch’io e volevo giocare fino in fondo, contemporaneamente Greg prese ad accarezzarmi le cosce, aprii oscenamente le gambe e mi girai verso Paolo, volevo capire il suo sguardo, lo trovai carico di libidine, esattamente come doveva essere il mio, ci baciammo mentre la mano di Greg si era impadronita del mio sesso ormai ridotto ad un lago, la mia mano era invece entrata nel suo pantalone ed impugnava il suo grosso membro, solo adesso toccandolo riuscii ad avere l’esatta percezione di quanto fosse enorme,si avvicinò al mio orecchio sussurrandomi: ‘sei brava a fare pompini?’ mentre, senza attendere una risposta, la sua mano era dietro la mia nuca, mi spinse, mi abbassai, fino a che mi venne a tiro il suo palo nero, volevo gustarmelo, lo leccai con voglia lo presi in bocca e succhiai con forza, avvertii che gli piaceva, mentre una seconda mano mi spinse di più cercai di girarmi, e capii che era paolo, che mi spingeva per farmi ingozzare di quell’enorme cazzo, mi arrivò in fondo alla gola e tossii, ebbi quasi un conato ma cercai di resistere, lo sfilai un po’ e ripresi a leccarlo, Paolo da dietro mi stava penetrando con un paio di dita, ero ormai fuori di testa, considerando che Greg era molto alto aveva anche le mani grandissime, e le sue dita sembravano già un cazzo di ottime dimensioni, proseguivo con gusto a spompinarlo

‘ Ho una voglia matta di ballare, posso rubartela ? ‘ gli chiese ‘
‘ Se lei vuole figurati ‘ gli disse lui ‘
‘ Non so se te la restituisco, &egrave troppo bella ‘
Paolo si limitò a sorridergli senza rispondere, subito mi tirò verso il centro della pista in mezzo ad un migliaio di persone, appena fummo al centro, nascosti allo sguardo di Paolo, mi abbracciò, e, continuando a ballare mi strinse con forza, mentre cercavo di seguire i movimenti del suo corpo mi ritrovai un palmo della sua lingua in bocca, mi sembrava mi stesse risucchiando dentro, Dio come mi baciava!, le sue mani mi frugavano lungo il solco delle natiche, l’avevo desiderato quel contatto da quando lo avevo lasciato, dopo parecchi minuti in quella calca ballando e pomiciando come pazzi ci ritrovammo tutti madidi di sudore, mi fece allora cenno di andarci a sedere verso un’ala di quel locale, era molto buia e appartata, mi prese per la mano, lo seguii, ci sedemmo su un divanetto in un angolino, praticamente sembrava piazzato lì apposta per noi, mi guardai intorno, era un angolino di pochi metri quadrati con quel divano e senza una luce, in un divano simile a pochi metri di distanza sentivo gemiti di una coppietta che stava scopando.-
Si sedette e mi tirò sopra di lui, era completamente buio, non riuscivo neanche a distinguerne i lineamenti, prese a baciarmi con foga e con altrettanta foga gli risposi, rimasi a dimenarmi sopra di lui baciandolo, mi aveva completamente spogliata avevo una sua mano era in mezzo alle gambe e mi aveva penetrato con un paio di dita, ansimai e con una mano cercai di prenderne il membro, ma lui lo evitò mentre le sue dita aumentavano ed io cominciavo a colare come una fontana, mi stese sul divanetto a gambe larghe e mi ritrovai la sua faccia sul mio sesso, sentivo il suo respiro sulla peluria, cominciò a leccarmi, sapeva esattamente dove andare per farmi impazzire ancor di più, un paio di dita mi forzavano il buchetto mentre con l’altra mano di apriva la fica, gridavo il mio piacere, avrei voluto farlo sentire a tutti, quella combinazione lingua ‘ dita mi mandava fuori di testa, desideravo essere penetrata e volevo una penetrazione selvaggia, all’improvviso mi sembrò che avesse capito cosa volessi, si piazzò sopra di me puntandomi il glande sulla passera strofinandolo ripetutamente come una sorta di pennello, poi spinse facendo entrare il grosso glande ma senza affondare, capii che voleva farsi desiderare, dovevo fare qualcosa ma non sapevo nemmeno cosa, non ce la facevo proprio più, lo tirò fuori e lo piazzò davanti al mio viso, schiusi le labbra e me lo ficcò fino in gola, mi sembrò di soffocare, subito lasciò la presa lasciandosi sbocchinare, era magnifico come quel cazzo mi riempisse la bocca, mi faceva male la mandibola per tenerlo fra le labbra, ma cercavo di fare del mio meglio’
‘ Scopami !!!!’ gli dissi ‘ voglio godere ‘..
‘ Oggi volevo scoparti ‘ rispose ‘ e sei scappata ‘.. adesso non ne ho voglia!!!
Senza dirmi altro si alzò dileguandosi, non riuscii neanche a proferire parola, rimasi lì, come un’ebete non riuscivo a capacitarmi se fosse uno scherzo o meno, mi alzai ed ero praticamente nuda, ero stata umiliata, ero fuoribonda, ma come si era permesso quello stronzo, cercai di ricompormi, mi sistemai, o almeno cercai di farlo, ma mi resi conto di essere in condizioni pietose, il peri era completamente zuppo dei miei stessi umori, i capezzoli gonfi e duri praticamente bucavano il vestitino già troppo trasparente, andai verso i bagni per sistemarmi quando mi resi conto che stavo piangendo.-
Riuscita a superare la calca entrai nei bagni dove in qualche modo riuscii a risistemarmi il trucco era sfatto e dovetti rifarlo da capo, mi ero un attimo calmata, ma rimanevo eccitata al massimo, quel bastardo mi aveva portata al culmine e mi aveva lasciato in quel modo, avrei voluto sfogarmi ma non sapevo nemmeno come ‘ Scopare ??? e con chi ???? sarebbe stato meglio che entrasse qualcuno in quel cesso in quel momento e, senza neanche guardarlo in viso mi sarei fatta scopare lì, anche in piedi davanti al lavandino”.
Tornai in sala per andare al tavolo dove avevo lasciato Paolo, ma trovai tutti i posti occupati da due coppiette e di mio marito nemmeno l’ombra, andai quindi al bar, avevo voglia di bere qualcosa per riprendermi, ero ancora incazzatissima, chiesi una vodka al melone, mi piace ogni tanto, &egrave molto fresca e dolce, nel berla girai lo sgabello dando quindi le spalle al bancone del bar, volevo guardare se riuscivo a vedere Paolo, volevo tornare a casa, ma non riuscivo a vederlo da nessuna parte, notai due uomini che si avvicinavano a me, entrambi bellissimi e con un sorriso abbagliante, ma non avevo voglia di mettermi a flirtare, mi chiesero se potevano bere insieme a me , gli feci freddamente cenno che i posti a fianco a me erano liberi e quindi potevano certo sedersi, presero anche loro qualcosa, non so cosa non prestai attenzione, avevo finito la mia vodka e cercai di alzarmi ma fui trattenuta, al barman avevano chiesto un’altra vodka e mi porsero il bicchiere, ringraziai, non mi dispiaceva berne un’altra, li guardai più attenta erano tutti e due a dir poco bellissimi, il primo si chiamava Mirko, biondo occhi azzurri, capelli lunghi legati a coda di cavallo, fisicamente snello e alto, la mascella squadrata con i lineamenti molto gentili, sembrava un attore, l’altro era Enzo, anche lui biondo ma con i capelli più corti, tirati all’indietro, occhi verdi, fisicamente più alto e robusto del primo, rimasi estasiata a guardarli, (forse la mia serata non era proprio persa pensai!!!!)
Mi invitarono ad andare a ballare insieme a loro, li seguii sulla pista cercando di seguire la musica, lì il loro ballo si fece subito erotico e spinto, entrambi si incollarono a me, uno davanti, l’altro dietro, entrambi si muovevano benissimo con me in mezzo a loro due, si stringevano sempre di più, abbracciai Enzo, davanti a me, mentre le sue mani mi accarezzavano le natiche e le cosce, Mirko dietro aveva le sue mani sulla parte anteriore delle cosce che salivano sino all’inguine, probabilmente per lì eccitazione accumulata prima con tutto l’alcool che avevo bevuto mi ritrovai ancora più eccitata di prima, ed i movimenti del mio corpo che si strusciava con i loro tradì tutto il mio desiderio e la mia libidine di quel momento, cosa che loro capirono infatti mi invitarono a bere qualcosa a casa loro.-
‘ Dove volete portarmi – dissi io ridendo ‘
‘ Nemmeno 50 metri da qui, beviamo qualcosa e ci divertiamo un pò ‘ incalzò Mirko ‘
‘ Andiamo!! ‘ risposi senza nemmeno pensarci ‘
In effetti nemmeno usciti dalla discoteca, pochi passi ed entrammo nel cancelletto di una villetta, il giardino curatissimo, arrivati dentro notai come anche l’interno, stranamente per una casetta di vacanza, fosse ben tenuto ed arredato con cura, subito però la luce si spense, e la casa rimase illuminata solo dalle luci che entravano dalle vetrate, nemmeno il tempo di ambientarmi che Enzo da dietro appoggiò le sue labbra sul collo e cominciò a darmi dei baci molto lievi e sensuali mentre Mirko mi baciò in bocca, essere lì al centro delle attenzioni di due uomini contemporaneamente mi fece partire per la tangente, il vestitino cadde in terra e mi fecero mettere sul divano in mezzo a loro, le loro mani corsero a frugarmi in mezzo alle gambe, i miei buchi furono presi d’assalto insieme, una mano mi prese per la nuca tirandomi verso il basso, aprii la bocca ed iniziai un sontuoso bocchino ad uno dei due (non so nemmeno a chi dei due), leccai la cappella per poi scorrere la lingua lungo tutta l’asta e giù anche lo scroto, l’altro dietro mi stava leccando meravigliosamente la passera e poi lungo il solco delle natiche e sino a buchetto posteriore””.. Da morire!!!!!!!
‘ Cazzo che troione abbiamo trovato stasera ”.. – disse uno dei due ‘
‘ Scopatemi adesso , voglio godere come una troia , cosa state aspettando??
Senza dire altro quello dei due piazzato dietro mi penetrò, era fantastico, mi ritrovavo con un cazzo di ottime dimensioni che pompava con foga mentre ero impegnata in un sontuoso bocchino con un altro, non pensai altro, ero completamente concentrata su ciò che stavo facendo non mi fregava più di niente, stavo godendo e volevo farlo fino in fondo.-
Quello dietro era Enzo che aveva cominciato a spingere con forza, stavo sbrodolando e stavo arrivando finalmente all’orgasmo, i miei gemiti erano strozzati dal cazzo che mi tappava la bocca, capii che anche loro erano molto eccitati e pronti a scoppiare, arrivò subito il mio orgasmo violento, esplosivo, partì dal basso ventre e raggiunse ogni mia cellula cerebrale; sentii me stessa gridare, era un urlo liberatorio, bestiale, animalesco, mi fermai qualche secondo ed anche loro si fermarono a prendere fiato.-
Mi misi seduta e chiesi di accendere una luce, mi dava fastidio stare lì al buio senza neanche capire dove fossi, subito mi accontentarono, mi sistemai a terra, inginocchiata di fronte a loro, dedicai subito le mie attenzioni ad Enzo quasi a ringraziarlo del piacere regalatomi poco prima, leccai la sua asta per tutta la sua lunghezza, lo ingoiai scesi ancora a leccare le palle, la mia lingua saettava, sentire che gli piaceva mi inorgogliva, vidi Mirko alzarsi piazzandosi dietro di me e senza che mi chiedesse nulla mi sistemai a pecora ad offrirmi a lui, iniziò a scoparmi senza ritegno’.
‘ Che bei cazzi che avete !!!! Grazie !! ‘ dissi ‘
‘ Prego ‘ risposero quasi ridendo di me ‘ per così poco”.
Capendo che erano pronti tutti e due incitai Mirko a scoparmi più forte , che infatti accelerò i suoi colpi, adesso erano violenti ed un rumore secco, accompagnava ogni colpo, stavo venendo di nuovo anche io, anche io avevo iniziato a succhiare con più forza, infatti Enzo grugnì e mi scaricò sul viso una gran quantità di sborra bollente, lo presi in bocca subito e lo feci finire nella mia gola, venne per almeno altri dieci secondi di fila, avevo la bocca piena, notai che aveva un ottimo sapore più dolce del solito, quasi gradevole, lo ingoiai tutto, proprio in quell’istante sotto l’incessante pompare di Mirko un altro orgasmo mi raggiunse, fu fantastico, ululavo ritmicamente incitando Mirko che era ormai anche lui pronto a scoppiarmi dentro, mi chiese di girarmi. presi anche il suo bastone in bocca, volevo assaporare anche lui, un’altra abbondante dose di sborra bollente mi venne riversata in gola, ingoiai anche quella, non riuscivo a fermarmi.-
Restammo lì, immobili, io a terra con le spalle appoggiate sul divano e loro due stravaccati accanto a me, mi alzai e chiesi dove fosse la cucina, avevo sete, Mirko mi accompagnò con fare svogliato, aprì il frigo e mi porse la bottiglia, bevvi abbondantemente direttamente dalla bottiglia tanta era la sete e mentre bevevo, da dietro, Mirko entrò un mano tra le mie chiappe, mi toccava la fica, mugolai con la bottiglia in bocca, la riposi in frigo piegandomi quindi in avanti e quella mano fu tutta dentro di me
‘ Basta ‘ lo pregai ‘ fatemi andare a casa!!!
‘ No ‘ mi rispose ‘ adesso che abbiamo iniziato a divertirci , e poi sei ancora tutta fradicia qui
‘ Ti prego ‘ dissi ‘ &egrave tardi !!!! c’&egrave tanto tempo nei prossimi giorni!
Nel dire questo eravamo già passati nel saloncino d’ingresso dove, molto delicatamente, mi spinse su una specie di sgabello quadrato, tutto rivestito in pelle nera, lungo circa 1 metro e mezzo e largo 1 metro, fui fatta sdraiare lì sopra e Mirko con un telecomando ne regolò l’altezza, perché il suo cazzo mi venisse alla giusta altezza;
‘ E’ comodo così ? ‘ mi chiese sorridendo ‘
‘ Si ‘ risposi sorridendogli anch’io’ mi sembra di si !!
Nel dire questo voltai la testa dal suo lato e mi ritrovai di nuovo il suo attrezzo, che me lo strofinava sulle labbra, aprii la bocca e lo ingoiai ancora, immediatamente riprese vigore; riservai lo stesso trattamento ad Enzo che si era alzato dal divano piazzandosi dall’altra parte mentre Mirko che si era spostato aveva preso le mie gambe tenendole per aria completamente aperte, aveva ripreso a scoparmi, adesso i suoi movimenti erano lenti e compassati, arrivava sino in fondo, mi stava facendo riscaldare ancora, mi stavo sentendo più riempita di prima, nonostante avrei dovuto essere ormai ben dilatata;
‘ Vuoi sempre andare via?? ‘ mi chiese ‘
‘ Non adesso ‘ risposi ‘ più tardi’.
Enzo mi aveva nesso in bocca una bottiglia di un altro liquore ghiacciato, ne presi un paio di sorsi, mi sembrava al gusto di mela verde (seppi solo dopo che si trattava di grappa), la alternava al suo cazzo, ed io succhiavo entrambi con gusto, anche se la mia attenzione era solo per ciò che mi stavo ricevendo nel ventre; mi sentivo ormai completamente ubriaca ma le mie sensazioni continuavano ad essere assolutamente nitide, presi a toccarmi i capezzoli con forza, da farmi male, sentii Mirko uscire da me e puntarmi il secondo canale, protestai, dissi di no
‘ Ti prego, – gridai ‘ sono vergine lì , mi fai male ”
‘ Ci ringrazierai perché da oggi non lo sarai più !!!!!
Spinse senza pietà, provai a gridare, ma Enzo mi riempì la bocca con il suo cazzo, ormai anche lui era più duro di prima, Mirko si era fermato, mi stava facendo abituare, poi cominciò a pompare lentamente, era meno doloroso di quanto credessi, mi ci abituai presto e ripresi a godere anche così, si abbassò verso di me cercando le mie labbra
‘ Scusami ma hai un culo fantastico, sarebbe stato un delitto non prendertelo ‘ bisbigliò mentre mi baciava ‘
‘ Hai fatto bene , mentre ci siamo mi sturate tutti i buchi ‘ risposi –
Anche Enzo si spostò protestando, voleva la sua parte
‘ Anche io la voglio inculare ‘ urlò a Mirko ‘
‘ SIIIII ‘ risposi ‘ inculami anche tu, vi voglio tutti e due
Mi fecero alzare, Mirko si sdraiò sotto di me, ci salii sopra facendomi scivolare il suo cazzo dentro, continuavo a torturarmi i capezzoli fino a farmi male, Enzo si mise dietro e puntò il suo glande sul mio buchetto, inspirai per rilassarmi e mi abbassai portando il mio sedere indietro per facilitargli il compito, lo sentivo spingere mentre mi aprivo come un panetto burro, lo sentii dare un paio di colpi per assestarsi meglio, mi sentivo piena come un uovo, al massimo della dilatazione, era la prima volta che provavo una cosa del genere, pochi secondi per abituarmi a quell’intrusione e mi sembrò una sensazione paradisiaca.-
Spingevano insieme con forza, ed io li incitavo gridavo come una matta a spingere più forte, mi sembrò di avere un unico buco, li sentivo entrambi come un’unica cosa, fu fantastico e mi provocò un piacere tanto intenso da non riuscire adesso a descriverlo con poche parole, l’unica cosa di conservo un ricordo nitido fu la mia richiesta ad entrambi di venirmi dentro la fica, questa richiesta nascondeva in effetti il mio desiderio di rimanere incinta, cosa che con mio marito non mi era ancora riuscita, ed in un attimo che definirei di lucida follia, vedendo che entrambi erano dei bellissimi ragazzi e visto anche che ero in un periodo fertile, non poteva esserci migliore occasione per provarci.-
Naturalmente nessuno dei due dimostrò alcun problema ad assecondare quella mia richiesta e, quando venne il momento, a turno prima Enzo e poi Mirko, riversarono tutto loro seme dentro il mio utero.-
Quando ebbero finito rimasi immobile su quel divanetto per alcuni minuti su quel divanetto la mente annebbiata ed anche i muscoli sembravano non rispondere ai comandi, quando questo mio torpore si attenuò realizzai che si era davvero fatto tardissimo, e mi misi in piedi, sentivo il mio buchetto che era parecchio indolenzito, andai in bagno e mi rinfrescai un pò con acqua fredda dopodiché tornai in quella saletta per rivestirmi, anche i due ragazzi si erano già rivestiti, in fretta infilai il peri ed il vestitino e tornammo verso la discoteca dove avevo dubbi che avrei trovato ancora mio marito; erano passate quasi due ore.-
Percorsi quei pochi passi abbracciata in mezzo a loro scherzando e ridendo, quando entrammo nel locale non c’era quasi più nessuno, mi guardai attorno di Paolo neanche l’ombra, non era lontana la nostra villetta ma con quel vestitino così striminzito non potevo certo andare a piedi in piena notte, allora Mirko ed Enzo si offrirono di accompagnarmi con la macchina di un loro amico.-
Arrivati nel porto salimmo su una Mehari verde, Mirko si mise alla guida e mi accompagnò a casa, naturalmente mi chiesero come potevano rivedermi, non glielo esclusi, non mi sarebbe per altro dispiaciuto affatto, presi il loro numero di telefono, lo memorizzai e scesi dalla macchina per andare a casa.-
Appena arrivata sul patio non potei fare a meno di sentire che a casa dei miei amici di colore c’era ancora baldoria, mi incazzai pensando di nuovo a Greg ed a come si era comportato, ma senza indugiare entrai dentro, affacciandomi in camera notai Paolo sul letto che già dormiva beatamente, sfilai il vestitino e mi sdraiai accanto a lui che mi sentì però e mi chiese se mi fossi divertita e senza neanche aspettare la mia risposta si girò dall’altro lato per continuare il suo sonno.-
Non riuscivo a prender sonno, i fumi della sbronza cominciavano a diradarsi e ripensavo a tutto ciò che era accaduto quel giorno, mi ritrovai ancora eccitata che quasi avrei avuto voglia di toccarmi, mi alzai per andare sulla veranda per prendere un pò d’aria;
mi sistemai sulla sdraio, l’aria fresca della notte mi rinfrancò un po’, riuscivo a sentire chiaramente il casino che veniva fuori dalla casa dei miei vicini di casa, capii dalle voci che era una sola ragazza con loro tre e dalle urla era chiaro che se la stava godendo alla grande; la cosa mi dava quasi fastidio, una sorta di perversa gelosia, ero meravigliata di me stessa, forse mi sarebbe piaciuto essere al suo posto????
Tornai dentro in camera, mi misi a letto, cercai di addormentarmi e finalmente la stanchezza vinse su quei pensieri e mi addormentai.

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