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Ero appena arrivata in albergo, un bell’albergo sul mare.
Avevo mandato un messaggio a Daniel per dirgli che ci saremmo visti nel bar dell’albergo per le 12.
Era presto, salii in camera. Era bellissima con una fantastica vetrata e vista sul mare.
Il bagno aveva sia la vasca idromassaggio che la doccia.
Preparai sul letto i vestiti per l’incontro, mi spogliai velocemente e entrai in doccia.
Ero immersa in mille pensieri.… era una cosa a cui avevo pensato da tempo quindi non mi aspettavo nulla, se non vivere ogni istante senza particolari illusioni.
Uscita dalla doccia, indossai l’accappatoio.
Dopo qualche istante sentii bussare alla porta.
Avevo lasciato forse il mio documento alla reception? Chissà, sbadata come sempre poteva essere accaduto.
Mi sistemai per bene l’accappatoio, aprii la porta ma non era nessuno dell’albergo ma era lui: Daniel… il sorriso malizioso con gli occhi che gli ridevano…proprio come me lo ero immaginato. Rimasi senza parole e lui subito mi abbracciò stringendomi forte a sé lasciandomi quasi senza fiato, dicendomi all’orecchio; – Claudia, sei qui da me, con me .. con me! Non potevo aspettare fino alle 12 Mi sembrava il momento giusto,” disse, con quel sorriso che le faceva perdere il filo dei pensieri. “E poi, non potevo resistere alla tentazione di vederti così… vulnerabile.”
. Ero in imbarazzo perché lui era vestito di tutto punto con un jeans e una maglia nera e un giubbotto di pelle mentre io ero palesemente coperta dal solo accappatoio. Sapevo che lui mi aveva sempre desiderata e io lo percepivo sul mio corpo, e non credevo di sentirmi così lusingata. Passato quell’attimo di imbarazzo, iniziai a baciarlo per fargli capire quanto lo desiderassi anche io, prima il labbro superiore poi quello inferiore, succhiando le labbra, mordendole. …
Daniel ricambiò il bacio in modo passionale e profondo mentre le sue mani mi avevano aperto l’accappatoio e stringeva i miei fianchi e il mio seno..
si il giubbotto, la maglia… si tolse tutto.. avevo ora il suo corpo a disposizione…
ho sempre adorato il suo membro e alla sua vista mi sono fiondata su di lui.
Me lo strusciavo sul viso… lo accarezzavo…lo presi in bocca avidamente.
Avevo fame e lo volevo tutto per me. Daniel mi prese per i capelli, mi ci fece giocare per un po’ mentre mi guardava malizioso e soddisfatto fino a che tirando i capelli mi fece alzare da quelle bellezza che aveva tra le gambe e che io avevo sempre adorato.
Non potei opporre alcuna resistenza e sinceramente nemmeno avevo voglia di resistere
Volevo godere di ogni momento.
Si mise tra le mie gambe e le sue dita iniziarono a giocare con le mie labbra.
Sapeva perfettamente cosa doveva fare: niente gesti delicati se non una esplorazione profonda di ogni mia parte… dita che risalivano dal perineo fino al clitoride alternando giochi di lingua. Non si poteva resistere.– muovevo il bacino per fargli capire che volevo altro… ma lui aspettava che io glielo dicessi chiaro e tondo, niente sottintesi e niente mezze misure.
Volevo il suo membro… duro…lucido dentro di me fino in fondo
volevo sentirlo centimetro e centimetro scorrere inesorabile alla ricerca di quel piacere orgasmico che avevamo sempre sognato di provare.
la voce roca di desiderio, mentre le sue mani scivolavano lungo le sue curve, accarezzando la pelle morbida. Mi lasciò cadere sul letto, il lenzuolo fresco che contrastava con il calore che sentiva dentro. Daniel si inginocchiò i suoi occhi fissi sui miei seni pieni, i capezzoli già induriti dall’eccitazione. Con un sorriso malizioso, si chinò e li prese tra le labbra, succhiando e leccando con una lentezza che la fece gemere.
“Daniel… oh, Daniel,” sussurrai, le mani che si aggrappavano alle lenzuola mentre il piacere mi invadeva. Ma non volevo solo ricevere. Volevo esplorare, assaporare ogni parte di lui, soprattutto quella che più la intrigava. Con un movimento deciso, le labbra che cercano le sue in un bacio appassionato. Poi, scivolai verso il basso, le mani che accarezzavano il suo petto muscoloso, il suo addome scolpito, fino ad arrivare alla cintura dei suoi pantaloni.
“Lascia che mi prenda cura di te,” mormorai con voce carica di promessa, mentre gli sfilavo i pantaloni, rivelando il suo membro già duro e pulsante. Daniel ansimò, gli occhi chiusi mentre lo guardavo con un sorriso predatorio, e con un movimento lento lo presi tra le labbra.
La lingua che scivolava lungo la sua lunghezza con una maestria che lo fece tremare. Mi concentrai su ogni dettaglio, assaporando il suo sapore, sentendo il suo pulsare contro la sua lingua. Lo guardai negli occhi mentre lo facevo, volevo che lui sapesse quanto desideravo piacergli. Le mie mani si muovevano lungo i suoi testicoli, massaggiandoli delicatamente, mentre la mia bocca scendeva sempre più giù, fino a quando non lo sentii toccare la gola.
“Claudia… sei incredibile,” ansimò Daniel, le mani che si aggrappavano ai cuscini mentre il piacere lo travolgeva. Ma non volevo fermarmi. Volevo di più. Volevo tutto. Con un sorriso malizioso, mi alzai, mi misi sopra di lui, il suo membro che premeva contro di me, ma non era lì che voleva che entrasse.
“Voglio provare qualcosa di nuovo,” sussurrai, con voce carica di desiderio. “Qualcosa che ci porti oltre.”
Daniel mi guardò, confuso ma eccitato, mentre mi spostavo, mettendomi a quattro zampe davanti a lui. Il mio culetto, rotondo e invitante, era rivolto verso di lui, e sentii il suo sguardo su di me, caldo e intenso. “Claudia… cosa stai facendo?” chiese Daniel, con la voce roca di desiderio.
“Voglio che tu mi esplori,” rispose io, con voce ferma nonostante il battito del mio cuore. “Voglio sentire il tuo tocco lì, Daniel. Voglio che tu mi porti in un posto nuovo.”
Lui esitò solo per un momento, poi si mosse, le mani che accarezzavano i fianchi, il mio posteriore, con una delicatezza che mi fece sentire al sicuro. Poi, con un dito ben lubrificato, iniziò a esplorare, toccando, accarezzando, fino a quando non mi sentii rilassare sotto le sue dita.
Sentii il suo membro che premeva contro la mia parte più intima. Con un movimento lento entrò, riempiendomi in un modo che non avevo mai provato prima. Il piacere era intenso, quasi doloroso, ma mi lasciai andare. “Oh, Daniel…!” mentre gemevo di piacere, le mani si aggrappavano alle lenzuola mentre lui iniziava a muoversi, lentamente all’inizio, poi con sempre più forza. Il suo membro mi riempiva completamente, toccando parti di me che non sapevo nemmeno esistessero, e il piacere che mi travolgeva, onda dopo onda.
Daniel mi afferrò per i fianchi, i suoi movimenti sempre più frenetici, il suo respiro affannoso. “Claudia… sei così stretta… così perfetta,” ansimò, la voce roca di desiderio.
Non riuscivo a rispondere, il piacere che mi rendeva incapace di parlare. Il mondo intero sembrava svanire, lasciando solo il piacere, il desiderio, la complicità tra noi.
E poi, in un’esplosione di piacere, raggiunsi l’orgasmo, e Daniel mi seguì poco dopo, il suo grido di piacere si mescolava al mio, mentre mi riempiva, marcandomi come sua.
Per un lungo momento, rimanemmo così. Poi, lentamente, Daniel si ritirò: mi sentivo esausta, ma soddisfatta con il cuore ancora che batteva forte.
“Sei stata incredibile,” mormorò Daniel, accarezzandomi i capelli mentre mi guardava.
Sorridendo dissi: ” Tu mi hai portata in un posto nuovo, un posto dove voglio tornare.”

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