Skip to main content
Erotici Racconti

Incontro al parco

By 1 Febbraio 2022No Comments

Corro da un po’ di anni, mi piace, mi rilassa, appena ho un po’ di tempo vado al parco a fare la mia corsetta.
Due giorni fa ero a casa a riposo dal lavoro, così decisi di andarci, il tempo era stupendo perché non faceva caldo come oggi, indossai le scarpe da tennis, pantaloncini e maglietta e mi fiondai al parco dietro casa.
Faccio sempre il solito giro al solito orario, intorno alle dieci del mattino. Non ci sono troppe persone a quell’ora, giusto pensionati o corridori come me.
Quel giorno però incrociai una figura nuova.
Mentre correvo su un vialetto secondario, passai di fianco a una donna seduta su una panchina. Era vestita con un abito verde acqua molto elegante, un vestito di certo non adatto per una passeggiata al parco e anche le sue scarpe col tacco alto non lo erano.
Notai che stava piangendo e così
rallentai avvicinandomi a lei, pensavo che le fosse successo qualcosa, magari qualche delinquente le aveva rubato la borsa.
” Mi scusi le è successo qualcosa?, ha bisogno di aiuto?” le chiesi.
Lei alzò lo sguardo dal display del suo telefonino e fissandomi con gli occhi in lacrime mi rispose”
Cosa?”.
” Mi chiedevo se avesse bisogno di aiuto, mi sembra che stia piangendo” le dissi.

Ora che ero più vicino a lei, potevo vederla bene, era molto bella, mora, occhi chiari, una pelle bianca come la ceramica, poteva avere intorno ai cinquant’anni.

” No grazie sto bene, sono cose che succedono” mi rispose.
Non stava di certo bene, confesso che se non fosse stata così attraente, forse avrei tirato dritto per la mia strada ma invece mi sedetti vicino a lei e le chiesi” che tipo di cose?”
Con sguardo perso nei suoi pensieri mi disse” di essere tradita dal proprio marito, guarda”
Mi mostrò il suo cellulare e vidi che c’era un video in pausa, l’immagine era un po’ mossa, non si capiva bene.
” Premi pure play” disse.
Ero un po’ imbarazzato da quella situazione, in fondo eravamo perfetti sconosciuti, ma lei voleva che vedessi qualcosa di presumibilmente molto personale.
Con insistenza mi fece premere play e
incredulo osservai quel filmato in cui un uomo, immaginavo che fosse il marito, si scopava a novanta una giovane donna che urlava di piacere.
Non posso negare che mi eccitai a vedere quel filmato di qualche minuto.
” Venticinque anni di matrimonio e poi lui va a scoparsi una ragazza che potrebbe essere sua figlia, devo proprio essere una brutta vecchia” disse lei.
Non sapevo proprio cosa dire.

Dopo qualche secondo di silenzio uscii con una frase semplice ma vera che voleva essere di consolazione e supporto.
” Non penso proprio che lei sia una brutta vecchia, anzi. Non so la sua età ma posso garantire che è una bella donna, anche molto sexy” dissi.
Sul suo volto apparve un leggero sorriso e poi mi disse” mi chiamo Giovanna”.
” Piacere Giovanna, io sono Roberto” dissi.
Parlammo per una decina di minuti e mi raccontò in breve la sua vita, scoprii che aveva cinquant’anni, sposata da venticinque anni, una figlia, una carriera da manager e un problema da affrontare in quel momento, il tradimento di suo marito, ed era veramente una milf da mozzafiato.
” Ora secondo te io che cosa dovrei fare? Sono veramente arrabbiata e delusa, vorrei fargliela pagare con la stessa moneta, mi farei scopare da un ragazzo giovane!” mi disse.
Giovanna era più grande di me di circa quindici anni, ma era attraente da morire e senza riflettere bene su quello che potevo risponderle, dissi semplicemente” giovane come me?”.
Lei mi guardò in modo diverso da come aveva fatto fino a quel momento e con estrema tranquillità mi disse” già come te” mentre con una mano andava a toccarmi in mezzo alle gambe, rimasi bloccato senza respirare con il cazzo che stava diventando duro.
Mi baciò infilandomi la lingua in bocca e nonostante fossi quasi impietrito io non opposi nessuna resistenza e limonammo.
Me lo tirò fuori dai pantaloncini e iniziò a farmi una sega in modo lento ma deciso, mi piaceva e dopo alcuni secondi scese con la testa fra le mie gambe prendendolo in bocca.
Non mi mossi di una virgola mentre iniziava a farmi un pompino fantastico, la sua lingua si muoveva sulla mia cappella facendomi godere da morire.
Ero totalmente preso da quel momento, come in uno stato di ipnosi senza pensarci cominciai a toccarle il sedere.
Le alzai leggermente la gonna scoprendo le sue natiche, spostai con un dito il filo del suo tanga e iniziai a toccarle la figa umida.
Le infilai un dito dentro, poi due, sentivo che si stava bagnando sempre di più e dalla sua bocca cominciarono ad uscire gemiti di piacere.
Più la toccavo in profondità e più lei ansimava, le mie dita si bagnarono presto di un liquido bianco cremoso.

In un attimo di lucidità realizzai che tutto stava succedendo in un posto pubblico e la paura di essere visto da qualcuno mi destò da quel mio stato ipnotico, mi fermai.
Anche lei realizzò finalmente di essere a portata della vista di tutti e così si fermò e mi disse” voglio che mi scopi, andiamo dietro agli alberi li infondo”.
Mi prese per mano e mi guidò verso un piccolo boschetto lontano dagli sguardi dei passanti.
Arrivati in mezzo agli alberi la vidi togliersi le scarpe e sfilarsi le mutandine, si alzò la gonna e mettendosi a pecorina appoggiata ad un albero, mi disse” scopami ti prego, come quel bastardo di mio marito ha scopato quella giovane troia, fammi godere”.
Credo che davanti a quella scena così erotica e sexy, nessun uomo sano di mente avrebbero potuto resistere e io di sicuro non resistevo.
La sua figa era leggermente aperta, con grosse grandi labbra di un rosa scuro, totalmente depilata, erotica da morire.
Andai dietro di lei, mi misi in ginocchio, le allargai leggermente le natiche e cominciai a leccare entrambi i suoi stupendi buchi.
Infilai la lingua in quei orifizzi,
il sapore e l’odore erano forti, un misto fra sudore, urina e detergente intimo, un cocktail che mi eccitò come un toro, fui preso da una intensa frenesia. Lei gemeva di piacere e la sua voce mi eccitava da morire mentre mi chiedeva di non smettere.
Ormai le sue parti intime erano fradice della mia saliva mista ai suoi umori, era pronta per essere scopata con forza come mi aveva chiesto.
Mi alzai e prendendolo in mano, guidai il mio cazzo duro dentro la sua figa matura.
Entrò tutto fino alle palle in un colpo solo e Giovanna urlò di piacere.
Iniziai a penetrarla lentamente, ma in profondità, aumentando sempre di più il ritmo, lei con voce ansimante mi diceva di scoparla come una troia, di sfondarla.
Guardavo il mio cazzo muoversi dentro quella stupenda vagina, sporcandosi tutto dei suoi densi umori bianchi.
Il suo culo era uno spettacolo con quel buchino leggermente aperto di colore scuro, vederlo muoversi sotto le mie spinte mi eccitò ancora di più.
Cominciai a toccare il suo ano bagnato della mia saliva con il pollice, fino a quando glielo infilai muovendolo dentro e fuori, simulando una penetrazione.
” Si, così continua, non smetterei, sto godendo come una porca” urlò.
Me la scopai per alcuni minuti in quella posizione e poi mi disse di fermarmi.
Tirai fuori il mio cazzo fradicio da lei.
La vidi togliersi completamente il vestito rimanendo solo con il reggiseno, si appoggiò all’albero rimando in piedi ma con il sedere spostato leggermente all’infuori.
” Mettimelo nel culo e scopami come una cagna in calore, voglio che mi fai male” mi disse con voce tremante. Si allargò le natiche con le mani dandomi la possibilità di vedere bene l’ingresso posteriore.
Appoggiai il cazzo sul suo sfintere e spinsi.
Entrò tutto senza nessuna resistenza mentre dalla sua bocca usciva l’ennesimo urlo di piacere.
Il mio pene ben lubrificato dai suoi liquidi vaginali, si muoveva dentro e fuori da quel sedere come fosse la figa, mandandola in estasi e facendola venire.
La sodomizzai con forza per alcuni minuti, alternando nel metterlo anche nella sua figa e poi senti crescere dentro di me l’orgasmo.
Sborrai in quel culo con un’abbondante eiaculazione che si riversò fuori dal suo retto.
Rimasi fermo dentro di lei per alcuni secondi mentre il suo corpo ancora vibrava per il piacere provato, sentivo che pian piano il suo respiro tornava calmo e regolare.
Lei si girò e mi baciò con passione.
” Grazie è stato bellissimo, era da un po’ che non venivo scopata così. Mio marito si sarà fatto una donna più giovane, ma io sono stata montata da un vero toro”
La guardai rivestirsi ancora incredulo di aver posseduto una donna così fantastica.

Mi ha lasciato il suo numero e ci sentiamo molto spesso, lei è ancora spostata ma si diverte con me.
Stasera andrò a casa sua perché vuole essere scopata nel suo letto coniugale, vuole essere la mia puttana.

Leave a Reply