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Io e Francesca – parte 4

By 7 Dicembre 2025No Comments

Il fine ultimo dell’acquisto del piccolo vibratore era quello di incularla; a questo scopo avevo acquistato anche un lubrificante per agevolare la pratica.
Da quello che avevo sentito sondando col dito, Francesca aveva un buco stretto stretto, quindi, oltre a non farle sentire male (vabbè un po’ all’inizio lo avrebbe sentito) non volevo neanche provare disagio io; insomma dovevamo godercela entrambi, quindi cautela e pazienza.
Il fatidico giorno arrivò, non glielo dissi che glielo avrei messo nel culo, non volevo caricarla di ansia. Stavamo scopando da un po’ quando le faccio:
“Aspetta, ho portato questo” e dallo zaino tirai fuori il flaconcino.
“Cos’é, cosa vuoi fare?”
Senza risponderle misi un po’ di liquido su indice e medio e cominciai a sditalinarla, affondando le dita nella figa
“Ahh che mano che hai, come mi fai godere…”
“Ora te la infilo tutta dentro…” Misi altro gel e una per volta le infilai tutte le dita nella figa, restava solo il pollice
“Ahh Dio come me la riempi tutta, come godo, ahhh…” Mi prese il polso per spingere la mano ancora più dentro, tirando a se ritmicamente il mio braccio, dentro e fuori dentro e fuori per farsi scopare cola mano…
“Aspetta…” lentamente feci entrare anche il pollice e, a furia di spingersi la mano dentro, in un attimo sparì fino all’attaccatura a del polso; stava sbrodolando di un piacere violento è fortissimo
“Ahhhh Dio come pi piace ma cosa mi fai, ma cosa mi fai…”
“Ti entrerebbe anche un piede in questa figa, eppure è così stretta ma così elastica…”
“Proviamo allora, infilaci un piede” Tolsi la mano, lei si accomodò con le ginocchia piegate e le cosce aperte, mi prese la caviglia, si appoggiò le dita del piede sulla figa e inizio a masturbarsi come avesse tra le mani un oggetto. La guardavo tra l’incredulo, mai pensato in vita mia di trovarmi in una situazione simile, e il compiaciuto di avere a che fare con una donna così.
“Oddio mi piace anche così, come sono bagnata, guarda come entra bene tutta la punta“ tirava a se la caviglia e tutte le dita le erano scomparse dentro
“Ahhh godo vengo…” Mentre stava ancora orgasmando ne approfittai per farla girare e metterla alla pecorina e iniziare a leccarle il culo.
“Non sei ancora stanco? Che porco che sei…” Non le risposi ma inizia a lubrificarlo il buco del culo per infilarle dentro il dildo
“Mmm cosa vuoi fare…”
“Ora ti inculo”
“No aspetta… non lo so, io…io…”
“Io cosa? Ti piacerà…” e iniziai a farle scivolare il dildo nel culo
“Rilassati e goditela” iniziava a mugolare di quel sottile piacere timoroso; tolsi il dildo e lo sostituii con tre dita ben lubrificate; procedevo lentamente con gli affondi e al contempo la masturbavo
“Mmmm mi apri tutta…”
“Aiutami: apriti bene il culo con le mani” si prese la natiche e spalancò il culo più che poteva. Avevo il cazzo di marmo e la vista di quel gesto mi eccito ancora di più, mi sarei segato per schizzarle sul culo, ma avevo una missione da compiere; mi inginocchiai dietro, mi presi il cazzo con indice e medio sotto la cappella, il pollice sopra e lo appoggiai al buchino, con l’altra mano versai una quantità generosa di lubrificante, irrorai bene il cazzo e iniziai ad affondare nella carne; quasi incredibilmente la cappella veniva come risucchiata con Francesca che mugolava tra dolore e l’aspettativa del piacere che le sarebbe derivato
“Fai piano ho un po’ male…”
“Un pezzettino per volta…”
“È strano, una sensazione stranissima, ho male ma anche bene, è l’idea in sé, che mi stai entrando nel culo, che mi eccita… oddio come è grosso… un po’ mi brucia ahhh…”
“Ora passa…” e misi altro lubrificante
“Ho quasi tutta la cappella dentro, Dio come sono eccitato ti sborrerei dentro subito…”
“Si… dopo mi vieni nel culo come una troia lo voglio fare, mi sborri dentro…” entrata tutta la cappella procedere fu meno difficile e Francesca iniziava piano piano a lasciarsi andare a quell’insolita sensazione.
“Prova a muoverti un po’… è strano…”
“È quasi tutto dentro, adesso mi infilo tutto un pezzettino alla volta” arretrai un po’ per tornare subito in avanti
“Ahhh così… è strano ma comincia a piacermi…”
“Ah la mia troietta, lo sapevo che ti sarebbe piaciuto anche questo” e le diedi uno sculaccione
“Ahhh mi picchi anche? Mi inculi e mi sculacci porco maledetto che non sei altro, anzi, benedetto te e il tuo cazzone bello ohhhh…” Ad ogni affondo inarcava la schiena, mi veniva incontro e si apriva meglio
“Che male all’inizio ma ora inizia a piacermi… godo… ah ah sì sì tutto dentro… vieni sputami in bocca” si girò indietro verso me e aprì la bocca, mi avvicinai e le sputai in bocca, e lei gemette eccitata
“Si mi piace tutto…”
“Vedessi che meraviglia il mio cazzo che ti sparisce dentro il culo”
“Andiamo davanti allo specchio” Le uscii dal culo lentamente, mi prese il cazzo in mano come un guinzaglio, si mise appoggiata al muro, fuori dalla porta di camera, di fianco allo specchio in cima alle scale, con il culo in fuori più che poteva e un po’ rivolto alla sua destra per potersi vedere riflessa
“Mettilo dentro… fai piano…” Mi appoggiai e iniziai a spingere
“Guarda che spettacolo ohhhh come mi piace, mi fai impazzire ohhhh” era eccitatissima, forse sentiva ancora un po’ male, ma lo spettacolo cui assisteva la ripagava ampiamente
“Che troia meravigliosa! Guarda come ti sparisce nel culo” Francesca stava con il culo sempre più in fuori che mi sbatteva le chiappe contro il ventre. Cambiammo posizione, io appoggiato al muro col cazzo in fuori, con il culo che sbatteva contro il mio ventre che andava avanti e indietro infilandole il cazzo dentro; si teneva aperta con le mani e ad ogni colpo che mi dava restava un attimo completamente infilzata per sentirsi lo sfintere completamente pieno di cazzo e ogni volta mugolava un po’ di più. Dopo qualche altro colpo lo sfilai dal culo e glielo misi nella figa.
“Oddio nella figa ora? Siii dai scopami, sei un maiale, sei un porco…”
Iniziò a muoversi senza ritegno, io fermo, si piantava contro dandomi dei colpi contro il ventre che stentavo a reggermi appoggiatoio le mani al muro e le braccia tese.
“Aspetta un attimo…” lo tirai fuori bagnato dei sui umori e lo infilai di nuovo nel culo, alternando i due buchi, un colpo nel culo un colpo nella figa e cazzo mi sembrava davvero di essere in un film porno!
“Mi fai venire, oddio eccomi, vengooo Dio come godoooo ahhhh…” venne scossa dai gemiti che faticavo a tenerla ferma
“Mettimelo in bocca, vieni anche tu, dove mi vuoi sbarrare?”
“In faccia, ti sborro sul viso”
“Siii schizzami tutto il viso” Si mise in ginocchio col cazzo preso a due mani, la cappella che le sbatteva sulla lingua, qualche attimo ancora e le esplosi letteralmente tra le mani, con il fiotto più grosso che le finì sulla lingua e altri schizzi sulle guance e sul seno.
“Mmm si siii la mangio tutta la sborra, è così buona oggi,… mmm… te lo ripulisco tutto aspetta…” Leccava la cappella per togliere lo sperma rimasto e succhiava per mungermi le ultime gocce, uno spettacolo mai visto, se non anni prima con Silvana, che era una gran troia, ma Francesca la stava surclassando. Con un dito andai a raccogliere gli schizzi sulle guance per poi portarlo alle sue labbra che avidamente succhiarono tutto.
“Non capisco più nulla mi hai fatto godere come non mi era mai successo, hai ingoiato la mia sborra come la dea di tutte le troie, ogni uomo potrebbe impazzire per te!”

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