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Mi chiamo Marco, 23 anni fisico normale alto quasi 190.
Mi definivo etero con certezza, fino a quando una sera annoiato, mi metto a cercare su un sito d’incontri per vedere se nella mia piccola città si trovano donne.
Nella mia ricerca apro un annuncio di una ragazza, ma nella terza foto la “ragazza” presente un cazzo di oneste dimensioni.
Vedo che all’annuncio è collegato il suo account social, e sempre spinto dalla noia vedo se ha pubblicato qualcosa mentre si trovava in città.
Con mia grande sorpresa l’ha fatto e con ancora più sorpresa, le foto dell’annuncio non sono ritoccate. Alta 180, capelli ricci, viso neutro (non ti fa dire sia un trans), tette giuste non volgari.
La mia noia finisce lì, ma controllavo di tanto in tanto quella “ragazza” negli spostamenti che settimana dopo settimana faceva, fino a quando a maggio ritorna nella mia città.
Avevo deciso che dovevo incontrarla in città senza fissare incontri o altro volevo solo vedere un trans di presenza, nel mentre non nascondo di aver visto qualche porno a tema.
Guardando le storie vedo che si trova in un noto locale a fare un aperitivo, non è lontano la mia “missione” sembra più semplice del previsto.
Arrivo, ordino e mi siedo in un tavolo, la vedo dopo un pò, come se si sentisse osservata alza subito gli occhi e i nostri sguardi s’incrociano.
Veramente una bella ragazza, vestita in un vestito a tubino che rende giustizia a tutte le curve, ma che non fa vedere la dotazione extra, chissà come fa.
Il tempo passa e la mia curiosità era stata soddisfatta, quindi mi ero distaccato dal mondo guardando il telefono e bevendo qualcosa.
Mi alzo, pago e appena uscito dal locale guardo di nuovo il telefono, col social aperto sul suo profilo.
“Vedo che già mi avevi visto” sento una voce femminile ma non del tutto.
Mi giro consapevole della figuraccia, e vedo che è ancora più bella da quello che avevo potuto apprezzare da seduta.
“No, stavo vedendo chi ci fosse al locale ed è comparsa la tua foto, non conoscendoti volevo vedere chi fossi, non sei di qua vero?” Provo a salvarmi in calcio d’angolo
“Viaggio molto, ma qui mi piace molto è tranquilla e qualche motivo per ritornare c’è sempre”
“Che motivi?”
“Non mi sembra il caso di raccontare determinate cose a una persona che non conosco il nome”
“Hai ragione, piacere Marco” le porgo la mano che ricambia “Piacere Daniela”
Ha una pelle morbida e curata, mani un po’ grandi.
“Quindi ora puoi raccontarmi?”
“Certo, ma sei sicuro che ti va?”
“Sono bravo ad ascoltare”
” I motivi sono il lavoro che è a contatto col pubblico, e qui c’e un buon giro di affari’
” Qui? In questa città?”
” Ti assicuro che è piena di sorprese, anche la gente più insospettabile”
” Ti va una passeggiata?” Chiedo istintivamente, non so perché. Lei accetta di senza esitare e si fa sera, quello che noto parlando del più e del meno che riceve parecchie chiamate.
Arriviamo sotto casa sua, “ti va di mangiare un boccone insieme a casa mia?”
Entro in panico, penso so che è un trans, ma lo fa per lavoro, la gente ormai mi ha visto passeggiare “si.” Non ascoltando tutti i dubbi.
Una casa bella su misura e in ordine, “faccio io?” Mi chiede, “fai tu”. “Mi fai un favore?mi voglio mettere qualcosa di comodo. Puoi apparecchiare tu? Trovi tutto sul tavolo”.
Passano i minuti e sento che fa una doccia rapida, io finito il compito mi metto sul divano ad aspettare.
Ritorna con una tuta larga e una canotta, niente di sexy niente che mi faccia sentire in “pericolo”.
Si siede accanto a me, “sei stato gentile, non avevo mai avuto il tempo di girare la città, di solito sono chiusa in casa per lavoro”
“È stato un piacere ed era anche insperato come giornata non sapevo che fare”
Cala il silenzio, rotto solo da un suo bacio che ricambio.
Penso che sto facendo so che è un trans, ma non riesco a staccarmi, lei continua il bacio mettendo anche la lingua, la mia eccitazione sale.
Metto subito una mano tra le sue gambe, non è possibile che sia un trans, ma la mia mano trova la risposta che forse non voleva trovare.
Si blocca, “lo sapevi?” “Si, avevo visto un annuncio tempo fa, ma volevo vedere se eri veramente come le foto, non ero interessato a fare qualcosa con te.”
“Mentre ora lo sei?”
Non gli rispondo ma comincio ad accarezzare il suo cazzo che sento crescere dalla tuta.
Mi stringe alle sue tette. Si alza sul divanoz abbassa i pantaloni e trovo davanti alla mia bocca, un cazzo a tiro. Senza esitare lo metto in bocca, cercando di imitare o video visti e le lingue sentite sul mio cazzo. “Sei bravo” mentre continuo a leccare e baciare le palle, palpo il suo culo, mentre sento le sue mani accarezzarmi i capelli e i suoi mugugni di piacere.
Faccio scivolare il mio ditino nel suo buco, mentre continuo sempre a leccare. “Nooo, mi fai venire” neanche il tempo di dirlo che sento potenti getti di sborra riempirmi la bocca. Un sapore acre, ma a suo modo buono. Mando tutto giù, tolgo dalla bocca cerco di guardare il suo volto, e col suo cazzo che ostacola parzialmente la vista, la vedo guardarmi e dirmi “questo è solo l’inizio, sei mio da adesso”
Scrivetemi per farmi sapere come proseguire il racconto, ho già qualche idea ma in base ai vostri suggerimenti vedrò di inserire
grammaticalmente pessimo........
Ciao Ruben, sei un mito! Hai un modo di scrivere che mi fa eccitare! La penso esattamente come te. Se…
Ti ringrazio, sono felice che ti piacciano. Vedremo cosa penserai dei prossimi episodi, quando si chiuderà anche la sottotrama di…
Davvero molto bello. Piacevole come gli altri e decisamente pregno di sentimenti espressi senza risultare melensi o ripetitivi. D'impatto leggiadro,…
Come ti ho detto, in pochi e poche sanno sa scrivere in maniera così eccitante sia dare un senso ad…