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Racconti Erotici Etero

337 – Francesca: fuga sotto la luna

By 3 Dicembre 2022No Comments

337 – Francesca: fuga sotto la luna
Sono le 17 e lui la sta aspettando in strada in prossimità della casa occupata per le vacanze. Quando Francesca vede il suo messaggio, prende la borsa e lo raggiunge nell’uscire di casa cerca di non fare rumore camminando a piedi nudi., calzerà le ballerine solo quando supera la soglia d’ingresso dopo aver chiuso la porta.
Appena entrata dal lato passeggero nell’auto i due si baciano e si allontanano ascoltando musica e parlando di tutto. Il tempo sembra essersi fermato e sono solo loro due. Lei è felice che sia al fianco di un bel ragazzo e non si cura del fatto che stia tradendo il suo amato Stefano che è a casa a dormire e riposarsi da una giornata passata in spiaggia ed anche a recuperare le fatiche di mesi di lavoro.
Il crepuscolo è già terminato da alcune ore.
Francesca non sa dove stiano andando e dopo circa venti minuti arrivano in un piccolo parcheggio nei pressi di una spiaggia.
Dal bagagliaio dell’auto prendono alcune birre e si avviano in un piccolo sentiero che finisce in una scalinata che conduce ad una caletta a quell’ora deserta.
Il cielo della notte è nero ed visibile una quantità straordinaria di stelle che per vederle i due si stendono sulla sabbia. Restando stesi di fronte al mare stappano due bottiglie di birra e brindano alla loro fuga.
In quella spiaggetta i due sono completamente soli isolati da tutto, telefono compreso.
Nel bere ridacchiano sul mondo tecnologico che lì non li raggiunge.
Ad un certo punto Francesca si alza e si leva il leggero vestito che indossa e guarda il ragazzo che è con lei con aria di sfida e gli chiede di andare in acqua con lei. Quando lo sente dietro la sua schiena, Francesca gli si avvicina e si baciano stringendo l’un l’altro i loro corpi sott’acqua, le loro lingue si intrecciano ed i loro respiri diventano sempre più corti.
Lui solleva Francesca nell’acqua afferrandola nei glutei.
Sono solo loro due immersi nel mare che inizia ad essere illuminato dalla luna piena che sta sorgendo. È la situazione ideale per baciarsi ancora ed anche la voglia di andare oltre è forte.
Senza che nessuno dei due lo proponga, decidono di tornare sulla sabbia vicino alle loro cose e si sdraiano sull’ampio telo da mare.
Francesca scende sull’inguine di lui, lo succhia e lo lecca e, senza allontanarsi, continua a farlo sulla pancia senza toccare il sesso del suo amante. Infine prende in bocca il cazzo e lo succhia profondamente e lentamente giocando con la lingua sulla cappella poiché lo vuole sentire godere. Infatti lui geme piano e lei si sente incoraggiata a proseguire
Il ragazzo le propone di continuare in un 69 e lei, accondiscendente, si sistema sopra di lui prendendosi così cura una dell’altro.
Mentre Francesca viene leccata, sente l’eccitazione crescere sempre più ed aspetta con trepidazione che lui la prenda. Lei sente la lingua di lui sfogliare la sua vulva e giocare con il clito cosa che la fa gemere di piacere che non può esprimere bene avendo la bocca occupata dal cazzo.
Dopo un po’i due si fermano e stavolta lui si mette su di lei.
Francesca gli chiede una scopata perché lo desidera moltissimo. Lui non se lo fa dire un’altra volta e la penetra prima dolcemente ed in superficie per poi affondare lentamente e profondamente nella sua intimità femminile.
Francesca lo afferra per la schiena e geme sempre più forte.
La spiaggia è deserta ed i loro gemiti si perdono e confondono con il rumore delle onde.
Quel suo giovane amante accelera i movimenti e Francesca dente il piacere invaderle il corpo, anche quell’andirivieni le provoca ondate di calore e non vuole che lui si fermi.
Continuando ad accoppiarsi lui esce dalla figa e la fa girare scopandola alla pecorina andando sempre più forte.
Lui afferra Francesca per i capelli e lei sente il cazzo affondare in lei senza tregua, poi gli dice di sdraiarsi per mettersi su di lui. Infatti subitosi appoggia sul cazzo e muove ondeggiando dolcemente il bacino immergendo lo sguardo in quello di lui.
Lui vuole vederla venire e la prende tra le sue braccia dandole la sicurezza nello stare su di lui.
Francesca vede il cazzo affondare lentamente il cazzo nella sua figa bagnata di desiderio e di piacere.
Lei è completamente impalata su di lui e controlla la situazione ma non il suo piacere poiché i flash di piacere sono così intensi che non riesce più a parlare. Abbassando lo sguardo vede con gioia il cazzo entrare dolcemente nella fighetta ed il glande bacia la bocca dell’utero. Quel pensiero la fa gridare forte di piacere e mette le mani sul petto muscoloso di lui e da lì andare ad accarezzare i suoi addominali mentre si abbassa ancora a baciarlo appassionatamente. È in quel momento che ha un lampo e non può resistere ulteriormente.
Il giovane amante la afferra per i fianchi e con dei grugniti si spinge più in profondità e più forte di prima …. sta per sborrare.
Francesca si allontana rapidamente raggiungendo l’orgasmo urlando. Le sue gambe tremano e si sente come un batufolo di cotone, lo stomaco si contrae e l’utero pulsa, i capezzoli si increspano e prova spasmi intensi di piacere. Francesca è travolta da tutto ciò come un uragano.
Il ragazzo rimasto con il cazzo per aria è stato interrotto nel momento di non ritorno e si sta masturbando davanti a lei quando Francesca lo guarda. Nella luce argentea della luna lo vede fare una smorfia e sente un liquido caldo schizzarle addosso e spargersi sulla pancia e sulle tette ad anche qualche goccia sul viso.
La sborra le cola come se fossero perle sull’ombelico e sul pube.
Lei lo guarda amorevolmente negli occhi ed osserva che sono dolci e brillano di desiderio. Francesca si affretta a baciarlo ancora una volta, prima senza la lingua e lui si sdraia accanto a lei con il cazzo ancora rigido e gocciolante del mix dei loro succhi.
Alla ragazza non resta che ritirarsi lentamente anche perché il cazzo, dopo aver scaricato con tre grandi spruzzi la sborra, si stava aggrinzendo, si sdraia al fianco del suo giovane amante ed insieme guardano il cielo stellato senza parlare ma ancora respirando affannosamente in attesa che il loro cuore si tranquillizzi.

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