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OrgiaRacconti Erotici Etero

6. Dopo mezzanotte – Katia, Luna e Thomas

By 21 Dicembre 2014Dicembre 16th, 2019No Comments

Ultimo dell’anno.
Il capo ha approfittato della viglia di Natale per testare la scaletta degli avvenimenti della “serata da non sbagliare” dell’inverno. Io e Ana veniamo convocati nel primo pomeriggio dell’ultimo dell’anno per il briefing.
-Ana, allora, abbiamo da accogliere una band, una animazione, le due acrobate dell’altra volta e gireranno quattro hostess con tre cambi di costume. Chiudiamo e scaldiamo metà terrazza e sarà la zona cambio animazioni e hostess, il camerino &egrave per la band.
Tu, coordina i cambi di palco: finita la band deve essere tutto fuori dal cazzo in trenta minuti.
Vi darò la scaletta più tardi, per ora sappiate che il live inizia alle 22 fino alle 0.15, poi cambio e disco.
Tutto chiaro?-
-Dove passo con la roba che smonto dal palco?-
-Smaterializzala, teletrasportala, fai cosa vuoi ma falla sparire senza rompere i coglioni a nessuno: pagano 150 euro per stare comodi, e così devono stare finch&egrave non si riempie la pista a tappo-
-Insomma, mi arrangio-
-Vedi che se ti impegni…-
Faccio per uscire
-Ah, XXX, due cose-
Mi giro
-Uno: i tuoi cazzi non mi fregano, ma se sparisci cinque minuti prima della disco un’altra volta come alla vigilia, ti faccio inculare dalla security. Intesi?-
-La seconda?-
-Finch&egrave non la metti a posto, cerca di non parcheggiare la tua macchina vicino all’entrata: ho clienti con la Ferrari che non apprezzano il pensiero che qualcuno possa scrivergli figlio di troia sul cofano mentre ballano…
-Magari con un aumentino di paga avrei i soldi per aggiustarla…-
-Magari se ti tenessi il pisello nei pantaloni ti basterebbe la paga che ti do…-
-Vangelo…-

16.00
Arriva il gruppo, quintetto stile party band. Ho sputato sangue per convincerli a portare meno roba possibile, possibilmente tutto elettronico. Gli ho fatto pena, perch&egrave non devo praticamente dargli altro che i cavi di mandate e ritorni, il resto ci pensano loro. Infinitamente grato, gli porto un giro di birre e convinco Marco al bar a dargli da bere finch&egrave ne chiedono. Divento il loro idolo, cosa che durerà fino a quando non gli chiederò di smontare tutto in trenta minuti senza dare fastidio a nessuno a locale pieno… ma questo &egrave la sorpresa che gli svelerò solo durante l’ultimo pezzo… Il soundcheck fila tranquillo, provo a non pensare all’inferno della serata.

18.00
Arrivano le acrobate e l’animazione. Dopo il pasticcio del 24, rivedo Katia che mi abbraccia e mi schiocca un bacione sulla guancia. Saluto un pò più virilmente Thomas, il suo socio dallo stile che apprezzo.
-Che bello rivederti, sei stupenda-
-Cos’&egrave, hai deciso di provarci in maniera più convincente?-
-Ma no, dai… però se mi ci fai pensare, quasi quasi…-
-Bene, sei scemo come prima, temevo fossi diventato serio…-
-Lo sai, la bellezza &egrave epidermica, la scemenza arriva all’osso, quella non si perde…-
-Aspetta un pò…- mi guarda negli occhi come a cercare qualcosa -… che pezzo di merda, ma hai già scopato! Ma che, c’hai la fila come dal salumiere?-
-Oh, ma c’ho scritto sulla fronte “entrata libera al cervello”? E comunque, c’ho l’offerta speciale sul salame…-
Thomas e Katia ridono come matti
-In realtà &egrave capitato, non l’ho cercato più di tanto…-
-Eh certo, ti cadono sull’uccello come pere da un ramo, a te…-
-Come no, pericolo caduta figa…-
Faccio sfumare le risate
-Ma siete solo in due stasera?-
-No no, c’&egrave Luna, tu non l’hai mai vista, &egrave andata in albergo a fare il check in e dovrebbe arrivare a mo… ah, eccola-
Mi blocco davanti a un sogno 1,75 inguainato in stivaletto basso, leggins neri, piumino, cappello di lana e guanti, un culo da farci lo stampo in platino come standard internazionale, occhi verdi, capelli castano chiaro lisci lunghi, faccina da lolita che non fa capire se siamo in pericolo minorenne. E per ora mi fermo.
Katia mi guarda e mi tira una botta in testa, neanche troppo piano…
-Ehi, guarda che sono gelosa-
-Di me o di Luna?-
-Che domande, di Luna, ovviamente, &egrave la mia fidanzata…-
-Non sapevo avessi cambiato gusti-
-E’ che gli uomini sono tutti uguali-
Luna si gode il finto litigio tra me e Katia con un sorriso divertito.
-Fortunatamente le donne no…- e tiro un’occhiata laterale a Luna, che continua a apprezzare l’attenzione.
-Ehi, ma adesso ci provi anche con lei?-
-B&egrave, mi hanno fatto osservare che sono tornato sul mercato… visto che non sono un figo da paura come Thomas, devo buttarla sulla faccia da culo-
-Ah, b&egrave, se la metti così, siamo a posto…-
Allungo la mano a Luna:
-Ciao, sono XXX, e se ti ha insegnato Katia, sarai sicuramente bravissima, anche se temo che ci sia il rischio di una denuncia per lavoro minorile-
-Guarda che ho 19 anni!- mi dice con un morbidissimo accento sudamericano
-Meglio così…- Abbiate pazienze, di meglio per sapere l’età sul momento non sono riuscito a trovare.
Katia mi tira un’altra botta in testa
-Ehi, ma cos’&egrave, la moda del nuovo anno?- esclamo
-Smettila di importunare la mia socia, piuttosto avete messo a posto quel palco di merda?-
-Tranquilla, &egrave esattamente lo stesso…-
-Fantastico, ve l’ho detto, se ci facciamo male vi rovino!-
-L’ho sistemato, &egrave una roccia, con voi sopra dura fino all’anno prossimo…-
-Ma vai a cagare!-
-No, seriamente, l’ho fissato, fate tutte le prove che volete e se solo vi sembra minimamente pericoloso, trovo una soluzione-
-Così va meglio-
Salgono a cambiarsi per le prove, dieci minuti di riscaldamento e provano il palco: dico a Thomas di darci duro, e non si muove nulla. Katia &egrave soddisfatta e bellissima… Luna &egrave un orgasmo. Oltre al culo ha sfoderato da sotto il piumino una terza che non si capisce se finta o estremamente soda. Thomas la prende in un paio di elevazioni e lo invidio da morire…
-Guarda che se bagni il palco di bava ci facciamo male-
-Vabb&egrave, Katia, fammela passare, tanto con te non se ne parla, me lo hai già fatto capire…-
-Ah si? E cosa ti ho fatto capire?- mi prende la mano, due piroette e posizione tango
-Non ho imparato passi nuovi…-
Katia, mi gira attorno in una sorta di camminata sensuale appoggiandosi al mio corpo, facendomi sentire chiaramente la rotondità di marmo del fondoschiena e i capezzoli del seno. Ci ritroviamo nuovamente uno di fronte all’altro.
-…-
-Spero che non fraintenderai anche oggi…-
-In realtà volevo chiederti il permesso di fraintendere…-
Risatina
-Magari dopo… Tommy!-
Sempre sorridendo sale sul palco di slancio e Thomas la solleva in presa alta facendola ruotare, per intenderci tipo scena finale di Dirty Dancing.
Decido che &egrave ora di una doccia ghiacciata, saluto tutti, do un’ultima controllata al palco, e via.

21.00
Utilizzo il controllo remoto per comodità di lavoro, in maniera tale da poter mettere una pezza alle cagate del Dj anche se vado a farmi una siga…
Vado da Max alla consolle luci, mi ci metto di fianco
-Com’&egrave?-
-Tutto a posto, Max. Qua com’&egrave?-
-Ho dovuto riprogrammare per il solito problema, per il resto a posto-
-Tieni- mi passa una scatola di metallo di toscanelli- Buon Anno.
Lo guardo e già sorrido prima di aprirlo. Cinque bei joint cicciotteli.
-Guarda che non ti devi far perdonare niente. Io sono a posto-
-Non &egrave per la figa. E’ per il regalo che mi hai fatto tu a Natale. Odio i debiti-
-Respect-
-Respect-
-Hai scopato?-
Lo guardo stranito, poi mi ricordo della vigilia
-Si, il tuo culo &egrave al sicuro-
-In realtà ne ho un paio per le mani, e una sa chi sei e non gli dispiacerebbe…-
-Mi fai morire Max… apprezzo ma passo –
-Guarda che le ballerine te la fanno vedere e bon…-
-Sono ottimista, succedono cose strane in sto periodo…-
-Allora ci sta-
-Ci sta-
-Vado che inizia il live. A dopo-
-Cià-

0.00
Buon Anno.
Il live sta finendo, a parte qualche coglione che ha rotto perch&egrave il volume era troppo alto e non riusciva a parlare con la figa, &egrave andato tutto liscio. Botti e brindisi, prendo due bicchieri e ne porto una a Max, cincin, sul ritorno busso alla terrazza coperta per fare gli auguri a Katia.
Mi apre Luna, mi sorride.
-Volevo farvi gli auguri in anteprima-
-Entra, XXX- dice Katia
Entro, Katia si sta scaldando già vestita per la prima uscita, Luna sta finendo e cerco di far finta di non scoparmela con gli occhi, Thomas ha preparato un paio di strisce e sta per farsele, fa un cenno a dire se voglio favorire
-Grazie Tommy, ma se accelero ancora decollo… a buon rendere-
Sorride, brinda con il 50 sul mio bicchiere, e si impizza. Ne prepara altre due, e lascia il posto a Luna. So che Katia preferisce altra roba, tipo quella che mi ha passato Max, e se proprio non &egrave serata, almeno ho una compagna di canna… Saluto e faccio che scendere per l’ultimo pezzo della band. Comunico al batterista che bisogna smontare subito dopo la fine, e come previsto passo da idolo a bastardo in un nano secondo.

0.45
Per farmi perdonare dello smazzo assurdo, faccio trovare una boccia di quelle buone in camerino alla band. In fondo &egrave Capodanno anche per chi lavora…
Parte la disco, Max &egrave preso bene e fa le cose precise, l’air show &egrave bello come l’ultima volta. Applausi.
Mi godo le quattro hostess stile burlesque che girano per il locale, ce n’&egrave una con un paio di tette da paura, ma fare la classifica &egrave impossibile: non so quanto il capo abbia speso, ma &egrave tutta roba di altissima qualità.

1.30
Prima uscita di Katia e soci, il palco tiene, la serata fila, comincio a pensare che posso iniziare a annoiarmi…

3.45
L’ultima uscita dell’animazione &egrave terminata, faccio che andare sulla terrazza scoperta per approfittare del primo joint offerto dalla premiata ditta JaMax.
Incontro il capo che si sta facendo una siga in pace.
Mi accendo la canna, sboffo per far capire di che si tratta e la allungo.
-E’ andata- gli dico
-Non &egrave ancora finita- la prende e fa un tiro pensieroso -Cazzo buona. Questa &egrave roba di Max-
-Bingo. Buon anno capo-
-Buon anno a te. Cerca di fare meno casini. Scopa di meno e pensa di più-
-In realtà vorrei fare meno casini e scopare di più-
-Io rientro, a dopo-
-Salut-
Sento il capo salutare qualcuno sulla porta. Mentre sono appoggiato alla balaustra si affianca Katia, col piumino e il cappello di lana sopra al costume di scena.
-Pensavo fossi andato via-
-Pensavo di fare colazione con te più tardi, se ti va- gli passo il pezzo
-Uuuuuh, guarda cosa abbiamo qui-sboffa e apprezza -Bella li. Non so, Thomas e Luna sono presi bene, mi sa che avranno voglia di andare in albergo a fare un pò di casino.-
-E tu?-
-Magari può essere interessante se vieni con noi-
-Non so, non vorrei fraintendere un altra volta, poi ci rimango male…-
Katia sorride, si accosta più vicino, si allunga e mi bacia, un bacio esplorativo e quasi tenero.
-Chi non risica non rosica. A dopo-
Rimango solo sulla terrazza. Quante cazzo di cose sono successe. L’erba di Max mi rilassa, mi fa roteare volti che ho vissuto. Lisa, Laura, le cose che mi ha detto e fatto Simona. Vedo Chiara, per un attimo come se fosse ancora mia.
Già non fai più male, troia. Ne avevi il diritto, ma se hai fatto quello che hai fatto sei solo una troia.
Finisco il joint. Ho voglia di scopare. Katia, Luna, le amiche di Max.
Fanculo.

4.30
Entriamo nella stanza rotolando praticamente uno sull’altro, ridendo come dei deficienti. Luna e Thomas si buttano su un divanetto strappandosi i vestiti di dosso, mentre Katia mi salta addosso da in piedi e mi cinge stretto con le gambe mettendomi la lingua in profondità nella gola. Ho voglia di farla godere a morte, e finito con lei ho voglia di sbattermi anche la ragazzina, con o senza Thomas, fa lo stesso.
Strappo i vestiti di dosso a Katia, che fa lo stesso con me, rimaniamo nudi e ci buttiamo sul letto rimbalzando uno sull’altro. Katia &egrave leggera e tonica, la giro come voglio. Infilo subito la faccia in mezzo alle sue gambe per sentirne il sapore, nonostante abbia ballato tutta la notte &egrave profumata e liscia come un neonato. Non penso che Lei abbia la stessa fortuna, ma non si fa problemi: imbocca il mio uccello e comincia un lavoro di gola e lingua di gran classe, alternato a risucchi da tirar via l’anima. Di mio non risparmio nulla, incuneo la lingua nella figa rovente che progressivamente diventa viscida di umori, quando &egrave ormai fradicia comincio a infilarci subito tre dita e allargarla con forza.
-Bastardo- geme, e succhia la cappella con forza, rigandomi l’uccello con i denti dalla base alla punta. Per risposta gli ficco il pollice nel buco stretto del culo a secco. Questa la vinco io
-Vengooooooooo- Un getto di liquido vaginale mi riempie la bocca e bevo con avidità. Approfitto dei secondi di ripresa postorgasmica per metterla in ginocchio a faccia in giu sul materasso. Mi godo il meraviglioso culetto, mi metto in ginocchio dietro di lei e senza tante cortesie gli ficco il cazzo in fregna. Gli auguro di andare giù di pillola, perch&egrave non ho nessuna intenzione di buttare il mio sperma da nessuna parte che non sia nella sua pancia. Per fugare i dubbi gli comunico le mie intenzioni:
-Ti sfondo tutti i buchi e ti riempio la figa di sborra, troia-
-Siiii, sfondami e riempimi, bastardoooo-
Andata, comincio a stantuffare come un vero maniaco, la prendo per le gambe e la tiro su, rimane sollevata con i gomiti e la faccia appoggiati al materasso. Non contento delle botte di bacino, accompagno l’avanti indetro anche con le braccia. I coiti sono colpi secchi che fanno sobbalzare la schiena e la testa di Katia
-Fai piano, cazzoooo, mi sfondiiiii, figlio di troiaaaaa-
-Figlio di troia un cazzo, puttana-
Le faccio rimettere giù le ginocchia e con il pollice spingo sull’attaccatura delle labbra della vagina, facendomi spazio e iniziando una doppia penetrazione con cazzo e mano.
-Mi spacchi, bastardo, cosa cazzo fai?-
-Ti faccio godere, puttanella-
-Cazzo si, ma quanto sei porco, figlio di puttana, mi ammazzi… eccolo…. eccolo… eccolooooo… godoooooo!-
Un’ondata di liquido, sembra un fiume. Le ho maltrattato abbastanza la figa da renderla un acquitrino in cui non riesco quasi ad avere sensibilità, da quanto &egrave lubrificata.
-E ora ti faccio il culetto, ballerina del mio cazzo-
-Aspetta-
Si allunga e prende un flacone di olio alle mandorle del cassetto del comodino
-Puttanella, ti eri preparata la scopata?-
-Fanculo, dici solo cazzate o pensi di cominciare a scoparmi seriamente?-
Gli tiro uno schiaffo sul culo, facendolo arrossare
Apro il flacone, appoggio il collo sul buchino dello sfintere e lascio uscire quasi tutto il contenuto. Inserisco uno, due, tre dita a fatica
-Fai piano, stronzo-
-Come se fossi vergine di culo-
Tiro via le dita e appoggio la punta del cazzo. Katia allarga il sedere con le due mani per facilitarmi il compito. Per evitare di rovinare la festa con emorragie, entro più piano di quanto avrei voluto.
-Aaaaaaahhh, siiiiii-
Vado giù facilmente, e comincio a stantuffare seguendo il ritmo che mi comunica il suo corpo. In pochi minuti ho ricominciato a scavare come una trivella
Sento Katia gemere, lentamente infilo due dita della mano nella figa, e comincio un lavoro con una velocità diverso rispetto all’inculata
-Oddio, cazzo, siiii, mi ammazzi così, continua ti prego-
Rallento con l’anale e comincio a masturbarla velocemente, quasi fistandola.
-Eccolo…. eccoloooooooo….. Vengooooooooooooooooo-
Spruzza come un idrante, il materasso &egrave ormai fradicio.
-Cazzo, ma che ti &egrave preso… sei un animale… oddio… dammi due minuti… ho bisogno di ripigliarmi…-
Mi sfilo e vado dai miei pantaloni, prendo il gentile dono di Max e appizzo il penultimo joint, aspiro profondo e lo passo a Katia
-Questa &egrave vita, cazzo, hotel, gran scopate, erba buona-
Sento nella stanza accanto Thomas e Luna che ci danno dentro. Si sente una specie di muggito, e poi silenzio. Direi che Thomas ha bisogno di un cinque minuti di ripresa… mi affaccio e quello che vedo &egrave degno dei migliori film porno: Thomas seduto a testa indietro sul divano con il grosso cazzo in ammosciamento e Luna messa in ginocchio sulla seduta e i gomiti sul bordo dello schienale con il meraviglioso culo ancora in posizione, un filo di sperma che esce dallo sfintere per allargarsi sul pavimento.
Già che l’ho in mano, faccio a vedere a Thomas l’ultima canna, mi fa si con la testa, gliela appizzo, una boccata e gliela passo
-Thanks-
Luna non si &egrave minimamente mossa dalla posizione di inculata e mi guarda sorridendo
-Ti spiace, Tommy?-
-Fai pure-
-Se ti va di la c’&egrave Katia in pausa, vi tenete caldi…-
Thomas sorride, si alza e mi lascia solo.
-Figa o culo?-chiedo
-Figa- l’accento sudamericano &egrave un viagra
Mi metto dietro di lei, le appoggio la cappella sulle labbra della figa senza entrare, e risalgo con le mani sulla linea perfetta della schiena, ruotando poi per impugnare i seni. Sodi come mele, veri. Apprezzo. Mentre con una mano accarezzo un capezzolo fino a farlo diventare duro come un chiodo, con l’altro raggiungo il volto. Con un movimento rotatorio, si mette in bocca due dita e me le succhia così forte che sembra voglia staccarmele.
E’ il segnale.
Con un colpo secco di bacino faccio sparire il mio cazzo nella sua figa. Thomas l’ha già lavorata bene, non &egrave sfondata ma sicuramente &egrave più larga di quanto non fosse due ore fa. Contrae gli addominali e mi stringe il cazzo come un guanto. Adesso si ragiona.
-Com’&egrave Katia?-chiede
-Una fantastica troia-
-L’hai fatta urlare-
-A volte non so trattenermi-
-Fammi urlare-
-Guarda che Thomas &egrave messo meglio di me…-
-Thomas non ha mai fatto urlare Katia come te-
-Come vuoi-
Lentamente infilo un paio di dita nel culo sporco di sborra, e comincio con il lavoretto a due tempi che era tanto piaciuto a Katia
-Siiii…-
-Allargala un poco, così-
Allenta la morsa dal mio cazzo abbastanza da farmi entrare con due dita. Simulo in questa maniera una tripla, e cerco per quanto possibile di avere tre ritmi distinti.
-Oooooohhh…. Cosiiiiii… Aaaaaaaah…..-
Aumento il ritmo con l’uccello e con la dita nel culo, mentre allargo le dita in figa per aumentare la dilatazione. Urla.
-Siiiiiiiii…. Vengovengovengovengovengooooooooooooooooooooo-
La lascio spurgare in pace, ormai ho rotto il fiato e fisicamente non sono stanchissimo, lei dopo una notte di lavoro e quel caterpillar di Thomas un pò ne risente.
Mentre ancora trema per l’orgasmo, la prendo in braccio per portarla in camera da letto. Thomas ha la faccia in mezzo alle gambe di Katia che si sta finendo l’ultima canna.
-E bravo il bastardo che si scopa le ragazzine- mi sorride
Appoggio Luna sul letto, che scivola al lato di Katia. Passa la canna a Luna e mi fa segno di mettermi di fianco a Thomas. Facendosi da parte, fa scivolare il ballerino al suo posto sdraiato sulla schiena. Si mette a cavalcioni di Tommy ma dandogli la schiena. Guardandomi negli occhi apre con le mani il sedere e si impala sul cazzo teso, piegando il bel viso in una smorfia tra estasi e dolore. Una volta penetrato completamente nell’ano, con le mani apre le labbra della figa mostrandomi il clitoride brillante di umori.
-Entra-
Anno nuovo, prima doppia. E se pensate che sia facile, scordatevelo: non &egrave che rimangano molti appoggi.
In qualche maniera riesco a puntare le ginocchia e a entrare frontale. Per me &egrave di uno scomodo mortale, Katia esce di testa.
-Cazzo si, porci maledetti adesso muoio-
Comincia a muoversi, e sembra che balli il tango. Questa notte no che non la scordo.
-Cazzo, sono una puttana e voi dei maledetti bastardi, mi squarto-
Gli si girano gli occhi alla rovescia. In qualche maniera trovo un ritmo con Thomas, e appena capisco come muovermi, lo cambio. Ormai urla senza sosta.
-Oddio, cazzo fai, bastardo, mi piace troppo, si cazzo, godo, sto godendo in continuazione, muoio.
Mi viene un’idea bastarda. Faccio un cenno a Luna, si avvicina e comincia a accarezzare Katia sui seni, per scendere poi al clitoride. Mi inarco con la schiena per lasciarle spazio e farle infilare la testa in maniera da poter usare la lingua.
-Bastardiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii-
Katia sta avendo una raffica di orgasmi, in preda al delirio. E’ un tre contro uno senza scampo, immobilizzata e piena di cazzo.

-Aspettate cazzo, un attimo- spinge via Luna e ci ferma per riprendere fiato.
-Ora non muovete un cazzo di muscolo, tocca a me-
Non capisco finch&egrave non inizia. Con gli addominali e i muscoli del retto comincia un gioco di stringi molla che ha del divino. Sento Thomas prendere aria come chi cerchi di non affogare. Katia se ne accorge, e con le gambe spinge compiendo tre saliscendi sul cazzo nel suo culo. Bastano. Sento il muggito di prima, con la differenza che nella figa di Katia ci sono io, e colgo tutte le pulsazioni. Sorridendo vittoriosa, Katia si gode fino all’ultimo la sequenza di scariche, si scula e mi ritrovo sulla schiena cavalcato. Ricomincia il meraviglioso lavoro di contrazioni, mi porta sul limite e si ferma
-Cosa cazzo fai, troia? Fammi godere-
-Cosa c’&egrave, cucciolo, vuoi il giocattolo?-
Con una mano mi accarezza il petto e mi stimola i capezzoli, con l’altra mi impugna i testicoli stringendo al limite del dolore: lo sa che sto per riempirla, ma sa anche come farmelo passare, e non voglio che me lo faccia passare. Mi stringe le palle, un saliscendi e poi si ferma
-Fanculo-
-Ti sei divertito a farmi impazzire? E io faccio morire te-
-Fammi godere, cazzo-
-Perch&egrave dovrei?-
Stringe, un altro sali scendi e poi stop. E’ come lo spasmo di un crampo prima che faccia male, portato all’infinito.
-Sai cosa ti dico?-
-FAMMI VENIRE, STRONZA!-
-Forse preferisci riempire Luna- e comincia a sfilarsi
-NO! Voglio riempire te-
Un ghigno satanico, &egrave quasi tutto sfilato dalla sua vagina. Si ferma. E si lascia ricadere di botto. Tanto basta, urlo l’orgasmo più lungo di cui io mi ricordi, non pensavo neanche fosse possibile, mentre ancora schizzo vedo lo sperma che esce tra la base del mio cazzo e la figa come se fosse dentrificio che esce dal tubetto.
Katia &egrave presa alla sprovvista, e deconcentrandosi sento che comincia a vibrare e si accascia sul mio petto con gli occhi sbarrati.
-Oddio non ci credooooooo- geme.
La forza del mio orgasmo ha scatenato il suo, potente.
Siamo distrutti, sfiniti. E’ lo sbarco in Normandia: un mare di umori e sudore, trincee e sbarramenti di lenzuola, e quattro soldati esanimi sulla spiaggia…

14.00
Piove sul primo giorno dell’anno, &egrave quasi buio e fa freddo.
Mi sono svegliato per primo e guardo dalla finestra la città che non vuole alzarsi dal letto.
-Buongiorno-
Katia avvolta in un lenzuolo mi abbraccia da dietro, sento i suoi capezzoli sulla schiena.
-Ciao Katia-
-Non pensavo fossi così-
-Sinceramente neanche io, quindi smetti pure di pensarlo, potrei deluderti la prossima.-
-Scemo-
-Devo andare-
-Non vuoi mangiare qualcosa?-
-Mi mangerei Thomas, ma se si sveglia prima di abbatterlo &egrave facile che mangi me-
-Tanto &egrave vegetariano-
-La roba di Max ti cambia…-

18.00
-Pronto XXX?-
-Ciao Max. Sei vivo?-
-Alla grande. Me le sono fatte tutte e due. Ti sei perso uno spettacolo-
-Immagino. Grande Max-
-A te com’&egrave andata? Non ti ho più visto-
-Mah, solite cose, a bere qualcosa e niente di più-
-Davvero?-
-Si perch&egrave?-
-Cazzo, te ne ho dato di quelle che avrebbero arrapato un santo-
-Cosa c’era in quella roba Max?-
-Meglio che non lo sai…-
-Max, ho fatto dei numeri alla Siffredi, cosa cazzo c’era in quelle canne?-
-Lo sapevo! Cavallo!! Eh, diciamo qualche grammo di cazzodurina-
-Acidi?-
-No, roba naturale ma tosta-
-Magari la prossima volta…-
-Cosa?-
-…riportala. Buona Anno, tossico-
-Buon Anno, Rocco-
Questa poi…

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