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Racconti Erotici Etero

IL CONDIZIONATORE

By 4 Dicembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

E’ gia giorno quando mi sveglio,
in questo luglio soffocante , mi rigiro nel letto in cerca di
fresco , guardo l’orologio sono le 11 passate ,
il mio corpo e’ bollente , il condizionatore e’ rotto
mi alzo , vado in bagno sono nuda , mi siedo sul water faccio la pipi’
mi lavo, uno sguardo allo specchio , mi pettino svogliatamente,penso a
quel cretino di mio marito anche ieri sera si e’ addormentato come un sasso
e pensare che avevo passato tutta la serata a cucinare per lui
oggi e’ il nostro 2 anniversario di matrimonio e lui ha dormito invece di
fare l’amore con me.
vado in cucina sul tavolo un biglietto di Gino(mio marito) e 200 euro
penso (mbe almeno si e’ ricordato dell’anniversario vorra farmi comprare un bel vestitino
per stasera) leggo il biglietto “CICCINA alle 10 e 30 arriva l’omino del condizionatore
ti lascio questi penso che bastino, un bacio piccola”
(fanculo lui e l’omino) penso
metto su il caffe’ ad un tratto mi accorgo che la porta finestra della cucina e’ aperta
ed io sono nuda ,sorrido e me ne frego (che guardino pure ) rido da sola
suona il campanello “un attimo” grido
corro in camera cerco quaòcosa da mettermi al volo ma nel casino della camera trovo solo una
t-shirt di gino la indosso e’ grande e mi fa’ anche da gonna anche se un po’ corta
vado ad aprire
“salve sono Corrado, mi ha chiamato suo marito per il condizionatore”
“si entri ,prego ” e’ un bell’uomo sui 30 anni ha un tuta blu maniche arrotolate
con la lampo aperta fino all’ombelico e mostra un bel torace muscoloso
gli faccio strada lo porto sul terrazzo dove c’e il morore del condozionatore
sotto il sole cocente si mette a lavorare
vado in cucina mentre aspetto il caffe’ che esce lo guardo (veramente un bel ragazzo)
“ma e’ nuovo lei? non l’ho mai vista prima” gli faccio
“si sono il nipote di franco il titolare mio zio e’ in ferie e ci sono io a sostituirlo, le spiace??”
sorride
“no no affatto “rido “vuole un po di caffe’?”
“si grazie “
preparo le tazze sul vassoio ,verso il caffe’ e lo raggiungo
“che caldo oggi ,visto?” gli dico mentre appoggio il caffe’ sul tavolinetto basso di vimini
mi piego e lui mi osserva
(oddio sono senza nulla sotto , che vergogna ,avra’ visto tutto) penso
“si veramente caldo offi”fa lui”pero’ qui il panorama e’ stupendo”
mi faccio rossa in viso come un peperone
“quanto zucchero?” chiedo
“nulla grazie”
si avvicina e’ sudato prende la tazzina e si siede sulla poltroncina
io mi siedi di fronre a lui tengo le gambe strette mentre sorseggio il caffe’
mi mangia con gli occhi ora sono puntati sulle mie gambe mi sento eccitata e imbarazzata
“vuole un asciugamano ? e’ tutto sudato” gli dico per distrarlo
“volentieri signora”
nell’alzarmi inavvaertitamente o quasi divarico le gambe offrendo uno spettacolo niente male all “l’omino”
corro in bagno prendo un asciugamano pulito mi guardo allo specchio
dalla maglietta spuntano due capezzoli gonfi “sono eccitata” penso
lo raggiungo lui e’ ancora seduto a bere il caffe’gli porgo l’asciuganamano
“si fa proprio caldo oggi e questa tuta non mi aiuta” fa lui mentre si asciuga
“le spiace se abbasso il sopra della tuta?”
“no la prego faccia pure”
si abbassa la tuta e vedo una esplosione di muscoli braccia torace ha anche
la tartaruga sul ventre uno spettacolo della natura rimango ebete a guardarlo
facendo paragoni impossibili con gino che al suo cospetto mi sembra un flaccido omino
mi parla non riesco a sentirlo per quando sono assorta a gustarmi lo spettacolo
“signora???”
“si mi scusi ero soprapensiero” dico
“dicevo ho visto il morore e’ conciato malino, venga a vedere”
lo seguo “vede questa valvola?” indicando un punto in basso
mi fa posto mi abbasso in ginocchio lui e’ dietro di me mi indica la valvola
il suo braccio vicino al mio volto il suo profuno di sudore mi inebria, respiro profondo ,
“vede e’ andata , lepioggie di questi giorni l’han guastata,non funziona piu'” e mentre indica la valvola sento che si appoggia con il bacino
sul mio culo , ora sudo io , dovrei spostarmi da li , ma non ce la faccio mi piace sentirlo appoggiato a me
con l’altra sua mano si appoggia sul mio fianco
sto in silenzio sono immobile lui striscia il suo pacco dietro di me
rossa in viso lascio fare il respiro affannato mi tradisce “oddio ci siamo ” penso
lui ora sposta la sua mano dal fianco sulla gamba risale verso l’interno alzando la maglietta
raggiunge la fica come la tocca emetto un rantolo chiudi gli occhi e mi appoggio con la testa sul suo braccio teso
lui mi comincia a sgrillettare “che fai” gli dico
“sei un lago, cosi giovane e gia’ troietta “
non capisco piu’ niente allargo le gambe bacio il suo braccio
lui toglie la mano si abbassa del tutto la tuta e gli slip mi aiuta a togliere la maglietta
“no non qui ci vedono” ma non mi muovo
“meglio fa lui cosi vedono quanto sei bella e porca Ti piace vero?”
non capisco piu nulla mi giro se,pre in ginocchio e lo bacio lui mi tocca da per tutto mentre mi bacia infila due dita nella fica fradicia
poi comincia un rapido su e giu mentre mi bacia sul collo, sul seno , vengo subito con forti contrazioni mi prende
per i capelli mi gira la testa e rapido infila le due duta in bocca quelle che poco prima mi avevamo fatto godere
succhio avida guardandolo negli occhi, mi piega la testa sul suo cazzo mi ci sbatte la faccia sopra
“dio e’ enorme” esclamo un po’ preoccupata
“ed e’ ancora barzotto vedrai quando e’ in tiro ora ciucciamelo un po troietta”
i aggrappo ai suoi fianchi e mi fiondo a succhiarlo , leccarlo dai coglioni belli gonfi alla cappella violacea a funghetto , lui
ha ripreso a infilarmi le due dita in fica e ogni tanto in culo facendomi sobbarzare mentre lo spompino
io per quanto tenti di farlo entrare nella bocca piu’ della meta’ non riesco
ad un tratto mi toglie il giocattolo dalla bocca mi fa girare e pecora e mi appoggia il cazzo sulla fica
vengo solo al contatto mugolando come una gatta
“che troia sei gia’ rivenuta” mi impala in un sol colpo urlo , mi avra’ sentito tutto il quartiere
“piano per favore”
lui se ne frega e cominca a tempestarmi di bordate mi sta spaccando la fica ogni affonto un grido
che passa dal grido di dolore al grido di piacere in poco tempo all’incitamento piu sfrenato “dai ,dai ,si ,si ,si siiiii”
altra venuta lui continua col suo ritmo il rivengo subito e ancora sto impazzendo il cuore a milla
lui mi dice “dentro o fuori” io non prendo la pillola ma sto godendo cosi’ tanto che non voglio smettere
“vai ,si si siiii” lui lo prende come un si e continua a stantuffare finche dopo la mia ennesima venuta
“vengoooo “fa lui e comincia a inondarmi la fica con lunghi e caldi fiotti di sperma
vengo ancora esce da me mi accascio a terra esausta sento la sborra che esce dalla fica e scivola sulla cosce fino in terra
lui si avvicina mi porge il cazzo e dice “puliscilo tutto” eseguo
invece di ammosciarsi il suo cazzo riprende vigore nella mia bocca
“sei una bocchinara nata ,signora ora girati che voglio anche il culo”
come un fuscello mi gira e mi mette a 90 appoggiata il busto sul condizionatore bollente
il seno mi va a fuoco mentre lui si abbasa a leccaremi il buchino lo insaliva bene
mentre io sono in paradiso mi appoggia ia cappella sul bulo
“ti prego non sono abituata e queste misure” lo imploro
“tranquilla che quando avro’ finito qui ci entrera’ anche un camion”ride e spinge
entra fa male urlo mi tappa la bocca con una mano e comincia a muoversi piano
“piaaano piaaanooo” mugolo quando toglie la mono dalla mia bocca
ora mi afferra per i fianchi ed aumenta la velocita’
il dolore scema piano lasciando posto al piacere
mi sgrilletta il clito ,mugolo, mi afferra per i capelli e trira indietro la mia testa
aumenta la velocita ed io i miei si di incitamento
“si huuu si huu sii sii siii siiiiiii” vengo mi lascia i capelli ed io mi spalmo sul condizionatore lui
continua a martoriarmi il culo finche con 2 spinte decise mi sborra in culo ,siamo sfiniti esce in me
“ora vai a lavarti che io cambio sta cazzo di valvola”
mi alzo sbando come se fossi ubriaca vado in bagno mi specchio sono una maschera in viso rossa e sudata
mi lavo torno da lui nuda sta chiudendo il condizionatore “finito ?” dico
“si con lui(indicando il condizionatore) si ,con te no vieni a trovarmi domani in negozio alle 18
cosi riprendiamo il discorso ” mi passa un biglietto da visita ” questo e’ il mio numero domani mattina mi telefoni e mi confermi ,
ora vado ho un’altro lavoro da fare “
si avvicina mi prende la testa e mi bacia mi stringo a lui mi palpa il culo
mi saluta ed esce vado in camera e mi sdraio sul letto mi addormento
alle 14 squilla il telefono
“Ciccina e’ arrivato ‘l’omino?”
“si gino”
“quanto si e’ preso??”
“tutto amore” sorrido mentre accarezzo la fica e il culo ancora doloranti
“ammazza duecento euro si e’ preso?”
ops penso neanche l’ho pagato “si gli ho dato tutto amore”
“e cosa ha cambiato?”
“una valvola e altre cosa che mi ha detto ma non mi ricordo Amore”
“embe’ una valvola 200 euro cazzo ti fai prendere sempre per il culo da tutti te”
sorrido ma non rispondo
“vabbe CICCINA ci vediamo alle 19 ok?”
“si amore ,a proposito amore, domani alle 18 vado da Giulia(una mia amica) per farmi le unghie “
“ma ci sei stata sabato Cicci”
“si ma devo tornarci perche non mi piace come le ha fatte”
“ok pero nn fare tardi perche dobbiamo andare a cena dai miei Cicci “
“si penso per le 20 sono di ritorno Amore”
“ok ciao “
“si ciao cervotto”

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