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Racconti Erotici Etero

Il mio collega di lavoro

By 18 Gennaio 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Ciao a tutti eccomi qua con un’altra delle mie avventure.
Circa un anno fa presso la ditta dove lavoro (azienda metalmeccanica), è stato assunto Rudy, un ragazzo di 19 anni.
Rudy è un bel ragazzo, alto circa 1,80 con un bel fisico e una bella faccina pulita.
è stato assegnato all’ufficio logistica dove lavoro io.
La sua scrivania è proprio di fronte alla mia. In ufficio siamo solo io e lui.
Come più anziana (!!!) dell’ufficio ho dovuto insegnarli tutte le procedure operative.
Pertanto i primi momenti mi siedevo accanto a lui per spiegargli cosa doveva fare.
Al lavoro vado quasi sempre in gonna, molto spesso in mini non esagerata ma sempre mini.
Notavo però un certo imbarazzo suo quando mi mettevo vicino.
Notavo che spesso il suo sguardo andava a finire sulle mie gambe.
Io cercavo di stare composta ma spesso muovendomi con la sedia a rotelle le gonne salivano un po ed evidentemente quando mi allontanavo un pò da lui si intravvedevano le mie mutandine sotto la gonna.
A Rudy tutto questo faceva un po effetto. Lo vedevo diventare rosso in viso.
I primi giorni passarono, Rudy imparò molto presto il suo compito ed io ritornai alla mia scrivania.
Subito non ci feci caso ma dopo un pò notai che Rudy a volte aveva delle pause mentre lavorava.
Subito pensavo che fissasse il nulla, come uno assorto nei suoi pensieri.
Stavo per chiedergli se avesse qualche problema, quando notai che il suo sguardo fisso era fisso sotto la mia scrivania. Notai di avere la gonna un po su in quanto mi ero mossa con la sedia.
Già io vedevo le mie mutandine, immaginate lui.
Allora gli dissi sempre con il sorriso ‘Rudy dai adesso le hai viste basta guardarle’.
Lui arrossi e mi chiese scusa.
A volte si parlava di noi.
Lui non aveva la ragazza, non l’aveva mai avuta.
Mi disse che era un timidone, che non sapeva quando fare la prima mossa.
Allora gli chiesi che se era così non era mai stato con una ragazza.
Lui mi disse che l’aveva fatto due volte con una compagna di classe un paio di anni prima, e una sera in disco aveva conosciuto una ragazza (un po’ ubriaca disse lui) che fuori nel parcheggio gli aveva fatto un pompino).
Intanto passo l’estate e Rudy sapeva ogni giorno che colore di mutandine avevo.
Ogni tanto lo interrogavo se le aveva viste o no.
Insomma cominciava a nascere una bella intesa tra noi
Si parlava di tutto, lui mi chiedeva specialmente il lunedi se nel fine settimana l’avevo fatto, con chi ecc.
Io gli dicevo sempre la verità a volte magari per stuzzicarlo gli raccontavo un po di particolari.
Vedevo la sua patta a volte più gonfia del solito, segno che si eccitava al mio racconto.
Al rientro dalle vacanze di agosto come ogni anno la ditta organizza la cena aziendale
Rudy mi chiese se volevo che veniva a prendermi con la sua macchina.
Io dissi di si. Sarò la tua donna per quella sera dissi.
La cena come si conviene venne fatta un venerdì sera in settembre.
In ufficio prima di andare a casa a prepararmi, chiesi la Rudy come mi dovevo vestire.
Chiesi se volava che indossassi i pantaloni un vestitino corto. Disse vestitino nero.
Chiesi se voleva scarpe a spillo o scarpe con un tacco basso. Disse quelle a me più comode.
Chiesi se voleva un reggiseno normale o a balconcino. Disse a balconcino
Chiesi se voleva che metessi slip o perizoma. Disse perizoma
Chiesi di che colore lo voleva. Disse bianco
Chiesi se lo voleva in cotone o tulle trasparente. Ovviamente disse tulle
Alle 19 puntuale era sotto casa mia, io scesi vestita di tutto punto come lui voleva, salii in macchina e detti a Rudy un bacino sulla guancia.
Lui mi osservò e mi disse: sei uno splendore.
Ma mi disse ‘sotto sei come ho chiesto io?’
Alzai il vestitino facendo vedere per un attimo il perizomino in tulle.
Vidi la sua patta gonfiarsi.
Partimmo e andammo a cena.
A casa prima si partire preparai bene la mia camera.
I miei erano partiti nel pomeriggio per un fine settimana in toscana. La casa era libera.
Finita la cena verso le 11 tutti andarono via. Io dissi a Rudy di andare a bere qualcosa in un pub li vicino.
Metemmo la macchina nel parcheggio del pub entrammo e bevemmo una birra.
Io chiesei a Rudy che intenzioni avesse.
Lui arrossi e mi disse che era bloccato. Non sapeva che fare,
Uscimmo ed andammo verso la macchina. Nel parcheggio non c’era nessuno.
Arrivati alla macchina invece di andare dalla mia parte andai verso Rudy mi avvicinai a lui, misi le mie braccia attorno al suo collo e gli dissi: Baciami
Lui mi bacio molto appassionatamente, sentiii la sua patta gonfiarsi, mi strinsi di più a lui, ci baciammo nuovamente, le sue mani andavano su e giù per i miei fianchi,fino ai glutei.
Ad un certo punto Rudy si staccò e disse: aspetta mi fa male lo devo mettere a posto.
Io dissi; chi devi mettere a posto
Lui disse: il mio pisello me l’hai fatto diventare duro ed è messo male negli slip.
Si girò verso la macchina per metterlo a posto ed io dissi: perché ti giri te lo metto a posto io:
Gli aprii la patta , entrai con la mano nei suoi slip e feci uscire il suo pisello.
Aveva ragione era durissimo. Lo presi in mano e mi avvicinai con la bocca alla sua.
Rudy ricominciò a baciarmi ma le sue mani facevano più intraprendenti. Sentii una mano scendere fino sui miei glutei, alzare il vestito e palpeggiarmi il culo.
Io intanto con la mia mano cominciai a segarlo piano piano.
Intanto dal pub uscirono due ragazze che si avviarono alla loro macchina.
Fatalità la loro macchina era a fianco della nostra.
Per far salire la ragazza dovetti spostarmi e lasciare il pisello di Rudy libero.
La ragazza se ne accorse e salita in macchina tirò giù il finestrino e guardandomi mi disse: bel cazzo, che ci fai stasera con lui?
Io dissi che pensavo di portarlo a casa mia visto che era libera
Intanto ripresi in mano il pisello di Rudy.
La ragazza mi chiese se era bello duro.
Io gli dissi se voleva prenderlo in mano per constatare lei stessa
Rudy non capiva più niente
La ragazza allungò il braccio e prese il pisello di Rudy in mano.
Constatata la durezza e segandolo per qualche istante mi disse: penso che stasera ti divertirai senz’altro. Le ragazze ci salutarono e se ne andarono.
Dissi a Rudy di dirigersi verso casa mia.
Entrai in casa cominciai a spogliare Rudy, i suoi indumenti erano per tutto il salotto, lo portai in camera mia, lo feci stendere sul letto con il suo pisellone bello diritto. Mi abbassai e lo presi in bocca. Rudy cominciò a mugugnare, sentii i suoi muscoli contrarsi , io con la lingua stavo leccando per bene il suo glande lo sentii ansimare, capii che stava per venire, misi la sua cappella nella mia bocca e sentii il suo sperma inondarmi la gola.
Continuai a leccare ed a inghiottire il suo latte.
Quando lo tolsi dalla mia bocca il suo pisello era ancora duro e ben pulito.
Gli misi un preservativo e mi impalai su di lui.
Cominciai a muovere il bacino prima piano poi un pò più veloce ero bagnatissima stavo per raggiungere l’orgasmo quando Rudy con un colpo di reni mi girò sotto di lui.
Misi le mie gambe attorno ai suoi fianchi lo strinsi forte, sentivo i suoi colpi percuotere la mia pussy, ero al settimo cielo, dissi a Rudy che stavo per venire, Rudy cominciò a scoparmi più forte, sempre più forte finche non venni copiosamente qualche attimo prima che anche lui venisse.
Scopammo quasi tutta la notte, Rudy andò via di casa mia alle 9,30 del mattino dopo avermi dato il buongiorno prendendomi a pecora.
Fu una bella notte.
Adesso io e Rudy ogni tanto lo facciamo.
Lui dice che io sono la sua trombamica ed io dico che lui è il mio trombamico.
Se qualche ragazza volesse condividere le stesse esperienze scrivete a: mirellina1985@outlook.it

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