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MIRELLA

By 16 Settembre 2010Dicembre 16th, 2019No Comments

Mirella era la tipica bionda piena di se.
La chiamavano la regina di ghiaccio
non perchè non la desse a nessuno ma per il suo sguardo, manco la tenesse d’oro.
Ad una ragazzina di 13 anni si poteva pure scusare tale atteggiamento ma oramai ne erano passati di anni da allora.
Una volta raccontò in giro che Francesco, amico del suo gruppo, ci aveva provato con lei dando sfogo di tutta la sua imbranataggine.
Alessandro invece era stato insultato sulla spiaggia durante un falò.
In poche parole tutti la schifavano.
Quando un giorno…
Si presentò all’appuntamento con un nuovo ragazzo, tutto vestito per bene e con l’aria del fesso ma possidente. Si venne a scoprire che era un avvocato ricco di famiglia e col concorso a notaio già vinto prima di farlo.
Lo stupore coinvolse tutti i presenti quando girò la notizia che a poco sarebbe convolata a nozze. Così Checco e Sandro convinsero Eleonora ed Ornella ad organizzarle l’addio al nubilato.
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E venne il giorno:
M.< Perchè mi avete portato in questo posto non l'ho capito! >
E.< Dai per una volta non fare la stronza e divertiti >
O.< Tanto il peggio che ti possa capitare è che domani ti svegli con un grosso mal di testa per la sbornia >
M.< Lo sapete che se bevo perdo il controllo >
O.< Ma vah!!! >
E.< Siediti che ordiniamo!!! >
O.< Si giusto, siediti!!! Ed ora goditi questi bei culi marmorei >
M.< OK!!! Ma ricordatevi che sarete voi responsabili di tutto ciò che mi accadrà nelle prossime ore >
O.< E sciogliti un po che per i prossimi anni della tua vita per come sei fatta tutto vedrai solo l’uccello di tuo marito >
E.< E per quel poco che te lo farà vedere >
O.< Che poi è pure microscopico, l’altra mattina a mare non si notava nessun rigonfiamento in barca >
M.< Smettetela di pensare solo all’uccello >
E.< Ha ragione sennò poi s’avvilisce e non se lo sposa più! >
O.< Guarda quello che pacco si ritrova >
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I numerosi cocktail cominciavano a fare effetto così Checco e Sandro con la complicità di Daniele, spogliarellista loro amico ed ex ripudiato di Mirella, si munirono di mascherina.
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C.< A Daniè sei sicuro delle mascherine? >
S.< E già perché quella stronza è capace di farci fare una figura di merda colossale!!! >
D.< Non vi preoccupate che lì è scuro poi ubriaca come sta… >
C.< Allora io e Sandro andiamo sul sicuro? >
D.< No, cari miei non ci siamo capiti, qui quello che è andato sempre in bianco sono io, quindi al gioco do inizio io! >
C.< OK! >
S.< E che si aprano le danze!!! >
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I tre si avvicinarono alle amiche e cominciarono a stuzzicare Mirella. Le altre due, sobrie e già a conoscenza di alcuni progetti si presero in disparte Checco e Sandro quasi come se flirtassero.
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E.< Che intenzione avete allora? >
S.< Non vi preoccupate tanto più di una maniatina non scapperà! >
C.< Figurati nemmeno un fiamma ossidrica la scioglierebbe un po! >
O.< Infilatele almeno la lingua in bocca… >
E.< Ma che dici??? >
O.< … ma si fatela almeno tastare il paccotto rigonfio >
E.< Ma dai non fate i coglioni >
O.< Guarda li Daniele che sta a combinare!!! >
S.< Grande!!! Lui si che ha i coglioni e lei li starà immaginando >
E.< Dai ragazzi dove se la sta portando? Domani quella si deve sposare! >
C.< Uuuh!!! Se la porta nel privè!!! >
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Così Daniele camuffando sensualmente la voce convice Mirella a seguirlo.
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D.< Dai andiamo di là che ci divertiamo di più e siamo più appartati >
M.< Si perché di lì chi c’è il mago o quello che racconta le barzellette >
D.< Si andiamo di lì che la magia te la faccio vedere io e ti garantisco che ti divertirai tantissimo >
M.< Allora vengo >
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Così mentre i due oramai già nella sala privè gli altri si apprestavano a sbirciare ciòche stava accadendo da dietro alla tenda
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O.< Eccola lì che che s’è fatta infilare la lingua in bocca, e ci sta… >
C.< Cazzo se ci sta!!! >
E.< No dai! >
S.< Che fai il tifo per lei? >
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Oramai era un groviglio di lingue e mani che si insinuavano ovunque.
Così con molta calma la fece inginocchiare ai suoi piedi e con la stessa calma le infilò il suo grosso e caldo uccello in bocca.
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E.< No, domani si deve sposare! >
O.< Guarda che uccellone! >
S.< Eh si! Certo che a lei ci piace! >
E.< E va pure in fondo! Se lo sta prendendo tutto in bocca! >
C.< Tutto tutto! >
E.< Ma che fa ora? >
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Daniele con la stessa calma la rigira di spalle, curvandola a 90 gradi sul divanetto lì accanto le alza la gonna, le strappa gli slip e dopo aversi leggermente bagnato l’uccello glielo infila di forza nella fica.
Lei dopo un primo urlo di dolore e piacere comincia a gemere.
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C.< Minchia se la sta fottendo per bene >
S.< E dire che un una lingua in bocca le volevamo infilare >
C.< Ma nemmeno, mi sarebbe bastato una mano sul culo per tutta la serata >
E.< … E invece… >
O.< E invece mantenendola da dietro con le mani sulle spalle le sta sbattendo di forna l’uccellone nella fica, le da certe botte che fra poco le entrano anche le palle dentro >
E.< Se non ci fosse la musica a tutto volume le grida di piacere arriverebbero chissà dove >
S.< Certo a vederli mi si è fatto duro anche a me >
C.< Brava Ornè! >
O.< Si però niente di più, te lo struscino solo un po da sopra i pantaloni che credi! >
S.< Mo che vuole da me? >
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Sandro invitato da Daniele ad entrare si avvicina ai due. Daniele gli fa chiari segni di unirsi a loro, per di più con una mano teneva bassa Mirella. Sandro anche se intimorito comincia a seguire le direttive mimate. Le urla coperte dalla musica furono definitivamente stroncate dall’uccello di Sandro.
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E.< E mo quello che sta a fare? Nooo! >
O.< Vedi mo che se spompina uno mentre l’altro le sta a sfondare la fica!?! >
C.< Non ti distrarre e continua a me struscinà!!! >
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Daniele dato le ultime botte forti generosamente mima il cambio di posizione, così l’altro con lo stesso timore di prima si appresta con ansia a penetrarla. Quella fica oramai ben scopata dall’uccellone ne accoglieva tranquillamente un altro bello duro.
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E.< E mo se la tromba pure lui? Questa domani si sposa!!! >
O.< Con la fica rotta >
C.< E chissà se lei sarà in grado di parlare. A Daniè gliè sta a fa na lavata al pisello esagerata. Ma si vedi che non s’è dimenticato di me? Mo so cazzi, m’è unisco pure io!!! >
E.< Ma che fai stronzo??? >
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Invitato anch’egli si caccia di fuori l’uccello e si fa spampinare. Lei presa dal groviglio di uccelli comincia a borbottare alcune parole con la voce resa roca dalla copiosa salivazione.
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M.< Ma quanti ne siete? >
D.< Quelli giusti per farti toccare il cielo >
M.
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Così Daniele diviene ancor più regista delle posizioni. Mette a Checco di sotto a scopare la fica con lei di sopra a riprenderlo in bocca da Sandro. Lui invece si accinge a infliggerle il colpo di grazia, dopo una poi due dita un primo forte rantolo soffocato le il grande uccello nel culo. Ora il rantolo diviene più lungo di molto più forte di prima.
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O.< Azz… >
E.< Cazzo no! >
O.< Cazzo si! Bocca, fica e culo >
E.< E mo questa domani come si sposa? Non può farsi scopare in questo modo!!! >
O.< Una cosa è certa che domani quello si crede di sposarsi una vergine e invece se sposa na zoccolona >
E.< Quello stronzo le sta rompendo il culo a sangue >
O.< E non riuscirà nemmeno a stare seduta a tavola >
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Oramai cominciava ad aprirsi con la forza anche il culo. I tre continuarono per un altro po finchè Daniele non capì che era arrivata la fine. Sfilati tutti gli uccelli dai rispettivi buci. Mirella viene aiutata a rimettersi inginocchiata, ora pero davanti a tutti e tre.
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D.< Ed ora bevi da brava, dai ingoia tutto, daiii!!! >
E.< E no cazzo, che schifo le stanno a fa la doccia!!! >
O.< Altro che doccia, da quel pisellone sta uscenso l’impossibile, le ha farcito tutta la faccia, e guarda che ne ha bure la bocca piena >
E.< Ora non più >

Vi ricordate di Mirella? Mica è finito tutto lì!!!
Di addii a nubilato Daniele ne aveva fatti e dietro le quinte sen’era anke fatte parecchie.
Quella serata però fu diversa. Uscito dal privè ebbe complimenti da Ornella ed insulti da Eleonora ciò nonostante si sentiva soddisfatto. – E dire che era nella lista degli invitati al matrimonio –
La mattina seguente lo sveglia il cellulare.
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D. – Pronto! –
M. – Stronzo!!! –
D. – Ok! Addio! –
D. chiude la chiamata ma dopo pochissimo ricomincia a squillare il telefonini.
D. – AriPronto!! –
M. – AriStronzo!!-
D. – Chi sei? –
M. – Quella che oggi stai per mandare a nozze col culo rotto! –
D. – Ti brucia? Mettici del ghiaccio, fa miracoli. –
M. – Checco si è tirato in dietro e sto senza autista –
D. – Allora? –
M. – Mettiti la divisa e vienimi a prendere, che dobbiamo parlare! –
D. – Ok! Ma portati un po’ di crema sennò ti si infiamma di più il culo! –
M. – Smettila di fare lo stronzo –
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Così si fa una ricca doccia, va in cucina per prepararsi un caffè, suona la porta.
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D. – Chi è? –
O. – Io –
D. – Come sei combinata? Sembri un confetto! –
O. – Non sei ancora pronto? Ho sentito Mirella e mi ha chiesto di darti una mano a vestirti!!! –
D. – Cazzo! Devi proprio darti da fare, l’unica cosa che ho addosso non serve proprio… –
O. – Le mutande te le metti da solo sennò veramente seguirò le direttive di chi sai tu!!! –
D. – Se mi tagli le palle poi come guido. –
O. – Veramente le direttive erano quelle di svuotartele bene tanto da tenere a freno il tuo… –
D. – Prego!. –
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Con un semplice gesto si fa cedere l’asciugamani che aveva attorno alla vita. O. rimane attonita e dopo aver riportato lo sguardo su, viene aiutata ad inginocchiarsi cominciare a spompinare l’uccellone. Il ritmo va lentamente salendo, fra i due non c’era mai stato nulla, così se O. un pompino può farlo anke passare nel rapporto che aveva col suo ragazzo ciò che stava per capitare la sconvolgerà…
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D. – Cazzo come sei brava, quel fottuto coglione di Arnoldo ha tutte le fortune del mondo! –
O. – Mmm… mmm… Non scopiamo oramai da mesi, mmm… mmm… e poi… mmm… mmm… –
D. – E poi? aaaah aaaah epoi dimmi!!!
O. – Sti servizietti non se li fa fare mica. –
D. – E dire che tu anche se non fossi la più bella, ahi…, fammi finire, sei quella… –
O. – Mmm… mmm… siii dillo, no è meglio di no! –
D. – …che che me lo fa venire duro più di tutte le altre. –
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D. la alza le fa per sollevare il vestito che O. se lo sfila direttamente, messa di forza a 90° sul tavolo non fa in tempo a calarsi gli slip che le vengono strappati. Non c’è nemmeno bisogno di prepararla tanto che è già bagnata abbastanza per subire quella forte e netta penetrazione. Un urlo forte presto diviene picere assoluto. O. si sente la vaggina svuotarsi e riaprirsi velocemente per molte volte, poi dopo D. assesta l’ultimo colpo. Lei prede l’oliera e si fa colare il liquido lungo tutta la fessura che divide le natiche.
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O. – Lo voglio, lo voglio nel culo, ma promettimi che non mi farai troppo male, credimi non l’ho mai fatto… –
D. – Cazzo com’è duro, rilassati che non entra nemmeno il mio dito quasi… –
O. – Aaaaaaaaah aaaaaah dai spingimelo forte!!! –
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Il buco è veramente stretto, l’uccello è quello che è, così lei rilassatasi un po’ per i baci sul collo viene sverginata nel culo. L’uccello cerca di farsi sempre più strada in quel culo stretto stretto, un urlo accompagna quell’ultimo colpo forte prima che una rapida sequenza inizia a sfondarla del tutto. L’urlo ora è continuo e per lo più D. le sollecita il grilletto con una mano mentre l’altra mantie il ritmo e la forza da una spalla…
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Sta per arrivare e così glielo sfila dal culo, pochi attimi per apprezzare l’ampia dilatazione provocata, sta per venirle addosso lei però comincia succhiarlo tutto e ad ingoiare l’immensa eiaculazione…

Rifatta la doccia dopo un incontro inaspettato si veste e scende di casa. Giunto a destinazione col suo vespino, si mette alla guida dell’auto dove stava la sposa.
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M. Vuè stronzo allora? Cosa hai fatto che sei in ritardo? Ti sei trombato anche la mia amica? Allora? Quello che hai fatto ieri non ti è bastato? Lurido porco?
D. Ehm…, buongiorno! Auguri!(2 minuti di pausa e…) Come và il culo?
M. Ferma la macchina!!!
D. Allora ti brucia ancora!!!
M. Cazzo fammi parlare.
D. Dai parla!
M. Non sai da quanto che volevo il tuo cazzo, lo desideravo da pazzi, non ho mai smesso di sognarmelo la notte. Se fossi stato così audace prima quella cosa lì l’avremmo fatta anche prima e da sobri.
D. Se fossi stato più audace?
M. Non sai quanto abbia desiderato scopare con te. Solo che…
D. Solo che?
M. Ti ricordi bene le circostanze che per le quali t’ho lasciato?
D. Certo che non ho mai dato la colpa a te delle mie azioni, ma stavo scoppiando e in quella situazione mi sono fatto prendere dai sensi…
M. Ma fra tante femmine proprio con lei dovevi scopare?
D. Ero venuto da te proprio per sbatterti sul letto, invece ho trovato tua sorella?
M. Io non ho sorelle stronzo!!!
D. Ehm allora chi era?
M. Tu allora ancora sei convinto che fosse mia sorella? Cazzo so che mi ha avuta solo a 15 anni che gli anni se li porta bene ma tu hai creduto veramente che fosse mia sorella?
D. Non mi dire che ho continuato a scopami tua madre?
M. Si! (pochi secondi dopo accortasi di qualcosa) Come “ho continuato”?
D. Beh, quella stessa sera che venni da te per scusarmi…
M. Quale sera?
D. Quel pomeriggio che ci sorprendesti a s.. a fare quello che abbiamo fatto e m’hai cacciato di casa così la sera stessa venni da te. Tua sorella ehm… tua madre mi fece entrare e mi disse che eri uscita sconvolta e te ne eri andata a dormire da Ele e che uscendo avevi detto che non ci avresti voluto più vedere in faccia e che ci facevi scifo poi…
M. Non lo sapevo che fossi venuto a casa, ma continua…
D. E che devo dire quella che pensassi tua sorella mi risvegliava tutti i sensi più nascosti in me.
M. Così te la scopasti ancora!
D. Sai pure dal fatto che ti somigliasse assai e per il caldo che faceva in quei giorni sembrava quasi che le mi mandasse dei segnali.
M. Mio padre la tradiva con la sua assistente e lei proprio in quei giorni l’aveva scoperto così credo…
D. Sai il pomeriggio ero venuto direttamente dal mare, ero ancora tutto bagnato… e poi la mattina m’ero rasato per bene tutto il dorso perché m’avevi fatto capire che non pi piacesse il petto peloso così…
M. Così m’immagino lo spettacolo che eri…
D. Ma cazzo perché poi quella sera che c’incontrammo e ci sfogammo non mi dicesti nulla?
M. Non m’aspettavo che pensassi che fosse mia sorella e quando incominciasti a rinfacciarmi tutte le porcherie che facesti con lei non ci vidi più dalla rabbia?
D. Però me lo potevi dire?
M. E secondo te dopo che mi dicesti tutti quei particolari…
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In effetti quella sera su al muretto della spiaggia dopo alcuni schiaffi e molte male parole D. comincio con fare molto volgare: “Sai appena m’aveva detto che non eri in casa s’è avvicinata dicendomi che eri molto fortunata ed avere un bel ragazzo come me a contrario suo. Così che vuoi ci siamo fatti prendere dalla passione. In niente s’è messa in ginocchio cacciandomi l’uccello di fuori e facendomi un pompino fantastico, quello che tu non mi hai mai voluto fare. Per non parlare di come mi leccava le palle. Si vedeva l’esperienza. Non ti dico di come gliel’ho leccata io quando l’ho messa sul letto a cosce aperte. L’ho fatta gemere di passione. Non immagini quante volte è venuta prima di stantuffarle l’uccello tra le gambe. Mi pregava di continuare, di spingere e di spingere ancora più forte. Cosa ci vuoi fare con te al massimo ero riuscito a… niente niente di che. Invece lei mi ha fatto toccare il paradiso. Prima stava sotto, poi s’è messa lei sopra. Se lo vuoi sapere s’è messa a pecorina facendoselo sbattere ripetutamente dentro. Poi senti qua, stesso che stava a pecorina le ho cacciato l’uccello dalla fichetta tutta bagnata e gliel’ho spinto forte nel culo. Non ti immagini le urla di piacere che dava. (un attmo di pausa) Chiedile com’è stato bere poi tutto il mio sperma.” Lei dopo di che scappò via disgustata in lacrime come non aveva mai fatto.
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D. Secondo te avessi saputo.
M. Dai andiamo che faccio tardi…

Arrivati a destinazione Mirella usce dalla vettura col suo abito da sposa, Daniele non entra nemmeno nella sala, anzi si accomoda sui sedili posteriori ma ad un tratto sente lo sportello aprirsi.
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V. Fatti più in là che mi rompo di assistere alla funzione e non mi va che mi vedano fuori così conciata.
D. Buongiorno, eh! Veronica.
V. Ok! Buongiorno.
D. Minchia l’educazione ve la siete dimenticata? Ed ora cosa vuoi fare, startene qui a rompere a me?
V. Che signore che sei? Che dici vorresti darmi quello che hai dato alla sposa ieri sera?
D. (cacciandosi dalla zip il suo grosso membro già quasi pronto per l’uso) Che dici in qualche maniera dovremo ammazzare il tempo.
V. Che maiale! Ehm… e con quel coso lì cosa dovrei fare? Certo che è proprio grosso e…
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Nemmeno terminata la frase che V. è stata accompagnata dalla mano di D. sulla nuca con la bocca sull’uccellone. Così per circa dieci minuti quella testa è spinta sempre di più ad ingoiare l’impossibile. L’eccitazione sale in fretta e V. si ritrova in qualche modo a stare sdraiata a pancia sotto, il vestito alzato sopra fino ad esporre completamente il sedere di fuori. D. con una mano le sposta il filo del perizoma.
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V. Dai che aspetti a scoparmi ora, dai infilamelo dentro, lo voglio.
D. Sei sicura?
V. Dai ti supplico, smettila di giocarci e… no che fai?… no nel culo no!… no dai… no no… aaaaaaaaaah
D. Cazzo ma dai vostri ragazzi non ve lo fate fottere mai sto culo?
V. Stronzo mi stai facendo un male boia,… che fai? Non ti fermare ahiii, mi fa male ma non capisco perché mi piace… ahiii… ahiii… ahiii… aaaaah… aaaaaaah… aaaaaaaaah…
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Ora non la pompa più ma le infligge dei colpi netti e violenti facendo uscire l’uccello per poi sbetterglielo forte dentro. Così ad un ultimo colpo netto le viene abbondantemente nel suo arrossatissimo buchetto sfondato.
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V. Uauh che sei proprio un toro!!!
D. Dai sbrigati a ricomporre che stanno arrivando gli sposi.
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V. scese dall’auto e si diresse verso gli altri invitati che si accingevano a preparare il riso. D. era già al posto di guida, così dopo alcuni scatti gli sposi salgono assieme dietro e vengono condotti al posto stabilito per fare le foto di rito. Una mezz’ora, tre quarti d’ora e tutto è finito.
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M. Dai Arnoldo vai a casa a cambiarti che io mi sistemo un po’ qui.
A. Ok Mi! Vado un attimo e ci vediamo direttamente al locale tra una mezz’oretta. Ti porta Daniele io me ne vado con mio cugino.
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Due minuti più tardi M. è in una specie di camerino a sistemarsi che di soppianto D. e Ciro il fotografo entrano e la mettono al muro.
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D. Oggi state proprio assatanate, ma c’era bisogno di fare quelle posizioni durante le foto?
C. Glielo devo dire che non mi si era mai fatto così duro prima d’ora.
M. Ragazzi ma cosa volete fare? Siete impazziti.
D. Cosa vuoi? Ieri me ne sono accorto che il sesso di gruppo di fa impazzire.
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Descrizione della scena: M. al muro col vestito alzato e senza più le mutandine, D. che le sta davanti e C. di lato con il suo discreto uccello nelle mani. D. comincia a scoparla violentemente al muro baciandola sul collo e tenendole una gamba alzata. Pochi minuti e M. si ritrova a 90° con l’uccello di D. in bocca e quello di C. che la penetra da dietro. Ancora pochi minuti e D. dirigendo la scena fa mettere C. spalle al muro, M. con le braccia al collo di C. e mantenuta su dallo stesso per le natiche così tanto per cambiare D. si accinge a penetrarla nel culo. Che doppia fantastica, ora M. se la può godere da sobria. C. si distende con M. sul pavimento inculandola, nel frattempo lei succhia voracemente D. che, dopo poco, accompagnandola ad unirsi al corpo di C. le va dietro. M. ansima alle penetrazioni anali di C., il suo viso esprime il piacere ma comincia ad intravedersi lo stupore. Nel godimento s’è insinuato in quel frangente la curiosità di cosa avesse in mente D. di fare ancora. Pochi secondi e comincia ad intuire sentendo un’ulteriore pressione sul bordo anale.
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M. Che cazzo stai a fare? Bastaaardo aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!
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L’auricolare che ha sull’orecchio D. comincia ad emettere il segnale di chiamata in arrivo, è Arnoldo il neo sposino cornuto.
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D. Pronto?
A. Siete in macchina?
D. Non ancora! (Mettendo la mano sulla bocca di M. per impedirle di fare sentire le sue urla di piacere e dolore)
A. Ti sento ansimante.
D. No sto cercando levare tutto il riso che avete fatto cadere.
A. Bravo vedi di fare un bel servizio, i chicchi si insinuano bene nei buchi.
D. Hai ragione anche due nello stesso buco. (Una spinta netta e un urlo smorzato) Non ti preoccupare sto facendo un meraviglioso servizio.

WBM

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