Fu un’esperienza incredibile che segnò profondamente l’immagine che mi ero fatto di mia cugina. Purtroppo però fu un episodio fine a se stesso perché nei giorni seguenti nulla accadde ed io non volli espormi per chiederle un bis.
Le passavo accanto aspirandone il profumo e desiderando di saltarle addosso e farle di tutto.
Quanto mi sarebbe piaciuto poter toccare le sue curve toniche, stuzzicare quei capezzoli rosati e poter assaggiare il suo fiore!!!
Lei si comportava normalmente, come se nulla fosse accaduto e come se non sapesse, che stando accanto a lei, avevo tra le gambe il pene sempre in tiro, ben visibile nei pantaloni.
Un paio di notti mi era capitato di risentire Luisa che si masturbava e avevo preso l’abitudine di rimanere sveglio, quando il giorno dopo non avevo lezione, per cercare di udirla darsi piacere.
A volte avevo l’impressione che lei sapesse che la potevo sentire: alzava di poco il tono dei suoi mormorii, faceva cigolare il letto, tutto questo mentre ansimava.
Godevo moltissimo anche io assieme a lei; me la immaginavo stesa sul letto con il vibratore tra le labbra della figa e le dita che impazzavano sul clitoride e mi sparavo delle seghe monumentali.
Poi una notte accadde qualcosa d’incredibile.
Sto dormendo già da un po’, a pancia in su e indosso solo i boxer ed una maglietta, quando mi sento accarezzare il torace.
Mi sveglio di soprassalto, quasi spaventato, sto per accendere la luce ma una mano blocca la mia.
Quando gli occhi si abituano al buio, la poca luminosità che filtra dalla veranda mi rivela Luisa, nuda, inginocchiata vicino al letto, le tette al vento ed un gran sorriso sulle labbra.
-“Che succede?” – chiedo stupito – “Stai male?”.
-“Tranquillo, non ti preoccupare.”
Prende il bordo della coperta e lo tira giù, fino a scoprirmi le gambe; sempre sorridendo afferra l’elastico dei boxer ed inizia a sfilarmeli.
Sono così stupito che non riesco a dire una parola.
-“L’altra volta ho lasciato che ti facessi una sega da solo, ma ora voglio fartela io”.
A quella frase il mio uccella sobbalza e quando lei finisce di abbassare i boxer. salta su duro e dritto come un fuso.
Avvicina le dita al membro e lo afferra con decisione iniziando una lenta manovra di masturbazione.
Quasi svengo dal piacere, non riesco a credere che la tipa che mi stava segando è davvero la mia fantastica cugina, la lei dei miei sogni.
Godo silenziosamente, osservandola; è concentrata, fa andare il prepuzio su e giù sulla cappella, prima tirandolo tutto giù e poi ricoprendola completamente.
I suoi occhi, nell’oscurità, brillano colmi di piacere, il corpo si muove piano, a ritmo della sua mano, probabilmente si sta carezzando dandosi piacere.
Allungo lentamente un braccio per accarezzarle un seno ma lei bruscamente mi schiaffeggia la mano.
-“Non puoi ancora toccarmi” – dice ridendo.
-“Ma io voglio toccarti, accarezzarti” – dico un po’ incazzato.
-“Decido io quando puoi toccarmi” – e così dicendo mi allontana la mano e continua a segarmi.
Sento che sto arrivando al culmine e m’irrigidisco.
Lei se ne accorge e si ferma.
-“Vuoi guardarmi la fighetta?” – mi chiede guardandomi.
.”Sì” – rispondo ansimando.
-“Stanotte voglio farti divertire, Mau, ma tu non devi toccarmi se non te lo dico io”.
Si alza e sale sul letto, dandomi le spalle ed inginocchiandosi.
Faccio appena in tempo ad intravedere, nella penombra, il suo culo e sotto lo spacco della figa, che lei me la sbatte letteralmente in faccia; la sento bagnata e appiccicosa e mi piace moltissimo.
Torna ad afferrarmi l’uccello con una mano mentre con l’altra inizia a massaggiarmi i testicoli con forza, dimena il bacino sul mio viso ed io sono in paradiso.
Sento il suo odore forte, acre e terribilmente eccitante, mi passa la figa sulle guance, il naso e la bocca, facendomi impazzire.
-“Leccala” – mi ordina ed io non me lo faccio ripetere; tiro fuori la lingua e l’affondo in quel nettare afrodisiaco.
All’improvviso sento un vortice caldo avvolgermi la punta dell’uccello mentre le sue mani aumentano il ritmo sull’asta.
Me l’ha preso in bocca e con passione lo fa entrare ed uscire dalle sue labbra gioiose; la lingua vortica sul glande facendomi provare un piacere mai immaginato!!!
Continua a strusciarmi la figa sulle labbra ed il mio naso è a diretto contatto col suo ano che emana un odore diverso ma ancora più eccitante.
Lei gode di questo contatto e spinge la rosellina con forza contro il naso, quasi a volersi far penetrare.
Sto per godere Luisa mi succhia forte e mi sega ad una velocità pazzesca, sembra voglia divorarmi: la cappella pulsa e le palle mi fanno male, sento arrivare l’orgasmo, potente e irrefrenabile.
La sua lingua deve lasciare spazio ai getti imponenti che le riverso in bocca, fortissimi e liberatori e lei gode con me, sulla mia lingua, riempiendomi il viso di umori che bevo goloso senza perderne una goccia.
L’orgasmo simultaneo è stato potente e ci accasciamo entrambi sul letto esausti.
Luisa è distesa su di me, allungo timidamente una mano, temendo un suo rifiuto, ad accarezzarle il culo.
-“Fermo.” – mormora – “Per questa notte basta così”.
Si gira fino a quando i nostri volti sono vicini.
Mi da un bacio leggero e sulle sue labbra sento il sapore del mio sperma.
-“Buonanotte” – dice alzandosi ed andando verso la sua camera.
Le emozioni di quella notte tornarono prepotenti nella mia mente per giorni, ed io impotente, le rivivevo continuamente nella testa.
La sensazione della sua bocca sul glande e della sua figa sulla bocca, l’odore del suo ano, ma soprattutto l’orgasmo spossante che ci aveva pervaso ed il sapore dei suoi succhi orgasmici.
Nei giorni seguenti Luisa riprese a comportarsi come al solito, come se fossimo solo due cugini coabitanti.
Io, invece, la desideravo con tutto me stesso, la volevo ed ero perennemente eccitato nell’osservarla girare per casa semi nuda.
Finché un giorno accadde qualcosa che non avrei mai immaginato.
Luisa doveva rientrare dal turno di notte e quando io esco per andare all’università non è ancora tornata.
Finite le lezioni, verso l’una, torno a casa.
Prima di rientrare mi fermo al solito negozio per comprare qualcosa di pronto da mangiare; so che quando fa il turno notturno, torna stanca e non ha voglia di cucinare.
Entro a casa silenziosamente, perché credo stia ancora riposando.
Lei è lì, sdraiata sul divano che dorme.
L’accappatoio con cui ha fatto la doccia si è aperto lasciando vedere tutta la bellezza del suo corpo: i seni perfetti coi capezzoli rosa, la distesa del ventre leggermente bombato, una gamba pende dal divano e mette in mostra il cespuglietto biondo e sotto il rosa delle sue labbra intime.
È una visione paradisiaca!!!
Silenziosamente vado in cucina e appoggio i pacchetti del mangiare, poi torno di la.
Resto in piedi a contemplarla rapito.
Poi non resisto, mi spoglio e m’inginocchio a fianco a lei.
Poso un bacio leggero su un capezzolo; nessuna reazione.
Un altro bacio più giù, sul ventre; ancora niente.
Scendo ancora e poso le labbra sul suo cespuglietto; un leggero mormorio.
Mi faccio audace e scendo a baciare prima ed a leccare poi le labbra della figa.
-“Uuhmm…”.
Stavolta la reazione c’è; muove il bacino, mugola piano, come se stesse sognando, le sue mani scendono ad accarezzarmi i capelli.
Apre gli occhi e finalmente realizza cosa sta accadendo.
-“Mau… Oohh… Ma che stai facendo? Ooohhh…”.
Non mi faccio scoraggiare e continuo a leccare quel dolce frutto che sento si sta bagnando.
-“Dai fermmoooo… Non voglio aaahhh…” – ma i movimenti del suo bacino smentiscono le parole.
-“Oddio non possiamo… Oohh come è belloooo… Non fermartiiii…”.
Gasato da queste sue parole affondo di più la lingua nella sua figa e schiaccio il naso contro la clitoride.
La mia lingua può ora gustare appieno il sapore dei suoi umori ed il naso l’odore un po’ acre che emanano.
L’insieme ha su di me l’effetto di una droga, mi arriva direttamente al cervello scatenando i miei istinti.
Comincio, allora, a leccare e succhiare come un forsennato; prendo le labbra tra le mie e le tiro, mordicchio la clitoride e poi l’aspiro…
Lei, intanto, a preso a mugolare ed a lanciare gridolini di piacere.
-“Sììì… Bravo cosììì… Leccami bene fammi godereee…”
D’istinto, o forse perché l’ho visto fare nei video porno, le insalivo e le accarezzo con un dito il pertugio posteriore, poi con una leggera spinta gliene infilo una metà dentro.
-Oohh che faiiii… Anche dietrooo… È troppoooo… Continua così, mi fai godereee…”
Il mio lavoro di lingua sulla figa e la carezza interna al suo buchetto la sconvolgono, respira affannosamente, lancia gridolini, le gambe cominciano a tremarle…
-“Sììì…. Oraaa… Sììì sto godendooo…” – urla.
Parte per l’orgasmo e d’istinto chiude le cosce attorno alla mia testa bloccandola, mentre un getto di umori o forse di pipì mi bagna il viso.
Intanto il mio cazzo è diventato duro come un bastone.
Approfittando dell’estasi dell’orgasmo, l’afferro sotto le chiappe, la sollevo e la porto sull’orlo del divano.
Le apro le cosce e punto la cappella contro la figa spalancata.
Ma Luisa ha un sobbalzo; con la mano mi afferra il cazzo e mi blocca.
-“Che fai… Nooo…Oh mamma come sei duro” – ansima – “Fermati, ti prego. Non possiamo scopare”.
Davanti alla sua voce supplichevole mi blocco.
Con uno sforzo di volontà mi stacco da lei e mi rovescio sul divano, il cazzo teso come un’asta.
Luisa rimane seduta affianco a me, richiude per bene i lembi dell’accappatoio..
Mi guarda, mi mette una mano sul petto e mi fa una carezza, poi mi abbraccia e mette la mia testa accanto alla sua.
-”Scusa Mau, non me la sento.” – dice con un fil di voce – Finché giochiamo a darci piacere reciprocamente, e tu me ne hai dato tanto, sei stato bravissimo, ma di fare l’atto completo, no, non me la sento”.
.”E poi,”-continua – Non prendo nessuna protezione ed ho paura di rimanere incinta”.
L’ascolto in silenzio, con il cazzo ancora in tiro.
-“Ed io?” – sbotto alla fine.
Non replica ma allunga la mano ed avvolge le dita attorno all’asta rigida.
Inizia un lento movimento, su e giù, la sua mano morbida sembra mi carezzi, più che masturbarmi.
Mi abbandono a quella dolce sensazione di piacere, so che non resisterò a lungo.
-“Vieni caro.” – sussurra con voce suadente – “Vieni non trattenerti, Tira fuori tutta la tua crema”.
Solleva una gamba e, continuando a segarmi, appoggia la cappella al suo pube.
Sentendo la morbidezza setosa dei sui peli non resisto e mi abbandono al piacere.
.”Aaahhh… Sììì… Vengoooo…” – il mio è un urlo liberatorio e annaffio di sborra il suo cespuglietto biondo.
Ora mi sento svuotato dalle forze.
Mi abbandono con la testa appoggiata alla sua spalla.
-“Tu mi farai impazzire, Lu” – le sussurro con le labbra appoggiate al suo collo.
Lei non dice niente, gira la testa e mi da un bacio sulla fronte.
.”Che ne dici di mangiare? Sono affamata”.
-“Come la padrona comanda” – dico alzandomi dal divano.
Lei resta distesa guardandomi languidamente, nuda e bellissima, come può essere una donna soddisfatta.
I commenti e i suggerimenti sono ben accetti, scrivetemi pure a miziomoro@gmail.com
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?
Complimenti, argomento e narrazione fantastici.