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La sorellina prende confidenza

By 2 Febbraio 2024No Comments

Mi chiamo Luisa e ho 14 anni
Mi sono appena sviluppata, ho già le tette pronunciale ma sono ancora acerbe, stano su da sole.
L’estate la passo di nonni in campagna con mio fratello Giacomo che ha 15 anni, e dividiamo la stessa camera in una casa che non ha l’aria condizionata.
Io ho sempre dormito con solo le mutandine e anche questa estate mi metto a letto con solo quelle tanto non sono un mistero per mio fratello, eppure qualche sera nella penombra ho visto che si toglie le mutande e si mena l’uccello fino a farlo spruzzare, spesso guardandomi, o meglio guardando le mie tettine.
La cosa mi inorgoglisce, mi intimorisce e i intriga allo stesso tempo, mi incuriosisce, voglio provare a menarglielo io.
Così aspetto che la luce si spenga e vado nel letto di mio fratello, intanto che è girato su un fianco volgendomi la schiena, gli appoggio le tette sulla schiena e infilo la mano nelle sue mutande.
Sento l’uccello crescere nella mia mano e comincio a fare scorrere la mano sull’asta, e quando non faccio bene lui mi corregge. Spruzza e il suo corpo si contrae. Sono felice ed eccitata, ho fatto la mia prima sega e l’ho fatta a mio fratello.
La cosa mi piace e la ripeto per qualche sera, piace anche a lui dato che ora va a letto completamente nudo.
Una sera non appena gli è diventato duro si gira verso di me e mi appoggia le mani sul seno, io riprendo in mano il suo membro e glielo massaggio intanto che lui mi massaggia il seno.
Ho i capezzoli duri e dritti come non mai, e lui li stringe delicatamente tra le sue mani mentre spuzza la sua sbora sulle mie mutande, e quando ho finito lui continua da accarezzarmi per cui non me ne vado dal letto e ci addormentiamo.
Dato che mio fratello va a letto nudo allora che io faccio altrettanto e come le altre sere ci troviamo uno di fronte all’altra altra ad accarezzarci e a coccolarci fino a quando non arriva lo spruzzo che atterra sulla mia patatina ancora senza pelo.
Poi una sera le carezza arrivano anche tra le mie gambe, mi elettrizzano, mi fanno godere provo una cosa che le mie amiche mi hanno descritto e che si chiama orgasmo. La mia patatina si bagna prima che arrivi lo spruzzo di mio fratello.
Dopo qualche sera mio fratello mi fa togliere la mano e me la fa mettere sulle sue chiappe, si accosta a me e mentre io gli sfrego i capezzoli sul petto lui strofina il suo uccello sulla mia passerina.
È sempre più eccitante quello che succede tra di noi e anche l’orgasmo è più intenso
Una sera lo sento eccitato come non mai, non ha mai avuto l’uccello così duro, lo accosta come sempre alla mia passera, ma mi fa ribaltare supina e si mette sopra di me.
L’uccello è contro la mia passera già bagnata, mi tiene per i polsi alti vicino alla testa, sento la sua cappella che non striscia più sul mio bottoncino ma si fa strada tra le labbra della passera, trovando sempre più resistenza.
Sono bella stratta ma il suo uccellone si fa largo provocandomi dolore, io stringo i denti e allargando il più possibile le cosce cerco di facilitargli l’entrata.
La parte dolorosa termina quando lui arriva sul fondo, ha una gran bell’uccello che non ci sta nemmeno tutto dentro la mia passera.
Ora riprende a muoverlo per sfregarlo ma questa volta non è sulla passera, è dentro. È tutto nuovo, più intenso, anche lo spruzzo finale è dentro, sento il caldo della sua sbora riempirmi, soddisfarmi e fare contrarre la mia vagina con un orgasmo mai provato prima.
La mia figa vuole la sua sbora, la vuole intensamente, io lo voglio, così quando mio fratello ha finito gli riprendo in mano l’uccello e glielo faccio tornare duro, poi salgo su di lui e me lo infilo nuovamente nella passera.
Non mi importa del sangue, lo cavalco, lo voglio, voglio godere ancora e non voglio smettere, ha ancora sbora da darmi e io la voglio tutta

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