Skip to main content

L’iniziazione di Daniela

By 28 Febbraio 2018Febbraio 23rd, 2022No Comments

Eppure non mi davo pace,quella sera dopo mesi di preparazione partendo
> da lontano ero riuscito finalmente a convincerla.
> Si mia moglie,così per bene e sempre attenta e fedele.
> Non ne voleva sapere ma poi lentamente prendendo sicurezza si rese
> conto che era una bella donna 44enne  con ancora molto da dare.
> Daniela,questo era il nome di mia moglie, quella sera prese tutto il suo coraggio e per non deludere il
> suo maritino e fu costretta a vestirsi in modo del tutto non consono
> alle sue abitudini.
> Erano le 22 quando scesa dall’auto ci infilammo in un cinema a luci
> rosse di provincia.
> Una volta dentro gli stivali in pelle nera sopra il ginocchio
> lasciavano intravedere la coscia nuda prima di raggiungere la
> minigonna. Il primo maschio in fila dopo di noi alla biglietteria non
> se lo fece sfuggire quel dettaglio.
> La sala era buia ma la sagoma dei codini di Daniela avevano già
> attirato l’attenzione di altri due spettatori seduti li vicino.
> Il rumore dei tacchi poi risveglio’ un pò tutti i presenti.
> Ci sedemmo nell’ultima fila vicino ai gabinetti e ogni volta che si
> apriva la porta veniva illuminata perfettamente mostrando le spalle
> scoperte e il seno prorompente sotto il corsetto rosso.
> Non tardò molto che il primo sconosciuto si sedette di fianco a
> lei.
> Io dall’altra parte la sentivo tremare,stringeva forte la mia mano.
> La baciai sussurandogli che con me vicino non aveva motivo di
> preoccuparsi, la mano dello sconosciuto cominciò a sfiorargli la
> coscia per poi appoggiarsi al ginocchio.
> Le dissi di lasciarlo fare.
> La mano si avvicinò alla coscia e sollevando la gonna comiciò ad
> accarezzala.
> Perfettamente depilata il dito in un’attimo scivolò dentro bagnandosi
> del suo umore.
> Allentò la presa sulla mia mano e sentii che la sua tensione si stava
> trasformando in eccitazione.
> A gambe semi aperte attirò l’attenzione dei due spettatori seduti una
> fila prima che girandosi provarono ad allungare le braccia
> accarezandole le coscie.
> Ero in preda all’eccitazione più totale.
> Sentii la mia mogliettina sciogliersi ed emettere i primi gemiti di
> piacere.
> Intanto da dietro in piedi un quarto uomo senza troppi preliminari
> estrasse l’uccello già in tiro e lo posizionò sulla spalla nuda di
> Daniela che in preda all’eccitazione e con mia quasi incredulità se
> lo infilò in bocca a quindici centimetri dai miei occhi.
> Il vicino di posto si alzò e calandosi i calzoni pretendette un bel
> bocchino che prontamente mia moglie non gli fece mancare.
>  davanti,che approfittando della situazione non tardarono a palparla pesantemente fino a quando il più
> robusto dei due gli appoggiò l’enorme attrezzo sul buchetto.
> Afferrandola con forza per i fianchi glielo spinse dentro con dolcezza,la sua fichetta
> che fino ad allora non aveva conosciuto che il mio cazzo
> realizzò cosa si fosse persa finora e cominciò a sbrodolare in abbondanza
> per il piacere di quel porco di cui non sapevano nemmeno chi fosse..
> Nel frattempo il trambusto attirò la curiosità e l’eccitazione
> di tutti i presenti e forse la cosa cominciò a scapparmi di mano.
> La vedevo godere era innegabile,io ero passato in secondo piano ora era
> lei la protagonista e devo dire che ci sapeva proprio fare.
> Ben mi stava,da bravo cornuto non potevo fare altro che masturbarmi
> guardando quella spendida creatura che amavo tantissimo essere posseduta
> dal branco selvaggio.
> A fatica riescii ad accompagnarla in bagno,mi misi vicino alla porta e
> feci da palo.
> Incrociai il suo sguardo ora con la luce e capii che non sarebbe più
> stata la stessa.
> Continuai ad osservarla mentre in ginocchio sul pavimento in preda ad
> un orgasmo rivolse il viso verso l’alto.
> A pochi centimetri tre uccelli in modo frenetico si stavano preparando
> ad inondarle quel suo visetto così famigliare.
> Insieme ad altri guardoni arrapati arrivati dalla sala che lasciai
> entrare vidi consumarsi la mattanza in un lago di sperma.
> Sopra i capelli e dal mento la sborra colò sugli enormi seni scoperti e
> ripetutamente sollecitati da parecchie mani.
> Altre mani non si limitarono alle tette ma palparono ogni parte del suo
> corpo infilandosi in ogni pertugio e spalmando la crema dappertutto.
> Stremata e ricoperta ci rifugiammo dentro al gabinetto.
> “Non posso credere a quello che è successo” mi cofidò sentendosi un
> pò in colpa.
> La confortai accarezzandola e dichiarandogli tutto il mio amore finimmo
> per limonare masturbandoci a vicenda come due giovani fidanzatini.
> Dopo essersi ripresa e sistemata un minimo uscimmo, con sorpresa
> vedemmo che nonostante fosse passata una buona mezz’ora erano rimasti
> quasi tutti fuori ad aspettarla per congratularsi riempiendola di
> sinceri colplimenti e facendole promettere di ritornare al più
> presto.

Leave a Reply