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Sesso con il capo (2° parte)

By 18 Dicembre 2024No Comments

Anna scese nella hall alle 8 in punto. Augustus era già lì prestante e perfetto nel suo completo blu notte. Le rivolse un sorriso cortese.
“Dormito bene, piccola?”
“Piccola?”
“Io sono alto quasi un metro e novanta, tu sei un metro e sessanta, sei la mia piccola”
“La tua piccola?” ripeté Anna sempre più interdetta.
“Ti vedo perplessa. Vieni, sediamoci e facciamo colazione”
Si accomodarono al tavolo uno di fronte all’altra.
“Ascoltami, Anna. Non cerco relazioni di tipo sentimentale. Tu mi piaci, voglio solo godermi questo: la tua bellezza e la tua compagnia. Voglio fare dell’ottimo sesso e voglio che piaccia anche a te. Quando uno di noi due sarà stanco di questo basterà dirlo e si chiude in tranquillità”
“Ed io sarò licenziata” disse Anna seria, ma Augustus rise.
“Certo che no. Perché dovrei licenziarti. Posso avere tutte le donne che voglio e adesso voglio te e ti voglio nel limite in cui tu vorrai me. Senza impegni ma in onestà. Finché funzionerà non ci sarà un’altra donna per me e ti chiedo di non dividere il tuo letto con altri, mi piacciono le relazioni esclusive. Fine”
“Tutto qui?”
“Sul lavoro sarò il tuo capo e davanti agli altri non dovrà cambiare nulla, fuori, beh, hai avuto un piccolo assaggio ieri sera di quello che posso fare. La decisione adesso è tua”
“Ascoltami, ieri sera mi è piaciuto davvero tanto e ammetto che ci sai fare, ma non intendo essere una specie di oggetto sessuale alle tue dipendenze. Sarai anche ricco e potente, ma non puoi pretendere di schioccare le dita e vedermi carponi davanti a te, chiaro?”
“L’idea di vederti in ginocchio davanti a me mi eccita moltissimo, ma se la cosa non ti va mi metterò il cuore in pace”
“Esatto, la cosa non mi interessa”
“D’accordo, allora ti ringrazio per la magnifica scopata di ieri e torniamo pure a lavoro”
Si alzarono e proseguirono la mattinata come niente fosse.
La riunione fu pallosissima. La succursale in apertura necessitava di una serie infinita di incontri e briefing.
Arrivò l’ora di pranzo e tornarono in hotel.
“Perdonami Anna, io preferisco mangiare in camera, se vuoi unirti a me ne sarei felice, altrimenti dovrai mangiare da sola nella sala ristorante”
“Ok, accetto di mangiare con te in camera, ma solo mangiare”
“Abbiamo già chiarito e non ti sfiorerò con un dito!”
In camera Augustus si tolse la giacca, sciolse il nodo della cravatta lasciandola ciondolare sul collo e si sbottonò il primo bottone della camicia.
Cazzo se aveva un bel corpo!
“Io vado a farmi la doccia, se vuoi andare via ti chiamerò appena arriverà il pranzo”
“No, ti aspetto qui, intanto finisco di mandare le mail per le riunioni del pomeriggio”
Uscì dal bagno in pochi minuti coperto solo dall’asciugamano legato sui fianchi.
Era uno spettacolo di muscoli ed Anna si eccitò a vederlo così, sapendo bene cosa nascondesse sotto l’asciugamano.
“Porca puttana, Augustus. Vestiti ti prego” Anna deglutì per mantenere il controllo.
“Per vestirmi devo togliere l’asciugamano” lo tolse senza nessuna vergogna mostrandosi nudo in tutta la sua virilità possente.
“Fanculo! Mi hai convinta!” si alzò e si diresse verso di lui.
“Wow, molto bene. Adesso vediamo come soddisfare le voglie di entrambi…vediamo quello che sai fare”
Anna si posizionò in ginocchio davanti a lui che nel frattempo si era già eccitato parecchio.
Si infilò il meraviglioso cazzo del suo capo in bocca e iniziò a muoversi lentamente su di lui, cercando di prenderlo tutto fino alla gola.
“Brava, così. Succhialo bene” gli mise una mano sulla testa, costringendola ad andare ancora più in fondo.
Era enorme, la riempiva e la eccitava da impazzire.
“Forza piccola squaldrina, succhialo fino in fondo” la premeva su di lui con forza e la cosa le piaceva.
“Che bocca che hai, scopartela è una meraviglia” aveva iniziato a muovere i fianchi per fotterla meglio e con forza, sentiva che stava per raggiungere l’orgasmo, ma si fermò.
“Basta così, decido io quando voglio venire. Adesso tocca a me giocare”
La fece alzare e sedere sul letto, si posizionò davanti a lei.
“Sentiamo quanto sei eccitata” le sollevò la gonna e la penetrò con due dita spostando il perizoma che indossava.
“Lo sapevo che eri una meravigliosa puttana, sei bagnata così tanto che le dita ti scivolano dentro da sole” Anna ansimava dal piacere.
“Vediamo se con tre dita riesco a farti godere di più”
Anna urlò dal dolore e dal godimento
“Ti piace, vero, piccola troietta in calore? Dillo!” le infilò con forza le dita dentro fino alla seconda nocca.
“Cazzo, sì mi piace da morire”
“Dio quanto mi divertirò con questa figa in calore…proviamo ad aprirtela ben bene con quattro dita”
“Sì, fallo…” godeva al solo pensiero.
“Ti accontento subito, troia” e in un solo colpo la penetrò con tutte e quattro le dita.
“Oddio, sì come mi piace. Scopami con quella mano, ti prego”
“Mmh, posso fare di meglio. Voglio spaccartela con tutta la mano, ti farò godere come una puttana!” non aspettò una risposta. Iniziò a leccarle da vero esperto qual era il clitoride per aumentare ancora di più la sua eccitazione e quando sentì che stava per raggiungere l’orgasmo la penetrò con tutta la mano, lentamente ma con forza. Sentiva quella bellissima figa eccitata cedere sotto la sua mano. Anna gemeva come una cagna in calore.
“Cazzo che bello sfondarti questa figa bagnata. Godi, troia” la scopava con la mano con violenza.
“Fammi vedere come godi”
“Oddio, sì!!!” l’orgasmo la invase completamente.
Augustus tolse la mano mentre ancora stava venendo e la penetrò con il cazzo eccitato al massimo, duro e grosso come una sbarra d’acciaio.
“Fammi godere, puttana!” la scopava violentemente, arrivando fino in fondo al suo corpo.
“Sì, sfondami ti prego. Scopami più forte”
“Porca puttana, quanto mi piace scoparti” era fuori di sé dall’eccitazione e le venne dentro godendo come poche volte gli era successo.
Crollarono uno accanto all’altro. Quando Augustus riprese fiato la guardò sorridendo.
“Allora, sono riuscito a farti cambiare idea?”
“Sì, porca puttana, ci sei riuscito!”

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