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OrgiaRacconti Erotici Etero

Un’esperienza sconvolgente

By 22 Ottobre 2011Dicembre 16th, 2019No Comments

Circa tre anni or sono abitavo a Roma, con mio marito militare di carriera e la nostra bimba di due anni, in un palazzo piuttosto vecchio e malandato.
Sono una donna giovane e piuttosto carina, alta 1,70, mora coi capelli lunghi sulle spalle, occhi scuri, carnagione ambrata, un bel fisico magro ma con le giuste curve.
Ciò nonostante l’intesa sessuale con mio marito ha però subito una brusca frenata dopo il parto.
Spesso, a causa della piccina, di notte si faticava a dormire e mio marito mi diceva sempre di essere stanco per cui era diventato difficile fare sesso.
Allora ho iniziato a soddisfarmi da sola, masturbandomi, senza però che mi fosse mai venuto in mente di tradirlo.
Non avevo però fatto i conti con una serie di circostanze.
L’assemblea di condominio aveva deliberato l’avvio di una serie di lavori di ristrutturazione del palazzo e rifacimento delle facciate per cui, pochi giorni dopo, gli opri iniziarono il montaggio dei ponteggi.
Per evitare eventuali furti, nonostante il ponteggio fosse munito di allarme, l’amministratore si era raccomandato di tenere tapparelle e finestre chiuse.
Inoltre, terminato il montaggio delle impalcature, venne sistemata una tenda scura per proteggere da eventuali calcinacci che fossero caduti.
In casa quindi eravamo al buio costretti, anche di giorno, a tenere le luci accese.
La cosa mi infastidiva un pochino, abituata a tenere sempre le finestre spalancate ma dovetti fare buon viso a cattivo gioco.
Ogni tanto comunque aprivo le finestre lasciando le tapparelle abbassate per cui sentivo gli operai che camminavano sui ponteggi avanti ed indietro.
Era un periodo piuttosto nero, dal punto di vista del sesso coniugale, e spesso mi ritrovai a masturbarmi pensando ai muratori.
Li avevo visti spesso, quando uscivo a fare la spesa o a portare la bimba a passeggio, virili, muscolosi, giovani e rudi.
Mi guardavano mangiandomi con gli occhi e la cosa a dire il vero mi lusingava parecchio.
Inoltre la vista dei loro corpi muscolosi e sudati mi accendeva il fuoco addosso.
Comunque i miei pensieri non erano andati oltre la fantasia, mentre mi masturbavo furiosamente godendomi orgasmi appaganti.
Le cose durarono così per circa due mesi con occhiate reciproche e rabbiose masturbazioni almeno da parte mia.
Poi un giorno arrivò la comunicazione, da parte dell’amministratore, che era necessario aprire le tapparelle per permettere la pittura della parte esterna delle finestre.
Poiché avrebbero iniziato dalla parte opposta a dove abitavamo noi e ci sarebbero voluti alcuni giorni perché arrivassero a verniciare le nostre finestre, decisi di aprire le tapparelle e le finestre per cambiare un po’ l’aria.
Il telone copriva comunque tutto ed il buio era quasi totale ma, per lo meno, passava un po’ d’aria.
Il giorno successivo feci lo stesso e poi, dimenticandomi di tutto, iniziai a masturbarmi cercando di appagare il mio desiderio.
Mi masturbavo anche due volte al giorno finché, una mattina mentre ero nuda sul letto, con le dita ben infisse nella mia fighetta vogliosa, dedita al mio piacere, vidi il lampo di un flash.
MI girai di scatto verso la finestra e vidi tre giovani muratori che mi guardavano sorridenti.
Mi avevano fotografata.
Cercai di balzare in piedi e coprirmi ma loro furono più lesti e mi immobilizzarono.
‘C..cosa volete’.lasciatemi!!’
‘E no bella”..lo sai cosa vogliamo!!’ disse quello con in mano la macchina fotografica
‘No’non voglio’.lasciatemi stare!!’
‘Tranquilla’..non ti faremo nulla di male ma”!!’
‘Ma?’ chiesi ingenuamente
‘Pensa a cosa direbbero gli inquilini se vedessero la foto nella bacheca nell’atrio!!’ affermò il secondo
‘Per non parlare della figuraccia che farebbe il maritino!!’ continuò il terzo ‘Ti abbiamo vista mentre ti sollazzavi da sola”vogliamo solo darti una mano a godere di più!!’
In quel momento mi era crollato il mondo addosso, vidi gli sguardi degli inquilini su di me.
Sogghignanti quelli degli uomini, di disapprovazione e magari di invidia quelli delle donne.
Il disonore di mio marito.
‘Cosa devo fare?’ chiesi.
‘Ma bella mia’..penso tu sappia bene cosa fare con questi!!’ risposero quasi in coro slacciandosi i pantaloni per mostrarmi i loro cazzi già duri.
Uno si mise davanti al viso, porgendomi la grossa cappella perché la succhiassi, mentre gli altri iniziarono ad accarezzarmi dappertutto.
Aprii la bocca ed accolsi il cazzone incominciando a succhiare, nonostante la mia mente rifiutasse quella situazione, sentivo la figa che la pensava in modo decisamente diverso.
I tre si accorsero subito della mia eccitazione e si diedero da fare per aumentarla.
Mi fecero sedere sul letto e mi diedero i loro cazzi.
Ne presi uno per mano mentre succhiavo il terzo per poi cambiare e prendere in bocca gli altri due a turno.
Mi piaceva, inutile negarlo, era troppo tempo che non godevo con un cazzo e quindi tutte le mie certezze sul tradimento andarono a farsi benedire.
Quando furono pronti e lucidi della mia saliva uno di loro si sdraiò sul letto invitandomi ad impalarmi su di lui.
‘Dai puttana siediti sul cazzo’.impalati!!’
Lo feci sentendo dopo tanto tempo la mia figa piena.
Però non si accontentarono e subito dopo sentii la cappella di un altro che premeva contro il mio ano.
Non che fossi completamente digiuna di sesso anale ma ormai era tanto tempo che non lo praticavo e, temendo il dolore, mi lamentai.
‘Nooo”..noo”..piano”’pianooo!!’ ovviamente le mie proteste furono vane e lentamente quel grosso arnese prese possesso del mio buchetto sprofondando poi fino alla radice.
Il terzo mi riempì nuovamente la bocca.
Mi scoparono a lungo scambiandosi le posizioni prima di inondarmi il viso e la bocca col loro sperma.
Dal canto mio avevo smesso di contare gli orgasmi che avevo goduto.
‘Brava”..sei una chiavatrice nata!!’ mi dissero prima di andarsene.
‘Tranquilla torneremo a trovarti presto!!’
Quando se ne furono andati scoppiai in un pianto dirotto, mi ero fatta sorprendere e ricattare come una scolaretta, ma la cosa che mi sconvolgeva ancora di più era il fatto che mi era piaciuto.
Tornarono.
Tutti i giorni, dopo che mio marito era uscito di casa e nella pausa pranzo
Ma non solo i tre della prima volta, anche altri, in tutto otto e fu la stessa cosa, non riuscii a non godere ed anzi più abusavano di me più mi piaceva e più ne volevo.
Non vedevo l’ora che mio marito uscisse di casa per aprire la finestra e farli entrare, e di notte mi masturbavo ripensando alle scopate della giornata.
Dopo alcuni giorni ritornarono i primi tre.
Ormai ero diventata il loro divertimento, un buco dove sfogare i loro istinti animaleschi.
‘Ciao bella bambolina!!’
‘Ciao ragazzi!!’ li salutai con gioia.
‘Abbiamo visto che ti sono piaciuti i nostri amici”.dicono molto bene di te!!’
‘E cosa dicono!?’
‘Dicono che ti piace da morire il cazzo!!’
‘Dicono che ormai sei bella larga e che ci starebbero bene anche due cazzi nella tua fighetta!!’
Intanto si erano spogliati e già iniziavano ad accarezzarmi.
‘Prendilo in bocca’.su succhiaci il cazzo!!’
Ormai il copione era consolidato, succhiavo e pompavo i loro cazzoni finché non erano pronti a scoparmi
Avevo la bocca piena e non riuscii a controbattere alle loro affermazioni, inoltre l’eccitazione cominciava a crescere e sentivo i miei succhi scendere abbondanti fino a bagnarmi l’interno delle cosce.
‘Mmmmhhh’.sei un lago”.piccola troietta!!’
Mettiti a pecora che ti riempio!!’
Mi sistemai come mi avevano chiesto ed uno si posizionò alle mie spalle penetrandomi in un sol colpo.
‘Mamma mia quanto sei bagnata”’entra come nel burro!!’
Iniziò a scoparmi con colpi profondi e veloci portandomi ben presto all’orgasmo.
‘Vengo’.mamma’siii’godooo!!’
Immediatamente si sfilò e subito un secondo prese il suo posto scopandomi con foga, mentre le mie tette sobbalzavano ad ogni colpo.
Il terzo si sdraiò sul letto.
‘Dai falla impalare sul mio cazzo!!’ disse all’amico.
Pensai che mi avrebbero presa come al solito riempiendomi tutti i buchi.
Invece, mentre quello su dove ero sistemata, mi teneva saldamente, stretta col seno schiacciato sul suo petto, l’altro, sistemato alle spalle puntava decisamente la cappella all’entrata della fighetta già occupata.
Urlai un ‘Noooooooo!!’ che risuonò in tutta la casa ma questo non lo fece recedere dal suo proposito e, in breve riuscì a penetrarmi anch’egli.
Non avrei mai creduto di poter prendere nella mia fighetta due cazzi di quelle dimensioni ma tant’&egrave, a quel punto, mi dovetti ricredere.
Mi sentivo allo stesso tempo allargare a dismisura e riempire completamente.
Iniziarono a stantuffarmi all’unisono e, mi vergogno a dirlo, iniziai a godere come mai avevo goduto mentre loro mi incitavano sempre di più.
‘Godi puttanella’.godi’..vedi che ti piacciono due cazzi in figa!!’
‘Mmmmhhh”siii’sii’.scopatemi’.vengo’sii’..vengoooo!!’
I due si scaricarono riempiendomi completamente riempiendomi di sborra bollente, cosa che mi procurò un ennesimo squassante orgasmo.
Nei giorni e nelle due settimane seguenti continuai a soddisfare i muratori in una continua orgia di sesso, ormai le doppie penetrazioni era divenute routine e, devo ammettere che mi piaceva da morire.
Ero diventata il loro oggetto sessuale e la cosa mi piaceva, non facevo che pensare a loro dal momento in cui se ne andavano, volevo sesso, solo sesso selvaggio.
Mi montarono in ogni angolo di casa mentre la mia piccola dormiva ignara ed io mi facevo trovare sempre pronta a soddisfare ogni loro voglia proprio come una puttana.
Poi una mattina si presentarono tutti e otto contemporaneamente.
‘Ci spiace molto ma abbiamo terminato il lavoro”.oggi smontiamo l’impalcatura!!’ mi dissero e poi continuarono ‘Un vero peccato’..ci mancherai”purtroppo andiamo a lavorare molto lontano”chissà’magari un giorno ci reincontreremo!!’
Intanto si erano spogliati tutti.
Io mi ero preparata ad un evento simile, non poteva durare all’infinito, ma non mi aspettavo di doverli soddisfare tutti assieme.
In ogni caso sentii la figa che cominciava a pulsare e ad produrre succhi in abbondanza.
Come la protagonista di un film porno mi sistemai, in ginocchio, al centro della stanza, circondata dagli otto uomini eccitati ed iniziai a masturbarli e succhiarli a turno.
I miei seni, la mia figa ed il buchino del culo erano intanto oggetto delle attenzioni di coloro che non erano direttamente impegnati dalle mie mani e dalla mia bocca, attenzioni che mi portarono inesorabilmente verso il primo orgasmo.
La conseguenza più diretta fu un a maggiore attenzione verso il cazzo che avevo in bocca che, poco dopo, eruttò il suo piacere nella mia bocca avida.
Poi fu un susseguirsi di cazzi, che profanavano ogni mio anfratto, e di orgasmi incredibili.
Doppie, triple penetrazioni si susseguirono a ritmo impressionante finché tutti si furono saziati del mio corpo.
Alla fine, quello che probabilmente era il loro capo, quello che mi aveva fotografato mi fece omaggio della card della macchina fotografica.
‘Questa &egrave la memory con le tue foto”’..non ne abbiamo più bisogno’..sappiamo che non ci dirai più di no!!’
Quindi se ne andarono soddisfatti.
L’impalcatura venne in breve smontata ed io non li rividi più.
Mi mancavano, i giorni che seguirono furono un tormento, speravo che mi venissero a trovare.
Alla fine mi rassegnai, anche perché il lavoro di mio marito ci portò a traslocare in un’altra città e quindi, decisi di mettere la testa a posto.

Sono graditi suggerimenti, commenti e critiche fanserver07@gmail.com

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