Dopo quasi dieci anni di lontananza ero tornata al paese d’origine della mia famiglia, nel Monferrato.
L’ultima volta era stata per il compleanno di una vecchia zia, al paese si era riunita tutta la famiglia, figli, nipoti e pronipoti.
Allora avevo 35 anni, sposata e con una figlia piccola.
Fu in quell’occasione che conobbi il figlio del fattore, un ragazzino di 10/11 anni, che già mostrava di gradire la bellezza femminile e che non smetteva di sbirciare sotto la minigonna e nella scollatura della camicetta effettivamente troppo sbottonata.
Tornavo quindi, a distanza di 10 anni, in quel paese, nello stesso cortile, un po’ più invecchiata ma sempre in splendida forma.
Quando varcai il cancello vidi un giovane che poco distante era occupata a spaccare della legna brandendo una grossa ascia, indossava un paio di pantaloncini corti ed una canotta madida di sudore.
Tutto il corpo muscoloso e proporzionato era lucido di sudore, sembrava uno di quei modelli dei calendari!!!
Quando mi vide smise di lavorare, si appoggiò con entrambe le mani al manico dell’ascia e cominciò a guardarmi sorridendo.
Risposi al sorriso un po’ per educazione ma soprattutto perché quel ragazzo mi piaceva!!
Ci guardammo per un po’ senza parlare poi fu lui a rompere il ghiaccio:
‘Proprio non mi riconosci?’ disse continuando a sorridere.
‘Dovrei?’
‘Direi proprio di si”.anche se sono passati quasi dieci anni!!!’ lo guardai con aria interrogativa.
‘Sono Giuseppe”il figlio di Arturo’.il fattore!!’
‘Giuseppe? Ma’..ma eri alto così’ dissi la cosa più stupida ed ovvia che si possa dire in una circostanza come questa”..certo che era alto così, aveva 10 anni!!!
‘Sei cambiato parecchio!!’ altra ovvietà
‘Invece tu non sei cambiata affatto”sei sempre bellissima’
Il ragazzino curioso si era trasformato in un bell’uomo aitante, sexy ed intraprendente e la mia figa se ne era subito resa conto cominciando a bagnarsi.
‘Ciao allora”.spero di rivederti’ dissi un po’ turbata avviandomi verso la casa degli zii.
‘Se vuoi possiamo fare questa sera’a cena’
Non perdeva tempo il giovanotto.
‘Perché no!!’ risposi guardandolo maliziosa.
Una volta in casa e salutati i parenti dovetti correre in bagno per un veloce ditalino per calmare gli spasimi della mia fighetta.
Quel ragazzo mi aveva messo il fuoco in corpo e, giunta la sera, indossai un vestitino bianco, corto e leggero con le spalline tipo sottoveste, un perizoma che definire ridotto pareva un eufemismo, un paio di sandali col tacco a spillo e”null’altro, volevo farlo impazzire.
Quando mi vide infatti, nonostante la sua spavalderia, lo vidi deglutire un paio di volte e notai un po’ di incertezza nella voce.
‘C’.ciao Paola”.sei splendida!!’
Indossava un jeans attillato ed una maglietta che aderiva perfettamente al fisico disegnando i pettorali e le spalle larghe.
‘Anche tu non sei niente male”’..andiamo’ho molta fame’.!!’ gli dissi schioccandogli un bacio sulle labbra carico di promesse.
Quella sera, al ristorante, ci attesero a lungo!!!
Nel salire in auto, inevitabilmente, il vestito già corto risalì ulteriormente mostrando una generosissima porzione delle mie cosce e, per un attimo il perizoma, reso praticamente trasparente dalle abbondanti secrezioni che già ruscellavano dalla mia intimità.
Fu come sventolare un drappo rosso davanti al toro, vidi le vene del collo gonfiarsi ed i pantaloni deformarsi, mi prese tra le forti braccia attirandomi a se e mi baciò con ardore, sentii la sua lingua premere insistente sulle mie labbra, che tenni serrate giusto il tempo per salvare le apparenze, per poi dischiuderle ed accoglierla vorace nella mia cavità orale.
Fu un bacio lungo ed appassionato che ci lasciò entrambi col fiatone mentre le nostre mani vagavano in cerca dei nostri sessi.
Poi, senza dire una parola, avviò il motore e partì come un razzo raggiungendo in pochi minuti la sua casa appena fuori del paese.
Appena chiusa la porta ci gettammo nuovamente l’una nella braccia dell’altro mentre le nostre bocche si univano in un altro estenuante bacio.
In un attimo fummo entrambi nudi, cominciai a baciagli il collo, le spalle, il petto e poi giù fino all’inguine dal quale svettava un cazzo di tutto rispetto, non eccessivamente lungo ma grosso e soprattutto durissimo.
Lo presi in mano, inginocchiandomi davanti a lui, portandomelo alla bocca, sentivo le grosse vene pulsare nelle mie mani mentre baciavo la cappella rovente.
Giocai con la lingua sul glande per poi leccare sapientemente tutta l’asta fino ai coglioni gonfi di sperma e quindi risalire per imboccarlo e cominciare a succhiare.
‘Ooooh Paola’..Paola’..siiiiii”’..oooh’.siiiiii’..!!!!!’
Mi piaceva quel cazzo, cominciai ad andare su e giù aumentando gradatamente il ritmo del pompino cercando di ingoiarne ogni volta una porzione maggiore finché sentii la cappella arrivarmi fino in gola e le mie labbra raggiungere il suo inguine.
Tremava e gemeva di piacere.
‘Siiii’.siiii’..succhia’succhia”’..così’..dai che sborro”..sborro’..sboroooooo!!’
Tentò di uscire dalla mia bocca ma lo trattenni ricevendo il suo sperma direttamente in gola.
Ne ingoiai il più possibile ma era talmente tanto che dovetti spalancare le labbra ed una parte mi usci dalla bocca imbrattandomi il mento ed il seno.
Golosamente, guardandolo direttamente negli occhi, lo raccolsi con le dita portandomelo alla bocca per assaporarlo nuovamente.
‘Lo sapevo che eri una porca””l’ho saputo sin da quel giorno che continuavi a mostrarmi le mutandine e le tette”.mi sono ammazzato di seghe pensandoti’.!!’
‘Ma ora sono qua”’tutta per te’.è ora che mi scopi!!’
Mi prese tra le braccia adagiandomi sul divano e, dopo avermi spalancato le gambe, scese ad abbeverarsi alla mia fonte.
Mi leccò la figa come se fosse l’ultima cosa che avrebbe fatto nella sua vita facendomi godere un orgasmo devastante poi prese il cazzo, che non aveva perso il suo vigore, infilandomelo in un sol colpo fino alle palle.
‘Aaaaaahhh”’siiiiiii’..siiiiii”.scopami”valeva la pena aspettare tutto questo tempo”.hai un cazzo stupendo!!!!’
‘Prendilo puttana”..’prendilo tutto”.sentilo dentro’..mmmmh che figa”.che figa!!’
‘Dai scopa”scopa questa troia”dammelo tutto”’..dai’.dai continua non ti fermare’.siii”..siiiii!!’ ormai gli orgasmi si susseguivano ininterrottamente.
‘Girati ora”…girati che voglio vederti il culo”.!!’ Mi girai alla pecorina mostrandogli il culo e la figa grondante.
Ricominciò a scoparmi tenendomi ben stretta ai fianchi per darsi la spinta ed affondare ancora di più il suo cazzone, poi coi pollici andò ad allargarmi le chiappe ed a stuzzicarmi il culetto.
‘Cazzo che culo”..scommetto che lo prendi anche li”’.scommetto che ti piace prenderlo nel culo puttana!!’
‘Non sai quanto amore’.cosa aspetti!!’
Sentii il cazzo impennarsi nella mia figa poi lo estrasse puntandolo decisamente sul mio ano fremente, una spinta e fu tutto nel culo.
‘Aaaahhggg””””’piano””””..piano amore”’.mmmmh””siii””…dai adesso”scopami””..scopami il culo”così”cosììììì!!’ mi aveva fatto male ma il piacere prese subito il sopravvento e cominciai ad incitarlo a scoparmi più forte.
Mi scopò con foga per un tempo infinito per poi riempirmi l’intestino di un’altra abbondantissima sborrata.
Aveva energie da vendere ed andammo avanti a scopare tutta la notte finché fui o a dire basta!!!
Quella fu l’unica ed ultima volta ma il ricordo è ancora vivo nella mia memoria.
Graditi consigli, complimenti e critiche
Fanserver07@gmail.com
Mamma mia ruben, mamma mia... Ti prego, scrivimi a gioiliad1985[at]gmail.com , mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze…
ciao ruben, mi puoi scrivere a gioiliad1985[at]gmail.com ? mi piacerebbe condividere con te le mie esperienze...
Davvero incredibilmente eccitante, avrei qualche domanda da farvi..se vi andasse mi trovate a questa email grossgiulio@yahoo.com
certoo, contattami qui Asiadu01er@gmail.com
le tue storie mi eccitano tantissimo ma avrei una curiosità che vorrei chiederti in privato: è possibile scriverti via mail?