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Racconti Erotici Etero

Viaggio in Sicilia

By 8 Febbraio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Avevo conosciuto Silvia durante il Vinitaly dello scorso anno a Verona . Lei aveva una azienda vinicola vicino ad Alcamo in Sicilia dove produceva un meraviglioso bianco Alcamo . Avevo acquistato da lei alcune partite di vino per dei ristoranti del Nord Europa . Quest’ anno avevo deciso di recarmi in Sicilia per fare alcuni giorni di ferie e con questa scusa rivederla . Partii da Verona con un volo per Palermo un mercoledì sera . Alle undici di sera ero a Palermo . Affittai una macchina e alloggiai in un albergo nei pressi della zona dove lei stava . Alcuni giorni prima le avevo telefonato per sentire se era disponibile a darmi un appuntamento per visitare la sua azienda agricola . Quando avevo sentito la sua voce , malgardo avessi fatto solo alcuni acquisti e quindi il nostro rapporto non era stato continuativo , capìì che lei mi aveva perfettamente riconosciuto e notai dalla cordialità della voce che era piacevlmente stupita che io mi recassi apposta lì per quella visita . Ero d’accordo che il giovedì mattina sarei passato dal lei . La temperatura lì era già calda , ricordo la piacevole sensazione della calda sera dell’ arrivo in Sicilia . Mentre guidavo per recarmi all’ albergo pensavo al fatto che su da noi al nord pioveva e trovarsi al caldo alcuni giorni era un piacevolissimo anticipo d’ estate . Arrivai in albergo e mi recai al ristorante per cenare . Ero perfettamente rilassato e rimasi alzato fino a tardi pensando a Silvia . Era una donna sui 35 anni , dai capelli nerissimi lunghi , gli occhi verdi , molto riservata e schiva , ma dietro il riserbo che dimostrava negli affari si intuiva che era una donna molto intensa , affascinante a tratti misteriosa , una vera signora del sud , certamente anche molto passionale. Non si era mai sposata e aveva condotto l’ azienda di famiglia in prima persona in maniera molto attiva .La ricordavo a Verona in un vestito nero lungo fino al ginocchio , con un giro di perle al collo , lo spledido decolt&egrave , la sua pelle chiara leggermente dorata dal sole di Sicilia ,con delle scarpe col tacco alto che la slanciavano e ricordavo le sue gambe. Un ricordo che mi aveva seguito e che mi era tornato alla mente in occasione di quei due acquisti di vino che avevo fatto da lei ; ma erano stati ordini fatti al telefono , la sua voce era quello che avevo oltre quel bellissimo ricordo di Verona .

Andai a dormire per prepararmi alla giornata successiva con la piacevole consapevolezza che finalmente il giorno dopo l’ avrei reincontrata .

Mi recai alla azienda agricola in tarda mattinata ,senza particolari problemi nel trovarla grazie alle indicazioni precise che mi aveva dato telefonicamente . Mi ero vestito in giacca e pantaloni neri molto leggeri con una camicia bianca senza cravatta perch&egrave volevo sentirmi comunque in ferie e quindi senza troppi formalismi . Mi ricevette la sua segretaria che mi condusse nel suo ufficio all’ interno del vecchio casolare nobiliare che era sede dell’ azienda , circondato dalle vigne sulle quali si vedevano già i piccoli grappoli di uva. Nel venire ad incontrarla mi ero chiesto se era il caso di presentarmi con un piccolo omaggio , magari dei fiori o qualcosa di carino , ma non trovai nulla che potesse non rivelare subito che quella non era solo una visita per vedere l’ azienda , ma anche per rivedere lei.

Mi presentai così , semplicemente. Lei mi accolse con grande cordialità e un pizzico di curiosità. Forse dalla mia telefonata dove le chiedevo l’ appuntamento aveva colto un certo mio desiderio di rivederla . Non lo so , certo &egrave che fu cordialissima . Era vestita con dei jeans attillati ed una camicietta bianca sotto la quale si intravedeva un reggiseno bianco . Portava dei sandali con tacco e si vedevano i suoi splendidi piedini bianchi , con le unghie smaltate di un viola scuro: meravigliosa . Io esordì con un ‘buongiorno Silvia ‘ al quale lei rispose con un ‘ Buon giorno Enrico, che piacere rivederla ..’ da lì il colloquio prosegui molto cordialmente in convenevoli fino a quando ci sedemmo in questo suo ufficio ed il discorso si fece più tecnico approfondendo i temi della sua produzione e sulla storia della sua azienda . Mi portò a visitare la cantina con i macchinari, sia quelli in uso che quelli più vecchi di quando avevano iniziato la produzione .In un lampo arrivarono le 14 e lei mi disse che ero suo ospite per pranzo e che avremmo dovuto recarci in un ristorante li vicino dove ci stavano aspettando . Andammo con la sua macchina . Mentre pranzavamo mi disse che nel pomeriggio avremmo visitato i suoi poderi a cavallo. I discorsi si erano spostati dai temi attinenti alla sua attività a tematiche personali , alla sua difficoltà nel gestire l’ azienda lasciata a lei dal padre , al suo impegno per farla crescere e migliorare , a quanto questo la avesse impegnata sul piano personale . Insomma stavo conoscendola anche sul piano personale . Queste sue confidenze mi gratificavano in quanto vedevo che evidentemente lei trovava la mia compagnia piacevole e sincera . Tornammo al casolare e ci recammo verso le stalle dove lei teneva dei cavalli Il mio abbigliamento non era adeguato al giro a cavallo e quindi lei mi portò dei jeans e degli stivali che fortunatamente sembravano delle mie misure .Mi diede anche un costume da bagno e questo mi lasciò leggermente perplesso , ma lo indossai , anche se non capivo perch&egrave . In un angolo mi cambiai e misi gli stivali e quando mi ripresentai a lei ricordo che mi disse ‘ Ti stanno perfettamente ..’ passando dal lei che ci eravamo dati fino a quel momento ad un amichevole ‘tu ‘ che finalmente scioglieva l’ ultimo velo di formalità che ancora non avevamo eliminato . ‘ Grazie Silvia ‘ dissi ‘ sei gentilissima ‘ dandole del tu anch’io . Partimmo e fu un giro stupendo nella campagna di quella bellissima terra . I suoi terreni erano veramente vasti ed era stupendo percorreli a cavallo, era veramente rilassante . ‘ Ora capirai perch&egrave ti ho fatto mettere il costume da bagno ‘ disse e si avviò verso una collina ricoperta di viti . Arrivammo in una specie di piccola gola dove scorreva un piccolo ruscello . Ci inoltrammo in questa gola fino ad un punto dove si allargava un po di più . Qui lei scese da cavallo e così feci io . Legammo i cavalli ad un albero e ci avviammo lungo il ruscello . Mentre camminavamo lei raccontava che da bambina veniva spesso in questo posto perch&egrave era veramente speciale ‘ poi capirai perch&egrave ‘ disse . Io la seguivo incuriosito e complimentandomi per gli stupendi appezzamenti coltivati .’ dovevi essere una bambina molto curiosa per venire in posti così strani ‘ dissi , sperando di farmi chiarire dove stavamo andando . Lei non rispose .

Arrivammo in un posto dove il ruscello usciva dalla roccia con ampie pozze dove evidentemente si poteva fare il bagno . Questo era evidentemente il motivo dei costumi . ‘ Si ‘ disse ‘ qui si può fare il bagno ‘ e iniziò a togliersi jeans e stivali rimanendo in costume due pezzi . Mi spogliai anch’io rimanendo in costume . Mentre la seguivo da dietro potevo vedere le sue forme, sensuali , delicate , la pelle bianca , appena leggermente dorata dal sole , i capelli neri che le scendevano sulle spalle . Ebbi un brivido di desiderio . Era bellissima . Il piccolo costume mostrava le sue natiche , Un bellissimo sedere , sodo , bello . Le gambe perfette , le dolci caviglie e i suoi belissimi piedi . Che desiderio mi stava avvolgendo , mi stavo quasi eccitando, feci appello a tutte le mie forze per cercare di non tradire l ‘eccitazione che mi stava prendendo. Ma la situazione era troppo bella , mai avrei pensato di trovarmi in un posto così bello , tutto era verde attorno e dalla piccola gola da cui usciva il torrentello prima di disperdersi nelle pozze uscivano goccie d’ acqua nebulizzata e l’ aria era fresca . Tra i sassi vi erano delle insenature dove l’ acqua era ferma formando delle naturali piscine per dei bagni risoratori .Arrivati ai bordi di una di queste pozze lei si fermò e camminando lentamente tra i sassi che ne facevano da bordo naturale ,iniziò ad immergersi . Vederla entrare nell’ acqua era sensualissimo , i suoi lenti movimenti mi consentivano di ammirarla e rimasi stupito a guardare i suoi movimenti aggraziati . Mi avvicinai alla pozza e misi dentro il piede anch’io . Con mio stupore mi accorsi che l’ acqua era calda . ‘ Questa &egrave la sorpresa … ‘ mi disse ‘queste sono acque termali , qui nascono le acque che alimentano le terme di Segesta ‘ . Era una sensazione belissima stare immersi in queste acque calde . Sopra di noi gli alberi ci facevano ombra e l’ aria era intrisa di vapori nebulizzati . L’ aria calda portava gli aromi della vegetazione mediterranea , l’ aria sapeva di rosmarino , di helicrisium , di mirto .

‘ Lo sai che sono venuto qui per te … per rivederti… ‘ gli dissi ‘ da quella volta a Verona non ho mai smesso di pensarti . Ed ora essere qui con te &egrave stupendo ‘. Lei mi sorrise e non disse nulla . Forse anche lei aveva pensato la stessa cosa . Rimanemmo per alcuni istanti a guardarci negli occhi : i suoi erano bellissimi , da essi traspariva tutta la grazia , la dolcezza che ella aveva nel suo modo di essere . Attorno un rumore di lento scorrere d’ acqua e di vento tra gli alberi e uccelli che cinguettavano pigramente . Istanti magici trascorrevano in cui i nostri occhi si cercavano e nessuno di noi li abbassava per non perdere quel intensa emozione che ci stava prendendo e guidando le nostre anime ad incontrarsi . Lentamente lei si avvicinò a me e quando fu al mio fianco mise le sue mani sulle mie spalle , poi lentamente si tolse il reggiseno e sfilò lo slip del costume . Era nuda davanti a me e mi abbacciò . Finalmente sentivo il contatto della sua pelle , sentivo i suoi seni sul mio petto e le sue braccia attorno a me . Il suo viso era a pochi centimetri dal mio e allora avvicinai le labbra e la baciai . Mentre ci baciavamo le stringevo le braccia alla sua schiena , la toccavo , la accarezzavo , volevo coglierne ogni piega della pelle , sentire ogni suo muscolo , sentirla come se lei fosse una parte di un unico corpo di cui facevo parte anch’io e lei perceviva questo mio cercarla e assecondava ogni mossa , nel desiderio di farsi accaezzare, donarsi a me , inebriarsi delle mie mani che frugavano il suo corpo . Immersi in quelle calde acque ogni bacio sembrava farci perdere i sensi , il desiderio di rimanere nell’ abbandono di quei baci languidi , sensuali , infinitamente belli ed emozionnti ci pervadeva , ad ogni bacio la sentivo farsi più languida , desiderosa di un altro bacio ancora , in una spirale infinita di sensazioni ed emozioni , di abbandonarsi alla intimità più profonda . Le mie mani la accarezzavano sulla schiena , lei mi sfilò il costume , scoprendo il mio membro eretto ed accarezzandomi lo prese tra le mani mentre io le accarezzavo i seni senza mai staccare le nostre bocche . Sentivo il suo respiro farsi più intenso , come il mio . Tra le mie mani avevo i suoi seni con i capezzoli turgidi . Andai a baciarli ed accarezzarli con la lingua . Lei con il busto guidava i suoi seni verso le mie labbra e la sentivo eccitarsi ed ansimare di piacere mentre succhiavo i suoi capezzoli . Con la mano andai ad accarezzarla nella parte più intima , sentivo i suoi peli ed il suo sesso che si apriva tra le mie mani . Non c’ erano parole , le emozioni ci guidavano l’ uno verso l’ altra , le nostre mani si cercavano , i nostri corpi si inseguivano toccandsi e trasmettendosi le sensazioni più segrete ed intime . La sospinsi verso il bordo della pozza e la feci sedere su un sasso , io ero immeso e lei fuori sul bordo reclinò la schiena sul terreno , tenendo i piedi ed i polpacci in acqua. Uscita dall’ acqua potevo vedere i suoi seni con i capezzoli duri e scuri per il fresco che c’ era fuori , il suo corpo bagnato. Presi tra le mani un suo piede ed inizia a baciarlo e le presi in bocca le dita dei piedi baciandole e leccandole . Allungai poi le mani verso le sue coscie e le percorsi con un lungo bacio fino alla parte più intima , con la lingua andai a frugare tra le sue intimità . Lei si adagiò con la sua schiena sul terreno mentre io la leccavo sempre più intensamente per raccogliere tutti i suoi umori , mentre lei mi accarezzava i capelli spingendo la mia testa verso la sua parte intima , per invitarmi a continuare a fare quello che stavo facendo sempre più intensamente. Era percorsa da brividi di piacere e mentre la leccavo allungai le mani verso i seni e li stringevo con lo stesso ritmo con cui la mia lingua la penetrava . La penetravo con la lingua e leccavo intensamente finch&egrave ebbe un orgasmo , allora continai sempre di più … volevo non finisse mai di godere . Si rialzò e mi strinse tra le sue gambe con il seno all’ altezza della mia testa . Lo baciai, affondai la mia bocca sui suoi capezzoli , sentivo che mi desiderava di nuovo . Scese in acqua di nuovo ed iniziò a baciarmi il petto e poi immergendosi scese verso il mio pene eretto e lo prese tra le labbra . L’ acqua era calda ma sentivo chiaramente il calore della sua bocca sul mio mebro eretto . Solo pochi secondi , perch&egrave poi uscì con la testa dall’ acqua e me lo prese tra le mani. Mentre lo stringeva mi baciò e mi sussurrò nell’ orecchio di prenderla , ‘ prendimi , ti voglio dentro di me …’ . Ero eccitatissimo , allora lei si aggrappò alle mie spalle e si infilò la mia verga dentro di lei e si mise a dimenarsi , mentre io restavo immobile rigidissimo per cercare di avere un erezione durissima . Avevo i muscoli ed i nervi tesissimi per cui lei ebbe un altro orgasmo senza che io fossi ancora venuto.

Mi abbracciò e guardandomi negli occhi dolcemente mi disse ‘ tesoro …. &egrave stupendo …’ ed io di nuovo la baciai con l’ intensità di quando si danno i primi baci , lunghi, interminabili e dolcissimi . Ci ritovammo faccia a faccia , stretti in un abbraccio , ci fissavamo negli occhi , i corpi ancora tremanti per l’ amore , con gli sguardi non ancora sazi , desiderosi di amarsi ancora .Allora fui io ad uscire dall’ acqua sedendomi sul bordo con le gambe in acqua , la verga eretta . Lei sorrise e restando in acqua si avvicinò tra le mie gambe e tenendo con le mani il membro eretto lo prese in bocca e iniziò a percorrermelo come per inghiottirlo con movimenti sempre più rapidi , per poi allentare quando sentiva i miei mugoli di piacere . Si fermava e con la lingua mi leccava lentamente il glande per poi affondarlo dentro la sua bocca bagnandomelo di saliva per poi succhiarsela via tutta , mentre con le mani lo accarezzava . Io le accarezzavo i capelli e la brezza ci inebriava di aromi e vedevo il suo sorriso … Mi vedeva che ero eccitatissimo , che provavo un piacere sconfinato , allora con una mano si mise a masturbarmi mentre nella bocca teneva il mio glande . Sentivo che stavo per venire e allora le sussurrai ‘sto per venire tesoro… ‘, lei tolse di bocca la mia asta e con le mani mi masturbava sempre più forte , finch&egrave i miei spruzzi le schizzarono sul viso . Mentre venivo la fissavo negli occhi e lei fissava i miei . Era stupendo venire mentre i nostri occhi si scrutavano , i miei annebbiati dall’ intensità del piacere ed i suoi che gioivano del mio abbandono al piacere . Quanto amore c’era nell’ aria di quel pomeriggio di giugno , mi chinai verso di lei a baciarla , sul suo viso c’erano ancora i miei schizzi bianchi e assieme ci rituffammo in quell’ acqua giocando a inseguirci per poi accarezzarci quando ci raggiungevamo , ci immergemmo per ristorare il nostro corpo per raccogliere nuove energie dopo momenti così intensi . Ci fermammo sul bordo per baciarci nuovamente come due ragazzini , inebriati d’ amore .

Allora , abbracciati ,lei mi sussurrò ‘ Vuoi prendermi da dietro ? ‘. Le sorrisi , non avrei immaginato una proposta così intrigante .Le sorrisi annuendo . Uscimmo dall’ acqua e lei si mise in ginocchio con la pancia in sotto puntando le braccia sul terreno nell’ erba . Con le natiche all’ insù mi offriva di penetrarla anche da dietro . Mi avvicinai e con la lingua andai ad esplorarle il suo buchino . Con la mano le accarezzavo il sesso ancora aperto per inumidirmi le dita dei suoi succhi . Le avvicinai la mano alla bocca per farmi succhiare le dita con le quali avrei poi dilatato il suo buchino . Lei si mise a leccare ed io sentivo la mia verga inturgidirsi di nuovo . Con le dita presi a mastrurbarla dietro per allargare il buchetto e quando fu ben dilatato vi infilai la verga affondandola con dolcezza nelle sue carni . La sentìì gemere di piacere allora penetrandola fino in fondo con le mani le strinsi i seni ed iniziai a penetrarla ripetutamente ed ad ogni colpo la sentivo gemere di piacere . Mi adagiai sulla sua schiena restando dentro di lei per prenderla anche davanti con la mano . Era in preda ad un orgasmo , ma io riuscivo a trattenermi dal venire così quando sentì che i suoi muscoli si rilassavano dopo l’ orgasmo tirai fuori il mio pene ancora eretto e con le braccia cercai di girarla per poterla penetrare davanti . Lei capì e si adagiò di schiena sull’ erba . Era bellissima , aveva i seni turgidi con i capezzoli eretti , il corpo ancora bagnato dall’ acqua e dal sudore , aprì le gambe mostrandomi quel suo bellissimo fiore che grondava rugiada d’ amore e allora con la bocca tornai lì per coglierene ogni goccia instancabilmente . Alzai la testa e vedevo che anche lei desiderava essere presa , di sentirmi affondare dentro di s&egrave , così mi stesi su di lei . Le sue gambe mi stringevano mentre entrai dentro lei , raccolsi la sua schiena tra le mie braccia ed iniziai a penetrarla mentre la baciavo sul collo collo . Mentre la penetravo ogni tanto con le mani andavo a percorrerle le gambe fino ad accarezzarle i piedi , sentivo il suo corpo stretto al mio , vibravamo in un unico spasimo d’ amore , in un unico respiro , sentivo il suo cuore battere come il mio. Stavo per venire e quindi desideravo ritrarmi ma lei stringendomi mi sussurrò che potevamo avere un rapporto completo , così continuai ad affondare i miei colpi per cercare di farla godere il più possibile . Sentivo i suoi ansimi di piacere e quando lei ebbe un nuovo orgasmo anch’io mi lasciai andare e venni dentro di lei e ci abbandonammo abbracciati sull’ erba ad un riposo ascoltando i nostri respiri .

Ricordo il suo viso accanto al mio , i suoi dolci lineamenti ed il suo sorriso bellissimo , i respiri fatti l’ uno accanto all’ altra , i suoi capelli che accarezzavo con le dita , i nostri corpi abbandonati ebbri d’ amore …

Passammo tutti quei giorni assieme; mi portò a scoprire le meraviglie di quella terra stupenda che &egrave la Sicilia . Visitammo Segesta , Selinunte , la città di Erice , la Riserva Naturale dello Zingaro dove facemmo dei bagni in calette stupende .

Insomma un ricordo meraviglioso .

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