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Gaming

I veri amici

By 18 Maggio 2025No Comments

Erano gli anni 70. Avevo allora trent’anni. Ero stato il primo, ed ancora l’unico, dei tre miei più cari amici d’infanzia ad essere sposato. Io, Nicola, con Ugo e Francesco eravamo compagni di ginnasio e poi di liceo. Dopo il periodo dell’università che ognuno frequentò in città diverse, trascorrevamo insieme quasi tutti i momenti liberi.
Già da fidanzati Angela, ora mia moglie, simpatizzò subito con loro senza che a me sfiorasse l’idea di essere geloso del loro cameratismo. Almeno una volta la settimana venivano a cena da noi e talvolta la serata continuava con un poker. La posta era molto bassa, come si conviene quando si gioca fra amici.
Quella sera avevamo festeggiato un grosso affare che avevo felicemente concluso. Durante la cena scolammo due bottiglie di vino e dopo brindammo con champagne al mio successo, Ugo volle fare un altro brindisi alla nostra amicizia e Francesco un terzo alla bellezza di Angela. Nessuno di noi era abituato a bere tanto. Nonostante la consapevolezza di essere tutti un po’ brilli decidemmo di giocare a poker. Angela, che pure era una brava giocatrice e conosceva tutte le probabilità possibili in base alle carte che aveva in mano, dopo appena mezz’ora aveva perduto per intero la sua posta.
Ad un certo punto posai sul piatto ventimila lire, avevo un tris d’assi; Ugo venne a vedere e Francesco rilanciò a 40mila. Ugo passò ed io, con un misero tris di sette, feci lo stesso. Angela disse che voleva vedere e che avrebbe preso un’altra posta. A quel punto Francesco disse:
– Ti faccio una proposta, se vinci ti darò il doppio di quello che c’è nel piatto. Se perdi …. ti togli la maglietta.
Angela non portava quasi mai il reggiseno, non ne aveva bisogno; quando d’estate l’abbigliamento era molto leggero, come quella sera, la forma dei capezzoli, che aveva molto pronunciati, era chiaramente visibile. I miei amici erano abituati a vederla così e d’estate al mare i micro bikini che le compravo lasciavano nascosto ben poco.
Quando Francesco disse quella frase io intervenni:
– Mi sembra eccessivo, Angela non porta nulla sotto la maglietta.
– Questo lo vediamo. Ti ricordo che ci hai raccontato che l’estate scorsa in Tunisia, per non essere da meno nei confronti delle altre donne, trascorse una settimana al villaggio quasi sempre in topless. Hai permesso che tanti sconosciuti potessero ammirarla e ci dicesti che la cosa ti era piaciuta. Ora vengo a sapere che sei geloso di noi. No problem! Che Angela prenda pure una seconda posta e continuiamo.
– Alt! dissi. Non è possibile che io sia geloso di voi e non mi darebbe assolutamente fastidio che Angela mostri le tette anche a voi. Ma deve essere lei a decidere.
– Ci mancherebbe altro, disse mia moglie, certo che decido io. Sono sicura di vincere e accetto.
Angela aveva un ottimo poker di re e lo sciorinò sul tavolo. Con molta lentezza e calando le carte una ad una Francesco mostrò una scala reale. Angela sorrise, si alzò e lentamente mise a nudo la sua splendida terza. Io, che in quel villaggio mi ero molto eccitato quando tutti posavano lo sguardo su quelle meraviglie, ero in quel momento orgoglioso di far vedere ai miei amici quanto bella fosse la mia donna ma nello stesso tempo mi rendevo conto che in futuro, tutte le volte che saremmo stati insieme, ai loro occhi sarebbero tornate le immagini di quella sera. Mi sorpresi del fatto che la cosa non mi disturbava affatto; anzi!
Più per la forma che perché lo desideravo, le chiesi di rimettersi la maglietta. E Angela:
– Dai, ormai me le hanno viste, non fare il geloso.
Il gioco proseguì con gli occhi che puntavano spesso sui capezzoli turgidi come mai li avevo visti.
L’indomani, a colazione, le chiesi cosa ne pensasse della serata e le ricordai che la notte, facendo l’amore, lei aveva avuto una serie continua di orgasmi. Mi guardò, si avvicinò e mi prese una mano stringendola fra le sue.
– Amore, lo avrai capito anche tu. Mi piace essere guardata. So di avere un bel seno e vorrei mostrarlo a tutti; se potessi mi mostrerei completamente nuda. Ma non farei nulla di tutto questo se a te desse fastidio.
– Tranquilla, amore mio, ti ho dimostrato questa notte che vederti seminuda davanti a loro non solo non mi ha dato fastidio ma in qualche modo mi ha pure eccitato.
Ci baciammo a lungo e poi …. nuovamente sesso.

Quello stesso giorno, come era solito fare, venne a trovarmi in azienda Francesco. Pacche sulle spalle, i suoi occhi fissi a guardarmi. Scherzando gli dissi:
– Che hai da guardarmi così, mi debbo preoccupare?
– Non dire cazzate, mi fa lui, anzi la cazzata l’ho fatta io ma ieri sera eravamo tutti mezzi ubriachi. Ti prego di scusarmi.
– Scusarti? Ti confido un segreto: dovrei vergognarmi per quello che sto per dirti; vederla a seno nudo davanti a voi mi è piaciuto da morire, e sai una cosa? è piaciuto anche a lei, questa notte abbiamo scopato come nei bei tempi. Maledizione, vorrei spingermi ancora più in là. Spero ci siano altre serate come quella di ieri. Sapevo che mi eccitavo quando Angela mostrava o lasciava indovinare le sue forme e avevo intuito che lei fosse esibizionista. Questa mattina ne abbiamo parlato e me lo ha apertamente confermato. Nelle mie fantasie ora vedo mia moglie completamente nuda fra di voi, sono sicuro che anche lei lo desidera.
– Ho letto qualcosa su situazioni come quella che stai fantasticando. Quasi sempre finiscono male.
– Quasi sempre? Quelle che non finiscono male come finiscono?
– E va bene! Finiscono con la soddisfazione di tutti. Ti avviso, succede raramente.
– Sei un vero amico. Sii sincero, a te piace Angela?
– Tu sai che vado a letto con Irene ma ti assicuro che Angela ne vale cento. Ha i seni più belli che abbia mai visto. Ti dico solo una cosa, stanotte mi sono masturbato due volte immaginando di stringere quelle tette. Tutto il resto posso solo immaginarlo anche se al mare fa vedere quasi tutto.
Parlava con lo sguardo fisso nel vuoto poi, come scuotendosi da un sogno ad occhi aperti:
– Parliamo d’altro.
– No, parliamone ancora, voglio però che ci sia anche Ugo per sapere cosa ne pensa lui.
Telefonai e gli dissi di venire nel mio ufficio per discutere di una cosa importante.
– Oddio lo sapevo.
– Non sapevi un cazzo. Ti aspetto, c’è Francesco con me.
Dovette attraversare gli incroci anche con i semafori rossi perché arrivò dopo pochissimi minuti.
– Io e Francesco abbiamo parlato di ieri sera ed io mi sono confidato con lui. Adesso sarà lui stesso a dirti ogni cosa.
Francesco chiuse gli occhi e dopo aver riflettuto a lungo iniziò:
– Diversamente da come io e te abbiamo temuto Nicola non ce l’ha affatto con noi per quello che è successo. Lui ed Angela sono molto innamorati e, come raramente accade, anche complici nelle loro fantasie. Nicola non sa cosa sia la gelosia e sarebbe orgoglioso di mostrare al mondo che magnifica donna ha sposato. Angela gli ha confidato di essere esibizionista, di aver provato piacere nel mettersi in topless in quel villaggio e di essersi mostrata a noi ieri sera. Detto questo è evidente che la serata di ieri potrebbe ripetersi con grande soddisfazione di tutti. Ma c’è un problema, noi due abbiamo il dovere di proteggere Nicola. Pensa se si dovesse andare oltre e se poi lui o sua moglie o entrambi dovessero pentirsi; questo potrebbe incrinare il loro matrimonio e la nostra amicizia.
– Sono pienamente d’accordo. Non se ne deve fare nulla. Disse Ugo scandendo le parole di quest’ultima frase.
– Ok, dissi dopo qualche attimo di silenzio, se ce ne fosse bisogno ecco la dimostrazione della vera amicizia. Va bene tutto quello che è stato detto. Ho capito che sarebbe meglio soffocare questa mia tendenza. Perché però non andare per gradi? Angela è esibizionista, ha incontrato me che l’asseconda e con voi non corro alcun pericolo. Facciamo la prova di farla spogliare completamente e poi facciamo passare del tempo. Io metabolizzerei il fatto. Se continuerò a desiderare incontri più ravvicinati si potrebbe provare ad alzare l’asticella e si potrebbe fare insieme un po’ di petting, sempre che Angela sia d’accordo.
– Sarei un ipocrita, disse Francesco, se dicessi che accetto per farti un favore. Angela rappresenta la massima aspirazione per ogni uomo. Anche se potrò soltanto guardarla nuda sarà un’esperienza che ricorderò finché campo. Se ci fermeremo a questo punto credo che la vostra unione e la nostra amicizia non corrano alcun pericolo. Poi si vedrà. Spero con tutto il cuore che non ci spingeremo più avanti.
– Lo spero anch’io, pensai. La sera, a letto, durante le solite coccole raccontai tutto a mia moglie. Non mi sembrò sorpresa né incazzata come temevo. Mi disse soltanto che avevo due amici straordinari e che mi volevano molto bene.
– Ma non dici altro? Va bene tutto per te?
– Io sono tua. Ti amo e anche tu mi ami. Sono certa che non farò né sarò costretta a fare qualcosa di irrimediabile. Ugo e Francesco sono due gentiluomini, due ottime persone. Se vuoi che giochiamo un po’ con loro io ti asseconderò. Se il tuo desiderio è quello di mostrarmi nuda lo farò, ma basterà un tuo cenno e mi ricoprirò, per questo ti guarderò negli occhi continuamente. Se in seguito vorrai andare avanti non credo che ci sia nulla di male se faremo qualcosa desiderato da tutti.
Era chiaro che “tutti” comprendeva anche lei.
Anche il sabato successivo invitammo i nostri amici a cena mettendo in programma il solito poker. Angela si preparò con particolare cura, un leggero trucco, una minigonna e un top semitrasparente trattenuto da un nodo dietro il collo lasciando la schiena completamente scoperta. Le dissi che mi sarebbe piaciuto che si depilasse ma che non ci sarebbe stato più tempo. Sorrise.
– D’avvero?
Immaginai qualcosa ma non pensavo che lei aveva già letto nella mia mente. Le misi una mano su una coscia e risalii sotto la minigonna. Le mie dita non trovarono alcun ostacolo, né mutandine né quella leggera peluria che fino a qualche ora prima avevo visto incorniciare il suo pube. Ebbi una immediata erezione. Lei me lo strinse con una mano e mi diede un bacio molto focoso. Poi disse:
– Che marito porcello!
Fu lei stessa a riceverli scambiando con loro un casto bacio sulle guance. Inevitabilmente gli sguardi furono calamitati dai capezzoli che puntavano attraverso l’unico leggero tessuto che li ricopriva e che non riusciva a nascondere del tutto l’ombra delle areole. Dopo aver giocato per un paio d’ore ci spostammo in salotto su comodi divani. Alla fine della serata sembrava che non dovesse accadere nulla di simile a quello che era avvento la volta precedente e leggevo una certa delusione negli sguardi che i miei amici mi lanciavano di tanto in tanto. Angela rimase in piedi davanti a me, guardandomi negli occhi. Capii che voleva che mi prendessi l’intera responsabilità di quello che sarebbe avvenuto. Mi alzai, le andai vicino e molto lentamente le slacciai il nodo del leggerissimo indumento che cadde fluttuando. Nuovamente Ugo e Francesco poterono ammirare quelle splendide tette. Feci passare diversi secondi, gustandomi l’ansia che in quella stanza si tagliava a fette. Poi feci mettere Angela in modo che mostrasse le spalle ai miei amici e liberai dalle asole gli unici due bottoni che trattenevano la minigonna. Tolto l’ultimo indumento anche i glutei furono esposti ai miei amici. Poi, sempre lentamente, le poggiai le mani sulle spalle e la feci girare verso di loro.
Il pube rasato attirò l’attenzione di tutti e notai che luccicava leggermente. Era eccitante ed eccitata. Lo dimostravano anche i capezzoli turgidi.
– E’ così che volevate vedermi tutti e tre?
Un applauso spontaneo la premiò. Le andai vicino, le presi una mano, l’alzai e le feci fare un giro su sé stessa per mostrarla in tutta la sua bellezza. I commenti e gli apprezzamenti durarono diversi minuti. Lei sorrideva e non smetteva di guardarmi negli occhi. Le feci un piccolo segno di approvazione e mi sembrò di sentire un sospiro di sollievo. Inaspettatamente per tutti la spinsi leggermente verso di loro fino a quando fu sufficientemente vicino, mi staccai da lei e tornai a sedermi. Cosa volevo fu chiaro a tutti. Angela si voltò a guardarmi con gli occhi sbarrati, io le sorrisi ed abbassai il capo due volte per esprimere il mio assenso. Il gesto fu notato anche da Ugo e Francesco che senza esitare, ma controllando sempre un eventuale disappunto da parte mia, iniziarono a carezzare quel magnifico corpo in ogni sua parte strizzandone i capezzoli inturgiditi.
Misi il cellulare in funzione video e ripresi da ogni angolazione il trio formato da due uomini vestiti e una bellissima donna nuda.
Dopo diversi minuti Angela disse
– Adesso vado a riposare, sono stanca.
Lentamente uscì dalla stanza deliziandoci con l’ennesima visione del suo lato B.
Dopo qualche giorno Ugo e Francesco mi chiesero di mandare loro il filmato per whatsapp. Cosa che io feci, con l’autorizzazione di mia moglie.
Non ci fu l’escalation temuta e in qualche modo sperata da tutti. Prevalse il buon senso. Angela potè però sfogare il suo esibizionismo rimanendo nuda quando in barca andavamo al largo, talvolta con Ugo e Francesco nostri graditi ospiti, che volentieri dividevano con me la “fatica” di spalmare la crema protettiva su tutto il corpo della mia adorata moglie.

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