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Interviste Erotiche

Intervista a Shining al Museo del Cinema

By 17 Maggio 2004Dicembre 16th, 2019No Comments

Salve a tutti! &egrave giunta l’ora anche per Shining.
Questa intervista, tuttavia, &egrave diversa dalle altre: non si tratta, infatti, di semplici domande e risposte, ma della sintesi di un incontro reale avvenuto tra Leon e l’autore in un posto molto particolare’
In pratica &egrave accaduto che, durante le vacanze di Pasqua, mi trovassi a Torino per concludere un affare con un noto collezionista di libri. Proprio in quegli stessi giorni, a Torino si trovava anche Shining, recatosi nella capitale per incontrare Rupescissa. Quando Rupe me lo ha detto, ho subito pensato che valesse la pena di intervistarlo!
&egrave nata proprio da questo incontro l’idea di lanciare una rubrica sul sito che trattasse di interviste con gli autori! Naturalmente, quella con Shining, che avrebbe dovuto essere la prima tra le interviste pubblicate, ha subito un inevitabile rinvio, dovendo io riordinare in un testo scritto quanto avevo registrato durante la nostra conversazione’

Siete mai stati a Torino? Se mai doveste andare, non perdete l’occasione di visitare il ‘Museo del Cinema’, allestito all’interno della Mole.
Ho incontrato Shining al museo la mattina dopo il lunedì di pasquetta, e non &egrave stata soltanto una lunga e piacevole conversazione con un autore, ma un’esperienza entusiasmante! Avete presente quando si dice ‘un’intelligenza filosofica’?’
Cari lettori, ecco a voi la sintesi di quell’incontro’

Torino, Museo del Cinema presso la Mole
Martedì, ore 9,25 del 13 aprile 2004

_ Leon: Non credo ai miei occhi! Shining in carne ed ossa davanti a me!

_ Shining: Quale onore! Il grande ‘Leon! Ehe!

_ Leon: So che riparti tra poche ore, giusto?

_ Shining: Esatto! Vacanze finite’ Tu sei mai stato al Museo del Cinema?

_ Leon: Sono andato una sola volta, poco dopo l’inaugurazione, nel 2000. Sai, il cinema &egrave uno dei miei interessi’

_ Shining: Ehh??? Un microregistratore? Vedo che hai proprio intenzione di non perderti una virgola! Ma’ dovrò rispondere alle tue domande proprio dentro al Museo?

_ Leon: Certo! Vedrai che atmosfera’

_ Shining: Sarà! Andiamo!

Ore 9,40, ascensore panoramico

_ Leon: (‘) C’&egrave una cosa che mi ha sempre incuriosito di quanto dichiari nel tuo profilo, la storia dello ‘shining”

_ Shining: Già’ Inutile che ti chieda se hai visto il film di Kubrick, &egrave la ‘luccicanza” Mi capita spesso di avere sensazioni in luoghi in cui mi reco per la prima volta’ Oppure di leggere la mano ad un amico e di azzeccare tutto della sua vita! E pensare che la cosa iniziò per gioco, fino a quando, un giorno, un amico mi disse: ‘Tu hai lo shining’! Aha!

_ Leon: Dunque ‘ti reputi una specie di sensitivo?

_ Shining: Mah’ di recente mi hanno detto che ho degli ‘spiriti guida’, ma io credo piuttosto che si tratti di una questione di ‘sensibilità’! ‘Guarda! Che meraviglia! Siamo nello spazio vuoto all’interno della mole! Ma quelle sono le gigantografie delle locandine dei film più famosi!

_ Leon: Certo! E salendo lungo la passerella si possono visitare da vicino! Andremo dopo che torneremo giù, adesso ci si affaccia solo un attimo dalla Mole per vedere il panorama’ Ecco, siamo arrivati’

Sul terrazzo della Mole

_ Shining: Che peccato! Oggi non si vedono le Alpi! Però domenica era limpido e si vedevano abbastanza bene! Con Rupe siamo stati a Racconigi’

_ Leon: Bel posto’ Ho un cliente che ha proprio casa nei pressi del Castello’

_ Shining: Uno a cui procuri libri?

_ Leon: Già! Sempre libri, &egrave il mio lavoro, no?

_ Shining: Per quel che ne so, sì! Uhm’ ricordo che molti anni fa si poteva salire ancora più in alto per un’apposita scaletta, giusto?

_ Leon: Sì, credo proprio di sì! Ma attualmente la parte superiore della Mole non &egrave accessibile.
_ Shining: Peccato! Deve essere una bella sensazione trovarsi ancora più in alto, anche se io ho le vertigini già da questa altezza! Ok’ torniamo di sotto, non vorrei che si facesse troppo tardi’

Visita al piano terra

_ Leon: Questo primo livello del museo &egrave dedicato all”Archeologia del Cinema’. Visiteremo il cosiddetto ‘Teatro delle ombre’, vedremo i primi marchingegni della novella industria dell’immagine, ecc’

_ Shining: Sì, sì’ non vedo l’ora!

_ Leon: Intanto, dimmi, come nasce l’autore Shining?

_ Shining: Ti dirò, ho sempre trovato facile e piacevole scrivere, fin da quando ero bambino! L’autore Shining, naturalmente, &egrave nato molto dopo, ed esattamente un paio di anni fa, quando ho deciso di cimentarmi anche nel genere Eros’
All’inizio &egrave stato per celebrare la storia con una donna, dopo per eliminarla dalla mia mente’

_ Leon: Ti riferisci a qualche racconto in particolare?

_ Shining: Direi di sì! Ho riassunto tutto in ‘Partita a Scacchi’, la cosa più cerebrale, ma allo stesso tempo più vera che abbia mai messo sulla carta!

_ Leon: Capisco’ Trovo che molti dei tuoi racconti siano sempre velati da una specie di pacata malinconia. &egrave così?

_ Shining: Mmhhh’ non sei il primo che lo nota, sai? Forse &egrave tipico dei siciliani rimanere fortemente legati ad episodi e sensazioni che appartengono al passato, a cui personalmente mi sento molto affezionato, e da qui il velo di malinconia. Però lascio sempre uno spiraglio per l’ottimismo, guai se non ci fosse nella vita!

_ Leon: Cos’&egrave per te l’erotismo?

_ Shining: Mah’ non &egrave facile ridurlo ad una definizione. Penso che ciascuno lo senta e lo colga in modo diverso, attorno a sé ed in sé. Forse &egrave soltanto ‘desiderio reale e non gratuito’! Poc’anzi, ad esempio, mentre dall’ascensore osservavo la passerella che si avvita tra le pareti interne della Mole, ho pensato che lo scenario fosse terribilmente erotico! Hai presente un uomo ed una donna che si rincorrono lungo la passerella sotto gli sguardi muti delle gigantografie? Mentre tutto &egrave in penombra? Roba da ambientarci un racconto!
_ Leon: Direi di sì! Adesso siamo nell’area 5 del museo, dedicata alle cosiddette ‘Lanterne magiche’. Leggi là, una frase di Proust: ‘Avevano escogitato, per distrarmi le sere in cui trovavano che avessi un’aria troppo infelice, di darmi una lanterna magica con la quale, aspettando l’ora di cena, veniva coperta la mia lampada, che nello stile dei primi architetti e maestri vetrai dell’età gotica, sostituiva all’opacità delle pareti iridiscenze impalpabili, soprannaturali apparizioni multicolori dove alcune leggende erano dipinte come su una vetrata vacillante e momentanea’ (1913).
Mi pare che Proust sia uno dei tuoi autori preferiti, non &egrave così?

_ Shining: &egrave senza dubbio l’autore che mi ha influenzato maggiormente. Ho letto tutta la ‘Recherche’ che avevo solo sedici anni, e ne rimasi folgorato! Non so perché l’ho fatto, so solo che, un giorno, una voce dentro mi disse: ‘Leggi questo libro!’ E l’ho letto!

_ Leon: Temerario! Quanto tempo hai impiegato?

_ Shining: Circa sei mesi. Da metà gennaio a luglio. Tutto il resto &egrave venuto dopo, i saggi di Giovanni Macchia, la bellissima biografia su Proust di George Painter’
Questa frase sulle lanterne magiche &egrave tratta certamente dal libro primo della Recherche, dalle primissime pagine direi, quelle scritte tra la veglia ed il sonno’

_ Leon: Sì, penso anch’io. Quelle che confusero Humblot, il direttore dell’editrice Ollendorf, a cui Proust aveva inviato il manoscritto’

_ Shining: Esatto! E che scrisse in risposta a Louis de Robert, che gli aveva raccomandato l’amico Proust, di essere probabilmente tonto, ma di non riuscire proprio a capire come uno scrittore potesse impiegare ben trenta pagine solo per descrivere il modo in cui si girava e si rigirava nel letto prima di prender sonno! Non aveva capito un cazzo di niente, povero Humblot! Invece Gaston Calmette’

_ Leon: Il direttore del ‘Figaro’ in quegli anni! Caspita, sei preparato, Shining!

_ Shining: Che fai, prendi per il cu’???

_ Leon: Ci provo! Ehehe! Dimmi, pensi che Proust sia un autore erotico?

_ Shining: Mmhhh’ i critici ci hanno visto di tutto, nella Recherche’ Comunque sì, lo trovo molto erotico. Proust era una persona fragile e dalla sensibilità complessa, che sapeva cogliere perfettamente le diverse sfumature dei sentimenti umani, e direi anche quelle dell’Eros’
Adesso vorrei solo sapere se quella frase sulla lanterna magica l’hanno tratta dalla più recente traduzione Mondadori, tutta per mano di Raboni, o da quella classica Einaudi, la stessa che ho io, il cui primo volume fu tradotto nel dopoguerra dalla Ginzburg’ Bo? Controllerò!

_ Leon: Torniamo ai tuoi scritti. Posso chiederti chi era ”Giuseppe’?

_ Shining: Un mio parente, che lavorava proprio qui a Torino! Una persona che certamente avrebbe molto apprezzato il vostro sito’ Ha contratto il virus dell’HIV in tempi non sospetti’ Giravano certe voci sulla sua vita privata, ma io di lui ho soltanto bei ricordi, credimi’

_ Leon: ‘In questa sezione sono raccolti tutti i primordiali marchingegni per produrre le prime immagini in movimento; come vedi, i nomi di alcune macchine sono impronunciabili’

_ Shining: Già, notavo! Qui domina la scienza dell’Ottica! Tutto molto bello’

_ Leon: Ti &egrave mai venuto in mente di scrivere la sceneggiatura per un film?

_ Shining: Mah, sai, a vent’anni ho scritto un paio di commedie. Ma se ti riferisci a trame di carattere erotico, credo che poi rimarrei deluso del film in sé! Non &egrave facile portare l’eros sullo schermo, solo in pochi ci sono riusciti’

_ Leon: Ad esempio?

_ Shining: Mmmhh’ a me &egrave piaciuta tantissimo la riduzione cinematografica che Walerian Borowczyk ha fatto del celebre racconto ‘La marea’, di André Pieyre de Mandiargues. Hai presente?

_ Leon: Sì, certo! Io ho trovato molto erotico il modo in cui il regista ha trattato l’accostamento marea/rapporto orale.

_ Shining: Il cortometraggio era molto casto, ma trasmetteva una tensione notevole! Forse anche per l’età relativamente giovane dei protagonisti, o per l’ambientazione tra le scogliere, credo, della Normandia’

_ Leon: Probabile! Nei tuoi scritti c’entra spesso la musica. &egrave una tua passione?

_ Shining: Sì, esatto! E se mi hai letto con attenzione, avrai capito che adoro la musica classica in genere e Mozart in modo particolare.

_ Leon: C’&egrave qualche sua opera che preferisci particolarmente?
_ Shining: Beh, posseggo 5 edizioni del ‘Flauto magico’, un motivo ci sarà! Seguono il ‘Requiem’ ed i ‘Concerti per pianoforte e orchestra’. Comunque, ciò che ascolto dipende molto anche dal periodo’

_ Leon: Trovi più erotico il sax o uno Steinway a coda?

_ Shining: Certo che sei proprio terribile! Sono due strumenti eccezionali. Credo che entrambi riescano a toccare corde poste nella profondità dell’anima. A dire il vero, rimpiango molto di non saper suonare uno strumento!

_ Leon: ‘Adesso ci troviamo nell’area 7 del museo, quella dedicata alla fotografia’ Che rapporto hai con le immagini?

_ Shining: Mi affascinano! Hai presente certe immagini in bianco e nero, scattate con l’utilizzo di pellicola a grana grossa? Trasmettono un calore assolutamente negato alle foto a colori! Sono opere d’arte! Anche per questo il digitale al momento non mi convince più di tanto’

_ Leon: Guarda là! Quelli che pendono in questa camera sono gli stereoscopi! E che bella frase, Baudelaire’: ‘Migliaia di occhi avidi si chinavano sui fori dello stereoscopio come sui lucernari dell’infinito’ (1859).

_ Shining: Grande Baudelaire! Vorrei poterlo leggere in lingua!
Direi che lo stereoscopio &egrave una celebrazione della conquista della ‘terza dimensione’!

_ Leon: Indubbiamente! Guarda qui dentro! Si vedono dei garzoni napoletani quasi sconcertati davanti al fotografo che li immortala! Ahah!

_ Shining: Ehe! Qui invece si vede la Torino di fine ‘800!

_ Leon: Vieni! Facciamo un giro lungo il perimetro esterno, nella ‘Sala delle Collezioni!, con vetrine ricche di strumenti vari, e poi terminiamo il primo percorso’
Intanto dimmi, tu sei uno dei pochi autori che, oltre al genere etero, ha anche affrontato il genere gay, in un caso addirittura da ‘protagonista’. Come mai questa scelta?

_ Shining: Posso farti una domanda io? Sei Bilancia, vero?

_ Leon: Bilancia, verissimo! Ma come fai a saperlo?

_ Shining: Si capisce, Leon! Solo una mente perversa come quella di una bilancia poteva chiedermi indirettamente ‘se sono gay! Ehehe!
_ Leon: Daaaaaaaaaaiii!!! Se non ti va, non rispondere!

_ Shining: Ma certo che rispondo! Il primo dei miei due racconti gay &egrave un omaggio ai caduti nell’attentato alle torri gemelle’ &egrave un racconto molto sentito, come tutti gli altri, ma tieni presente che per me fantasia e realtà sono assolutamente distinte. Il secondo racconto, dai toni metafisici, &egrave la sua continuazione, e l’ho scritto dopo aver letto le mail di congratulazioni che mi giungevano da chi aveva letto il primo. Per il resto, non sono mai stato con un uomo, ma non ho problemi ad ammettere che mi soffermo a guardare anche il fisico maschile, quando &egrave un bel fisico! Hai presente certi tuffatori? Non chiedermi, però, se e cosa ci farei! Diciamo che si tratta più di una specie di mia ‘proiezione” E comunque, per riuscire ad andare con un uomo, dovrei quanto meno innamorarmene e stimarlo almeno quanto me stesso, cosa quest’ultima che non &egrave affatto facile, te lo assicuro! Diciamo che non escludo nulla, ok? Ehehe!

_ Leon: Capisco’ Anzi, a dire il vero non capisco, ma fa niente! ‘Qui siamo alla sezione 8, quella dedicata alla nascita vera e propria del cinema’

_ Shining: Vedo che i fratelli Lumi&egravere la fanno da padroni!

_ Leon: Non c’&egrave dubbio! Ma anche Edison e i fratelli Skladanowsky. E dire che, in occasione della prima proiezione al Grand Café di Parigi, nel 1895, Lumi&egravere padre ebbe a dire che il cinema era ‘un’invenzione senza futuro’!’
Vieni, ora dobbiamo entrare in questa saletta’ Proiettano alcuni filmati d’epoca; c’&egrave anche una piccola sorpresa’

_ Shining: Andiamo!

Nella saletta’

_ Leon: Fai attenzione agli ultimi fotogrammi, quando arriva la locomotiva’ ‘Ecco!

_ Shining: ‘Ma’ che succede? Caspita! La parete si sta aprendo’ Guarda un po’! Viene fuori una locomotiva reale! Carino l’effetto!

_ Leon: Già! &egrave un inno allo stupore che colse gli spettatori di fronte alle prime proiezioni cinematografiche! Ok, ok’ Adesso usciamo per di qua’ Se non ricordo male, ci aspetta un ascensore per andare al quarto livello del museo’ Poi andremo sulla passerella.

Fuori dall’ascensore

_ Shining: Ehi! Ma quelli siamo noi!!! Però, ingegnoso! Mettere una telecamera all’uscita dell’ascensore che ti riprende e ti riproduce in bianco e nero, con pellicola tremolante e rovinata’

_ Leon: Ahah! Direi che saresti stato perfetto come protagonista di un film di Charlie Chaplin!

_ Shining: Come no! Ah’ qui ci sono le riproduzioni d’epoca degli studi dei registri’

_ Leon: Esatto! Intanto che li vediamo, parlami del tuo ‘n. 666′, com’&egrave nato? Ed il post-scriptum?

_ Shining: Quel racconto? Una cosa pazzesca!
Volevo scrivere qualcosa di esoterico da pubblicare a quel numero, così ho iniziato in piena estate’ Praga, Torino, Cefalù’ Ho deciso di ambientarlo in tre luoghi ai quali, per ragioni diverse, mi sento molto legato. Ho terminato il racconto ai primi di settembre 2002, l’ho spedito a Rupe per la pubblicazione esattamente il 5, era un giovedì. Ma alle 3,21 del 6 di settembre’ Beh’ lo sai, a Palermo c’&egrave stato un forte terremoto, che io ho riletto in chiave! Ho scritto il post-scriptum alle prime luci dell’alba, non appena rientrato a casa dopo aver passato la notte in strada’ Leggendolo, Rupe &egrave rimasto senza parole’

_ Leon: Sì, in effetti colpisce parecchio! &egrave stato allora che hai deciso di scrivere anche un racconto da pubblicare al numero 1000?

_ Shining: Mah’ direi che ci ho preso gusto!

_ Leon: A proposito, nella parte in appendice a quel racconto dici che sei solito recarti a Roma per acquistare delle scarpe particolari. Cos’&egrave questa storia?

_ Shining: &egrave verissimo! Anche giovedì, quando sono arrivato qui a Torino, ne ho comprato due paia di questa marca particolare’ Non se ne trovano dalle mie parti!

_ Leon: Tu sei pazzo!!!
Senti, sempre a proposito del tuo numero 1000, com’&egrave stata l’esperienza di scrivere con Micia?

_ Shining: Un incubo!!! Ahah! Dai, scherzo!
Micia &egrave una persona che dice in faccia ciò che pensa, e per questo l’apprezzo molto, solo’ Beh, all’inizio abbiamo quasi fatto
a pugni! Comunque, direi che ha scritto dei pezzi bellissimi per il racconto’

_ Leon: Quando siete entrati in contatto per la prima volta?

_ Shining: Mi ha scritto lei per prima! Voleva complimentarsi per il mio ‘Cuori sperduti’, che ha definito ‘tristemente splendido” Credo le ricordasse in qualche modo una sua storia’

_ Leon: Scriverete qualcos’altro insieme in futuro?

_ Shining: Avevamo qualche idea, sì, ma al momento siamo troppo impegnati’

_ Leon: Sei mai stato a Chartres?

_ Shining: Dici ‘in questa vita? Ihi!

_ Leon: Questa o un’altra, fai tu!

_ Shining: Sì, certo’ Non si può scrivere un racconto come ‘Il gioco dei sensi’ senza aver visitato ‘la’ cattedrale!

_ Leon: Ok! Adesso possiamo andare di là per accedere alla passerella’

_ Shining: Andiamo!

Sulla passerella

_ Leon: Molto suggestiva, non trovi?

_ Shining: Assolutamente sì!

_ Leon: C’&egrave un regista che ami particolarmente?

_ Shining: Beh’ molti! Kubrick, Almodovar, Ozpetek, Forman’ Solo per fare qualche nome. Poi i mostri sacri nostrani’

_ Leon: L’attrice che preferisci?

_ Shining: Nicole Kidman, senza dubbio! Superba in ‘The Others” Ma ritengo molto brava anche Asia Argento.
Ehi’ le luci, guarda, si stanno abbassando’

_ Leon: Sì, certo! Si abbassano ad intervalli di tempo precisi, in modo da creare degli effetti particolari! Quella lì sotto &egrave la cosiddetta ‘Aula del Tempio” Vedi, su quegli schermi laggiù proiettano brani dei film che hanno fatto la storia del cinema’ Si può star seduti sulle poltrone a guardarli’

_ Shining: Già, già’

_ Leon: C’&egrave un tuo racconto a cui ti senti particolarmente legato?

_ Shining: Beh’ Più che altro ce n’&egrave uno che trovo molto ‘vero’, ‘Sopra Quarzo e Granito” Comunque penso che il più riuscito rimanga a tutt’oggi ‘La violinista”

_ Leon: Bel racconto, ‘La violinista’!’
Leggi un po’ quella locandina, Shining, ‘Quel gran pezzo della Ubalda tutta nuda e tutta calda”

_ Shining: Ehehe! Mai titolo fu più carnale! Film mitico’ anni ’70’ Ci lavorava, oltre alla Fenech, anche la bellissima Karin Schubert, che poi sarebbe passata al porno’

_ Leon: Già! A proposito, cosa pensi della pornografia?

_ Shining: La trovo molto poco reale! Mi &egrave capitato in passato, per mera curiosità, di vedere qualche film porno, come tutti credo, ma li trovo monotoni e privi di vera passione! Del resto, l’erotismo’ Ecco! Forse &egrave ‘realismo mentale’, nel senso che ti porta ad immaginare prima ancora di vedere; la pornografia, invece, &egrave l’esatto contrario, nel senso che vedi senza riuscire ad immaginare, e questo finisce con l’uccidere la realtà’ Penso che questa mia definizione sarebbe piaciuta anche al grande Borges: lui sosteneva che, perché una cosa sia vera, &egrave sufficiente pensarla! Sono troppo contorto?

_ Leon: Ma va!!!
Ecco: con le gigantografie dei film più recenti termina la passerella’ Possiamo tornare indietro e scendere fino all”Aula del Tempio”

Nell”Aula del Tempio’, da basso

_ Shining: Ad avercele certe poltrone nei cinema!

_ Leon: Eh sì! Molto futuristiche queste qui! A proposito, tu cosa pensi delle nuove frontiere del sesso, del virtuale, ecc.?

_ Shining: Ho affrontato in parte l’argomento in ‘Notturno chat” Dico che non bisognerebbe mai perdere il senso della realtà e della semplicità. Ma questo &egrave solo un mio punto di vista!
_ Leon: E dei cosiddetti ‘rapporti di dominazione’, cosa pensi?

_ Shining: Mi riesce difficile concepirli, se non a livello di puro gioco di coppia, ma non per questo mi sento di giudicare. Come del resto i rapporti incestuosi, quelli poi non li concepisco proprio! In merito credo che, se un genitore cresce un figlio, allora erediti come una sorta di ‘imprinting’ del suo essere bambino, qualcosa che, anche quando il figlio sarà cresciuto, gli impedirà di vederlo come un oggetto del desiderio. Tra fratelli forse può già essere diverso’
Questo, comunque, &egrave solo il mio punto di vista, magari un mio limite’

_ Leon: Ok, ok’
Allora, molte volte, nei tuoi racconti, fai riferimento alla Matematica. &egrave forse una delle tue passioni?

_ Shining: Sì, tra le più grandi, insieme alla letteratura e alla musica. Direi che la Matematica &egrave il mio migliore ‘antidepressivo!

_ Leon: Addirittura! Io l’ho sempre odiata! Ma &egrave possibile conciliare matematica ed esoterismo?

_ Shining: Secondo me, sì! Vedi, nell’immaginario collettivo la matematica &egrave sinonimo di razionalità e certezza, e quindi qualcosa di arido e allo stesso tempo lontano dall’esoterismo! Ma in realtà non &egrave così! Capire fino in fondo l’eleganza di una certa teoria matematica mi dà la stessa gioia che ad un bibliofilo come te può dare, ad esempio, l’acquisto di un libro raro! Per quanto riguarda, invece, la presunta certezza della matematica, rimanderei al Teorema di incompletezza di Godel’ Insomma, trovo che ci sia qualcosa di misteriosamente bello e raffinato in questa scienza, proprio come nella parte colta dell’esoterismo!

_ Leon: Ok, ok! Cambiamo argomento, ché ho già il mal di testa! Nei tuoi scritti citi spesso Praz, come mai?

_ Shining: Per la ricchezza della sua prosa ed il suo stile unico, appassionato, enciclopedico eppure mai retorico! O forse solo perché &egrave uno degli autori della mia adolescenza, uno sui cui libri mi sono formato. Di Macchia ho già detto, per cui un altro critico che mi piace ricordare &egrave Citati; tra gli scrittori, invece, ho letto molto di Pirandello e dei mittleuropei.
Di Praz, comunque, &egrave meglio non parlare: dicono che il sommo critico portasse iella!’ Ehe!

_ Leon: Superstizioso! Hai mai visitato il museo Praz, a Roma?

_ Shining: Purtroppo non ancora! Ma conto di farlo presto!
_ Leon: Il titolo di un libro che consegneresti ai posteri?

_ Shining: Uhm’ forse ‘La Bibbia’! Ma ho tanti titoli che mi frullano nella testa’

_ Leon: C’&egrave qualche libro che hai letto più d’una volta?

_ Shining: Certo! Ad esempio ‘Praga Magica’, di Angelo Maria Ripellino. Vedi, Roland Barthes ha scritto che ‘&egrave il ritmo di ciò che si legge e di ciò che non si legge a fare il piacere dei grandi racconti’, ergo: se la storia &egrave bella ma &egrave lunga, la prima volta ti scapperà qualcosa, ma rileggendola, per fortuna, &egrave molto probabile che non ti sfuggano gli stessi punti! I bei libri andrebbero riletti almeno solo per questo, non credi?

_ Leon: Megalomane!
Ti affidi a qualche rito particolare per scegliere un libro?

_ Shining: Leggo l’attacco! Il primo periodo fino al punto. Secondo me, &egrave il miglior biglietto da visita dell’autore’ E poi, io sono uno che non bada più di tanto alla trama, preferisco senz’altro lo stile, le parole, i punti e le virgole; certo, se lo stile &egrave alto, anche la trama di solito &egrave buona, ma per me non &egrave fondamentale!
Ti faccio un esempio. Qualche mese fa mi capita tra le mani un piccolo libro uscito nel ’96, autrice praticamente sconosciuta, una sorta di confessione immaginaria della celebre aviatrice Amelia Earhart, scomparsa misteriosamente in mezzo al pacifico nel 1937, insieme al suo secondo pilota, Fred Noonan’ Ebbene, apro il libro e leggo: ‘Il cielo &egrave di carne’. Punto. Lirismo perfetto! Non ho esitato un solo istante a comprarlo, e ti assicuro che ne &egrave valsa assolutamente la pena!
Quando leggo un libro, pretendo che tutto sia come una perfetta sinfonia’ E se c’&egrave qualche nota stonata, penso lo si capisca proprio leggendo le prime righe!

_ Leon: Fortuna che sono io il consigliere degli autori sul sito! Ho la sensazione che tu li stroncheresti senza pietà!

_ Shining: Ahahaha!!!

_ Leon: Uhm’ Allora, ti metto alla prova: ‘Longtemps, je me suis couché de bonne heure’. Riconosci questo attacco?

_ Shining: Scherzi??? Queste sono le prime parole della ‘Recherche’!!! Quelle che Giovanni Macchia ha definito ‘come un accordo misterioso da cui possono partire infinite risonanze, tutte incerte e tutte poetiche’.

_ Leon: Cazz’! Sei incredibile!
Dimmi, c’&egrave qualcuno che sa di Shining?

_ Shining: Tocchi un tasto dolente! Solo pochi amici sanno di Shining, sono una persona molto discreta e riservata, a dispetto di ciò che scrivo’

_ Leon: Leggevo in questi giorni che la tua città &egrave in fibrillazione perché la squadra di calcio potrebbe tornare in serie A. Come vivi la cosa?

_ Shining: Sono sincero: come sport il calcio mi interessa poco, a me piace molto nuotare! Comunque, sono contento se la squadra tornerà in A, la città ed i tifosi lo meritano! Vedessi le strade in questi giorni’ sono già un tappeto di rosa e di nero!

_ Leon: Ops! Guarda su quello schermo: &egrave una scena del ‘Padrino’, se non sbaglio’ Tu che idea hai della mafia?

_ Shining: Posso dirti che di sicuro non &egrave quella che la fiction, negli ultimi anni, ha portato sullo schermo! Sei mai stato a Palermo? &egrave una città splendida, anche se piena di contraddizioni’ A volte penso che mi piacerebbe vivere da qualche parte all’estero, ma poi, quando rivedo il mio mare’ E comunque, per farti un’idea della mafia, devi esserci nato e cresciuto a Palermo!’

_ Leon: Credo di capire. Comunque, per mia sfortuna, non sono mai stato a Palermo! E dire che ho sangue siciliano da parte di madre. Vedrò di rimediare’
Vieni, diamo un’occhiata alle cappelle allestite qui intorno dedicate ai vari generi cinematografici’

_ Shining: Ok, ti seguo’

Tra le cappelle

_ Leon: ‘Questo frigorifero in cui stiamo entrando &egrave dedicato al cinema dell”Assurdo”

_ Shining: Non c’&egrave dubbio! Mai visti in una sala cinematografica gabinetti al posto delle poltrone! Ahaha! Eppure, potrebbero tornare utili se il film mettesse ‘particolare paura! Ihi!!!

_ Leon: Ma dai! Di là c’&egrave la ricostruzione del celebre ‘Café Torino’, e nella saletta attigua si trovano molte locandine che sono un omaggio ai film girati qui in città’

_ Shining: Ah’ tipo ‘Profondo rosso’?
_ Leon: Sì, sì’ Ma anche il celebre kolossal ‘Cabiria’, sceneggiato da d’Annunzio per la regia di Pastrone e proiettato in anteprima al Teatro Vittorio Emanuele di Torino alla vigilia della Grande Guerra’ Gli interni furono girati tutti qui in città’

_ Shining: Ah, sì! Se non sbaglio, D’Annunzio creò i nomi dei personaggi ‘ mitico Maciste! -, scrisse le didascalie e ritoccò parecchio la trama’ Fu un grande successo!

_ Leon: Già, già’ Memorabile la scena di Annibale che attraversa le Alpi con gli elefanti’ Scene che oggi non ci impressionano più di tanto’
Dimmi’ stai lavorando a qualche racconto attualmente?

_ Shining: Azz! Temevo che mi facessi questa domanda! Sì’ Sono alle prese con un racconto molto impegnativo’ Non avrei voluto dirtelo, ma me lo ha ispirato proprio quanto mi hai confidato qualche mese fa, via mail, a proposito di quel manoscritto’

_ Leon: Dici sul serio??? Attento a ciò che scrivi, Shining!!!’

_ Shining: Tranquillo, tranquillo’ Mescolerò bene le carte! Tu piuttosto sarai chiamato in causa per scrivere una possibile introduzione, vedrai’

_ Leon: Uhm’ chissà cos’hai in mente!!!’
‘Questa che sembra un laboratorio di chimica &egrave la cappella dedicata al cinema della ‘Sperimentazione”

_ Shining: Però, lavandini che contengono degli specchi! Roba da matti!

_ Leon: Bene! E con questo finisce il giro’ Di là c’&egrave l’uscita, mentre in quella stanza vendono dei gadget’

_ Shining: Compro solo una guida del museo e usciamo.

Via Montebello, davanti alla Mole, ore 12,10

_ Shining: Allora, Leon, soddisfatto dell’intervista?

_ Leon: Veramente’ vorrei farti ancora qualche domanda. Hai qualche sogno nel cassetto?

_ Shining: Sto cercando di capirlo’ Anzi, sto cercando di capirmi! Direi che ”sono in cammino’!

_ Leon: La tua canzone?

_ Shining: Mi verrebbe di risponderti ‘My way’, di Sinatra, ma so che sarei sincero solo a metà! Facciamo ”Moon river’? Scherzo! Diciamo che ascolto molto Paul Simon, gli Eagles e qualche cantautore italiano’

_ Leon: Un pregio e un difetto di Shining?

_ Shining: La coerenza! Credo sia sempre stata il mio pregio ed il mio più grande difetto nello stesso tempo!
Però, ora che ci penso, tra i pregi c’&egrave anche la capacità di trasmettere emozioni quando parlo di qualcosa che mi piace! Così almeno dice la mia amica cartomante, Amelia’

_ Leon: Il giorno della tua vita che ricordi con più piacere? E quello più triste?

_ Shining: Comincio dal più triste. &egrave un giorno della mia infanzia, in cui accadde un fatto che mi procurò terribili sensi di colpa in futuro’ Ricordo con molto piacere, invece, il giorno degli orali alla maturità, direi che lo ricordo anche con più piacere del giorno della mia laurea, che pure fu un grande successo’

_ Leon: Ah! Colgo al volo l’occasione: in un racconto spari a zero sui docenti universitari! Hai forse rotto con l’Università? Qualche rimpianto?

_ Shining: &egrave una lunga storia, caro Leon! Avevo tutti i numeri per rimanere e fare carriera, ma poi &egrave successo che qualcuno molto autorevole, e che io ritenevo un amico, un giorno non mi ha creduto sulla parola, così gli ho tolto il saluto ed ho deciso di tagliare la corda! Questa, almeno, &egrave stata la scusa ufficiale. In realtà, il motivo fu un altro’

_ Leon: Ah! Vuoi dirlo?

_ Shining: Certo! Non ho mai pensato lontanamente di fare il matematico a tempo pieno! Io amo l’arte, la letteratura, la musica’ Io voglio scrivere, Leon! Voglio scrivere!!!
Lo ammetto, al tempo dell’università peccai anche di presunzione! Rimasi affascinato dall’idea di incarnare le vesti del giovane e brillante laureato che, pur di non scendere a naturali compromessi col potere, manda tutto e tutti a fanculo! Ma va bene così! Morivo dalla voglia di ‘creare un caso’, ed in parte ci sono riuscito’ Hai presente il numero uno che, in punta di piedi, un giorno, all’improvviso, esce di scena e sparisce?

_ Leon: Narcisista! Qualche rammarico?
_ Shining: Puoi rammaricarti di aver fatto una scelta sbagliata solo se, nel momento in cui la facevi, sapevi di sbagliare. Di solito quando si sceglie lo si fa con convinzione e determinazione, per cui &egrave difficile avere rimpianti in futuro! Certo, oggi so di qualcuno che occupa certi posti e che, neppure troppo tempo fa, mi telefonava per chiedere consigli, ma &egrave così che va la vita! Le belle teste se ne vanno’
Del resto, ti dirò: l’università &egrave stata davvero bella solo al tempo dell’occupazione della ‘Pantera’, quando, tra una mozione e l’altra, si organizzavano seminari e cene, ci si ingelosiva per gli amori che nascevano e si trovava pure il tempo di studiare e rimanere senza fiato di fronte alla bellezza formale degli Insiemi infiniti! Poi, quando tutto si &egrave stabilizzato, inevitabilmente &egrave saltato fuori il marcio’
Certo, gli errori li facciamo tutti nella vita, e a volte mi sento davvero sciupato ad occupare il posto che occupo’ Ma vedi questa testa? Non ho mai dovuto abbassarla di fronte a nessuno! Altri invece’
No Leon, non credo proprio di avere rimpianti! Ho sempre seguito una voce interiore tutte le volte che ho dovuto scegliere’ E penso che quella voce mi abbia sempre consigliato per il verso giusto!

_ Leon: Sei mai stato innamorato?

_ Shining: Un paio di volte, penso! Ma alcune volte non ne sono neanche più tanto sicuro!

_ Leon: La cosa a cui non rinunceresti per nulla al mondo?

_ Shining: Il silenzio e la tranquillità tutt’intorno, quando mi sveglio al mattino.

_ Leon: Un valore in cui credi?

_ Shining: Forse l’esigenza di una moralità! Ma più come un principio generale di vita, non so come dire’ Del resto, so bene che la morale &egrave qualcosa di assai relativo, e personalmente non sopporto poi certi ‘moralismi’!’

_ Leon: C’&egrave qualcosa che al momento ti manca?

_ Shining: Uhm’ Se ti dicessi l’amore, sarei banale!
Mi mancano gli esami Leon, anzi, le facce sconcertate di certi esaminatori. Hai presente certi papaveri corrotti che ti guardano in faccia e credono di poterti divorare in un sol boccone? Mi manca il piacere che tante volte, in passato, ho provato nel guardarli negli occhi, assaporando piano quella sensazione di panico che li coglieva vedendo queste mie mani muoversi sulla carta come sulla tastiera di un pianoforte, e questa mia bocca disorientarli con la forza delle parole! L’ultima volta che &egrave accaduto, ho visto scorrere calde lacrime sopra i volti di tanti e tanti colleghi raccomandati’

_ Leon: Accidenti, Shining! Ma c’&egrave qualcosa che ti emoziona?

_ Shining: Mmhhh’ Mi emoziono quando guardo le foto di baby shining! E quando leggo il saggio di Citati sul ‘Flauto magico’ di Mozart!

_ Leon: Ok! Il più bel racconto che hai scritto?

_ Shining: Il più bello &egrave sempre quello a venire, non pensi Leon? Guai se così non fosse!

_ Leon: Ok, basta così! Allora, ti auguro buon viaggio e ti ringrazio per il tempo che mi hai concesso!

_ Shining: Ma figurati, &egrave stato molto divertente! Grazie a te per avermi fatto da guida al Museo! Quando pubblicherai l’intervista?

_ Leon: Non so’ Penso prima di raccoglierne delle altre’ Spero presto!

_ Shining: Allora ti do un consiglio: vedi di intervistare per prima Micia! &egrave un’autrice che merita’

_ Leon: Ok! Seguirò il tuo consiglio’!

_ Shining: Bene! Adesso vado. Voglio fare ancora un salto in una libreria qui in via Po e poi scappo in albergo, ché mi aspettano per portarmi all’aeroporto’

_ Leon: Ti accompagnerà Rupe?

_ Shining: Rupe? No, no, sfigurerei accanto a lui: &egrave troppo alto e troppo bello rispetto a me! Ehehehe! Mi accompagneranno ‘due furbissimi occhi azzurri!

_ Leon: Ah’ Credo di sapere a chi ti riferisci! Portale saluti da parte mia! Ciao, fai buon viaggio!

_ Shining: Sarà fatto! Ciao, e grazie ancora!

Bibliografia essenziale delle opere citate nell’intervista

_ R. Barthes, ‘Il piacere del testo’, Einaudi

_ P. Citati, ‘La luce della notte’, Rizzoli

_ G. Macchia, ‘Proust e dintorni’, Mondadori

_ A. P. de Mandiargues, ‘ La marea ‘
(N.B.: la riduzione cinematografica di questo racconto, firmata dal regista W. Borowczyk, fa parte del film a episodi ‘I racconti immorali’, 1974)

_ M. Proust, ‘Alla ricerca del tempo perduto’, Einaudi

_ A.M. Ripellino, ‘Praga magica’, Einaudi

_ Jane Mendelsohn, ‘Ero Amelia Earhart’, Bompiani

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