Skip to main content
OrgiaRacconti Cuckold

La vacanza a Maiorca

By 15 Dicembre 2012Dicembre 16th, 2019No Comments

Minorca, un’isola meravigliosa nel cuore del mediterraneo; l’ho scoperta solo pochi giorni fa, quasi per caso, assieme a mia moglie S.; un last minute molto conveniente ha deciso la destinazione al posto nostro.
Sia io che mia moglie adoriamo, infatti, poter stare al sole in piena libertà, lontani da bigottismi e preconcetti: Minorca, rinomata per le spiagge meravigliose ove il nudismo è assai diffuso, ci è sembrata la meta ideale.
Il nostro alloggio è situato a sud ovest dell’isola vicino alle spiagge più belle che a giugno sono poco affollate, stamattina siamo arrivati di buon ora alla Cala di Son Saura: una lunga strisca di spiaggia sabbiosa incastonata in un mare cristallino che poco ha da invidiare alle più blasonate spiagge tropicali.
Ci accorgiamo subito che la convivenza tra nudisti e “tessili” in questa spiaggia è del tutto normale in una piacevole commistione; chi vuole rimanere nudo può tranquillamente farlo accanto a chi preferisce tenere il costume.
Io non mi faccio alcun problema, apro l’ombrellone, stendo l’asciugamano e mi libero di ogni inutile orpello, rimanendo beatamente nudo; per mia moglie la cosa è stata diversa. Lei, infatti, pur adorando rimanere nuda al sole è abituata a farlo in luoghi in cui la nudità è obbligatoria, stare nuda, in mezzo a gente vestita le crea un certo imbarazzo, preferisce quindi rimanere in topless e perizoma.
C’è da dire, in verità, che il perizoma bianco che indossa lascia realmente poco alla fantasia: davanti una sottile striscia di lycra semitrasparente le nasconde a stento il pube completante depilato, mentre la parte posteriore è costituita da un esile filetto bianco che scompare infilandosi nel solco del culetto e che, all’evidenza, non è in grado di coprirle per intero lo splendido bottoncino.
S. ha un anno meno di me, ossia trentadue, un fisico slanciato e asciutto, bionda e di carnagione chiara ha un viso molto carino, il seno piccolo ed un culetto sodo che difficilmente passa inosservato; vederla passeggiare con quel micro perizoma per la spiaggia è uno spettacolo che mette a dura prova il mio self-control con il risultato che spesso mi ritrovo in uno stato di semi-erezione.
La cosa, oltre a non dispiacerle, la diverte ed anzi, da birichina com’è, sculetta ancheggiando più del dovuto, lanciando degli sguardi maliziosi all’altezza del mio sesso.
Mi apostrofa dicendomi: “Hei F. guarda che prima o poi qualcuno se ne accorge !!” poi dopo avermi “sbadatamente” sfiorato il membro mi dice: “Mi è parso di aver percepito qualcosa di particolarmente sporgente …”.
La mattina trascorre così, tra lei che provoca ed io che assumo le posizioni più scomode per tentare di celare maldestramente la mia erezione sempre più marcata.
Verso mezzogiorno il caldo si fa sentire e le propongo un bagno ristoratore; lei accetta di buon grado ci tuffiamo in mare io completante nudo e lei con il suo mini perizoma.
In acqua, giochiamo facciamo gli scemi; io l’abbraccio e le tocco il culo dicendole: “Bella la mia mogliettina che da spettacolo”; lei impugna il mio sesso e mi dice: “Senti chi parla, è tutta stamattina che te ne vai in giro con questo coso eretto per la gioia delle signore …”, poi comincia a far scorrere la mano su e giù lungo la mia asta.
“Forse dovrei porre rimedio al problema” mi sussurra all’orecchio aumentando di un poco il movimento della mano.
Poi però si ferma e, spostandosi in direzione della riva, si gira sorridente e mi dice: “Però in fondo meglio di no … oggi devi ancora soffrire e poi hai ancora molto da dare !!”.
La vedo uscire dall’acqua; è splendida il suo perizoma è divenuto completamente trasparente, lei lo sa ma fa finta di non accorgersene; sfila sotto agli occhi di una coppia in costume: lui la segue con lo sguardo fino all’asciugamano, lei finge una stizzita indifferenza.
Anche io uscendo dall’acqua passo di fronte alla coppia in costume, inutile dire che la mia erezione è completa; ricevo lo sguardo indignato della signora, ma non me ne curo, ho altro a cui pensare.
Mi stendo accanto a S. e godendomi il caldo sole le chiedo: “Senti visto che quel costume è diventato così trasparante da non lasciare più nulla all’immaginazione, perché non lo togli e così non ci pensiamo più ??”.
“Mamma mia non me ne ero accorta, che vergogna ??” mi risponde lei con finto stupore, fingendo di coprirsi il pube con le mani, un secondo dopo scoppia a ridere.
Poi mi guarda seria e si confida: “In verità mi piacerebbe giocare un po’ di più, ma il fatto che ci siano anche famigliole un po’ mi inibisce, penso che resterò così anche se infondo credo che già questo costumino sia forse troppo audace, tu però rimani tranquillamente così che tanto qui di gente nuda ce n’è comunque parecchia, non dai certo scandalo anzi, mi piace starti a guardare”.
Un po’ deluso le faccio cenno di aver afferrato il concetto, mi avvicino a lei, le sposto i morbidi capelli biondi e con la crema solare comincio a farle un lento massaggio al collo, la faccio stendere e le massaggio dolcemente anche la schiena i glutei e le gambe lei apprezza si rilassa e mi sussurra “veramente un gran peccato ci sia così tanta gente …” sfiora il mio sesso con le mani unte di crema mi guarda, mi sorride e ripete “un vero peccato …”.
Mi stendo nuovamente, quando ormai rassegnato a dover godere esclusivamente della bella giornata di sole, mi ricordo di aver visto in internet che dalla spiaggia di Son Saura si può raggiungere, attraverso un breve percorso in mezzo alla pineta, la più piccola ed isolata cala Talaier, forse lì la frequentazione potrebbe essere diversa specie considerata la maggior difficoltà a raggiungerla.
Propongo, quindi, a S. di provare a spostarci lì; lei, nonostante indossi leggere infradito poco adatte a camminare in pineta, accetta di buon grado.
Raduniamo le nostre cose e ci incamminiamo lungo il sentiero appena visibile fra la fitta pineta; il percorso è accidentato e ci perdiamo un paio di volte ma, dopo mezz’ora di camminata, arriviamo alla spiaggia ed è una meraviglia.
Una piccola caletta, lunga non più di cento metri ma piuttosto profonda, termina in un mare dai colori estasianti di una trasparenza quasi inverosimile: un vero e proprio pezzo di paradiso caduto in terra.
La cosa che notiamo, immediatamente è che non ci sono famiglie con bambini, la spiaggia è quasi completante composta da coppie solo qualche persona sola qua e la, inoltre, la percentuale di gente nuda è di molto più elevata rispetta all’latra spiaggia, ma la frequentazione è comunque mista.
S. mi guarda raggiante: “F. questo posto è meraviglioso; ma purtroppo c’è ancora troppa gente con il costume perché io ne possa fare a meno …” me lo dice però con uno sguardo un po’ furbetto ed a questo punto faccio fatica a capire se stia parlando seriamente o se mi stia solo provocando, in ogni caso decido di stare al gioco e le rispondo: “Peccato non sai cosa ti perdi …”.
Poi mi spoglio completante e mi sdraio sull’asciugamano, lei si stende accanto a me e prima di farlo si sfila il vestitino da spiaggia che aveva indossato prima, rimane vestita solo del micro perizoma bianco, offrendo lo spettacolo delle sue belle tettine e del suo culetto; tutti la osservano e nemmeno io faccio eccezione.
Ci siamo sistemati poco lontani dalla riva tra una coppia di nudisti ed una di ragazzi che indossano il costume, lo strip di S. mi ha fatto un certo effetto e permane lo stato si semi-erezione che avevo nell’altra spiaggia, in effetti, fatico a controllarmi, ma la cosa mi eccita.
Dopo poco scopriamo che pur essendo difficile raggiungere a piedi cala Talaier in realtà è spesso percorsa, lungo la riva, da escursionisti in mountain-bike che una volta giuntivi attraverso impervi sentieri, inevitabilmente, vi sostano per qualche minuto, sia per riprendere fiato, sia per riempirsi gli occhi di un panorama mozzafiato: il mare magnifico certo, ma sicuramente l’occhio scappa sempre fra le grazie di chi è sdraiato a prendere il sole. Inevitabile !!
Il via vai di ciclisti, mi fa presumere che S. rimarrà con il costume per tutto il giorno, ma in ogni caso penso che si possa creare comunque qualche situazione intrigante e divertente.
Non mi sbaglio, e l’occasione non tarda ad arrivare, due ragazze in mountain-bike si fermano infatti di fronte alla riva a pochi passi da dove siamo stesi io e S., parlano del più e del meno, capisco poco o nulla di quello che dicono, sono spagnole, però noto che una delle due sbircia in direzione del mio sesso ed accennando un sorrisetto malizioso bisbiglia qualcosa all’amica che un istante dopo la imita.
Non posso certo dire di avere un fisico da patito della palestra, però evidentemente nudo faccio la mia figura ed il fatto di venire osservato con malcelata malizia mi crea una certa eccitazione che, con buona pace del mio self-control, si traduce in una vistosa erezione.
Decido di offrire alle due ragazze una migliore visuale e divarico leggermente le gambe spostando il busto leggermente in avanti; si accorgono che l’ho fatto apposta e sogghignano, una delle due azzarda e mi fa l’occhiolino, è sicuramente un gioco innocente ma molto eccitante.
S. fa finta di niente, fingendo di essere immersa nella lettura di un libro, in realtà so che sta osservando la scena con un certo interesse, mi lascia fare fintanto che il suo senso della proprietà non prende il sopravvento è a quel punto che mettendosi seduta mi sussurra al orecchio: “Ti stai divertendo per caso ??? …”.
Poi senza aggiungere altro impugna il mio sesso con una mano e con l’altra fa segno alle due ragazze di filare via; le tipe afferrano il messaggio al volo e si defilano velocemente riprendendo la loro strada ridacchiando per l’accaduto.
S. non è gelosa degli sguardi altrui nei mie confronti e la cosa è reciproca; quando succede si diverte però a stuzzicarmi: “E bravo il mio porcellino che si eccita a far vedere il pacco alle estranee … Guarda che roba” mi dice indicando il mio sesso eretto.
Prosegue con un consiglio che sa di ordine: “Forse è meglio se vai a fare un bagnetto fresco per ridimensionare quel coso” …. Poi, mentre mi sto già avviando verso riva, mi ferma e sorridendo mi dice: “A proposito tesoro sei un bastardo e questo sgarro non resterà impunito …”.
Io scrollando le spalle entro in mare ed arrivo a bagnarmi le gambe fino alle ginocchia, poi mi fermo ed ammirare il meraviglioso sole delle cinque di pomeriggio.
Mi sento abbracciare da dietro la schiena è S. sento la sua testa appoggiata alle mie spalle i capelli umidi ed il viso caldo che aderiscono alla mia pelle le sue braccia che mi avvolgono il busto.
Le sfioro il viso senza girarmi; sento il contatto dei suoi seni sulla schiena, sto bene, mi rilasso.
S. allora mi prende una mano la apre e senza che io possa vedere ci mette qualcosa di bagnato per poi richiuderla immediatamente.
La riapro e rimango basito da quello che vedo: è il suo perizoma, mi girò di scatto e me la ritrovo davanti completante nuda in tutto il suo splendore.
Rimango basito e senza parole, la guardo inebetito: “Non è giusto che ti diverta solo tu e poi te l’avevo detto che lo sgarro non sarebbe rimasto impunito …” mi dice con un suo sorriso raggiante; si sta divertendo ad eccitarmi e direi che la cosa le riesce benissimo.
“Wow” è l’unico monosillabo che mi esce dalla bocca.
Ritorniamo, quindi, verso i nostri asciugamani lei si sdraia di schiena ed io di pancia per non dare troppo nell’occhio; S. si avvicina al mio orecchio e mi sussurra “fammi vedere il cazzo”.
Mi giro leggermente per accontentarla e lei immediatamente infila furtiva una mano unta di crema sotto la mia pancia afferrando il mio sesso e comincia a masturbarmi: “adesso ti faccio venire, ti sego finché non mi riempi la mano di sborra calda e poi me la spalmo tutta addosso facendo finta che sia crema solare”.
“Sei impazzita” le dico “potrebbero vederci e poi scoppia un grandissimo casino, questa è una spiaggia di naturisti non di esibizionisti”.
“Rimani in questa posizione” mi dice, aumentando il movimento della mano “e nessuno si accorgerà di nulla”.
Effettivamente ha ragione, la visuale è nascosta dai nostri stessi corpi, mi lascio quindi andare e decido di assecondarla.
La mano di S. si fa sempre più audace e lasciva, la sento scorrere impudente lungo tutto il mio sesso, decido allora di fare la stessa cosa con lei e lentamente insinuo le dita fra le sue gambe, ma lei le stringe e mi blocca “E’ no bello mio se tu lo fai a me io mi metto ad urlare e qui proprio non si può, sei tu quello che deve resistere e venire in silenzio …”.
La situazione è assurda ed eccitante; mi avvicino al suo orecchio e le sussurro “Sei proprio una puttana amore !!”.
“Sì” mi risponde con un filo di voce “sono la tua troia personale vogliosa di cazzo, perciò non pensare di poterti esimere dallo scoparmi questa sera anche se adesso ti faccio sborrare”.
La sua mano si fa ancora più veloce ed io fatico da morire a non emettere forti gemiti di piacere; “adesso vieni” mi dice con voce eccitata, “vieni nella mano della puttanella che ti sta masturbando in mezzo ad una spiaggia piena di gente, la voglio tutta adesso, voglio potermela spalmare addosso per poterne sentire l’odore forte per tutto il resto del giorno”.
Non resisto oltre sento il mio orgasmo crescere e percorrere tutto il m io sesso, non mi trattengo e mordendomi le labbra per non emettere alcun rumore le esplodo nella mano, lasciando scorrere fuori tutto il mio piacere; il cuore è impazzito ed il respiro è divenuto improvvisante corto, mi abbandono completante al suolo espirando profondamente.
Riprendo il controllo di me stesso e lancio uno sguardo veloce lungo la spiaggia, nessuno si è accorto di nulla, o perlomeno se qualcosa ha notato sta fingendo di non aver visto; meglio così.
“Bravo amore sei stato bravissimo” mi dice S. con un sorriso furbetto; le osservo la mano, è zeppa del mio piacere.
“Ora stai a vedere cosa faccio e vedi di ricordartelo bene quando mi scoperai stasera ..”.
Così dicendo apre il tubetto di crema e finge di versarne un po’ sulla mano già piena.
Poi con estrema naturalezza comincia a spalmarsi dappertutto: si massaggia con dovizia il seno, il collo ed il viso ed infine si infila un dito in bocca succhiandolo languidamente per qualche secondo: “Hmm ottimo sapore”; rimango esterrefatto e senza parole.
Mi si avvicina e mi sussurra: “il tuo sperma ha un odore fortissimo, ma non ho nessuna intenzione di lavarlo via, sai perché ??”
“Perché ??” le rispondo
“Perché averlo addosso mi fa rimanere in uno stato di eccitazione permanente e per farti capire quanto posso essere puttana quando mi va !!!”
La guardo, è stupenda, la fisso negli occhi e sorridendo le dico: “Ti amo, puttana !!”.
“Anche io, bastardo !!!”


[Continua……]

Dopo quell’orgasmo così forte ed intenso, rimango sdraiato sulla spiaggia in uno stato di estasiato torpore per alcuni minuti; contemplo S. stesa accanto a me: la sua pelle chiara esalta il colore dorato dei lunghi capelli biondi, i nostri corpi nudi godono del calore emanato dal sole gentile del tardo pomeriggio.
Ormai S. ha perso qualsiasi imbarazzo nello stare nuda in spiaggia, dopo un po’ si alza per fare una breve passeggiata lungo la riva; io mi siedo e la seguo con lo sguardo.
La vedo fermarsi in riva al mare e accarezzarsi le spalle con le mani; inspira all’interno della scapola, mi fissa da lontano con un’espressione furbetta. L’odore del mio sperma sulla pelle le piace e me lo vuole fare capire, le sorrido e lei ritorna da me.
“L’odore del tuo piacere mi fa impazzire, non vedo l’ora che arrivi sera per farmi scopare; mi lascerò fare di tutto, sarò una puttanella a tuoi ordini” mi sussurra al orecchio, poi prosegue “credi che qualcuno si sia accorto di quello che abbiamo appena fatto ??”.
“Spero di sì !!” le rispondo sorridendo, anche lei mi sorride “Speriamo allora, anzi cerchiamo di capire chi potrebbe aver notato”.
Il gioco mi piace, si tratta più che altro di immaginazione, ma è comunque molto eccitante.
Cominciamo, quindi, a scrutare le coppie vicine; sono quasi tutti nudi ed intenti a prendere il sole, immersi nella lettura di un libro o con gli occhi chiusi per cercare di catturare l’ultima abbronzatura del girono. Nessuno da segno di aver gradito o anche solo visto lo spettacolo.
A venti metri da noi, però, entrambi notiamo una coppia anomala rispetto alle altre: lui è sui quaranta e se ne sta beatamente nudo ad esibire il fisico palestrato ed abbronzato, mentre lei si nota immediatamente: è, infatti, l’unica donna in spiaggia ad indossare un bikini senza aver rinunciato nemmeno al pezzo sopra. E’ mora con i capelli mossi, sui trentasette – trentotto anni, il fisico è decisamente prosperoso: una quarta abbondante di seno è strizzata in un reggiseno a triangolo leopardato, da lontano si può intuire che il top sottodimensionato contiene a stento l’aureola dei capezzoli; sotto, invece, indossa un perizoma che davanti aderisce perfettamente al monte di venere, mentre dietro lascia completamente scoperte le abbondanti natiche; quello che tuttavia attira di più l’attenzione sono però le labbra carnose adornate con un tratto di rossetto color carminio; assolutamente improbabile considerato il luogo.
S. commenta divertita: “Visto che panterona; a quella mi sa che non gli basta solo il soldatino che ha affianco, anzi mi sa proprio che ti si farebbe di corsa, guarda un po’ come si atteggia ..” .
“Mi sa che quella si farebbe pure te” le rispondo sorridente.
“Probabile” mi dice ridendo.
Forse però entrambi la stiamo fissando un’ po’ troppo, infatti, lei si accorge di noi e guarda nella nostra direzione sorridendoci; ricambiamo con un imbarazzato sorrisetto di circostanza.
Rimaniamo però entrambi esterrefatti quando Lei, dopo aver fatto scorrere per un paio di volte la mano sul sesso semieretto di lui, si rivolge a noi mimando un applauso.
Non c’è nessun dubbio, ci ha visto e la cosa la deve anche aver parecchio divertita.
“Che figura di merda” mi dice S. coprendosi il viso per la vergogna.
Io invece, superato lo shock iniziale rimango divertito e ricambio l’applauso con un breve inchino.
“Cosa fai ??” mi dice S. con tono preoccupato.
“Che ti frega” le dico “probabilmente dopo oggi non la rivedrai mai più tanto vale la pena conoscerla”.
S. riflette per un attimo: “Hai ragione, chi se ne frega, potrebbe essere divertente. La voglio conoscere, però resto sulla difensiva non vorrei mai che la troiona si mettesse delle strane idee”.
“Ok” le rispondo, poi con un cenno della testa faccio cenno all’avvenente signora di incontrarci verso riva; lei in risposta si alza e con passo deciso si dirige verso il bagnasciuga; anche noi ci alziamo per raggiungerla.
Appena ci avviciniamo lei si presenta allungando la mano verso S. che la afferra “Ciao Sono Lara”.
“Ciao io sono S.”.
Quindi tocca a me: “Ciao sono F., fa sempre piacere incontrare dei connazionali”.
Poi Lara con espressione divertita e furbesca mi dice: “Poi se i connazionali sono come voi, fa molto piacere !!”.
S., quindi, sente la necessità di giustificarsi: “Scusa, veramente io di solito non ..”.
Lara però la blocca mettendole una mano sulla spalla: “Non ti preoccupare. Per come la vedo io, ogni tanto una donna deve fare la puttana con il proprio uomo e quello che hai fatto tu è stato da vera porca !! Quando vi ho visto non ci credevo, mi sono bagnata completamente; tu nuda sei stupenda e vedere il tuo uomo esploderti sulle mani è stato delizioso, ma quando ti sei spalmata la sua roba su tutto il corpo pensavo veramente mi scoppiasse il cuore”.
Poi senza aggiungere altro si avvicina al collo di S. lo annusa e commenta: “Che profumo delizioso !!!”
S. le lascia fare, poi le chiede: “Ma com’è che una bella donna disinibita come te è l’unica ad indossare un bikini in una spiaggia nudista ??”.
“Bhè per due ordini di motivi” le risponde Lara: “Il primo è che io non mi sono mai messa nemmeno in topless perché riesco a mostrarmi solo in privato; il secondo è che comunque penso che un bikini ridotto come questo attiri di più l’attenzione rispetto a rimanere completante nuda”.
“Effettivamente è vero” conferma S. “il mio uomo ti ha notato subito, un perizoma leopardato non passa certo inosservato, specie quando lo indossa una donna che ha le forme generose come le tue. In ogni caso sono contenta che ti sia piaciuto quello che abbiamo fatto, anzi spero abbia eccitato anche il tuo uomo”.
“Eccitato ???” la incalza Lara: “aveva il cazzo come il marmo; ha detto che sei un gran figa e che era un peccato non poterti guardare per bene da vicino, avevo anche pensato di masturbarlo lì dov’era, ma avevamo troppa gente vicino”.
S. quindi con un sorriso malizioso le risponde: “Bhè, ma se è per questo non c’è nessun problema è tutta oggi che sono nuda, mi hanno vista tutti, se vuole può venire qui e guardarmi per bene da vicino; se si limita a guardare non credo che F. abbia problemi”.
“Certo, non mi pare ci sia nulla di male” confermo.
Lara, quindi, volgendo lo sguardo in direzione del suo compagno gli fa cenno di avvicinarsi con la mano: “Vieni Luca …”.
L’uomo quindi, si alza e si dirige verso di noi; è sui quaranta con un bel fisico, moro di carnagione; si presenta imbarazzato “Piacere, sono Luca”; gli stringo la mano e ricambio il saluto, così come fa S.
Poi Lara si rivolge a lui: “Ho detto a S. che pensavi fosse una gran figa e che ti avrebbe fatto piacere poterla guardare da vicino, lei dice che è stata nuda tutta il giorno e che non gli dispiace per niente farsi guardare da te; per cui che dire amore …. Rifatti gli occhi”.
S. quindi, si allontana di un passo mette le mani sui fianchi e si mette in posa, poi lentamente si gira spostano leggermente il culetto all’infuori, si accarezza leggermente senza dare troppo nell’occhio: “Allora Luca che ne dici, pensi che sia figa anche da vicino ??”.
“Certo !!” le risponde Luca con un filo di voce.
“Bene allora stasera se vuoi potrai masturbarti pensando a me, ti autorizzo !!!”.
Io guardo la scena con un sogghigno divertito e cerco di trattenere la mia erezione visto che sono nudo; anche Luca è nudo e tenta di fare la stessa cosa ma con meno successo.
“Bella troietta che è la tua donna” mi dice Lara.
“Si effettivamente quando vuole le riesce parecchio bene …”.
S. quindi si rivolge a Luca: “Bene Luca adesso che mi hai visto per bene, mi pare giusto che anche il mio uomo possa osservare le grazie della tua donna; non ti pare ??”.
“Direi proprio di sì” risponde Luca.
“Io però non voglio togliermi il costume qui davanti a tutti, mi vergogno troppo a farmi vedere nuda da tutta la spiaggia” precisa Lara.
“Non devi toglierlo se non vuoi” Le risponde S. “E’ sufficiente che tu sposti il costume in modo tale che possiamo vederti solo F. ed io”.
“Ok, allora dimmi come vuoi che faccia” le chiede Lara con un sorriso malizioso.
“Per prima cosa mettiti con le spalle alla spiaggia e sposta i triangoli del reggiseno; voglio che il mio uomo osservi per bene le tue enormi tette”
Lara volta le spalle alla spiaggia: “E adesso, cosa devo fare ??”.
“Fai scorrere i triangoli del reggiseno ai lati delle tette”.
Anche in questo caso Lara esegue, scoprendo due meravigliose tette grosse e toniche che sorregge con le mani ornate di smalto rosso carminio.
“Meravigliose !!” commento.
“E Sì” aggiunge S. “Veramente notevoli !!”.
La soddisfazione sul volto di Lara è evidente.
Poi S. senza dire nulla le si posiziona davanti e con naturalezza allunga le mani per toccarle; ne tasta la consistenza, le accarezza brevemente, soffermandosi per un istante con la punta delle dita sui capezzoli eretti.
“Mamma mia !! Sono sode e caldissime lisce al tatto e sicuramente naturali. Credo che F. impazzirebbe all’idea di infilarci il cazzo in mezzo e di strusciarcelo fino a riempirtele di caldo nettare” poi con un sogghigno osserva la mia eloquente erezione ed aggiunge “E’ quasi un peccato che io non glielo permetta !!”.
Lara non fa nulla per sfuggire al tocco di S., anzi sembra le piaccia e non poco: “Allora soddisfatti ??” ci apostrofa sorridente.
“Nemmeno per idea” le risponde S. “abbiamo visto le tette, ora manca tutto il resto”.
“Sei una vera puttanella” commenta Lara “Vuoi proprio che faccia vedere la mia fighetta al tuo uomo, ma io il perizoma non me lo tolgo, mi pare che lasci già intuire sufficientemente tutto quello c’è sotto”.
“Faccio io” dice S. ed un istante dopo ha infilato le dita sotto i fianchi del tanga di Lara che con un espressione di stupore quasi esagerata non fa comunque nulla per fermarla.
S. Quindi le scosta in avanti la parte anteriore del piccolo costume e poi ci sbircia dentro: “Wow !!! F. vieni a vedere, anche lei la tiene completante depilata proprio come me”.
Io mi avvicino e commento “Hmm … depilata e bagnata mi pare, penso che Lara tutto sommato gradisca parecchio essere guardata”.
“Certo che sono bagnata” commenta Lara, ma ciò non toglie che mi stia vergognando un tantino; poi con lo sguardo cerca l’aiuto del suo compagno Luca che da lontano si gode la scena assolutamente divertito: “Quello che è giusto è giusto, tesoro …”.
“Questa me la paghi !!” gli ringhia contro Lara che poi aggiunge: “Ok mi sono divertita e devo dire che mi sono anche parecchio eccitata, però direi che adesso abbiamo finito, che ne dite ??”.
“Scherzi vero ??” le dice S. con tono deciso: “Manca il pezzo forte, vogliamo vedere il tuo bel culetto adesso !!”.
Lara si gira sporgendo leggermente le natiche abbondanti e completamente scoperte visto il minuscolo tanga che indossa: “Mi pare si veda bene, No ??”.
“Certo hai delle chiappe fantastiche” le dice S. dandole un buffetto sul sedere “però, quando dico culo, io intendo il buco del culo !!”.
“Ma sei veramente un gran troia !!” le dice Lara con sguardo incredulo.
“I patti sono patti, e poi credo che tu sia tremendamente eccitata all’idea di esibire una parte così intima di te allo sguardo di un estraneo con l’approvazione del tuo uomo”.
Lara non aggiunge una parola ma ci da le spalle sporgendo all’infuori il sedere in modo da restare poco meno che a novanta gradi, poi con movimenti lenti e languidi si accarezza le natiche ambrate e prende a tastarle, soppesandone soddisfatta la tonica consistenza.
Con il medio della mano sinistra afferra quindi il lato posteriore del suo perizoma che divide in due il suo bel culo, lo sposta e ci regala la visione del suo stretto bottoncino lucido di sudore e di umori.
La guardo con un groppo alla gola e ringrazio la sorte per essere posizionati lontano da tutte le altre persone; la mia erezione è evidente e ormai non faccio più nulla per nasconderla: “Non c’è che dire un gran bel buchetto” commento con voce rotta ed eccitata.
“Ti piace he …. “ mi dice S. afferrando il mio cazzo eretto e scorrendovi la mano per un paio di volte.
“Sì devo ammettere di sì” le dico con tutta franchezza.
“Ti piacerebbe infilare il cazzo su quel bel buco del culo e cavalcarla fino a farla urlare, vero ??” mi dice S. pretendendo a masturbarmi in modo deciso.
“Sì” le dico con un filo di voce che è quasi un gemito.
“Bhè tesoro, posso anche capire che una puttana come questa ti faccia un certo effetto; ma … come dire, scordatelo !!!” mi intima S. sospendendo immediatamente il lavoro di mano.
Poi rivolgendosi a Lara rimasta immobile le dice “Allora visto che effetto hai fatto al mio uomo, ti è piaciuto farti vedere ??”.
“Devo dire che sono eccitata come lo sono stata poche altre volte. Ho la fighetta grondante di umori e mi sento bagnata all’inverosimile, mi è piaciuto da morire” le risponde Lara mordendosi le labbra carnose ed inumidendole con la lingua.
S., quindi, le si avvicina le posa una mano sul ventre e la riporta delicatamente in posizione eretta, con l’altra le stringe una natica e le da un bacio sulla guancia; poi le si avvicina all’orecchio e le sussurra: “Dimmi una cosa tesoro: adesso, chi delle due è una gran troia ???”.
Lara scoppia in una sonora risata che contagia tutti, ridiamo a crepa pelle, solo adesso la gente in spiaggia sembra accorgersi di noi e ci dedica una rapida occhiata.
Poi S. smette di ridere e con sguardo eccitato si rivolge a Lara dicendole: “Al tramonto quando la spiaggia si svuota voglio vedere come sai usare quelle belle tette, tu hai visto il mio uomo venire, adesso io voglio vedere il tuo”.
“Che intenzione hai ??” le chiede Lara con un sorriso malizioso.
“Vedrai ci divertiremo ……”
Continua ….

Dopo un pomeriggio come quello appena trascorso, siamo tutti e quattro molto eccitati, non abbiamo alcuna voglia di smettere di giocare e la sottile ansia per quello che potrebbe accadere nelle prossime ore solletica le nostre fantasie.
Abbiamo deciso di attendere il tramonto nella cala di Talaier, godendo dell’ultimo sole del giorno che la meravigliosa isola di Minorca ci sta regalando in questa giornata assolutamente sorprendente.
L’idea è quella di aspettare che tutta la gente se ne sia andata per avere tutta la spiaggia a nostra disposizione; l’odore della passione è nell’aria, ma nessuno di noi sa fin dove potrebbe spingersi.
Io e S. rimaniamo nudi stesi uno accanto all’altra, poco distante ci sono Lara che indossa il suo mini bikini tigrato accanto a Luca, anche lui completamente nudo.
La gente in spiaggia pian piano si riveste e si allontana; ognuno va a vivere la propria vita altrove.
Quando rimaniamo solo noi quattro il sole è una grossa bolla arancione sull’orizzonte ed i riflessi che si infrangono sulle calme onde del mare cristallino creano dei giochi di luce incredibili, l’atmosfera è quasi surreale.
“Bene adesso siamo soli” dice S. rivolgendosi a Lara “Ora potresti anche toglierti quel costumino dato che tutti abbiamo già visto quello c’è sotto”.
“Una cosa alla volta” le risponde Lara: “Non hai detto che vuoi vedere come so usare le tette per far venire il mio uomo ?? Se devo fare una spagnola preferisco tenere addosso il reggiseno, lo trovo più pratico ed eccitante”.
“Ok, tesoro come preferisci, solo non farmi più aspettare perché non vedo l’ora” dice S. con un sorrisetto beffardo, poi si rivolge a me “e tu F. non sei curioso di vederla all’opera ??”.
“Certo” le rispondo.
Lara quindi si alza in piedi, si avvicina a Luca e comincia a massaggiare sinuosamente il suo sesso già eretto, lo bacia sulla bocca e gli sussurra: “E’ ora che anche tu dia sfogo al tuo vigore bello mio, sei pronto a dare spettacolo ??”.
Luca è visibilmente eccitato, non le risponde ma le mette le mani sulle spalle e la fa inginocchiare davanti a sé, poi comincia a sfiorarle il seno con la punta del pene umida.
“Prima bisogna inumidirlo per bene” gli dice Lara che afferra il suo sesso per appoggiarlo alle labbra carnose umide di saliva, si ferma per un istante, volge lo sguardo verso me e verso S., ci fa l’occhiolino e poi in un secondo fa scorrere il membro di Luca dentro la bocca, dando inizio ad un lento ed abile su e giù.
Fa ruotare la lingua attorno al suo glande per poi fermarsi e leccarlo dalla base del pene fino alla punta; continua così per qualche istante e Luca sembra gradire, anche la mia erezione è vigorosa: lo spettacolo vale il biglietto.
“Ma che brava che sei” le dice S. con voce eccitata, prendendo a masturbarmi con una mano e toccandosi con l’altra: “Hai una bocca meravigliosa però adesso fammi vedere come usi quelle tette enormi”.
“Va bene puttanella, stai a vedere come si fa” le risponde Lara che dopo aver sfilato il pene di Luca dalla bocca se lo porta grondante di saliva e di umori fra il florido decolté tenuto stretto dallo striminzito reggiseno.
Lara comincia quindi a far scivolare le grosse tette, lungo il pene di lui, fissandolo dritto negli occhi con uno sguardo che sprizza eccitazione in modo più che evidente: “Ti piacciono le mie tette vero ?? Ti piace ficcarci il cazzo in mezzo vero ?? Fai vedere quanto a questi signori ..”.
Luca, quindi, perde la testa; afferra il seno di Lara, stringendolo fortissimo e comincia a muovere il bacino, facendo scorrere il sesso eretto fra le tette di Lara che lo incita: “Dai bello, non ti fermare, scopami le tette, fammi sentire femmina, fammi urlare”.
Luca non si ferma ed accelera il movimento esasperandolo fino a dove il fisico lo permette, sta per lasciarsi andare.
S. però interviene, dicendo: “Luca ti prego fermati un istante solo, prima che tu venga addosso a Lara voglio che anche F. possa provare la sensazione di infilare il cazzo fra quelle magnifiche tette.”
Rimaniamo tutti sorpresi dalle sue parole e la osserviamo stupiti con sguardo interrogativo.
“Cosa volete che sia” dice S. “è per pochi istanti, una cosa innocente: io ho il seno piccolo e so che a F. farebbe piacere … e poi finché F. prova l’ebbrezza delle tette di Lara io terrei arzillo Luca, così giusto per non ingelosirlo troppo”.
Ci guardiamo per un secondo, nessuno parla, ma un istante dopo Luca si sfila da Lara e fa un passo indietro; io mi posiziono di fronte a Lara e senza dire nulla le metto il pene fra le tette sode e toniche, cominciando a farlo scorrere, sono calde e soffici è una sensazione bellissima, Lara le tiene strette con le mani e mi fissa con uno sguardo eloquente: “Quanto sei fortunato bello !!”.
S. quindi impugna il sesso di Luca e comincia scorrervi la mano: “Tranquillo non permetterò che le venga tra le tette quello è compito tuo e poi la sua roba è solo e soltanto per me”.
Continuo il mio movimento fra il seno di Lara per qualche istante, non voglio venire, so che quello che sta accadendo è una gentile concessione della mia donna e, quindi, non voglio esagerare tradendo la sua fiducia.
Rallento il movimento del mio corpo e mi sfilo dal seno di Lara: “Grazie mi è piaciuto molto, le tue tette sono fantastiche !!”
“Non c’è di che. Ringrazia, invece, la tua donna che è una vera porcellina” mi risponde Lara sorridendo.
S. lascia il sesso di Luca e gli dice: “Ora continua tu e non ti fermare finché non le scarichi addosso tutto quello che hai”, poi si rivolge a me: “Ti è piaciuto vero ??”.
Non rispondo imbarazzato.
“Bhè spero di sì, perché scordati che la cosa possa ripetersi !!”.
Luca quindi, si avvicina a Lara e comincia a muoversi su di lei come un forsennato, spinge come se dovesse possederla nel più vigoroso dei modi: “Prendilo, prendilo tutto sei la mia puttana e voglio scopare le tue tette”.
Lara lo guarda eccitata, stringendosi il seno fino a quando non le fa quasi male: “Dai Luca, adesso, sborrami addosso, voglio che mi vedano con il Tuo sperma ovunque, voglio che capiscano quanto troia sono. Dai fallo bello mio, fallo adesso !!!”
Luca da le ultime spinte e dopo un istante inarca la schiena, lanciando un urlo quasi liberatorio; dal suo pene parte un denso fiotto di sperma che raggiunge il seno di Lara sporcandolo ovunque.
Lara si ritrova completamente zuppa del suo piacere e con un’espressione stupita gli dice “Mamma mia, piccolo mio, quanta ne avevi questa volta”.
Luca si accascia a terra ansimante e sfinito, mentre Lara comincia a spalmarsi le tette con il suo caldo liquido; le massaggia con dovizia e soddisfazione, il suo reggiseno è completamente bagnato.
Porta le dita sporche di lui alla bocca e ne assapora il frutto: “Come al solito è molto buona !!” dice con fare malizioso, poi scioglie i laccetti del reggiseno, lo sfila e lo getta ai piedi di S. “Allora vi è piaciuto quello che avete visto ??”.
“Certamente” le risponde S. che per tutto il tempo non aveva mai smesso di toccarsi e masturbarmi “.. e finalmente ho il piacere di vedere le tue belle tette al vento; brava !!”.
Lara le sorride e continuando a massaggiarsi con lo sperma di Luca le dice: “Penso che anche io come hai fatto tu non lo laverò via prima di domani, l’odore che ho addosso mi fa impazzire”.
Poi sorride e continua, dicendo: “I nostri maschioni oggi si sono già divertiti parecchio, ma noi due non siamo ancora venute; giusto ??”.
“Giusto !!” le risponde S. “hai in mente qualcosa ??”.
“Ho bisogno di un orgasmo” le risponde Lara “Voglio masturbarmi guardandoti scopare con il tuo uomo, voglio che facciate sesso qui di fronte a me, voglio godere della vista dei vostri corpi uniti e dell’odore dei vostri sessi mentre raggiungono il massimo del piacere”. Poi si sospende un istante, abbassa lo sguardo in un’espressione di vergogna ed aggiunge a voce più bassa: “Ho voglia di sentirmi puttana”.
S. le si avvicina, le posa delicatamente una mano sulla spalla, accarezzandole la fronte con un movimento dolce e le sussurra: “Va bene”.
Si avvicina quindi a me, volgendo uno sguardo voglioso al mio pene eretto allo spasmo per quanto appena accaduto: “Adesso voglio essere scopata come non lo sono mai stata prima, voglio urlare di piacere, voglio sentire il mio corpo vibrare sotto il tuo, voglio sentirmi posseduta” poi si sospende, mi fissa negli occhi e aggiunge “Oggi il mio piacere sarà per te, ma anche per Lara !!”.

Continua …..

1
1

Leave a Reply