A BIA DE’ MEDICI
Piccina e fiera sei da gran titano
in quello quadro sì tanto bello,
figlia dello primo Gran Toscano
che volle portar te come modello.
Dolce dal piglio nobil’e arcano,
desti vita a quello tuo castello
che buio era senza la tua mano,
portando letizia alla terr’in sfacello.
Linda e senza macchia andasti
in quei pochi raggi di presenza,
e benegna e dolce ti mostrasti
a chi di te non potea star senza.
Calor soave a corte portasti,
e lo riso tuo di timida essenza
la gaiezza donava a chi amasti,
donando abbracci ed eloquenza.
Piccola luce sempre sei stata
nella tua breve ma dolce vita;
ma la nera signora sì efferata
già scrivea la su di te dipartita:
e tu gaia in Arezzo sei andata,
ch’al tornar più non eri divertita.
( Dedicata a Bia de’ Medici (1537-1542 )
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Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono