Le dita premono i tasti
come quando il sole preme
l’orizzonte
e cala la sera
E l’attesa è minima
e interminabile
(attimi che non passano
e lasciano che l’ansia
salga
come sale il buio
dentro i nostri occhi assonnati)
E poi la tua voce
che tradisce l’attesa
di me
dei miei racconti
La tua voce che tradisce
i tuoi gesti
E ti sento (ti punzecchio)
ti ascolto che parli
e ti incito
a dire di te…
Ma continui sconnessa
(come lo sono le tue frasi)
ed è palese
il movimento della tua mano
nascosta sotto le stoffe
e il tuo sospiro rotto
Aspetti che io racconti
ma del racconto sei già
l’artefice
ed il protagonista
Aspetti che io ti parli
ma delle mie parole
ne hai già fatto amore
Ci sono altre storie se siete interessati
Bhe...è difficile che si ricevi un commento, Questo sito non è tantissimo frequentato da gente attiva :)
Una serie di racconti sempre più eccitanti, alla fine Gianni ha raggiunto il suo scopo
Mi sa che alla prossima Gianni raggiunge l'obbiettivo
Un vero cuck, lei senza problemi gli racconta, d'altronde lui glielo aveva permesso al telefono