In un bagno di te m’immergo e subito
avverto il dilatarsi dell’infinito senso;
sopra e sotto e tutt’intorno si spande
l’ardore; il cuore accelera, coĺpo su colpo
batte e di continuo le tempie martella
e caldo si dimena, il martoriato corpo;
il tuo, il mio… In confusione entriamo.
Tra noi non v’è confine, ma tutto si trasfonde
in unica materia; andiamo, senza freni riempiamo
i nostri limiti, i nostri sensi molteplici
diventano; mostruosa dimensione raggiungono,
eppure così naturale ci appare strapparci,
con famelici denti, labbri e guance, mentre
tattili mani agguantano seni e capezzoli
contorcendoli, al proprio volere riducendoli.
Ansimi ora o sono io che ansimo e ti chiedo
pietà e tu ricambi? So solo che il tormento
nel frenetico gioco è pari, anche se il mio
lo sento come febbre violenta che mi sfibra,
mentre tu ti abbandoni alla mia stretta e
stringi anche tu, mi soffochi! Ma non cedo
e pur tu, nel liquido abbandono, strabuzzi gli occhi.
Stralunati, febbrili occhi, cupidi di desiderio
guatano nell’altro se stessi, ritrovandosi… E
così come cani famelici l’un l’altro divoriamo,
cercando all’agognato ingresso giungere prima
e poi… una volta raggiunto l’estremo diletto,
concedere all’altro pari il trattamento.
Doniamoci così senza pensieri, senza pudori,
[senza più freni.



scusa, al quarto sono bloccato!
ti ringrazio, mi fa molto piacere sapere che ti sia piaciuto! il secondo capitolo l'ho completato. nel terzo sono bloccato.…
ne ho scritti altri con altri nick...spero ti piacciano altrettanto.
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Ti ho scritto, mia Musa....attendo Tue...