Non ho scritto
di lusinghe proibite ed appassionate lacrime,
di visioni accarezzate dal pianto,
di sensazioni perdute e del tuo volto bianco.
Una cosa soltanto
mi risveglia alle gioie sopite di un tempo:
due fiocchi morbidi e cari,
una guancia sfiorata da un tocco di luna
e un cavallino che vola.
Non ho scritto
per i momenti di fuoco o di malinconia,
né per il vento,
che racconta i tuoi pensieri sublimi
agli ippocastani antichi.
Ti ringrazio, Rebis: al momento il racconto è ancora al primo atto, la comparsa dell'insegnante è quello che viene definito…
Niente da dire: il tuo nuovo racconto è all'altezza di quelli passati. io ho quasi terminato il mio, lo pubblicherò…
Sempre molto bello ed eccitante aspetto il prossimo capitolo spero presto
Ciao! Scrivi pure se ti va alla mail mari19.80@outlook.it
Adorabile racconto😍